Morelli Presidente dei giovani industriali: senza prospettive per il futuro c’è solo la rivoltaCari miei giovani industriali, dovete fare come Indesit, come FIAT etc =
lasciate 'sto cesso di Paese prima che sia troppo tardi...
prima che vi depredino di tutto
e non vi rimangano nemmeno più le risorse per intraprendere in altri Paesi...
vedi il mio duro ma veritiero post: Grande Indesit! Stai facendo quello che troppi italiani non hanno ancora il coraggio di fare: ANDARSENE da 'sto CESSO D'ITALIA...
Il Presidente dei Giovani Imprenditori Morelli mi fa un po' di tenerezza: quando ormai la produzione industriale italiana 'sta a -25% in 5 anni
si sveglia...e parla di rivolta...
di allucinanti tasse al 70% come confisca ..............
.
e dunque (implicitamente) di evasione fiscale come autodifesa
oppure di fuga dall'Italia come necessità di sopravvivenza.
Benvenuto nel Mondo Reale caro Morelli: l'informazione indipedente lo dice con forza ormai da anni...quando ancora la situazione era più recuperabile di oggi.
vedi per esempio il mio post: Tutti a parlare del redditest...di fronte al MARCHIO DELL'INFAMIA di un'INSOSTENIBILE PRESSIONE FISCALE al 70%
e la mia durissima denuncia di ottobre 2012: In questa Italia post-atomica...Benedetto sia il NERO!
Adesso è un po' tardino
ed è sempre più difficile se non impossibile...
soprattutto se questa desertificante REPRESSIONE fiscale non viene messa nel contesto
dell'euzona-così-com'è (che va messa radicalmente in discussione)
e della globalizzazione selvaggia made in WTO.
Anche perchè caro Morelli...la sai una cosa?
In Italia la maggioranza pensa che sia giusto pelare&spremere chi fa impresa
la maggioranza pensa che la parte produttiva del paese sia brutta&cattiva e debba essere mazzulata
la maggioranza pensa che chi è imprenditore o libero professionista sia matematicamente un brutto&cattivo evasore ovvero la fantomatica fonte di tutti i mali d'Italia (così gli hanno inculcato)
la maggioranza pensa che produrre e creare ricchezza sia una COLPA e dunque forza Befera! (basta che non tocchi loro...)
Ma quella stessa maggioranza pensa che TUTTO GLI SIA DOVUTO
che la ricchezza di uno Stato piova dal cielo e/o che venga sottratta dai brutti&cattivi evasori (così gli hanno inculcato).
Capita la lungimiranza italiota?
Quando non si produrrà più alcuna ricchezza in Italia
allora anche costoro capiranno...ma sarà troppo tardi...
Guardatevi questo video e capirete molte cose...;-)
I giovani industriali: senza prospettive per il futuro c’è solo la rivolta.
“Senza prospettive per il futuro, l’unica prospettiva diventa la rivolta”.
E’ il presidente dei giovani imprenditori di Confindustria, Jacopo Morelli, a sintetizzare cosi’ tutta “l’angoscia e il timore” che pesa sulla generazione under 40, in un Paese ingessato che non vuole e non puo’ crescere.
Un grido di dolore che i ‘giovani’ lanciano dal palco del 43° Convegno di Santa Margherita Ligure dall’esemplificativo titolo “Scateniamoci, liberiamo l’Italia da vincoli e catene”.
Quelle catene che fanno ‘scolorire’ i lacci e lacciuoli di Luigi Einaudi e di Guido Carli e che hanno ormai “svuotato il domani di speranza e colmato il presente di angoscia”.
Disoccupazione, diseguaglianze, inefficienze, tutti capitoli pesanti da cambiare per “ricostruire la fiducia”, restituendo “etica, trasparenza e coerenza” ai comportamenti di tutti a cominciare dalla politica chiamata a quella “visione”, che ancora manca, necessaria a portare il Paese fuori dalla crisi.
“La sfida e’ una, perseguire insieme sviluppo, liberta’ economica e coesione sociale”, spiega ancora Morelli ricordando come l’Italia “paga un prezzo altissimo alla recessione: “la disoccupazione giovanile al 40,5% che sale di 10 punti al Sud, una contrazione della produzione del 25% ed un Pil atteso per fine anno ancora in calo”.
Ma nonostante tutto i giovani industriali sembrano non voler mollare...........Proposte, queste, che possono disporre di risorse: “chi dice il contrario ci prende in giro”, dice ancora Morelli elencando: dalla revisione della spesa corrente del 1% in cinque anni si possono liberare 11 miliardi; dall’alienazione del patrimonio pubblico improduttivo e dalle partecipate, altre 16 miliardi; dal dimezzamento del numero dei parlamentari circa 140milioni annui; dalla cancellazione delle Province altri 2 miliardi.
“Le risorse ci sono ma non dobbiamo disperderle”, conclude Morelli.......
E Morelli non manca di parlare anche di tasse: “Non e’ tollerabile che chi fa impresa alla luce del sole paghi tasse fino al 70%. Lo ripeto, abbiamo raggiunto livelli di confisca”.
da L’indipendenza
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