A proposito delle banche italiane "più solide delle altre" ....
Da Ottobre 2009 il FTSE Italia Banks ha perso circa il 65%Venerdì scorso però...
Da Luglio 2011 (crisi periferia Eurozona) ha perso circa il 54%
Da inizio anno ha perso solo il 36,71%
Dal 06/04/2015 ad oggi ha perso solo il 44,89%.
I NPLs (=crediti deteriorati) sono solo pari al 21% del PIL.
rimbalzone da +7,5% del FTSE Italia Banks
con banchette come Bper che ti rimbalzano del +14%,
Banche (semi)fallite come Monte dei Pacchi a +8%
e Banco Popolare a +11% (solo qualche mese fa valeva 16 euro oggi 4,8)...
anche se per la matematica delle percentuali dopo che hai perso anche il 99% dai massimi...persino un +10% è una goccia in un buco nero...
Sapete Quanto ha Perso un Cassettista Monte dei Paschi dal 2007 a oggi? Il 99,03% (di FunnyKing)
Da un lato le ricoperture dopo giorni e giorni di vendite
dall'altra le speranze per quello che dovrebbe accadere oggi....
forse...
= il solito TAMPONE in extremis per guadagnare un po' di tempo.
Oggi arriva lo scudo per le banche (N.d.R. FORSE...)Come vi anticipai venerdì nel mio post: La FED terrà questo lunedì un meeting non previsto per discutere dei tassi (bohhh?!)
Milano&Finanza 10/04/2016
Con ogni probabilità entro la serata di domani (N.d.R. oggi)
sarà tolto il velo al piano per la messa in sicurezza del sistema bancario italiano. (N.d.R. traduzione dalla NEOLINGUA ITALOPITECA TRANQUILLIZZANTE...messa in sicurezza = tampone di emergenza e di breve)
Il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, ha infatti convocato un incontro a Roma proprio per domani con i dirigenti dalle più grandi istituzioni finanziarie italiane per concordare gli ultimi dettagli........................
.
Secondo fonti vicine al dossier sarà costituito un veicolo privato con una dotazione di 5 miliardi, partecipato da banche, assicurazioni, asset manager italiani e Cdp, che assorbirà quote di istituti di credito in difficoltà, a partire da quelli che stanno per affrontare un aumento di capitale (Pop Vicenza e Veneto Banca), sulla falsariga del sistema adottato dalla Spagna per salvare le sue Caixa, riferisce il Ft. Un secondo veicolo cercherà di acquistare crediti non performing a prezzi di mercato.
Passo la parola a Salvatore Rovito:Ma Vi spiego meglio la ratio terra a terra di tutto questo attivarsi e muoversi (in extremis)
"Mercato che rimbalza da livelli critici davvero (16750-16850) in particolar modo grazie alla fortissima reazione delle banche, soprattutto per merito del newsflow positivo secondo il quale nel fine settimana potrebbero essere annunciati due veicoli, uno per gestire gli aumenti di capitale e uno per gli Npl delle banche.
E' sempre la solita storia: i banchieri fanno le vaccate, per farle si beccano stipendi multimilionari e bonus da capogiro, e poi quando la baracca sta per saltare ci pensa la politica, o meglio i loro burattini, (con i soldi dei contribuenti) a salvarli.
Sempre per salvaguardare i risparmiatori sia chiaro, come sanno bene quelli di Banca Etruria, Marche, Vicenza e compagnia bella........."
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.........Al di là delle intenzioni, come al solito non sarà affatto facile tentare di tamponare con i soldi nostri le banche italiane alla canna del gas...
Commissione Ue, no comment su garanzie per aumenti capitale e sofferenze "............
di Renzi Padoan AD delle Principali Banche Italiane ABI CDP Fondazioni etc (=le forze più sane ed attive del Paese...)
A breve con i PROBLEMATICI ADC (aumenti di capitale) delle "fallite" Popolare di Vicenza e Veneto Banca
si sarebbero rischiati due bei bail-in in sequenza
con massacro di azioni (già avvenuto), di bond subordinati e magari anche senior...e forse anche qualche correntista a contribuire ai buchi neri....
Dunque ci sarebbe stato un probabile EFFETTO DOMINO su tutto il sistema bancario italiano
e chissà poi...a macchia d'olio...
Ecco il perchè del tentativo di TAMPONE di cui sopra
=
una specie di comitato di garanzia nazionale(-feudale) per gli ADC di Banche marce che avrebbero dovuto subire il processo di Selezione Naturale del bail-in
NON PERDETEVI il MIO POST di Gennaio scorso che come al solito VI ANTICIPAVA TUTTO: Le Banche Italiane ed il processo di "Selezione Naturale"Vediamo se EFFETTIVAMENTE stasera o successivamente
questo tampone (Aiuti di Stato?) verrà implementato e se poi verrà approvato dalla UE
(altrimenti detto in termini tecnici saranno CAXXI!)
E lasciate perdere per ora il veicolo sugli NPL che viene solo DOPO...
perchè qui si gioca sempre a tirare a campare massimo per i prossimi 3-6 mesi...
sempre ad inseguimento ed in affanno...
MAI in anticipo...
e NON potrebbe essere altrimenti
considerando le palle al piede&gli inciuci feudali,
considerando le false flags dei populisti fuori dal Mondo,
considerando la massa italiota ipnotizzata che ragiona come se fosse in un'altra dimensione idealistica ed irrealistica...
Adesso contano gli ADC di breve, (tentare di) evitare i bail-in ed il potenziale effetto domino...
Tutto sempre in extremis naturalmente...
come si fa in FallitaGlia Feudale&Corporativa
dove i feudatari mollano la presa (se la mollano) solo all'ultimo secondo
quando non possono proprio più farne a meno e quando il danno per la comunità ormai non solo è stato fatto ma stra-fatto...
e vai di accrocchi in stile italiota...conditi di "tutta colpa della Merkel"...
In realtà i nemici NUMERO UNO sono QUI,
i nemici Numero UNO siete voi stessi (clientes, complici o semplici boccaloni italioti preda della disinformazione ideologica di ogni colore e MAI realisti/pragmatici)...
ecco perchè l'attenzione va spostata e traslata altrove,....;-)
LA CHIAVE E' TUTTA QUI, per chi vuol vedere
L'Italia non è (nemmeno) un Paese "Statalista" ma un Paese "Feudale&Corporativo" (2.000 persone legate alla "politica" gestiscono l'80% del PIL)Tutto risale a 35 anni di declino strutturale&irreversibile
ma in ultima istanza tutto risale all'ultima della serie...
ovvero
all'approvazione della NORMATIVA EUROPEA del Bail-in...
ovvero la versione bancaria del "chi sbaglia paga ed i cocci sono suoi"....
Per i populisti grillini, no-euro, pseudo-leghisti & compagnia bella...
sarebbe l'ennesimo attacco della Cattifa Germania, della Troika e della Finanza Internazionale alla povera Italia "di dolore ostello".... semplice no?
Per chi INVECE non si ferma alla caxxate da Bar Sport l'Italiota
ma va un po' oltre... la questione è ben più complessa.
Sono tre anni buoni che si tratta sulla Normativa di Bail-in...e tutti zitti in Italia...in primis Bankitalia, ABI etc
Poi infine viene approvata la Normativa... e tutti di botto si svegliano & si stracciano le vesti ...
con Bankitalia a tuonare che la normativa di bail-in va annullata/rimandata perchè di estremo danno per il sistema bancario italiano
MA DOVE CAZZO ERA BANKITALIA IN QUESTI ULTIMI TRE ANNI?
Semplice...
era troppo impegnata a chiudere non un okkio ma due...
sugli inciuci feudali&corporativi del nostro sistema bancario "più solido degli altri" in mano a fondazioni, politica, famiglie, corporazioni, connection locali&nazionali...
NON che altrove sia tutto LINDO (vedi il sistema delle Landesbank = le banche regionali crucche che sono belle connesse alla politica... così anche io vi offro in pasto un po' di mal comune mezzo gaudio tutto il mondo è paese in stile bar sport l'italiota)
ma in tutto c'è una misura
e soprattutto un EQUILIBRIO SISTEMICO COMPLESSIVO
che comporta la differenza tra funzionalità complessiva e disfunzionalità complessiva
Ma soprattutto c'è il Timing (sempre LUI...sempre maledettamente fondamentale)
perchè tutti quando era il momento hanno tamponato e parzialmente ripulito il loro sistema bancario (Germania, Francia, Spagna etc) usando aiuti della UE + aiuti pubblici quando ancora possibile
Se volete andare oltre ai luoghi comuni da Bar Sport L'Italiota...
che hanno un'ottima valenza "psicologica" ma una scarsissima attinenza con la Realtà...
Leggete e fatevi una cultura: Quanto ha speso la Germania per aiutare le proprie banche?
Noi invece a fare gli splendidi con il sistema bancario più solido di altri
mentre in realtà le varie corporazioni e clientele politico-locali non volevano perdere il controllo
E mo' sono cazzi....
vedete dunque che la questione del bail-in è un po' più complessa e contradditoria
di come la presentano i vari cazzari populisti da un tanto al kilo di mi piace su facebook...
E Bankitalia come controllore-EMANAZIONE di un sistema bancario corporativo&feudale ....secondo voi può essere un super-arbitro imparziale?
Se persino i suoi dipendenti si passano i posti per via familiare e corporativa,...
e tutti a considerare Bankitalia una istituzione super partes dopo che da anni dimostra l'esatto contrario, vedi il caso Fazio o quello di Draghi che non controllava....ma ssstttt.....
(Intanto in Monte dei Pacchi...la più antica banca del Mondo...sparivano man mano 20mld di ricchezza italiana...#tuttacolpadellaMerkel #tuttacolpadellaTroika)
Bene...
adesso magari un tampone ce lo mettiamo di nuovo
(con il silenzio assenso condizionato ed interessato di UE/BCE)
Un bel +30% di Breve del FTSE MIB Banks...
ed un bel respiro per la massa Italopiteca che stava per essere macellata
e che magari se la caverà per altri 6-12 mesi....
Che tanto all'Italopiteco piace giocare alla Roulette Russa con i suoi risparmi
fino a quando non partirà un colpo e paff.... morti/estinti....
Perché di attivarsi e proteggersi manco se ne parla....
Dice bene Paolo Barrai su Facebook
PERCHE' IN AUSTRIA IERI LE AUTORITA' HANNO DECISO DI PUNIRE I DETENTORI DI OBBLIGAZIONI SENIOR DI UNA BANCA E IN ITALIA SI FA' UN FONDO OBBLIGANDO IL SISTEMA STESSO A INDEBOLIRSI FINANZIARIAMENTE INVECE DI PUNIRE GLI OBBLIGAZIONISTI SENIOR DI POP VICENZA, VENETO BANCA, MONTEPASCHE ECC ECC???Io (tanto per cambiare)
vi anticipai la REALTÀ PRAGMATICA tanto tempo fa sul mio blog
mentre in giro vi raccontavano le solite balle istituzionali tranquillizzanti di circostanza
e persino i vari blogger (bancari) vi raccontavano tante belle fole (magari in buona fede)
Ennesimo salvataggio delle Banche Italiane "più solide" delle altre... (torna la mitica "crisi bancaria al rallentatore" in un Paese Feudale al rallentatore)Bene
Io ve lo anticipai anni ed anni fa...
...Si narrava che le Banche Italiane fossero "più solide" di quelle di altri Paesi (e confermavano la versione persino Blogger "indipendenti" che però lavoravano in quelle stesse banche-tte...)
Ed io a sprecare fiato per dirvi/dimostrarvi che NON ERA VERO...
Et voilà...Torna la mitica "crisi bancaria al rallentatore" (con accelerazioni improvvise) assolutamente coerente con un Paese feudale al rallentatore....
E pensate che siamo nel "migliore dei Mondi possibili" grazie alla Big Bubble
con tassi a zero, QE a stecca e tanti altri drivers eccezionalmente favorevoli (e non ripetibili)....altrimenti pensate cosa succederebbe al nostro mitico sistema bancario più solido degli altri...
vedi mio post del paleolitico 2011....
L'italia e la sua "crisi (bancaria) al rallentatore"vedi nel lontano 2012....solo alcuni esempi tra decine di post "profetici" e fuori dal coro (non ne metto altri...tanto i link non li segue nessuno...)
Andai ripetendo che il sistema bancario italiano aveva debolezze strutturali SPECIFICHE&diverse
- Un po' di verità sulla situazione delle Banche Italiane
- Ma le Banche italiane non erano "più solide" delle altre? (release
- Comunicazione di servizio: zitti zitti una delle banche italiane "più solide della altre" è stata appena SALVATA
ma comunque assai critiche rispetto agli eclatanti salvataggi di Ing Direct&soci che finivano sotto i riflettori .................
Cercavo di far capire come quelli che venivano considerati punti di forza (per es. radicamento sul territorio) fossero in realtà elementi di debolezza in un Mondo Globalizzato-iper competitivo, in un'Italia in Declino Strutturale (soprattutto su "quei territori") ed a prevalenza feudale con inciuci locali/meno locali...
Risultato? Mega-inefficienze d'insieme ed una crisi meno scenografica ma più strisciante e con improvvise accelerazioni...
Continuavo a farvi prediche al vento con le mie solite visioni pragmaticissime...dicendo che ai nostri tempi non conta tanto la supposta solidità di un sistema bancario ma piuttosto il POTERE di Protezione di una certa Nazione nel "parare il culo" al suo sistema bancario, la sua potenza di fuoco/di interposizione ... per es. 800 miliardi del TARP USA o 400 miliardi dello scudo SoFFin tedesco... rispetto a qualche miliarducolo di Tremonti Bond per Monte dei Pacchi&soci
e qualche miliarducolo del "Fondo di Risoluzione Nazionale" di oggi (ma il nome chi caxxo se lo è inventato?....)
Comunque... la questione è complessa e ci sarebbe tanto altro da dire...
Una cosa però è certa: se gli eccezionali "paraculi esogeni" dovessero venire un po' meno
AVREMO TANTISSIMO ALTRO DA DIRE...
Ma potremo parlare solo NOI che ci siamo protetti con lungimiranza&consapevolezza
per tempo e per bene...con strategia composita/articolata&globalizzata
mentre quelli che perderanno TUTTO come gli azionisti di Banca delle Marche etc
non avranno più nulla da dire...ma potranno solo prendere a testate i muri...
e prendersela con se stessi per NON aver ascoltato chi di dovere fin dal 2010-2011.....
Tanto l'informazione economico-finanziaria indipendente dei Blog a che serve?
Che senso ha sostenerla attivamente ... se posso scroccarla liberamente?... ;-)
Good Luck!
mentre la maggioranza italopiteca si tranquillizzerà per l'ennesimo tampone di breve
mentre in realtà ad ogni nuova "tornata" della Crisi Bancaria FallitaGliana si rischierà TUTTO
fino a quando un bel giorno....PUFFFF!
vi lascio con il migliore blogger-analista indipendente
sul sistema bancario italiano
(che stomaco di ferro deve avere...lo invidio...)
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Calma ragazzi, non perdiamo il giocattolo
di Fabio Bolognini
Nei precedenti interventi avevo fatto notare ai miei lettori come la situazione del sistema bancario italiano stesse degenerando per una convergenza di problemi rimandati e irrisolti. Non ci sono più dubbi che la situazione sia arrivata a una svolta critica. Gli eventi stanno precipitando con l’avvicinarsi delle scadenze per ricapitalizzare (e salvare) Carige, Banca Popolare di Vicenza, Veneto Banca e CARIM. Come previsto la garanzia di collocamento dell’aumento da 1,75 miliardi di Popolare Vicenza ha causato mal di testa e di pancia a Unicredit che l’aveva sottoscritta, forse un po’ incautamente pur di incamerare pingui commissioni (€12 milioni si dice). Ma il problema non è di Unicredit e del mercato dei capitali, il problema è di sanità nazionale perché la ritirata dal mandato di Unicredit, un potenziale secondo crollo di banche (il fallimento dell’aumento di capitale porterebbe dritte le due banche venete alla risoluzione) intacca tutto il sistema finanziario italiano, sia nel sostegno di imprese che nella sempre generosa sottoscrizione di titoli emessi dallo Stato.
Tutto questo significa panico e spiega l’urgenza con cui il sistema tenta di bloccare la crisi chiamando ad intervenire tutti: i ministri del governo, i grandi capi delle banche con l’ABI, la Cassa Depositi e Prestiti, il presidente delle fondazioni bancarie che sono grandi azionisti nella Cdp, il sistema del risparmio privato e pensionistico. Tutti a cercare una soluzione in extremis (ancora) per evitare il tracollo imminente nel collocamento dell’aumento della Popolare di Vicenza e l’innesco di una reazione a catena su Veneto Banca, Carige e MPS.
A rischio il controllo secolare delle banche
A rischio c’è la tenuta di un sistema finanziario perverso, troppo a lungo incardinato sul ruolo delle banche che forniscono il 95% dei mezzi di terzi alle imprese, e che proprio dalle sofferenze delle imprese in crisi sta per essere travolto. Ma a rischio è anche il controllo delle banche secolarmente nelle mani di poche entità (le fondazioni) e di nuclei d’interesse (le popolari) attaccati al potere conferito dall’erogare credito discrezionalmente. L’interminabile richiesta di aumenti di capitale proveniente dalla EU e dalle autorità di vigilanza ha scardinato in parte questo legame non troppo fortunato e sano. Molte fondazioni bancarie hanno distrutto l’intero patrimonio rimanendo pervicacemente abbracciate alla banca locale travolta da perdite e oggi sono fuori dai giochi. Sono stati sostituite da investitori istituzionali esteri e altri ne arriveranno, non soltanto nelle banche in buona salute (Intesa, Unicredit e altre) ma inevitabilmente nelle 4 banche-ponte in vendita, inevitabilmente in Carige e MPS e altrettanto inevitabilmente, se se la caveranno, nelle due popolari venete.
Un sistema preda dei fondi esteri
Lo schema con cui gli investitori esteri si stanno avvicinando alle banche italiane è nuovo e anomalo sull’intero fronte europeo: notate come questi fondi non siano tanto interessati alle banche per i loro sportelli, la loro attività e redditività (entrambe basse), ma per la massa di miliardi di sofferenze acquistabili a prezzi di saldo (20%) e trasformabili nel giro di qualche anno e con un po’ di leva finanziaria in notevoli profitti. Questo lo schema del fondo USA Apollo per Carige e identico approccio di Fortress su Popolare di Vicenza. Obiettivo dei fondi è mettere rapidamente le mani su un grande volume di sofferenze (evitando gare come ha fatto Fonspa su Banca Etruria) e se per farlo occorre mettere denari al servizio dell’aumento di capitale non c’è problema. A questi valori stracciati -così ragiona il fondo- un profitto si potrà fare anche dalla cessione di quote azionarie. Nessuno di questi fondi ha la benché minima idea di entrare nel capitale per venire a gestire la banca, un’attività con scarse prospettive in regime di tassi zero. Venderanno appena possibile.
Il fatto è che questi fondi hanno miliardi di liquidità disponibile, proprio quello che manca alle scassate banche italiane, alle fondazioni, ai piccoli azionisti dissanguati da perdite dei corsi azionari. Con questa liquidità si stanno presentando nel momento di massima debolezza contrattuale delle banche a sfilare il giocattolo ai vecchi controllori e sarà difficile impedirglielo.
il paracadute di sistema
Ci provano dal Governo Renzi & Padoan, chiamando al tavolo tutte le istituzioni che possono riversare centinaia di milioni in un progetto senza altra prospettiva che diluire le perdite su più soggetti e su più anni, fermando l’avanzata dei barbari e mantenendo un simulacro di controllo su un settore che si sta comunque sfaldando sotto i colpi delle nuove tecnologie. Ma per il salvataggio servono miliardi, almeno 6 probabilmente parecchi di più, e non si può sfidare ancora la Commissione Europea presentando trucchi per non chiamare aiuto di Stato ciò che è un aiuto di Stato, per non ribaltare le regole della direttiva sulle crisi bancarie. Sarà dura, speriamo che questa volta il Governo abbia imparato la lezione, ma servono soldi almeno nominalmente ‘privati’. Ecco il perché della chiamata a donare le fedi alle fondazioni, alla Cdp, alle banche tutte -che si dovranno tassare nuovamente e la speranza di tirare dentro anche investitori istituzionali con qualche contropartita fiscale che silenziosamente ricadrà sui cittadini nel tempo.
Se non avrà successo la seconda operazione Mare Nostrum sarà una sconfitta per il Paese, se avrà successo attirerà le critiche caustiche dei media anglosassoni, mai teneri con l’Italia (si legga l’articolo di Bloomberg) per i metodi bizantini con cui l’Italia aggira la legge del mercato. Comunque non ne usciremo benissimo anche questa volta.-
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