mercoledì 5 dicembre 2018

Visto che "lo SPREAD non esiste"...non ha più senso continuare con i miei video-sbrocchi

AGGIORNAMENTO DI POCO FA: Facebook ha ripristinato il mio post bloccato stamattina. Poco prima avevo fatto segnalazione con commento spiegando che troppi miei post del tutto conformi agli standard facebook venivano bloccati ed ho ipotizzato che questo accadesse perchè un gruppetto di facinorosi deve avermi preso di mira "segnalando" i miei post a loro sgraditi. Poco dopo il mio post è stato ripristinato, secondo me stavolta su intervento umano. Adesso vedremo cosa succederà nei prossimi giorni...
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Riporto nel mio BLOG l'ennesimo post che Facebook mi ha bloccato per ragioni per me incomprensibili.
Ecco il post pubblicato ieri intorno alle 17 e bloccato stamattina alle 7.30

Ho sospeso i miei pragmatici&realistici video-sbrocchi in diretta FB (max 4000 visualizzazioni)
da quando sono stato costretto a riscontrare che il primo sfigato che spara un video-bufala su facebook totalizza anche 40mila visualizzazioni e 2000 condivisioni al volo...
basta che si metta a parlare di gombloddii, congiure, spread che non esiste o comunque è innocuo, debito che in realtà non esiste ma è un gombloddo di poteri forti banche finanza, Bankitalia che tarocca i dati per spaventare gli investitori, spread che sale per colpa della BCE che smette il QE (ma misteriosamente non sale quello del Portogallo della Spagna etc), questo lo dice lei!, #TUTTACOLPAEURO
+ qualunque stronzata che venga in mente per ASSECONDARE il nuovo mood finale del Declino FallitaGliano
= la sempre maggiore dissociazione dalla realtà e la ricerca psicotica di capri espiatori esterni/gombloddiiii.
Non finirà bene, per nessuno.
Ed io mi sono rotto i cocones di cercar di spiegare l'acqua calda ad una massa di devastati mentali =
Il Paese si merita appieno il Declino IRREVERSIBILE ed una prossima fine Venezuelana.
Intanto, mentre la colpa sarebbe di Bankitalia che tarocca i dati ed osa congiurare contro il ns. Paese Sovrano e contro il Poppppolo, 😱😉 la realtà prima o poi presenta sempre il suo CONTO...insieme ai mercati, in buona parte per declino multi-causale + per colpe aggiuntive di 'sto Governo di scappati di casa....
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Vabbè, continuiamo a ragionare in altre sedi (come il mio blog su piattaforma blogger)
che per ora sono più libere e non soggette a misteriose censure.

PER LA SERIE
LO SPREAD E' TUTTA UN'INVENZIONE
e NON HA EFFETTI NEGATIVI (ah ah ah!)
Come scrivevo il 28 Novembre su Facebook
Traders Shocked As Unicredit Largest Italian Bank Forced To Pay Six Times More Interest To Sell Bonds.....
Ma lo spread non conta nulla........................
.
non impatta sui mutui...non impatta sui crediti erogati dalle banche sia come tassi più elevati che come cordoni della borsa più ristretti (con rischio credit crunch), non impatta in generale sui maggiori costi che le banche girano ai loro utenti....nooooo...
"questo lo dice LEI" ovvero quella CAPRA della Castelli...
speri solo di non incrociarmi mai, che io non faccio come Padoan scena muta
ma la rimando a pedate nei giardinetti di quartiere dai quali proviene e lì deve tornare ad occuparsi di manutenzione altalene, panchine e potatura cespugli ... e sarebbe già in difficoltà...
che UNO NON VALE UNO!
Oppure studi, faccia esperienza e poi si ripresenti...questa volta PREPARATA e NON CAPRA che ripete tutti gli slogan-bufale imparati a memoria zic zic...
PURTROPPO al peggio non c'è mai fine = #BUONAPROSECUZIONEDIDECLINO
Lo spiega molto bene il Prof. Perotti
(economista che - se può farvi piacere - aveva rotto con Renzi...),
anche se per la maggioranza italiota sarà arabo antico
perchè si è costretti a fare un paio di passaggi di ragionamento + ad avere qualche rudimento base base di economia/finanza...
.....Sono queste ripetute dimostrazioni di superficialità e incompetenza, più che il contenuto stesso della manovra, che spaventano i mercati.
La sottosegretaria all’Economia Laura Castelli ha affermato in televisione che un aumento dello spread non aumenta i tassi pagati dalle famiglie sui mutui.
Anche qui basta il buon senso per capire quanto sciocca sia questa affermazione.
Il motivo è ancora più semplice di quello che l’ex ministro Padoan ha cercato pacatamente di esporre, e cioè gli effetti depressivi sul valore degli attivi delle banche.
Le banche raccolgono denari dai risparmiatori con due strumenti: depositi e obbligazioni, e li prestano a famiglie e imprese.
Quando lo spread sale, il tasso di interesse su depositi e sulle obbligazioni bancarie sale, perché i tassi di queste ultime sono legati a filo doppio a quelli del debito pubblico italiano, come si è visto nel 2011-12.
Di conseguenze, deve salire il tasso che una banca guadagna su prestiti alle imprese e mutui alle famiglie, altrimenti le banche perderebbero soldi.
Non succederà subito in modo percettibile, ma se lo spread dovesse salire tanto per molto tempo, è garantito che succederà.
Cosa c’è di tanto strano?
Laura Castelli non è nuova a queste affermazioni surreali.
Non è questione di titoli di studio o di titoli accademici. Laura Castelli non è un’economista e non ha un cursus universitario rilevante, ma questo personalmente non mi disturba affatto: ci sono stati tanti ministri e politici, in Italia e all’estero, che hanno ben operato senza essere economisti e senza avere lauree.
Semplicemente, come tanti suoi colleghi, è drammaticamente impreparata.
E qui i casi sono due. O il governo non si rende conto di quanto siano penosamente imbarazzanti tante persone che hanno responsabilità di decisione e di comunicazione; oppure i membri del governo, abituati a pensare che l’analisi della realtà sia irrilevante e che con gli insulti, le urla e la ripetizione ossessiva di teorie della cospirazione si possa far ingoiare quasi tutto a quasi tutti, applicano questo stesso metodo anche alla costruzione e presentazione della manovra................
E buona lettura del post di FunnyKing

Tutto vi Crolla intorno, Ve ne State Accorgendo?
Ieri la seconda banca italiana, che peraltro da qualche anno è molto ben gestita, è andata sul mercato per vendere una obbligazione subordinata (la hanno chiamata senior, ma di fatto è soggetta a bail-in). 
Si tratta di Unicredit che come tutte le altre banche italiane specie quelle grandi e soggette a vigilanza rafforzata della BCE devono creare una serie di buffer o cuscini di capitale per fare fronte in caso di condizioni avverse.
Questo tipo di obbligazione fu emessa anche a gennaio di quest’anno ad un tasso che pagava uno “spread” di 70 punti base sul tasso swap a 5 anni.
Bene ieri Unicredit, che non mi pare abbia avuto vicende rilevanti in senso negativo da Gennaio ad oggi ha dovuto pagare qualcosa come:
420 punti base di spread
Si proprio così.
Se volete una immagine per capire dove si piazza Unicredit e con lei tutto il sistema bancario italiano sul mercato dei capitali in termini di costo del funding date una occhiata:



Vi da una idea di quanto stia costando a banche e imprese italiane la folle avventura di Salvini, Borghi, Savona, Bagnai con il femminiello senza palle del Movimento 5 Stelle a ruota (di scorta).
Le banche italiane da Marzo in poi hanno cercato di rimandare l’emissione di obbligazioni il più possibile nella speranza che in qualche modo la situazione si normalizzasse per il meglio.
Cosa che non solo non è accaduta ma è andata decisamente per il peggio.
Mentre scrivo lo spread a 290 viene letto come un successo! 
Da alcuni blogger in conflitto di interesse o fuori di senno addirittura come un segno di fiducia nel sistema Italia ( #esticazzi )
Dietro Unicredit di qui a Marzo, cioé prima delle mitologiche e totalmente inutili elezioni europee…… anzi scusate: ma veramente pensate che le elezioni di Maggio siano qualcosa di rilevante se non per regolare conti interni fra Lega e MoVimento 5 stelle? Ma sul serio?
Dicevo…. dietro Unicredit dovranno andare il resto delle banche le quali sono e saranno sempre più costrette ad aumentare ancora di più i tassi di rifinanziamento a imprese e famiglie.
Lo spread del mercato dovrà per forza essere traslato in costi e spread sui tassi di riferimento per il credito.
Oltre alla banche c’è il leggero problema che le aziende italiane non hanno di fatto più accesso diretto al mercato dei capitali se non a tassi da paesi del terzo mondo.
Pensate che ciò non abbia conseguenze dirette sugli investimenti, le aspettative e dunque consumi e occupazione?
E intendo conseguenze ora, mentre scrivo.
L’Italia ha un problema di produttività multifattoriale endemico e che parrebbe inemendabile (da True Numbers):



Il confronto fra il la variazione del PIL negli ultimi 5 anni con i paesi paragonabili per dimensione all’Italia parla da solo. (peraltro invece di frullare i coglioni altrui con la malvagia Germania io darei un occhiata alla Spagna)
Come tutti sanno però mandare in pensione gente a 62 anni risolleverà le sorti del paese.
Quindi #statesereni #soldibenspesi

p.s. se si leggono i rilievi della commissione europea sulla manovra italiana si scopre che non è il reddito di cittadinaza la misura sul banco degli imputati, ma l’abolizione della Fornero, come ovvio per chiunque abbia un minimo di sale in zucca.
Del reddito di cittadinanza ne parlerò quando vedrò i dettagli, però per come è congeniato è molto (sarebbe molto, se confermato) interessante perché re introduce un concetto vincente e che fu inventato dal Banchiere Centrale di Hitler…. oooops
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