La Corea riporta i suoi dati sul commercio (import/export) prima di chiunque altro.
Questo dato diventa quindi un anticipatore, interessante ma imperfetto, delle tendenze sulla domanda globale, visto che la Corea è un super-esportatore nei confronti dell'occidente, insieme alla Cina.
Ad aprile c'è stato un forte rimbalzo nell'Export della Corea, un green shoot che ha fatto sperare in un'inversione di tendenza nel crollo del commercio globale post-fallimento Lehman.
Purtroppo i dati sull'export di maggio non seguono il "film" della ripresa globale a "V" che piace tanto alle borse: infatti l'export coreano in maggio ha subito una sensibile contrazione dopo il rimbalzo di aprile, innestando la marcia indietro.
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Le esportazioni rispetto all'anno scorso sono crollate quasi del 30%.
Anche Taiwan riporta i suoi dati molto velocemente: rispetto all'anno scorso le esportazioni sono crollate più che in Corea (31% contro -28%) ma il recupero di aprile si è prolungato anche in maggio rinforzando il green shoot di una ripresa.
I dati della Corea dimostrano che il ribasso nell'export di questa Crisi supera quello del 2001: consideriamo che 8 anni fa esplose la bolla "Internet" colpendo soprattutto tecnologia ed elettronica, settori nei quali si concentra l'export della Corea. Pertanto in teoria avrebbe dovuto essere peggio nel 2001...
Consideriamo anche che l'export della Corea ha tenuto molto meglio rispetto a quello di altri paesi per la consistente svalutazione della valuta locale, il Won, che ha reso più competitivi e convenienti i prodotti coreani (per esempio le auto).
Detto in altri termini, la Corea è messa meglio del Giappone anche se il crollo delle sue esportazioni è stato notevole, tornando circa ai livelli del 2006.
Anche le importazioni della Corea sono crollate a causa del ribasso nel prezzo delle materie prime ed a causa di una domanda interna indebolita. Per questa ragione il surplus commerciale della Corea ha raggiunto livelli record, anche se l'export è crollato.
Stesso discorso vale per il surplus commerciale della Cina.
Attendiamo con impazienza i dati di maggio sull'import/export cinese per completare il quadro: la Cina infatti è uno dei principali candidati a guidare la ripresa globale, pur con tutti "i se ed i ma" che abbiamo già espresso (vedi Ripresa made in China e Le contraddizioni della Locomotiva Cinese).
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