lunedì 16 settembre 2013

Finalmente anche i Giovani iniziano a capire che questa Italia non fa per loro (il post offre in omaggio una riflessione "sull'armata" del "torniamo alla lira"...)


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In primis
chi non avesse ancora visto questo video se lo guardi
e, se anche l'avesse già visto, se lo riguardi...
In secundis...
Durante questa Grande Crisi...i grandi assenti sono i GIOVANI.
Vi spiegavo il mio punto di vista nel post Cari GIOVANI...ma dove caxxo siete? del quale vi consiglio la rilettura.

Analisi socio-economico-generazionali a parte....
pare che FINALMENTE anche i Giovani Italiani (particolarmente mammoni e ben poco globalist)
stiano iniziando a capire che questa Italia "in un vicolo cieco" non è un posto che faccia per loro...
(a meno che non siano ricchi di famiglia od abbiano strette connessioni con qualche Casta)
Dunque, come consiglio da secoli in questo blog (spesso accade che l'informazione indipendente arrivi prima...), i Giovani italiani iniziano sempre di più a CAPIRE che sono costretti ad andarsene in altri Paesi dove abbiano maggiori possibilità di valorizzarsi.
«Il 51% dei giovani vuole lasciare l’Italia»
La maggioranza dei giovani (51 per cento) sotto i 40 anni è pronta ad espatriare per motivi di lavoro.
E’quanto emerge da una analisi Coldiretti/Swg che evidenzia gli effetti nel 2013 del crollo del numero dei giovani al lavoro che sono passati da 6,3 a 5,3 milioni tra il 2010 e il 2013, sulla base dei dati Istat relativi al secondo trimestre.

IL 51% DEI GIOVANI VUOLE LASCIARE L’ITALIA......
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La visione negativa del futuro è confermata dal fatto che in generale – continua la Coldiretti – il 61 per cento dei giovani italiani che pensa che in futuro la sua situazione economica sarà peggiore di quella dei propri genitori, il 17 per cento uguale e solo il 14 per cento migliore, mentre il 9 per cento non risponde.
Per la prima volta dal dopoguerra la nuova generazione sarà più povera di quella che l’ha preceduta conclude la Coldiretti nel sottolineare che «la voglia di fare meglio è stato il motore che ha fatto crescere il Paese da generazione a generazione».....
Non perdere anche il mio post: Evviva l'Australia! (anche se l'Italia sarebbe alla "mitica" svolta da +0,5% di PIL vs. -10% in pochi anni...)

Del resto i Giovani che non si fanno incantare dalle SIRENE
dei PALLISTI della Casta che presidiano le Istituzioni
o dei Maghi della soluzione miracolosa (per. es. MMT o Ritorno alla Lira...)
inziano a sperimentare sulla propria pelle certe tendenze
sia nazionali:
ALLARME ISTAT: TRA GLI UNDER 35 IN TRE ANNI UN MILIONE DI LAVORATORI IN MENO
Roma, 15 settembre 2013 - L’Istat lancia l’allarme lavoro giovani: tra il 2010 e il 2013 è crollato il numero degli under 35 al lavoro, passati da 6,3 a 5,3 milioni (-1 milione)
Dalle tabelle dell’Istat, riferite al secondo trimestre, emerge la difficoltà nella quale si trova soprattutto la fascia tra i 25 e i 34 anni per la quale si è registrato un calo di 750.000 unità.
In maggiore difficoltà la fascia di età tra i 25 e i 34 anni, ovvero chi ha terminato gli studi o anche chi si è laureato e si cominciava a lavorare, molte volte formando una famiglia.....
sia GLOBALI....
(anche se la seguente analisi la fa troppo semplice scaricando la maggior parte delle colpe sull'austerity...mentre le cause sono molto più complesse ed articolate, come vi spiego da tempo)
Presto l’Europa sarà povera. Scenari sul 2025
Nel 2025, l’Europa sarà un continente definitivamente povero.
La recessione e le misure di austerità imposte per sconfiggere la crisi economica porteranno i cittadini sul lastrico e, secondo le stime pubblicate oggi, in Europa almeno una persona su tre vivrà in condizioni di povertà.
Secondo le stime pubblicate oggi da Oxfam, i nuovi poveri saranno 25 milioni, portando così il totale a 146 milioni, ovvero circa un terzo dell’intera popolazione Europea. Una volta raggiunta questa degradazione sociale ed economica, stima l’organizzazione, ci vorranno almeno altri 25 anni per recuperare gli standard di vita che conoscevamo 5 anni fa......
........Questi sono i dati sulla disoccupazione in Europa secondo la fonte della Commissione Europea e per l’Eurozona siamo al 12.1%.
Ma il peggio arriva quando si guardano ai dati sulla disoccupazione giovanile che in Europa si attesta ad una media del 24% e che peggiora andando a guardare i singoli paesi (in Italia siamo al 39.5%).......
Alla faccia della tanto decantata ripresina di Sakkommanis....
immaginatevi dunque cosa accadrà in Italia entro il 2025
se persino altri stati europei ben più efficienti di noi sperimenteranno queste tendenze....
vedi il mio post: Italia: Il Rischio "Atomico" dell'ABISSO GENERAZIONALE
E sono tendenze difficilissime da invertire, tanto più in questa Italia marcia ed i mano alla Casta ed agli italioti che continuano a supportarla...

Vedete...
purtroppo NON CI SONO SOLUZIONI NE' DI BREVE NE' DI MEDIO PER QUESTA ITALIA (di lungo chissà...)
Questa è LA DURA REALTA'. Punto.
E bisogna avere il coraggio di guardarla in faccia e di adattarsi...
senza credere nelle BALLE ISTITUZIONALI DELLA CASTA
e nemmeno nelle PANACEE a tutti i mali...come MMT o "torna alla Lira che ti passa"...
L'Italia è sommersa da un coacervo di problemi lungamente stratificati e profondamente radicati...e non basta agire su una sola variabile, purtroppo...(anche se potrebbe dare un po' di sollievo).
vedi un esempio a caso
General Electric: meglio l’Austria dell’Italia, da voi le cause durano troppo
Mai scegliere un tribunale italiano per i contenziosi: è una regola che si sono dati gli americani di General Electric. Meglio Vienna che Milano: la giustizia italiana ha tempi troppo lunghi. 
....Michael McIlwrath, responsabile legale di GE: "«Mi rendo conto, si tratta di una scelta che rischia di farci apparire arroganti. Ma come possiamo affidarci alla giustizia italiana? I tribunali qui fissano udienze al 2018, 2019. Non possiamo permettercelo». [...] Quando in un contratto si tratta di fissare il foro competente in caso di controversie, GE non ha dubbi: meglio l’estero. E come lei fan tutte. Quella che per le multinazionali ieri era solo una scelta frequente, ora è diventata una prassi.....
Premessa: il fatto d'inserire la seguente riflessione in un post sui Giovani NON E' CASUALE...
Del resto, anche se non rappresentano la "bacchetta magica",
fa impressione vedere come istanze anche interessanti come quella per il NO-euro, in Italia vengano gestite ed attuate in modo allucinante...
L'altro giorno le migliori menti italiane NO-Euro (tipo Borghi, Bagnai, Savona etc) hanno pensato bene, nella cornice della presentazione del libro Europa Kaputt, di organizzare un convegno alla Camera dei Deputati...
No ma dico?
Queste "menti" sono andate nella tana del lupo a spiegare che l'euro non va?!
La maggioranza degli onorevoli presenti (che Borghi ha pure ringraziato nella sua prolusione...)
sono i principali responsabili dell'euro-così-com'è, del nostro essere proni a Germania e soci etc
E tu gli vai a lecccare la mano ed a spiegare che....? Che...?
E come se un gruppo di Prof. fosse andato nel Reichstag Nazista a tentare di spiegare come non fosse proprio una cosa carina fare strage di ebrei nei campi di concentramento...
Questi "onorevoli" (a parte forse qualche grillino) se ne fanno un baffo del concetto di "formare e far capire" alle persone che l'euro non va....
e comunque ci vorrebbe troppo tempo...e tempo non ne abbiamo...

Ma sarebbe così strano che chi sostiene con forza il NO all'Euro ed il ritorno alla lira...
fosse un filino più strategico ed operativo
ed andasse dalle piccole media imprese, dagli artigiani, dalla gente...
cioè dai PIU' DANNEGGIATI DALL'EURO,
raccogliesse fondi e creasse un acciderbola di Movimento-NO-Euro come c'è persino in Germania?? (ovvero lo Stato che più si è avvantaggiato dell'euro...)
Evidentemente è una strategia troppo pragmatica ed operativa per i Prof (da noi stipendiati...)
dunque meglio andare avanti con prolusioni, presentazioni e lectio magistralis anche nella tana del lupo...
mentre là fuori...nel mondo reale...

Tra parentesi chiunque si azzardi a fare qualche critica (anche costruttiva) non solo sulle analisi no-euro ma anche sulle strategie operative...
si becca dei sonori Vaffa! dal "simpaticissimo" Prof. Bagnai (successe anche a me...) che io consiglierei di chiudere in uno stanzino come teorico del Gruppo...;-)
Un movimento no-euro già parte svantaggiato e dunque deve raccogliere attorno a se più consensi possibili...
Dunque ci vogliono non solo leader carismatici&competenti
ma che sappiano anche dialogare&mediare
e NON persone che hanno il Vaffanculo facile, che sono dei radicalisti-intellettuali, che ti bannano e ti censurano in 5 secondi e che danno degli "squadristi fascisti" a quelli che durante le conferenze fanno domande non gradite (un classico caso di dare del "suo agli altri?"....)
E peccato che il Gruppo che è stato selezionato attorno a questi Personaggi (per forza di cose altrimenti venivi bannato) sia un gruppo di cloni-integralisti...che ti aggrediscono appena dici beh...come del resto gli ha insegnato il loro maestro....

E vabbuò...
tanto NOI seguiamo altre strategie
e che i No-euro italiani facciano un po' come gli pare...
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