Ormai le banchette italiane (alla canna del gas come vi illustravo ieri)
sono LO SPECCHIO di un'Italia "FALLITA"...indirizzata sempre di più verso un ruolo d'IRRILEVANZA nel Mondo.
Pertanto si comportano in borsa come dei "derivati in leva" ad alto beta...
o se preferite come penny stocks ovvero titoli la cui quotazione&capitalizzazione si è ridotta ai minimi termini: dunque si sparano "delle montagne russe" di volatilità e vengono manipolate con uno sputo...
Tradarci (per chi ci sa fare) è una goduria immensa (in su od in giù....)
ma FIDARSI è tutta un'altra cosa...;-)
Infatti sul breve la borsa ha logiche speculative e virtuali
ma sul lungo è ancora uno specchio assai fedele della REALTA'
e questi grafici delle Banche Italiane
nelle quali la maggioranza italiota ha ancora tanta fiducia (soprattutto per mancanza di consapevolezza e/o per pigrizia mentale...)
PARLANO DA SOLI...
La parola chiave è PROCESSO DI AZZERAMENTO delle quotazioni delle Banche Italiane (ormai ridotte al rango di penny stocks come vi dicevo...)
Che poi alla debolezza intrinseca vada a sommarsi un accanimento dei mercati...per me nulla cambia: quando si tratta della salvezza dei miei risparmi io valuto solo il quadro pragmatico e non quello "ideologico"....che sia colpa del gomplotto anglo-sassone o di mia nonna me ne frego...e penso SOLO a quello che va fatto per salvarmi il culo...
L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE NON GODE DEL PRIVILEGIO DEI SUSSIDI STATALI.
CLICCATE SUI VIDEO PUBBLICITARI
Ecco perchè i titoli delle sofferenti banchette italiane si sparano -8% o +8% a seconda delle giornate...
Ieri è stata quella del PIU'...
- Da un lato il Re della Casta Napolitano ha blindato il non-governo Letta
ovvero il governo del PUdC (Partito Unico della Casta) che garantisce la prosecuzione dell'Italia sulla Greek Way...e questo ai mercati piace perchè possono tranquillamente speculare "al rialzo" sulle ns. banche&sui ns. BTP...tanto "garantiamo" noi (che veniamo spremuti come limoni a vantaggio dei soliti noti...)
"Napolitano: Se cade il governo contraccolpi irrecuperabili per Paese"
- (ma ecco il vero driver da "giocata rialzista" di breve periodo...)
Dall'altro è arrivato l'ennesimo assist della BCE che ormai accetta dalle banche in difficoltà anche spazzatura a mo' di subprime ed in cambio regala loro liquidità con la quale le suddette banche speculano in carry trade e/o speculano sui titoli di stato dei PIIGS....
ma di prestare soldi all'economia reale in difficoltà non se ne parla nemmeno visto che, proprio grazie alla BCE, si manifestano occasioni molto più succose ed "a porta vuota"....
Da Mercato Libero
SIAMO ALLE SOLITE..LA BCE ACCETTA COME GARANZIA TITOLI SPAZZATURAE da Linkiesta
ECB Changes Collateral Rules as It Seeks to Boost Lending
....LA SCUSA E' QUELLA DI FINANZIARE LE IMPRESE..LA REALTA' E' CHE LA LIQUIDITA' DELLE BANCHE PERIFERICHE E' ORAMAI PROSSIMA ALLO ZERO E OCCORRE AUMENTARE IL NUMERO DI TITOLI CHE LE BANCHE POSSONO DARE IN GARANZIA ALLA BCE.....
Se la Bce diventa sempre più un hedge fund
La Banca centrale europea ci riprova.Draghi allenta i requisiti per usare le Abs come collaterale. Ma ci sono troppi rischi
Dopo aver fallito nell’intento di ripristino del meccanismo di trasmissione della politica monetaria, ora prova a rivitalizzare le piccole e medie imprese dell’eurozona.
E lo fa tramite l’abbassamento dei requisiti di rating delle Asset-backed securities (Abs), ovvero obbligazioni emesse a seguito di cartolarizzazioni e garantite da altri attivi, utilizzabili come collaterale per le operazioni di rifinanziamento della Bce.
In altre parole, la Bce potrà accettare asset sempre più a rischio nell’ennesimo esperimento dalla sua nascita.
La conseguenza è che così agendo l’Eurotower inizia a sembrare sempre più un hedge fund piuttosto che una banca centrale.............
....Con l’azione di oggi la Bce prova a defibrillare un settore, quello delle Abs, che non è solo debole, è morto. A dirlo è stata la stessa Bce pochi mesi fa, ricordando che «il deterioramento del mercato delle Abs nell’eurozona è continuo».
La domanda è una: riuscirà la Bce nel suo intento?
.....i benefici nel breve termine saranno «molto limitati» rispetto ai rischi di trovarsi in pancia asset quasi inesigibili, come varie tranche mezzanine legate ad Abs di Pmi.
Tradotto: le piccole e medie imprese emettono Abs a seguito della cartolarizzazione dei propri debiti.
Queste sono poi tenute in portafoglio dalle banche, con un evidente problema di inesigibilità, in quanto le mezzanine hanno un profilo di rischio molto più elevato che le altre tranche.
Un peso per le banche, che però ora potrà essere girato alla Bce e il cui rischio si spalmerà sulle singole banche centrali nazionali.
Ma anche in questo caso, lo scenario finale è desolante: chi si assume il rischio finale corre il pericolo di trovarsi in portafoglio degli asset tanto pericolosi quanto inesigibili.....
leggi l'articolo completo che riassume molto bene il quadro d'azzardo...
Eurozona, le banche italiane sono quelle più a rischio.
Il rischio di credito delle banche quotate italiane si attesta su livelli piu’ elevati rispetto a quelli rilevati nell’Eurozona, per quanto in flessione rispetto al 2012: e’ quanto emerge dal rapporto “Risk Outlook”della Consob, presentato oggi all’Universita’ Bocconi, basato su dati disponibili al giugno 2013 e relativi ai prossimi sei mesi.
Il rapporto considera un campione di grandi banche europee di Italia, Francia, Germania, Spagna e Regno Unito: secondo gli analisti della Consob, a fine 2012 i gruppi bancari francesi e inglesi hanno registrato un’esposizione leggera verso il debito pubblico interno ed estero (prossima al 3%), mentre le banche tedesche sono esposte attorno al 6% e gli istituti di credito spagnoli e italiani sono contraddistinti da un’esposizione oscillante tra il 9% e il 10%.
Le banche italiane, inoltre, continuano a mostrare una minore redditivita’ rispetto ai principali competitors tedeschi,francesi e inglesi: tale situazione, insieme all’elevata correlazione tra CDS (credit default swap) del debito sovrano e CDS delle banche tricolore, spinge gli analisti a definire i rischi del credito delle banche italiane “piu’ bassi rispetto a quelli registrati nei periodi di maggiore instabilita’ sui mercati, sebbene ancora superiori rispetto a quelli di un campione di grandi banche europee”.
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