mercoledì 18 settembre 2013

No! No! sarà stato solo un caso...Simone qui in Italia avrebbe ottenuto gli stessi risultati...

Ogni volta che posto delle analisi invitando ad andarsene 
da questa Italia
saldamente in mano alla Casta & ad uno Stato peggio che in Uganda
nonchè saldamente incastrata in un vicolo cieco tra eurozona&globalizzazione
c'è sempre qualcuno che se la prende con me....
In effetti è tipico prendersela con chi ti presenta (spesso un po' crudamente) la REALTA'...
mentre i responsabili che sono la CAUSA di questa Realtà spesso se la sgamano e nessuno se la prende con loro....

Del resto in molti continuano a basare i propri processi decisionali
su quello che vorrebbero che fosse 
e non su quello che in realtà è....
Prima o poi saranno tutti caxxi loro...al risveglio (spesso troppo tardi).

Ultimamente ho fatto due post che invitavano i Giovani Italiani a levare le tende da questo Paese
che ormai offre loro ben poche possibilità di valorizzazione
vs.
altissime possibilità di fare la fame in qualche call center (mentre i loro curricula troveranno posto come quadretti appessi sopra ai WC di casa....)
- Finalmente anche i Giovani iniziano a capire che questa Italia non fa per loro
- Evviva l'Australia! (anche se l'Italia sarebbe alla "mitica" svolta da +0,5% di PIL vs. -10% in pochi anni...)

Molti stanno capendo per fortuna...e dunque potrebbero finire come Simone.....
Ah noooo...già....
sono io brutto e cattivo, è mia la colpa di questa devastante situazione italiana...
e Simone sicuramente avrà avuto solo culo, sarà stato solo un caso...
Se fosse rimasto qui sarebbe non solo già primario ma anche premio Nobel...:-)
Io la striscia di coca-fantasy per non pensare ve l'ho spalmata sul monitor...: chi vuole fare come gli Struzzi, se la sniffi pure.
Ma almeno qualcuno spero di contribuire a salvarlo....
Lavoro all’estero, è italiano il primario più giovane d'Inghilterra
La dote più importante per i cervelli in fuga, molto probabilmente, è quella di saper fare la scelta giusta al momento giusto, di saper cogliere al volo le occasioni che il caso ci presenta.
La storia di Simone Speggiorin, per esempio, è emblematica di quanto sia ampio il gap fra il mercato del lavoro “terzomondista” del nostro Paese e quello delle altre nazioni europee. ........................

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L’utilizzo dell’aggettivo “terzomondista” non è improprio visto che i ranking pubblicati di recente dal World Economic Forum, danno l’Italia al 117° posto (su 148 Stati) nella classifica dedicata alla capacità di valorizzare i propri talenti.

- I ricercatori italiani? Vengono pagati 6 volte meno dei sudcoreani 
- Cervelli in fuga: i ricercatori olandesi pagati 5 volte più degli italiani
Capita così che basti varcare i confini perché un precario diventi un primario. 
Sembra uno scioglilingua, invece è la storia di Speggiorin che tre anni fa ha fatto domanda per un concorso in Italia e soltanto due settimane fa ha ricevuto una risposta.
Originario di Olmo di Martellago, formatosi fra Mestre e Padova, si è laureato in medicina nel 2003. “Per non ristagnare in un sistema molto ma molto indietro” Simone ha deciso di accettare l’invito di un professore del Regno Unito e di completare la sua formazione al Great Ormond Street Hospital di Londra, uno degli ospedali pediatrici più importanti d’Europa. 
Dopo tre anni di specializzazione in chirurgia tracheale e cardiochirurgia pediatrica, ha deciso di seguire il proprio sogno: per un anno ha operato a Bangalore, in India, poi, tornato in Inghilterra, si è trasferito a Leicester dove ora, 36 enne, è diventato il cardiochirurgo strutturato (status che corrisponde al nostro primario) più giovane del Paese. 
Ora Speggiorin lavora come cardiochirurgo pediatrico al Glenfield Hospital e fa parte di un’associazione di dottori che ogni anno si reca in India per fornire assistenza medica e operare i bambini.
....Speggiorin ha trovato in Inghilterra un sistema “organizzato in maniera maniacale e più meritocratico”, dove non bisogna aspettare tre anni per avere una risposta a una domanda di concorso e dove non serve essere un luminare o avere un cognome “evocativo” per ottenere un posto di lavoro e uno stipendio dignitosi.....
Ripeto....sarà stato solo un caso....
Sicuramente anche in Italia Simone avrebbe avuto le stesse posibilità di valorizzarsi...se non superiori...
Ed adesso che vi ho raccontato una favola...potete anche andare a dormire tranquili e sognare...sognare...

Intanto un altro IMPRENDITORE Italiano, brutto cattivo ed evasore
invece di chiudere e/o delocalizzarsi
ha deciso di impiccarsi nella sua fabbrica vicino a Padova dopo averne annunciato la chiusura...
Questioni di scelte purtroppo...o questione di pensare che non ci siano più scelte.
Spero solo che in questo modo non abbia pensato di fare il patriota
ma che sia stato un momento di disperazione che purtroppo l'ha portato alla scelta PIU' SBAGLIATA POSSIBILE...
Se invece avesse delocalizzato tanto per dire in Polonia, lui sarebbe ancora vivo e magari qualche suo dipendente l'avrebbe seguito ed avrebbe ancora il lavoro...
Questione di scelte ... questione di avere a che fare con uno Stato NEMICO e con un sacco di teste di cazzo d'italioti che ti sono nemici.
Crisi, imprenditore si impicca in azienda 
A Padova annuncia chiusura. Poi si uccide.
Un imprenditore 57enne di Piove di Sacco (Padova) si è suicidato nel pomeriggio di martedì 17 settembre legandosi un cavo elettrico al collo nella sede della sua azienda. Poco prima di compiere il gesto, prima della pausa pranzo, aveva riunito i dipendenti annunciando di essere costretto a chiudere a causa della mancanza di lavoro e delle troppe imposte da pagare. ....
La lista degli imprenditori italiani suicidi si allunga sempre di più...
Potremmo quasi farne un Mausoleo che riporti all'ingresso questa LAPIDE
(che andrebbe affiancata da altre due o tre...)


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