da L'Indipendenza
Con riferimento all’ultima puntata della trasmissione “Leader” di Lucia Annunziata, andata in onda Venerdì 1 Febbraio in prima serata su Rai 3, corre l’obbligo di segnalare l’inedito scambio di battute (a dir poco “irriverente”) tra il premier Mario Monti e il portavoce nazionale del Tea Party Italia, Giacomo Zucco.
Il tutto avviene proprio mentre il Presidente del Consiglio si sta congedando dalla trasmissione.
“Questa – dice Monti – ha la fama di essere una trasmissione difficile per chi viene invitato. Io questa difficoltà non l’ho riscontrata, o se c’era, non l’ho capita e me ne scuso. Comunque mi ha fatto molto piacere partecipare”.
E’ a quel punto che, di sua iniziativa, prende la parola Zucco.
“Se vuole una domanda difficile e irriverente – scherza – posso fargliela io.
E la Annunziata lo lascia fare divertita.
“Chiederei a Tremonti diviso tre, nel senso che ha governato con le stesse politiche di Tremonti e cioè più Stato, più tasse e più spesa, come mai se l’Europa, che lei tanto spesso cita, ha più volte sostenuto (vedi la famosa lettera della Bce di Agosto) che la politica giusta è tagliare tasse e spesa, lei ha fatto esattamente il contrario?
Ha introdotto l’Imu, la nuova tassa per colf e badanti, ha aumentato la spesa corrente e il debito.
Non solo: lei ha già programmato un aumento di spesa con 22miliardi di nuove tasse da qui al 2015.
Se lo sapeva, perché ha fatto il contrario?
Se non è riuscito a farlo, perché non si è dimesso lasciando spazio ad un tecnico serio?”
La scarsa abitudine del premier ad essere attaccato in modo così diretto partorisce a quel punto una risposta ironica e velenosa..................
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............, che non entra comunque mai nel merito degli argomenti sollevati da Zucco.
“Dovrò valutare più attentamente non tanto le sue critiche tecniche che si potrebbero trattare abbastanza brevemente, ma le sue gravi riserve di carattere morale che ha indirizzato alla mia persona e sulle quali farò una doverosa, profonda e lo assicuro autoflagellante riflessione”.
Nel suo piccolo questo episodio ha dimostrato tre cose:
1. La scarsa abitudine del premier ad essere attaccato in modo frontale.
2. La difficoltà e l’imbarazzo con i quali questo super “tecnico” si confronta con la società civile, quelle poche volte in cui gli è permesso partecipare a talk show televisivi.
3. La rapidità con cui il Presidente del Consiglio ha imparato il politichese, sviando il discorso, ironizzando e non rispondendo nel merito.
Tea Party Lombardia si augura che questo episodio, unico nel suo genere, possa indurre conduttori televisivi e giornalisti a dare più spazio a ospiti meno noti e tesi “scomode” per la classe politica, che se venisse pungolata più spesso, sarebbe costretta a fornire, di tanto in tanto, anche qualche risposta.
Sotto il link per vedere quanto accaduto a “Leader”, un video che nel giro di tre giorni ha superato le 50.000 visualizzazioni.
IMPERDIBILE!
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