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Crisi, sì alla Patrimoniale! Ma solo per chi ha finanziato il “Mostro”
di Leonardo Facco
Il problema dell’Italia non è se fallirà, ma quando fallirà...
E’ schietto, come suo costume, il professor Enrico Colombatto che, insieme al collega Giuseppe Eusepi, ha firmato e lanciato da queste pagine il “Manifesto per far fallire l’Italia”, sottoscritto da migliaia di persone, e che tutto era tranne una banale provocazione.
“Qui – sostiene Colombatto – siamo di fronte ad una classe politica che non ha idea di cosa si debba fare, o di come farlo.
Letta è il Presidente del Consiglio considerato una
delle migliori menti della sinistra. Saccomanni, ministro dell’Economia,
è da sempre negli uffici che contano e nessuno meglio di lui dovrebbe
conoscere i numeri e lo stato dell’arte di questo paese.
Ebbene, a due
mesi dall’insediamento del governo, non hanno ancora preso decisioni
concrete, vanno in Europa e sperano che una pezza ce la mettano da
Berlino e Bruxelles”.
Ma non stanno lavorando all’abolizione dell’Imu e dell’Iva?
“Quale
abolizione? Con quali soldi? I soldi non ci sono, ecco il motivo per
cui rimandano le decisioni parlando di ‘ rinvio’ e ‘rimodulazione’.
L’unico modo certo che hanno per intervenire in tal senso è mettere
nuove tasse”.
Altre tasse? Ma non le sembra che siamo oltre soglia di sopportazione?
“Certamente - conferma il professore torinese -
ma il problema non sono io, sono loro.
È chiaro che tutti, sindacati in
testa, spingono per una Patrimoniale, ma sarebbe etico tutto ciò”?
Per me no, ma ce lo spieghi lei eventualmente:
“C’è una Patrimoniale possibile da applicare, quella di non pagare il
debito pubblico.
Vedo di dettagliare l’affermazione: Non pagare chi
possiede titoli di Stato equivarrebbe ad una tassa patrimoniale, ma con
una sostanziale differenza rispetto alle Patrimoniali tradizionali...................
.
in
questo caso si farebbe pagare chi ha finanziato il ‘mostro’ e ci ha
anche speculato sopra, dato che gli interessi sul debito pagati dai
contribuenti li incassavano loro.
Ora, essendo proprio il debito enorme e
quasi impagabile il problema, nello specifico gli interessi sul debito,
è moralmente accettabile che venga pagato di chi lo ha sostenuto,
ovvero da chi ha consentito alla Casta di mangiare a sbafo.
La vera
Patrimoniale da fare sarebbe la ristrutturazione del debito”.
E lo spread risale nel frattempo…
“Lo spread
è una parte del problema, che conta è il tasso minimo che viene pagato
sul debito pubblico, che si aggiunge allo spread.
Se questo sale di un
punto, gli interessi aumentano di 20 miliardi. Hai voglia di fare
manovre”.
E questa maledetta spesa pubblica, la taglieranno mai?
“Non viene tagliata perché non c’è nessuno che ha il coraggio di farlo?
Ricorda la Spending Review di Bondi e Monti? Finita nel dimenticatoio!
E
il taglio delle Province? Niente!
E i soldi ai partiti? Avanti fino al
2015 e poi, forse, magari…
Tagliare significa dire ai cittadini che
alcuni servizi che lo Stato fornisce devono essere pagati di più.
Ma
fino a che punto una persona è disposta a sborsare altri soldi con le
imposte che già sopportiamo”?
Mediobanca in uno studio, ora ripreso anche dalla stampa straniera, ha detto che nei prossimi sei mesi l’Italia potrebbe finire in default. Che ne pensa?
“Mediobanca
suffraga ciò che io ed Eusepi abbiamo detto da tempo e che si concreta
nel Manifesto che abbiamo lanciato.
Anche Draghi lo ha fatto capire,
dicendo che non potrà stampare moneta all’infinito.
Ribadisco, dobbiamo
solo decidere quando fare fallimento.
Questa classe dirigente non è
capace di trovare alcuna soluzione.
Non penseranno di farci credere che
rilanceranno l’economia con un miliardo di euro per finanziare il
lavoro.
Un po’ di serietà…”.
E il ceto medio paga pesantemente e si estingue, giusto?
“Esatto.
Il problema è che la gente non si rende conto che i vari governi prima
gli hanno fulminato la possibilità di risparmiare, trasformando i
risparmi privati in consumi pubblici; ora iniziano a fulminare i loro i
capitali.
I cittadini sono costretti ad usare risparmi e ricchezza per
pagare le tasse e mantenere uno Stato fallito.
Una lenta agonia, una
spoliazione continua, che porta alla miseria. I piccoli risparmiatori
verranno spazzati via”.
Professore, i 5 punti del vostro Manifesto li riproporreste uguali, sarebbero da adottare? “Certamente. Ma l’unica speranza è che almeno diventino argomento di dibattito, che se ne parli seriamente”.
Ma Letta dice che tutto va bene?
“Pietose bugie, solamente illusioni. Siamo al coma”!
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