perchè il "condizionamento indotto" è stato profondo e dunque impedisce ai più di ragionare con mente libera su questo argomento.....
ma lancio lo stesso la provocazione: in questa Italia post-atomica Benedetto sia il NERO!
I tempi sono cambiati, la Grande Crisi li ha cambiati ed ha esacerbato tutto...
Dunque anche la protervia e l'inefficienza dello Stato Italiano ha superato il punto di non ritorno, il punto oltre il quale non ha più senso buttare nella fornace statale il 70% delle proprie entrate solo per vedersele incenerire in cambio di servizi spesso inefficienti, non all'altezza di quanto spremuto od addirittura in cambio di nessun servizio...
Per non parlare della componente di nostre tasse che vanno ad ingrassare un esercito di parassiti, ladri e grassatori che vivono, prosperano e folleggiano sulle nostre spalle sempre più stanche e sul punto di crollare...
Nell'Evasione Fiscale c'è sempre stata una doppia componente
1- quella egoistica di chi evade il più possibile ed in modo spudorato per farsi lo Yacht con i rubinetti d'oro
2- e quella da istinto di sopravvivenza, di chi evade per cercare di non finire con la testa sott'acqua
Nei periodi di crescita economica prevale la componente 1,
mentre la Grande Crisi ha fatto prevalere nettamente la componente 2,
anche a causa dell'aggravante di uno Stato ormai inefficiente e completamente disallineato dalle esigenze dei cittadini che lo compongono.
La Grande Crisi ha portato ad una paradossale novità:
ORMAI in Italia l'unica RICCHEZZA che i cittadini riescono a percepire, l'unico VALORE AGGIUNTO del proprio lavoro E' IL NERO....
tutto il resto svanisce nella fornace dello stato in un rapporto 10:1 ovvero io smollo 10 di tasse e lo Stato in cambio mi eroga 1....
PERCHE' PAGARE LE TASSE NON E' UN INALIENABILE DOGMA DI FEDE...
PAGARE LE TASSE E' UN INVESTIMENTO CHE IL CITTADINO FA SULLO STATO
E, COME TUTTI GLI INVESTIMENTI, DEVE AVERE UN RITORNO COME MINIMO DECENTE...E COME TUTTI GLI INVESTIMENTI I SOLDI INVESTITI NON DEVONO ESSERE RUBATI DA CHICCHESSIA...
altrimenti..... ;-)
Dunque va benissimo continuare a pagare quanto più riusciamo di tasse...........
.
L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE NON GODE DEL PRIVILEGIO DEI SUSSIDI STATALI.
CARI LETTORI, PRIMA DI CONTINUARE A LEGGERE IL POST, FATE LA VOSTRA PARTE: CLICCATE SUI DUE VIDEO PUBBLICITARI
...........per non far collassare del tutto lo Stato ed i servizi da esso erogati
ma SENZA IL NERO...
senza questa AUTODIFESA
senza questo AGGIUSTAMENTO SPONTANEO e parziale dell'ECCESSIVA pressione fiscale
senza questa valvola di sfogo, senza questo salvagente che ormai garantisce a molti semplicemente il livello minimo di galleggiamento
con una pressione fiscale REALE al 70% od anche più - vedi mio post: Italia: sgobbi per 100 e ti lasciano 30 (e con quel 30 non ci campi...) -
pradossalmente l’Italia sarebbe già in DEFAULT…
avrebbero serrato i battenti almeno il doppio delle Imprese e delle Partite IVA che già hanno subito una terribile moria e che sono la spina dorsale della nostra Economia...
la delocalizzazione selvaggia sarebbe stata ancora più selvaggia
la disoccupazione starebbe al 25-30%
i consumi sarebbero crollati del -30%
e così via....
Il tutto SOLO per salvare gente come Mussari e la sua MPS
o per aspettare 6 mesi per fare un'ecografia
o per pagare persino la carta igienica a tuo figlio che va alla scuola statale
o per dare da mangiare a tutti quei PARASSITI che vivacchiano sulle spalle della parte produttiva dell’economia italiana….ed hanno pure potenti mezzi legali per spremerci e godersene i frutti…
- Giovani Confindustria: «Fisco è una confisca»
La pressione fiscale "e' cresciuta cosi' tantoda diventare una confisca", ma "i cittadini non sono cavie" eper questo il Governo deve "ridare, subito, fiducia al ...
E' fondamentale che il FISCO inverta la tendenza
e che renda sensato e conveniente NON fare il NERO, inteso come mera istanza di SOPRAVVVIVENZA
altrimenti tutto il resto non avrà senso…
Ecco perchè la CACCIA ALLA STREGHE-EVASORI messa in piedi dal Governo Monti non ha alcun senso, se non viene coordinata alla stesso tempo con la ricerca di UN COMPROMESSO con i cittadini entrati in modalità-autodifesa=sopravvivenza...
E' tanto difficile capire che in tempi duri, in tempi di Crisi, se tu Stato chiedi sacrifici pesantissimi ai cittadini (e li chiedi in stile Sceriffo di Nottingham...) come minimo DEVI poi essere ineccepibile nell'Amministrazione della Cosa Pubblica???
Ed invece tutto il contrario....e dunque si creano pericolose fratture....
Con una pressione fiscale Record e con una burocrazia da incubo
ADDIRITTURA decade la motivazione primaria di lavorare ed intraprendere in Italia,
tanto ti ciucciano tutto e dunque tanto vale starsene in panciolle...
QUESTO E' GRAVISSIMO e porta al baratro un Paese.
Perfino i commercialisti, se ti avvicini ad una certa soglia, ti consigliano vivamente di fermarti e di non fatturare OLTRE, altrimenti so' cazzi tua....
Vi rendete conto???
Naturalmente i DIPENDENTI come sempre urleranno: "parlate bene....ma noi non possiamo razzolare male...NON POSSIAMO FARE IL NERO...e dunque se gli altri fanno NERO a go-go tutto ricadrà solo sulle nostre spalle".
Giustissimo!
Però attenzione: se non ci fosse il NERO moltissimi DIPENDENTI PERDEREBBERO IL LAVORO perchè il doppio delle Imprese chiuderebbe od incrementerebbe la delocalizzazione selvaggia...e la disoccupazione schizzerebbe al 30%...
Ci avevate pensato cari amici dipendenti?
Voi fate sempre gli inossidabili moralisti sul NERO degli altri solo perchè non potete farlo VOI, altrimenti sareste in black-pole-position...
perchè ormai è il CONTESTO che ci costringe, che fa scattare L'ISTINTO DI SOPRAVVIVENZA....
Inoltre anche il dipendente può fare NERO, non solo al livello delle spese senza ricevuta...ma ormai anche sul lato delle entrate: so di molti che ormai "si mettono d'accordo" con il datore di lavoro...
Non è che sono IMPAZZITO tutto di un colpo...
semplicemente ho letto i seguenti dati
Tasse, ecco quanto lo Stato "mangia" sul nostro PilIn soldoni....dal 2005 al 2012 man mano che saliva il PIL....saliva anche la Pressione Fiscale...
In Italia la pressione fiscale è andata sempre più crescendo.
Tanto che, spiega UGO ARRIGO, dal 2005 al 2012 il Pil nominale è cresciuto di 128 miliardi e il gettito fiscale di 124...
....Dal 2005 al 2012 (governi politici Prodi e Berlusconi e governo tecnico Monti) il Pil nominale risulterà essere aumentato di 128 miliardi e il gettito fiscale di 124 miliardi. Il maggior gettito risulterà quindi aver assorbito il 97% del maggior Pil (nominale).
.....A questo punto però una domanda al governo Monti bisogna porla: come si può pensare che gli italiani siano disponibili a impegnarsi per produrre più Pil (nominale) se hanno sperimentato che il governo è disponibile a sottrarglielo tutto al fine di cercare di aggiustare il suo bilancio?...........
GNAM GNAM GNAM....
Ecco il perchè della mia affermazione di poco fa:
l'unica RICCHEZZA che ormai i cittadini riescono a percepire, l'unico VALORE AGGIUNTO del loro lavoro E' IL NERO....tutto il resto svanisce nella fornace dello stato in un rapporto 10:1 ovvero io smollo 10 di tasse e lo Stato in cambio mi eroga 1....
Del resto lo sapete TUTTI: in media in Italia le ricchezze ed i risparmi sono stati creati fino agli anni '90,,,,da quel momento in poi è solo sopravvivenza e difesa di quanto acquisito (a parte le eccezioni rappresentate dalle varie Caste che ancora riescono ad accumulare ricchezza).
Se trovate questo post interessante, siete invitati a condividerlo con i tasti "social" (Facebook, Twitter etc) che trovate subito dopo la fine del testo.
Continuate pure a leggere bene l'analisi di Ugo Arrigo, con grafici annessi e connessi
se ne avete lo stomaco: Tasse, ecco quanto lo Stato "mangia" sul nostro Pil
qui di seguito una SINTESI:
..........Ma questo equivoco sulla valutazione degli effetti della legge di stabilità, che ha anche aspetti esilaranti, è la dimostrazione, ammesso che ve ne fosse bisogno, che i governi guardano al loro bilancio, non a quello delle famiglie, e non valutano come invece la Costituzione chiede loro di fare attraverso il concetto della capacità contributiva, se gli italiani sono effettivamente in grado di pagare le tasse richieste e dopo averlo fatto anche di continuare a consumare, produrre e investire..
Come ho scritto altre volte il governo sembra confondere (forse per miopia “tecnica”) l’Italia col suo settore pubblico, il settore pubblico col suo bilancio e il bilancio col suo pareggio.
Ma le statistiche dimostrano che dopo aver pagato tutte le tasse chi le paga non è davvero più in grado di continuare normalmente a consumare, produrre e investire. Ed è per questo che il nostro Pil reale è al livello di circa dieci anni fa nel suo ammontare totale e di circa quindici anni fa in termini pro capite.
Conviene allora svolgere un breve esercizio di pro memoria per questo ma anche per il governo che verrà fuori dalle prossime elezioni per far vedere quanto complessivamente gli italiani hanno dovuto sborsare in più all’anno per finanziare la spesa pubblica per effetto di tutti i provvedimenti fiscali che si sono susseguiti negli anni.
.....facciamo un salto all’indietro e andiamo a vedere il livello del Pil nominale e quello del gettito fiscale nel lontano 2005, poi vediamo quanto Pil abbiamo realizzato in più da allora e quante tasse in più abbiamo dovuto pagarci sopra.
Chiamiamo questo rapporto (tra incremento di gettito fiscale e incremento di Pil nominale nel tempo) col nome di pressione fiscale “incrementale”.
....Il grafico 1 mostra la dinamica del Pil nominale e quella del gettito fiscale attraverso numeri indici che pongono uguale a 100 i due valori dell’anno.....
Grafico 1 - Pil nominale e gettito fiscale del 1990 al 2015 (Indici 1990=100)
Dal grafico 1 emergono parecchie cose interessanti:
1 - L’aumento del gettito è molto più consistente dell’aumento del Pil. Il Pil (nominale) passa in 25 anni da 100 a circa 240, il gettito da 100 a circa 280.
2 - La linea rossa del gettito è sempre posizionata al di sopra di quella del Pil. Non sembrano le due linee rappresentare un alligatore a bocca spalancata e con una bocca enorme che si erge per catturare la sua preda?..............
Ma veniamo al secondo grafico, ancora più interessante. Esso ci fa vedere la variazione da un anno all’altro, in miliardi di euro, del Pil nominale e del gettito fiscale......
Grafico 2 - Variazione del Pil nominale e del gettito sull’anno precedente (miliardi di euro)
Nell’anno di recessione 2012, invece, il Pil nominale è atteso diminuire di 16 miliardi, ma il governo Monti ci chiede di versargli 28 miliardi di tasse in più.
Non andrà molto meglio nel 2013: il Pil nominale è atteso crescere di 18 miliardi (solo nominale dato che è ancora in riduzione in termini reali) e il governo Monti ci chiederà 17 miliardi di tasse in più rispetto al 2012 e 45 in più rispetto al 2011 (con un Pil nominale praticamente invariato e reale in calo di circa tre punti percentuali complessivi nel biennio).
È venuto a questo punto il momento di fare l’esercizio prima anticipato: andare a vedere quanto è cresciuto complessivamente dal 2005 il Pil nominale e quanto complessivamente il gettito fiscale.
Poi mettiamo a rapporto l’incremento di gettito con l’incremento di Pil e otteniamo la pressione fiscale “incrementale”. Vediamo cosa salta fuori nel grafico 3.
Grafico 3 - Variazione cumulata dal 2005 del Pil nominale e del gettito fiscale (miliardi di euro)
Ecco i principali risultati:
1 - Dal 2005 al 2008 (governo politico Prodi) il Pil nominale è aumentato di 139 miliardi e il gettito fiscale di 96 miliardi. Il maggior gettito ha quindi assorbito il 69% del maggior Pil.
2 - Dal 2005 al 2011 (governi politici Prodi e Berlusconi) il Pil nominale è aumentato di 144 miliardi e il gettito fiscale di 96 miliardi. Il maggior gettito ha quindi assorbito il 67% del maggior Pil.
3 - Dal 2005 al 2012 (governi politici Prodi e Berlusconi e governo tecnico Monti) il Pil nominale risulterà essere aumentato di 128 miliardi e il gettito fiscale di 124 miliardi. Il maggior gettito risulterà quindi aver assorbito il 97% del maggior Pil (nominale).
A questo punto però una domanda al governo Monti bisogna porla: come si può pensare che gli italiani siano disponibili a impegnarsi per produrre più Pil (nominale) se hanno sperimentato che il governo è disponibile a sottrarglielo tutto al fine di cercare di aggiustare il suo bilancio?
In assenza di un cambiamento radicale di politica economica l’ipotesi più ottimistica è che il Pil possa smettere di calare in termini reali, ma certo non di riprendere a crescere.