giovedì 9 luglio 2009

T-Bond Mania


Di questi tempi le borse e le aste dei T-Bond americani sono legate a doppio filo: non per nulla questa è una settimana strategica per il Tesoro USA che "batte cassa" pesantemente.
Martedì l'asta dei triennali è andata malino.
Ieri quella dei mitici T-bond decennali invece è andata benissimo: la richiesta è stata elevatissima, se li sono strappati di mano con un bid to cover di 3,28 volte l'offerta...un record dal 1994.
E chissenefrega se il rendimento offerto è stato solo del 3,3% circa, in netto calo rispetto ai flirts con il 4% dei primi di giugno che avevano messo in allarme tutti sulla capacità e sul costo di finanziamento del debito da parte degli Stati Uniti.

Questo fattore deve aver fatto scattare un campanellino d'allarme....
Le borse hanno corretto pesantemente insieme alle materie prime, le paure sulla recessione sono ricomparse diminuendo la propensione al rischio degli investitori e lanciandoli nelle braccia dei "solidi" e poco redditizi T-Bond, e chissenefrega dei rischi inflazione, della debolezza del dollaro (presente e futura), del boom del debito USA con tripla AAA scricchiolante e del quantitive easing (riacquisto del governo di T-Bond) che tiene artificiosamente bassi i rendimenti.
Oggi tocca all'asta dei trentennali che sono legati a doppio filo con il costo dei mutui.
L'equilibrio è delicato: se Toro Drogato sale troppo, le aste dei T-bond vanno in sofferenza ed il Tesoro USA deve pagare interessi più alti, rendendo oneroso il finanziamento del deficit (stellare).
Se Toro Drogato collassa troppo... allora crolla la fiducia Michigan e l'auto-convincimento s'inceppa, le banche ed i fondi pensione USA vanno in sofferenza, i risparmiatori americani imbottiti di corporate-america si trovano depauperati etc etc
Quindi un colpo al cerchio ed uno alla botte, per ora.
Sono curioso di vedere che succederà alle borse la prossima settimana, superati i tre scogli delle aste T-bond di questi giorni.;)

Anche il premio Nobel per l'economia Krugman osserva con attenzione l'andamento dei T-bond.
Nel suo Blog titola "Il panico sui Bond sta calando?" e commenta:
Nel corso della primavera c'è stata una sostanziale crescita dei tassi d'interesse di lungo termine; questa salita è stata alimentata dai discorsi sui grenn shoots ma anche, come sospetto, dalle grida di allarme su deficit ed inflazione. E naturalmente la crescita dei rendimenti è stata portata come prova che le paure sull'inflazione erano fondate etc.
Ma il panico pare che stia cedendo. I tassi d'interesse sono ancora molto più alti rispetto ai minimi del post-Lehman, quando il mercato del credito era completamente congelato e tutti stavano ammassando titoli di stato. Ma i tassi rimangono bassi rispetto agli standard storici ed in questi giorni non danno molte cartucce da sparare al partito dei "peoccuppati".

Vedi grafico rendimenti T-bond decennali

DESCRIPTION
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Krugman appartiene al partito dei "deflazionisti" e sostiene che gli USA siano pizzicati nella trappola di liquidità e siano affetti dalla sindrome Giapponese del "decennio perduto".
Con una visione come questa, quale migliore investimento di un bel T-bond al 3% se tanto i prezzi scenderanno in una spirale deflazionistica?

Del Giappone riparleremo quanto prima: non è un caso che venga studiato a fondo dagli economisti più brillanti...
E' stato il banco di prova di questa Crisi: più o meno tutto quello che sta succedendo oggi nel Mondo, è già successo ieri in Giappone.

aggiornamento delle 13

Treasuries ritracciano in vista asta titoli a 30 anni
LONDRA, 9 luglio (Reuters) - Scendono i prezzi dei Treasuries Usa nella mattinata europea ....
Pesa anche una certa cautela in vista dell'ultima asta di bond a lunga scadenza prevista questa settimana.
Il dipartimento del Tesoro lancerà infatti un'asta da 11 miliardi di dollari per i titoli trentennali alle 17 italiane, ultima tranche delle emissioni per complessivi 73 miliardi di dollari sbarcate sul mercato questa settimana.....
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