che naturalmente (come vi avevo annunciato) sta facendo salire le Borse e sta dando un'altra insufflata alla Big Bubble (globale)
là fuori nel Mondo Reale la chiave è sempre la stessa.
Da Fallitaglia Feudale non la scampi:
persino i fattori positivi
beneficiano il ns. Paese solo in minima parte, arrivano solo le briciole...
E non potrebbe essere altrimenti visto che la "maggior parte della ciccia" viene intercettata a monte e si "disperde" nella "piramide feudale"...
Ma capirete bene il perché leggendo il mio post FONDAMENTALE: L'Italia non è (nemmeno) un Paese "Statalista" ma un Paese "Feudale&Corporativo" (2.000 persone legate alla "politica" gestiscono l'80% del PIL)Come spiego da secoli...
senza un cambio radicale e diffuso di mentalità...
NO HOPE FOR THIS ITALY ...
Ma il cambiamento non è nemmeno all'orizzonte
...anzi...ci si rifugia nel passato, in altre dimensioni ed in soluzioni magiche ed illusorie.
Ma vediamo alcuni esempi concreti:
#ITALIAFEUDALE
Petrolio: Prezzo al barile giù 53%, prezzo alla pompa in Italia giù del 15-20%
In altri Paesi non feudali o meno feudali il prezzo alla pompa è sceso anche del 60%...
E sapete perchè?
Perché QUI ben 1 euro del prezzo della benzina è il risultato di tasse, gabelle e regalie da pagare a Fallitaglia Feudale.
Oscar Giannino (@OGiannino) 07/01/15 01:19
Prezzo medio benzina 5 gen 1,573 euro a litro, di cui 1,012 tra IVA e accisa. Neanche con petrolio regalato,si può crescere con #Statoladro
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Con tutti i drivers positivi che ci sarebbero qui vicino ed in giro per il Mondo...
- crollo del prezzo del petrolio
- euro svalutato quasi del 20% in pochi mesi
- tassi d'interesse sul debito pubblico ai minimi storici (grazie a Draghi)
- etc etc
e non potrebbe essere altrimenti...................
.
Cresciamo meno quando gli altri crescono e crolliamo il doppio quando gli altri sono in Recessione.
E' la classica spirale del Declino.
FMI: ITALIA AL RALLENTATORE.E nell'analisi che segue
L'Italia rivede la crescita dopo la contrazione del Pil dell'1,4% nel 2013 e dello 0,4% nel 2014.
Ma la crescita è lenta e l'Italia è fanalino di coda - emerge dai dati dell'Fmi - del G7 per il Pil sia quest'anno sia il prossimo.
La ripresa dell'Italia sarà più lenta del previsto.
Le previsioni per il 2015 sono state tagliate da +0,9% a +0,4%.
Per il 2016 l'FMI prevede una crescita dello 0,8% contro il +1,3% previsto ad ottobre.
Bankitalia taglia le stime del Pil 2015
La Banca d'Italia taglia le stime del Pil nel 2015 che vedrà una «crescita modesta»: +0,4% contro +1,3% delle stime di luglio....
c'è tanto da far capire persino a quei TESTONI dei Talebani-No-Euro seguaci dei Prof-Khomeini ...
che vedono nella Jihād del ritorno alla lira+sovranità monetaria+svalutazione competitiva
la principale via di SALVEZZA per Fallitaglia (ed illudono un sacco di persone).
Lasciare spazio agli Euro-scettici razionali...please...basta Tifosi Talebani...
.......Jan 20, 2015 Il Fondo Monetario Internazionale ha pubblicato oggi l’aggiornamento del World Economic Outlook.Ma andiamo avanti...
Malgrado la spinta teoricamente fornita dal calo del greggio, la crescita viene rivista lievemente al ribasso rispetto alla previsione dello scorso ottobre, motivando la revisione con effetti negativi che più che compenserebbero lo stimolo fornito dal crollo dei prezzi del petrolio.
Al netto della circolarità e dell’inversione di cause ed effetti, e facendo una robusta tara per previsioni che negli ultimi anni hanno evidenziato margini di errore ampi e per eccesso di ottimismo, balza agli occhi la situazione italiana.
La nostra crescita 2015 è rivista in ribasso dal FMI, allineandosi a quella di altre previsioni, allo 0,4%, con un taglio secco di mezzo punto percentuale che si ripete anche nel 2016, con una crescita attesa dello 0,8%.
Solo una manciata di giorni addietro la Banca d’Italia aveva stimato un +1,2% per il Pil 2016 della nostra economia. Premesso (per l’ennesima volta) che i modelli esistono per produrre errori, colpisce il fatto che un paese trasformatore ed esportatore come il nostro non venga accreditato di maggiore crescita a seguito di importanti shock positivi come il greggio ed il cambio, ovviamente in relazione al commercio extra-Ue.
Non è tutto così meccanicistico e “tradizionale”, però:
come osserva la Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, solo il 10% del nostro export è fatturato in dollari, e comunque i prodotti provenienti dall’area euro devono competere, in area dollaro, con quelli di paesi che hanno visto a loro volta un forte deprezzamento del cambio, dal Giappone agli emergenti.
Su tutto, il fenomeno di rallentamento dell’espansione del commercio globale, che per la prima volta cresce in volume meno della crescita del Pil reale mondiale, a causa di fenomeni che andranno indagati nella loro dimensione ciclica e, soprattutto, strutturale.
Si deve quindi solo sperare che queste stime siano errate, questa volta per eccesso di pessimismo.
Se così non fosse, sarebbe la prova che l’Italia ha problemi “esistenziali” di crescita.......
perché in Fallitaglia Feudale sempre più avranno valore Immobiliare solo i "Castelli"...
mentre le capanne dei servi della gleba torneranno ad essere sempre più solo beni d'uso... ;-)
Il Disastro del settore delle COSTRUZIONI in un grafico
Scenarieconomici.it
L’Indicatore della Produzione nelle Costruzioni fornisce l’andamento di questo settore economico, che ricordiamocelo e’ una componente importante del PIL (pesa per il 6-8% tanto sul PIL quanto sull’occupazione).
Come da diagramma sottostante, tale settore ha sostanzialmente perso circa il 35% nell’arco di 4 anni, con un tracollo particolarmente sensibile nel 2012 (anno della manovra di Monti che alzo la tassazione sugli immobili in modo drammatico).
Il tracollo del settore costruzioni, in tale misura e’ legato a diversi fattori:
.........Crescita record della Tassazione sugli immobili, tanto sulle prime che sulle seconde case, nonche’ sui capannoni industriali, causa primaria del calo del 20-25% dei prezzi e del dimezzamento delle compravendite........................
Mentre tutti nel Mondo in un modo o nell'altro hanno ri-pompato l'Immobiliare e dunque il settore costruzioni...invece noi in Fallitaglia l'abbiamo disintegrato alla massima velocità possibile nell'unità di tempo...ovvero con accelerazione mostruosa dal 2011 in poi...solo per fare CASSA di breve (e non è finita: sta arrivando la mazzata finale della riforma del catasto).
In più l'Italia è il Paese per eccellenza dove il "mattone" è l'asset rifugio più diffuso, c'è una vera e propria mania sulla casa di proprietà...dunque devi proprio essere doppiamente "Tafazzi" per implementare un massacro del genere...oppure devi avere le pezze al culo e gran urgenza di fare Cassa (scegliete voi).
Non è che io ami l'immobiliare alla follia:
mi rendo perfettamente conto che è asset poco produttivo, che non si può inondare l'Italia di cemento etc etc
Avete presente tutte quelle belle cosette che vi argomentano i radical chic...
Però una cosa è scoraggiare in 10 anni progressivamente l'immobiliare perché lo Stato ha una strategia di medio-lungo e vuole spostare i flussi d'investimento man mano su altri settori,
un'altra cosa invece è disintegrare uno degli assi portanti della ns. economia in soli 3 anni per fare cassa e per non fallire (vedi travaso da ricchezza privata a debito pubblico secondo il principio dei vasi comunicanti).
Io credo che anche un radical chic della via Gluck possa capire il mio ragionamento...
E poi ci sono GRAVISSIMI effetti collaterali di congelamento della maggioranza dei CAPITALI del Paese:
NON PERDERE IL MIO POST (reloaded) ItaGlia: Effetto CONGELAMENTO IMMOBILIARE (e dunque della maggioranza dei risparmi italiani)-----------------------------------------------
Fallitaglia Feudale = puoi sopravvivere solo a "business protetto" in Corporazioni e Caste
com'è logico che sia per un sistema feudale e clientelare,
sostenuto direttamente ed indirettamente da una mentalità maggioritaria catto-comunista
e da una maggioranza di vassalli, valvassori, valvassini e servi della gleba che tirano solo a campare del loro orticello...
LA LOBBY DELLE ASSICURAZIONI HA UN NUOVO AMICO: MATTEO(ed è solo uno delle migliaia di esempi...)
....ci si riferisce, in particolare, alle norme in materia di Rc Auto, che al solito sembrano uscite dalla penna di un funzionario dell’Ania, la Confindustria delle assicurazioni.....
INSOMMA...
LA SOLUZIONE ORMAI LA CONOSCETE A MEMORIA
ANCHE SE QUASI TUTTI NON AVETE LA FORZA DI APPLICARLA...
#ITALIALTROVE!
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