Ieri nella capitale della Grecia la rivolta degli anziani: "Rivogliamo le nostre pensioni"
In corteo con i capelli bianchi
Manifestazione di pensionati ad Atene davanti al quartier generale del governo ellenico.
Gli anziani protestano contro le misure varate dal governo per limitare il deficit greco.
Tra i provvedimenti contestati una tassazione maggiore per tredicesime e quattordicesime, il congelamento delle pensioni e l'aumento dell'Iva.
Nelle immagini momenti del corteo con attimi di tensione fra manifestanti e forze dell'ordine.
Che tristezza...Ogni ulteriore considerazione mi sembra superflua.
Nel mondo della Blogosfera già sappiamo come sia stata affontata questa Grande Crisi: socializzazione delle perdite e privatizzazione degli utili.
Ecco una VISUALIZZAZIONE tangibile e reale degli effetti di questo colossale SCARICABARILE.
C'è chi lotta (con successo) per la difesa dei BONUS milionari e c'è chi lotta (con poche speranze) per la difesa della PENSIONE minima...
Nel frattempo in un'altra zona di Atene
In Grecia è assalto ai ministeri
Ad Atene esplodono le proteste contro il piano anti-crisi del governo che ieri ha annunciato il taglio di pensioni e tredicesime.
I manifestanti occupano la sede delle Finanze: domani lo sciopero
Il piano di tagli aggiuntivi per 4,8 miliardi presentato ieri da Papandreou potrà anche piacere sulla CARTA alla UE, all'FMI ed alla BCE che plaudono in perfetta sincronia...
Ma poi andrà applicato...e tra il dire ed il fare c'è di mezzo il mare, come si suol dire.
Impresa ardua soprattutto nel caso della Grecia: negli ultimi anni nemmeno uno dei piani "di rigore" ellenici è mai stato rispettato.
Negli ultimi due anni le promesse fatte sono state un "filino" disattese...come scrivevo in Boom Boom Debito Grecia: falso in bilancio....
......Anche il fattore "credibilità zero" in questi casi estremi ha un ruolo fondamentale: oltre al discorso della falsificazione dei conti pubblici, si aggiunge il discorso dei buoni propositi "sforati alla grande".
Il Rapporto deficit/PIL era stato "garantito al limone" per il 5% nel 2008: è risultato invece del 7,7%...
Peggio ancora nel 2009...garantito al limone un miglioramento al 3,7% mentre con nuovo governo hanno rifatto i calcoli: si erano sbagliati leggermente visto che il deficit è schizzato al 12,7%....
E quella furbacchiona di Moody's infatti non si accontenta delle promesse ma come San Tommaso vuole toccare con mano..
Grecia: Moody's, Misure Compatibili Con Rating A2. Ora Servono Fatti
3 marzo 2010
Le ulteriori misure prese dalla Grecia per ridurre il deficit, ''sono compatibili con il rating di A2'' sul debito pubblico del paese.
Questo il giudizio dell'agenzia di rating Moody's. L'Outlook non cambia e ''resta negativo'', spiega Moody's, riconoscendo che i passi di Atene''aggiungono credibilita' al piano di risanamento''.
Ora, avverte l'agenzia di rating, ''il governo greco deve raggiungere gli obiettivi, agli annunci devono seguire i fatti.
Se dovesse fallire, molto probabilmente declasseremo ancora il debito sovrano della Grecia''....
Proprio Moody's gioca a fare la mammina severa...proprio Lei che è stata l'unica tra le tre sorelle-zoccole del rating a non cassare la Grecia con un bel "B", mantenendo "incredibilmente" la "A" e lasciando in questo modo ancora la porta aperta agli aiuti straordinari della BCE.
Vedi La cara vecchia Moody's ci mette una pezza...
Al di là del fatto che venga poi applicato oppure no...la mia impressione è che il piano greco di tagli&rigore sia più che altro un gesto di "buona volontà" (ben poco sostanziale) che possa essere utilizzato come MERCE DI SCAMBIO per ottenere/giustificare un aiuto esterno.
Traduco: avete visto come noi Greci siamo stati bravi e rigorosi? Adesso non potete certo rifiutarvi di tenderci una mano...
Come dicevo ieri nella mia intervista su Class-CNBC, non a caso Papandreou ha già dichiarato come la Grecia abbia fatto il suo dovere e che adesso tocca alla UE...altrimenti si rivolgeranno all'FMI esautorando di fatto l'Unione Europea.
vedi il FT: Greece prepared to turn to IMF
Ma come? Tutti aspettavano questo benedetto piano "lacrime & sangue" come se fosse la soluzione di tutti i mali...e dopo averlo presentato si torna come prima più di prima ad invocare aiuti esterni da UE, FMI etc etc? ;-)
Come dicevo prima, questo "piano di tagli" mi sembra più che altro di facciata: un "cavallo" da mandare in avanscoperta per poi potersi meglio giocare "la Regina".
Ho come l'impressione che tutte queste mosse siano state studiate in anticipo a tavolino non solo da parte della Grecia ma anche da parte dei suoi interlocutori...
In ogni caso questo piano mi pare insufficiente visto che si parlava di aiuti esterni da ben 30 miliardi SOLO per tamponare i conti pubblici nel breve.
Ma allo stesso tempo questo piano è il classico "cane che si morde la coda": è necessario il rigore nei conti pubblici ma nello stesso tempo è vitale la crescita dell'economia ellenica.
Nella situazione in cui versano le economie del globo ed in particolare quella greca, ottenere entrambi gli obiettivi è attualmente quasi impossibile.
Come scrivevo in Se l'Unione Europea piange, gli USA hanno ben poco da ridere...
....Sul Corriere, editoriale del professor Francesco Giavazzi sulla tragedia greca. Un’analisi snella ed efficace, che centra senza troppi giri di parole il punto.
Se non c’è crescita, prima o poi i debitori saltano.....
.....Il punto è esattamente quello, e non servono Ph.D. in economia per comprenderlo.
Se un debitore non guadagna abbastanza per rimborsare gli ingenti debiti contratti, il default non è questione di se, ma di quando...........
...........Il vero problema della Grecia non è il debito, ma la mancanza di crescita.
Se l’economia non riprende, per stabilizzare il debito serve una correzione dei conti pubblici enorme: circa 14 punti di Pil, al di là di ciò che qualunque governo possa fare.
Se invece la Grecia crescesse al 3%, l’aggiustamento necessario sarebbe severo, ma non impossibile: circa 6 punti.
Ed anche Mercato Libero, con la sua consueta franchezza di espressione, riassume bene il problema nel suo articolo:
LA GRECIA ALZA LE TASSE, NON SERVE A NULLA...
La Grecia vara un aumento della tassazione che colpisce i consumi...
E' evidente che così facendo SI SPREMONO I RISPARMI DEI CITTADINI e si riducono i consumi.
Riduzione dei risparmi e riduzione dei consumi porta a una riduzione del PIL e quindi anche delle future entrate dello stato....
Il piano non è sufficientemente forte per spegnare l'incendio della speculazione....
Nel frattempo la Merkel ha già fatto sapere che la Germania non aiuterà la Grecia e che venerdì durante la sua visita ad Atene non verrà offerto nessun piano di aiuto teutonico.
Merkel Tells Greece To Take A Hike After Papandreou Suggests Europe Is Obligated To Bail Them Out “We have fulfilled to the utmost all that we must from our side; now it’s Europe’s turn,”
La povera Angela è pizzicata tra l'incudine ed il martello: se dovesse avallare l'aiuto tedesco alla Grecia, rischierebbe "una rivolta popolare"...
Basti vedere le copertine dei principali giornali "populisti" tedeschi: rendono l'idea dell'aria che tira nella Krande Cermania....
Eccone un fulgente esempio (vedi articolo in merito)
Sempre dalla Krande Cermania arrivano suggerimenti di questo tenore....
Grecia: Politici Tedeschi, Vendano Isole Per Sanare
4 marzo 2010
Per risanare il suo gigantesco debito pubblico la Grecia non deve far altro che vendere alcune delle sue isole.
La trovata, rilanciata dal quotidiano Bild, e' di due parlamentari della coalizione di governo...
Bild giudica eccellente la proposta e scrive che "anche se l'idea sembra un po' pazza, i greci devono pur svendere qualcosa, ad esempio qualcuna delle loro bellissime isole dell'Egeo, secondo questo schema: voi prendete i soldi, noi ci becchiamo Corfu'".
Secondo Bild, c'e' gia' chi e' pronto ad occuparsi della vendita, per esempio un'agenzia immobiliare di Amburgo, che offre isole greche disabitate ad un prezzo base di 45 milioni di euro.
E la Telenovelas "Boom Boom Debito Grecia" continua....
Ci vediamo alla prossima puntata: quando, dopo i Pensionati, toccherà ai "Bambini dell'Asilo" a scendere in piazza per difendere il loro diritto al "BONUS" della merendina"...