sabato 4 luglio 2020

Quando una Democrazia a suffragio universale non è più in grado di funzionare?

Lo so...è argomento spinoso
che farà scattare tutti i campanelli di Pavlov dei condizionamenti inculati fin da piccoli...
ma in questo blog si va sempre OLTRE: oltre ai luoghi comuni, oltre al lavaggio del cervello, oltre alla vulgata comune
e si riflette senza paura e senza pregiudizi anche sui capisaldi più radicati
= sempre aperti A TUTTO e SU TUTTO.

Cosa mi ha ri-scatenato tutta una serie di dubbi e riflessioni che avevo già espresso tempo fa ma che poi sono finite nel cassetto?
Beh....
semplicemente vedere quella burina capra grullina della Taverna che esprime la sua solidarietà a Tontinelli per la "violenta contestazione" che avrebbe subito
= è qualcosa di impagabile sia per l'inarrivabile livello di faccia da kiulo che per il livello di surrealismo...
Ve la ricordate la Taverna d'annata? (segui il link per vedere il video)
"Il Corriere dice che io mi sono girata dalla parte del PD, e quindi gli ho detto “zozzoni”. No, rettifichiamo: io al Pd ho detto mafiosi, schifosi, siete delle merde, ve ne dovete andare, dovete morire!».
P.S. adesso col Piddi ci governa insieme e se la prende con la violenza delle contestazioni (degli altri)

Ma al di là del livello di surrealismo che manco Beckett, Ionesco e Dalì messi assieme....
il VERO problema è che questa gente qui l'ha votata quasi il 34%
e comunque come ripeto da tempo NON ci sono oggi alternative votabili al Declino di FallitaGlia
(il che dovrebbe far riflettere i pochi consapevoli che non siano clientes mantenuti complici assistenzialisti)

Ecco dunque che mi sono riaffiorati i DUBBI sui limiti della Democrazia a Suffragio Universale
che in certi contesti perde colpi seriamente
ed anzi spesso diventa..........................
.
un avvitamento irreversibile in un Declino venezuitaliano = al peggio non c'è mai fine.

Prima di tutto vi invito a leggere o rileggere un mio post classico
soprattutto la parte finale che è a tema.
Ecco un breve estratto (manca però il contributo economico alla società che è importantissimo)
...La proposta di Brennan è di sperimentare una forma di governo "epistocratica" che sia compatibile con parlamenti, elezioni e libertà di parola, ma distribuisca il potere politico in proporzione a conoscenza e competenza.....
Le legioni di "imbecilli social" e la crisi della Democrazia Classica
E poi vi incollo per intero un'ottima riflessione di FunnyKing che doveva essere in giorno di particolare grazia ;-)
Torneremo a ragionarci su, senza pregiudizi e senza alcun timore reverenziale, persino nei confronti della democrazia a suffragio universale.

Breve Nota Storica NON Idealistica:
la Democrazia a Suffragio Universale è invenzione recente che ha pro&contro come tutto (spesso porta a forme inefficienti di populismo e clientelismo assistenzialista estremo).
Anche la mitizzata storia che la Democrazia (diretta) fu inventata nell'Atene Classica è vera solo sulla carta: all'assemblea (ekklēsía) che confermava le leggi scritte dalla Boulè, potevano partecipare tutti .... ma come sempre in realtà ci andava 1/10 che aveva la delega (anche solo a voce o forse nemmeno) dei restanti 9/10 = torniamo al livello rappresentativo dunque.
Inoltre il metodo della conta dei voti dell'assemblea è discutibilissimo: pare fosse ad alzata di mano che veniva conteggiata ad cazzum e ad occhio.
Infine - se uno conosce la storia - la stragrande maggioranza dei top della storia di Atene venivano sempre dalle solite famiglie top.
Storicamente le forme di Res Publica e di democrazia erano basate sul censo, sul livello di ricchezza, produttività, importanza economica per la società e sul livello di cultura/conoscenza (come fai a votare se non sai nemmeno cos'è il PIL o se non sai la differenza tra potere esecutivo e legislativo? etc etc?): pertanto o votavano in pochi o votavano in maggior numero ma certi voti valevano 5 ed altri (per esempio il voto di un grullinum del 500 A.C.) valevano 1.
Insomma...uno NON valeva uno e NON per caso ;-)
Discorso complesso e delicato che riprenderemo prossimamente: iniziate a rifletterci su SENZA PREGIUDIZI.

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Perché la Democrazia a Suffragio Universale non Funziona (più)
(#StaiSerenity)
Su questo sito un “noto” commentatore sostiene da sempre che la Democrazia Italiana, e in genere “la Democrazia a Suffragio Universale” non funziona più ( o non ha mai funzionato ).
La motivazione forte di questa affermazione risiede nella ignoranza dilagante dell’elettore medio.
Ci ho pensato su a lungo e sono giunto alla conclusione ( o meglio alla mia opinione ) che l’affermazione è corretta ma incompleta, la mia è:
La Democrazia a Suffragio Universale non funziona più in Occidente
E la motivazione forte non risiede nel grado di cultura e capacità di percepire correttamente la realtà.
La mia motivazione forte risiede nella demografia e nel grado di partecipazione alla produzione di ricchezza del corpo elettorale.
O meglio:
La Democrazia a Suffragio Universale in occidente non funziona più perché la percentuale degli elettori che percepiscono un sussidio o dipendono consciamente dallo Stato supera la percentuale di elettori che producono ricchezza e sui quali il primo gruppo fa affidamento per sopravvivere.
Per quello che mi riguarda la matrice culturale e di educazione del corpo elettorale ha una sua importanza che tuttavia passa in secondo piano rispetto alla struttura economica complessiva dei votanti.
Specifico che la questione (per ora) è occidentale perché la cultura politica in occidente manca di pragmatismo e del forte senso sedentario e di missione che caratterizzano le culture politiche orientali.
In altre parole, ad esempio, il personale politico giapponese è (ancora, fino a che reggerà) in grado di prendere decisioni di lungo periodo e di visione anche per conservare il ramo che regge le masse di sussidiati.
Le conseguenze della demografia e dell’allargamento del perimetro dei sussidiati nel corpo elettorale genera decisioni politiche devastanti per il ceto produttivo e che portano alla distruzione delle economie e delle società.
L’esempio clamoroso è stato ed è ancora con un nuovo governo, la propaganda contro Elsa Fornero, e la legge “quota cento” che hanno portato un enorme dividendo elettorale e al contempo una ennesima enorme devastazione dei conti pubblici con la necessità di fare debito e imporre tasse per avvantaggiare solo una piccola platea di lavoratori ed incentivarli a diventare sussidiati anzitempo.
Non intendo fare proposte di correzione al riguardo perché so che è uno sforzo totalmente inutile, io penso che la spinta demografica e lo statalismo (o il socialismo se volete) quando supera una certa massa critica sono forze impossibili da contrastare per via democratica fino a quando l’intero corpo elettorale non va a schiantarsi verso la rovina, la bancarotta e la sofferenza estrema.
Mi dispiace.
Sul serio.
.