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venerdì 12 giugno 2020

Comprare una casa oggi in Italia, conviene come investimento? (Guest Post)

Sul trend dell'immobiliare italiano fui profetico (come su tante altre cose)
ed aiutai tante persone a fare le scelte migliori.
Vedi alcuni miei post, trai tanti...
Ecco un'ottima analisi,
sincera ed equilibrata, dal sito "Economia Italia"

Comprare una casa oggi in Italia, conviene come investimento?

Il numero di contratti di compravendita degli immobili in Italia stava lentamente crescendo e tornando ai livelli pre-2008 , la crisi del Covid però ha quasi azzerato i miglioramenti , ma una ripresa è prevista già dal 3° trimestre 2020, come dice Istat.
Cosa fare allora se si è intenzionati a comprare un immobile per investire o solo per abitarci?

Gli italiani sono un popolo di padroni di case.
Gli immobili registrati in Italia sono circa 56 milioni e almeno il 70% di questi è abitato dai proprietari.
Questo porta ad una altissima percentuale di persone possessori di case, tra le più alte del mondo.
Il 75% delle famiglie italiane ha una casa di proprietà.

Aspetti positivi e negativi nell’avere una casa di proprietà
Questo stato di cose è figlia di una cultura contadina arcaica, basata sullo sfruttamento della terra, in cui la terra e la casa erano un bene primario e fondamentale per una famiglia, un bene da tramandare per generazioni.
Visto in modo superficiale, questa può essere una cosa positiva sia culturalmente che economicamente: non c’è bisogno di pagare l’affitto, si tramanda la casa di famiglia per generazioni, si è legati allo stesso posto ed alle stesse tradizioni.
Mentre invece se guardato a livello macroeconomico con una lente ottica moderna, è un grande limite, in quanto oggi il mondo è sempre più interconnesso, c’è una economia globale che se la si  vuole sfruttare c’è anche bisogno di cambiare casa, città e nazione.
Se è vero che una casa da una sicurezza psicologica, è anche un grande limite.........................

mercoledì 28 giugno 2017

Lo sapevate? Molte "casette" italiane oltre che zombie...hanno pure una DATA DI SCADENZA

Premessa: non dovete solo leggere questo post ma anche seguire diligentemente tutti i link.

FallitaGlia è l'unica economia avanzata al Mondo ancora ferma al palo... nemmeno la più Grande Bolla Globale QE+ZIRP della Storia Umana è riuscita a farci smuovere più di tanto e le ragioni ve le spiego da secoli nel mio Blog.
 Tutto il Mondo post crack Lehman cresce da 9 anni di fila...
Pensate dunque alla prossima Crisi...e quando man mano i tassi risaliranno (sta già accadendo).
Vedi mio post: Ecco la Ricetta per mandare in BOOM l'Italia a +5% di PIL (altro che referendum...)
FallitaGlia è l'unico PIIGS rimasto = ormai Spagna Portogallo Irlanda crescono come missili e persino un po' la Grecia...
vedi mio post Ve li ricordate i PIIGS? Ne è rimasta solo una "I"... e non è l'Irlanda ;-)

FallitaGlia ha l'unico mercato immobiliare defunto&zombie in buona parte del Paese
mentre tutto l'immobiliare mondiale è risalito di brutto ed è persino in Bolla un po' ovunque...
Non si vuole capire che soprattutto in un'Italia che fa della "casetta" l'asset di investimento numero 1...se non fai risalire l'immobiliare il Paese non ripartirà mai veramente, incluse le banchette italiane...
...i prezzi degli immobili continuano a salire e sono in Bolla un po' ovunque globally
meno che in FallitaGlia ed in qualche altro Paese
o a causa guerre o perchè i prezzi erano ad un picco stellare...
Su 55 Paesi analizzati dal report KF appena pubblicato e in allegato, solo 5 registrano prezzi in calo negli ultimi 12 mesi: Ucraina, dove c’è la guerra, Grecia, Marocco, Hong Kong e Taiwan.
Knight Frank: Italia, unico Paese al mondo dove calano i prezzi delle case (Report)
L’Italia, con la Grecia, è l’unico Paese al mondo in cui i prezzi delle abitazioni sono in costante calo...
vedi i miei post:
Ma l'immobiliare è il bancomat primario di uno Stato Fallito per fare CASSA (un bersaglio "immobile" non può fuggire)............

giovedì 26 marzo 2015

(Li ho anticipati di "soli" 7 anni...) Bankitalia: i prezzi delle case italiane non torneranno (mai) più ai livelli precedenti

Toh...ma guarda...
Anche in questo caso le mie analisi/previsioni di 7 anni fa
alla fin fine vengono confermate anche per "via istituzionale"...
come sempre a babbo (quasi) morto.... ;-)
Prezzi case, Bankitalia: non torneranno più ai livelli precedenti
Le case non torneranno più ai valori di mercato che avevano prima dello scoppio della bolla immobiliare.
A dirlo è un’analisi della Banca d’Italia dedicata proprio al mercato delle case in cui si afferma che “Difficilmente” il settore immobiliare potrà tornare ai fasti raggiunti dalla fine degli anni Novanta fino al 2006.
Secondo lo studio, infatti, “i percorsi che nel passato hanno portato alla forte crescita del settore difficilmente potranno essere riproposti nel futuro”.
....Il forte ridimensionamento del mercato immobiliare, i conseguenti elevati livelli di invenduto, un contesto demografico meno favorevole del passato, i problemi di accesso al credito di giovani e stranieri spingono verso modelli di crescita dell’intero comparto immobiliare molto diversi dal passato” si legge nell’analisi.
Gli scenari futuri saranno caratterizzati dalla “crescente attenzione alle tematiche della salvaguardia del paesaggio e delle aree verdi, al miglioramento delle condizioni di sicurezza, alla riqualificazione del patrimonio abitazione esistente, al miglioramento dell’efficienza energetica.
In questo contesto il settore sta evolvendo dall’offerta di nuove abitazioni” all’offerta di servizi abitativi” fra questi ultimi rientra la maggiore disponibilità di case in affitto o anche il “social housing”.....
Il linguaggio è un po' "felpato".... com'è giusto che sia in uno studio di Bankitalia....
ma i concetti che riecheggiano
7 anni DOPO rispetto alle mie previsioni da "blogger catastrofista"
sono sostanzialmente gli stessi che vi preannunciai......................

martedì 7 ottobre 2014

(reloaded) ItaGlia: Effetto CONGELAMENTO IMMOBILIARE (e dunque della maggioranza dei risparmi italiani)

Consiglio la lettura (o rilettura) di un mio post fondamentale
pubblicato circa un mesetto fa nel periodo ancora estivo
(dunque in spiaggia od in mezzo alle montagne magari qualcuno se l'è perso...)
ItaGlia: Effetto CONGELAMENTO IMMOBILIARE (e dunque della maggioranza dei risparmi italiani)
(che riporto integralmente anche al fondo di questo post) 
Il quadro dell'analisi sostanzialmente non è cambiato.
Unica novità: gli Italiani consapevoli ma ritardatari che abbiano ancora casette "itaGliane" in zone "più liquide" (soprattutto nelle aree più appetibili delle città ad alta densità abitativa) forse avranno una finestrella per poter far fuori le loro palle al piede di mattone.
RIPETO A CHIARE LETTERE:
NON E' IN ATTO UNA RIPRESA IMMOBILIARE
MA SI POTREBBE APRIRE UNA FINESTRELLA...............

martedì 24 aprile 2012

I peggiori INCUBI degli Italiani

NON PERDETE il mio IMPERDIBILE canale twitter

Gli italiani ormai da tempo non dormono più sonni tranquilli ma sono agitati da incubi mostruosi ed informi....
Come il terribile babau della Patrimoniale-mascherata-da-IMU: già sai che ti farà molto molto male...ma con raro "sadismo" si prolunga a dismisura quel margine d'indeterminatezza che ti fa patire ancora di più nell'ansia dell'attesa...
Quanto verrò pelato? Ce la farò a pagarla o dovrò vendere la casetta che aveva comprato mio nonno operaio? Quanti soldi devo tenere pronti sul conto corrente senza investirli? Posso comprare la lavatrice o è meglio rimandare? Posso investire per i nuovi macchinari ed assumere un nuovo dipendente o è meglio rimandare?
Gli unici che sicuramente ci stanno guadagnando sono le case farmaceutiche che producono ansiolitici...

vedi questa interessante SIMULAZIONE:
IMU: LA CATASTROFE IN NUMERI
I NUMERI DELL’IMU; RAGIONIAMOCI SU INSIEME:.................

giovedì 7 ottobre 2010

UK: si sgonfia la Bolla "ri-gonfiata" delle case?


Ad Agosto 2009 vi parlai delle Bolle ri-gonfiabili.....

...oggi sarebbe più corretto affermare che le Bolle AVEVANO un corso naturale....
Infatti adesso le Banche Centrali ed il loro "compari" hanno inventato le bolle RI-GONFIABILI con i soldi dei contribuenti, ad alta resistenza, anti-scoppio, ad altissima "gonfiabilità"...

Si lascia sgonfiare un po' la bolla e poi si inizia a soffiare per farle gonfiare più di prima...
In questa Crisi lo "sgonfiamento" è sfuggito un po' troppo di mano...del resto la Bolla era colossale e difficile da "manovrare": aveva una gran voglia di Esplodere come da sua natura...

Ma le Banche Centrali stanno affinando il meccanismo, non ci dobbiamo preoccupare...

Non ci si può più permettere l'esplosione delle bolle, perchè sono diventate l'essenza del mondo in cui viviamo, perchè sono diventate la garanzia di economie surriscaldate che girano ben oltre il loro limitatore di giri, perchè le bolle permettono di fare il passo più lungo della gamba senza doverne pagare il conto, perchè le bolle creano ricchezza fittizia che fa comodo a molti...(volendo essere più precisi, le bolle creano una re-distribuzione della ricchezza maggiormente indirizzabile e manovrabile ma mi rendo conto che questo concetto non è immediato e necessita di maggiori spiegazioni).


Grazie alle Bolle, il mondo del debito può continuare a prosperare evolvendo verso un maggiore livello di tolleranza: quella del super-indebitamento pubblico (anche di paesi prima virtuosi).

Se prima il punto di tolleranza si collocava intorno al 100% del PIL, d'ora in poi potrà spingersi fino al 200%....
Si potrebbe dire che sta andando in BOLLA ANCHE IL DEBITO PUBBLICO...

Per garantire il sistema di bolle in cui viviamo
"lo Stato in persona" si propone come garanzia mandando in bolla i suoi bilanci pubblici.................

Una delle Bolle ri-gonfiabili più significative è quella dell'immobiliare in U.K.

....Ecco un esempio pratico: la bolla delle bolle ovvero quella immobiliare in UK ed in particolare a Londra.

Una bolla pazzesca, assurda: sulle sponde del Tamigi per comprarsi e speculare su 4 mattoni ed un po' di calce sono stati stabiliti RECORD ASSOLUTI di prezzo nella storia dell'Homo Sapiens (?).

La correzione dei prezzi immobiliari "di solo" il 16% dall'anno scorso ha portato tutti a gridare al disastro, all'Apocalisse...
Vedendo la situazione da fuori sembrerebbe una pièce di Ionesco...Teatro dell'Assurdo.

La bolla si stava ri-equilibrando, la natura stava facendo il suo corso...
Ma ecco la novità, la bolla ri-gonfiabile ad alta tenuta con i soldi della BOE e dei contribuenti...

E tutti ad esultare perchè gli immobili in UK hanno rallentato la discesa e accennano ad un recupero....mentre per natura avrebbero dovuto perdere almeno il 50% e ne avrebbero avuto ancora d'avanzo...

La perversione della bolla immobilare, collegata alla perversione dei mutui, collegata alla perversione degli iper-stipendi londinesi conditi di iper-bonus, collegata all'iper-costo della vita a Londra... etc etc...
Una bomba a grappolo di Bolle, tutte collegate tra di loro...


Ed ancora come scrivevo il 6 Maggio 2010 in Dice un detto: Prevenire è meglio che Curare

....Vediamo invece AL POLO OPPOSTO come è stata affrontata l'ESPLOSIONE DELLA BOLLA IMMOBILIARE negli UK ovvero nel Regno delle BOLLE....

Con svariate misure di
quantitative easing e di sbracamento del debito pubblico LA BOLLA E' STATA RAPIDAMENTE RI-GONFIATA per tamponare le solite Banche e nella speranza di riuscire a CREARNE UNA ANCORA MAGGIORE, durevole e resistente.
Come ben sapete le Bolle di Sapone per loro natura non sono nè durevoli nè resistenti, tantomeno se le gonfi troppo...

Ma queste "basilari nozioni" da bambino di 5 anni...in UK o non le hanno imparate..oppure le ignorano coscientemente. Ma un giorno o l'altro...

Ecco una chiara descrizione del fenomeno tratta dal Blog di Cobraf Rialzo anche degli Immobili
01:25 30/04/10
Altre buone notizie economiche oggi.
I prezzi delle case in Inghilterra sono ora saliti dell'11% rispetto ad un anno, aprile 2010 verso aprile 2009 e sono ritornati praticamente ai massimi del 2007.

Questo aumento dei prezzi degli immobili ha ovviamente rimesso in sesto le banche inglesi che hanno i bilanci pieni di mutui cartolarizzati e in generale il sistema finanziario pieno di derivati basati sui mutui

Il prezzo medio di una casa in Inghilterra è ora di £167,800 contro un reddito medio pro-capite annuale di £25,500 (in sterline). L'Inghilterra al momento è l'unico paese europeo che ha riportato su quasi ai massimi i prezzi delle case (e non a caso che ha anche un aumento dei prezzi in generale).
Quindi le case in media costano 167,800/25,500 = 6.6 volte il reddito medio.
Prima dell'invenzione dei mutui per la casa per tutti con i quali la stragrande maggioranza le case le compra interamente o quasi a debito il rapporto prezzo della casa/reddito medio annuale era al massimo di 3 a 1 e anche in America per 200 anni quessto è stato sempre il rapporto tra PREZZO DELLA CASA/REDDITO MEDIO
Questo rapporto implicherebbe un costo della casa medio ora di circa 80mila sterline invece che del prezzo medio folle e assurdo attuale di 167mila sterline (in media).
Cioè l'invenzione dei mutui per la casa ha fatto raddoppiare i prezzi medi delle case (e aumentare l'indebitamento delle famiglie inglesi dal 40% circa al 140% circa del reddito medio)

La Matematica del Prezzo della Casa (media) è: una volta si risparmiava circa un 15% del reddito annuale in Europa ed America, per cui in una famiglia dove lavoravano in due (al reddito medio), usando l'esempio inglese, risparmiavano diciamo 7-8 mila sterline l'anno e in circa 10-11 anni compravano una casa senza indebitarsi (se lavorava solo uno in famiglia impiegava 20 anni).
E infatti nel 1970 o 1980 in media le case costavano la metà di oggi (in sterline correnti), cioè costavano sugli 80mila e non 167mila sterline (aggiustate per l'inflazione) e i lavoratori riuscivano (se lavoravano in due) a comprarsele senza indebitarsi.
Cioè 20 o 40 anni fa i valori economici (del risparmio e prezzi delle case) avevano senso
Oggi gli inglesi risparmiano molto meno, circa il 4-5% del reddito (gli americani 3-4%) e solo i canadesi e tedeschi ancora risparmiano ancora dal 10% al 15% medio del reddito annuale (gli italiani sono sul 10%)
Quindi gli inglesi in media (diciamo la famiglia media di lavoratori) oggi impiegherebbero più di 30 anni a comprarsi una casa da 80mila sterline coi soli risparmi (il prezzo medio "giusto" di una casa).
In realtà se dovessero comprarsi una casa da 167mila sterline (il prezzo medio attuale) coi risparmi impiegherebbero almeno 50-60 anni

Nonostante i risparmi si siano ridotti dal 15% al 5% (in percentuale del reddito) i prezzi delle case invece di ridursi come sarebbe logico sono raddoppiati. Perchè la gente usa spesso 1/4 o anche in certi casi un 1/3 del reddito per pagare i mutui. A occhio i prezzi delle case (di fascia media e bassa) sono sopravvalutati del 50% minimo e invece continuano a salire.

"Non so perchè"...;-)
ma pensando ai mutui come strumento finanziario che ha permesso ai prezzi delle case di decollare ben oltre il loro naturale rapporto prezzo/reddito...

Ebbene pare che la bolla ri-gonfiabile degli immobili made in UK stia dando qualche segno di cedimento....
Uk market mover: -3,6% per i prezzi delle case a settembre, calo maggiore dal 1983
L'indice Halifax, che misura l´andamento dei prezzi delle abitazioni nel Regno Unito, a settembre ha messo segno un calo mensile del 3,6%, la contrazione maggiore dal 1983 (inizio della serie statistica).
Il prezzo medio di un'abitazione si è attestato a 162.096 sterline, +2,6% rispetto al settembre 2009.

venerdì 24 settembre 2010

Immobiliare USA sempre in DEPRESSIONE (con qualche cenno di miglioramento)


E' uscito da poco il dato USA sulle vendite di case esistenti nel mese di Agosto.
I mass-media hanno iniziato il loro tam-tam "disinformativo": +7,6% rispetto a Luglio, meglio delle attese per +7,1%...Olè!
Le percentuali sono ben poco indicative visto che a Luglio era arrivata giù una mazzata da -27%: dunque da un abisso record come quello del mese scorso i rimbalzi percentuali non sono molto rappresentativi....

Meglio vedere i numeri assoluti nella vendita di case in USA, ficcandoci bene in testa che sono dati annualizzati: dunque dividiamo più o meno per 12 allo scopo di calcolare quante casine&scasette sono state vendute in agosto.
Dato annualizzato atteso= 4,10 milioni di case
Dato annualizzato comunicato= 4,13 milioni di case
+7,6% rispetto ai 3,84 milioni di case in luglio
Dunque facendo due conti della serva....
in luglio sono state vendute 320mila case
in agosto sono state vendute circa 344mila case, "meglio" delle attese per circa 341mila case...
Uao! Il MIGLIORE DELLE ATTESE sarebbero +3.000 casette vendute in tutti gli USA rispetto alle previsioni....

E queste invece sarebbero le coca-interpretazioni ufficiali che hanno già fatto recuperare le Borse alla grande: US Stocks Pare Earlier Losses On Strong Existing Homes Sales
Strong?????????????????????????????????????
Oppure in versione italiana: ...Le vendite di case esistenti segnano un bel balzo in avanti...
Il titolo corretto invece sarebbe questo: Le vendite di case esistenti in USA rimbalzano ad agosto, pur rimanendo a livelli depressi
Oppure in inglese: Existing home sales rebound from disastrous July

Bene, al di là delle solite stupidaggini che leggiamo in giro e delle reazioni "stupefacenti" dei coca-cow-boys che seguono le loro solite piste speculative (del resto campano di quello....),
la verità è che il mercato immobiliare USA rimane in uno stato di GRANDE DEPRESSIONE,
anche se una cosa positiva c'è e va detta: si va attenuando e stabilizzando il crollo verticale post-cannibalizzazione-anticipata delle vendite provocata dagli incentivi governativi ormai scaduti (succede più o meno allo stesso modo anche con gli incentivi auto).

Consideriamo inoltre questo fattore che potrebbe "un filino" favorire il recupero: negli USA i mutui trentennali (grazie a varie alchimie della FED&affini) sono ai minimi storici ed addirittura potrebbero abbattere la barriera del 4%....
Tra un po' per aprire un mutuo negli USA non dovrai pagare TU gli interessi ma li pagheranno a TE....
Ma quanto potrà tenere questa paradisiaca situazione di mutui-miniaturizzati...?
Will 30 Year Mortgage Break 4%?
....Some talk going around that 30-year mortgage rates could dip below 4--today was at 4.125%. I've seen a lot in this crisis that I thought wasn't possible before, so let's wait and see. All of this, of course, will come at a price. How ugly will the bill be? The best reason for buying real estate right now (Today!) is not because real estate may not dip a bit more, but because this is a once in a lifetime opportunity to lock in rates at extremely low levels.

Se poi consideriamo che rispetto ad Agosto 2009, quando il dato annualizzato stava a 5,1 milioni di case, siamo ancora sotto del -19%
e se consideriamo che le case invendute coincidono a quasi un anno (11,6 mesi) di vendite a questo ritmo, mentre normalmente l'invenduto dovrebbe stare a 5-6 mesi...
beh giudicate voi dove cavolo starebbe lo STRONG....

Ed aggiugiamo come ultima ratio posita in rebus un altro paio di cosette....
1- I mutui in USA come dicevano costano una mazza, però in ogni caso continua a diminuirne la richiesta: chissà come mai....
Mortgage Applications Fall Yet Again, Even Though Interest Rates Are At Record Lows Demand for U.S. mortgages continued to decline last week with a 1.4% fall, even though interest rates on 30 year U.S. mortgages are at an incredibly low 4.44%, according to the Mortgage Bankers Association.

2- I prezzi delle case negli USA avrebbero ricominciato a scendere, esauritosi il doping degli incentivi governativi.
FHFA July House Price Way Worse Than Expected, Down -0.5% Visto e considerato che tutto l'ambaradan della Grande Crisi e del Sistema Finanziario tecnicamente fallito in toto è partito proprio dall'immobiliare (come sempre...)
beh fate voi 2+2 per comprendere quali sono i rischi impliciti in questa "ricaduta" dei prezzi immobiliari in USA.

Come scrivevo recentemente:
....Infine secondo gli analisti più seri (per es. Calculated Risk, Robert Shiller etc) i PREZZI dell'immobiliare USA post-stimoli governativi potrebbero ridiscendere di un -10% circa.
Visto che le banchette sono principalmente impastoiate nel real estate, è agevole fare 2+2 e comprendere come moltissime banchette stiano camminando sul filo del rasoio e come
la morìa potrebbe improvvisamente peggiorare.
Non a caso da più voci arrivano pressanti appelli per sostenere l'immobiliare ad OGNI COSTO, anche a rischio di ri-creare una nuova BOLLA (vedi per es. Greenspan e PIMCO): infatti un ri-crolletto dei prezzi immobiliari non solo coinvolgerebbe le banchette ma potrebbe far tremare anche qualche too-big-to-fail tamponata di fresco....

STEFANO BASSI
IL GRANDE BLUFF

Semaforo Motivazionale ancora in GIALLO



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lunedì 26 luglio 2010

La BUFALA del Rimbalzone nella Vendita di Nuove Case in USA

Aggiornamento di martedì ore 9.52
Solo "the day after" anche in Italia sui "canali ufficiali" iniziano a fare la loro timida apparizione le interpretazioni serie e corrette...in collocazioni comunque assai meno visibili dei titoloni/commenti bufala di ieri.
Per esempio:
Negli Usa volano le vendite di nuove case. Ma è un abbaglio

....L'aumento di giugno segue il calo del 36,7% a maggio, ma questi due mesi sono rispettivamente il peggiore e il penultimo in termini assoluti da quando questi dati vengono raccolti dal ministero Usa della casa....
...L'aumento delle vendite in giugno, in ogni caso, è stato ingigantito anche da una forte revisione al ribasso del disastroso dato di maggio, passato dall'iniziale livello di 300mila nuove abitazioni vendute su base annuale a 267mila nella revisione annunciata ieri....

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Ha senso smontare quotidianamente le solite cazzate mistificatorie che si leggono nei titoloni dei principali canali informativi? Ha senso farlo?
Certe volte penso di NO.
Tanto la massa si fa fregare allegramente lo stesso ed io riesco ad informare correttamente solo una "mini-minoranza".
Tanto se le borse-casinò hanno voglia di salire, salgono anche sulle stronzate mistificatorie come questo dato immobiliare o come gli stress-test-di-tutto-relax...o meglio usano questi "falsi segnali scenografici" come volani per fare i loro giochetti, in SU od in GIU'.
Anche se, visto che ormai L'IGNORANZA e la COCA dominano sovrane, mi sorge il dubbio che una buona parte dei coca-cow-boys-gestori prema sul tasto BUY perchè legge solo i titoloni e perchè a queste tavanate ci crede veramente...è possibile.
Vedi per esempio:
Sales of U.S. new homes rose in June more than forecast following an unprecedented collapse the prior month, a signal the worst of the slump triggered by the end of a government tax credit is over...
Dunque...
le vendite di nuove case in Giugno AI MINIMI DI SEMPRE, dopo un Maggio ai minimi intergalattici da quando c'è stato il Big-Bang...sarebbero un segno che il peggio post-doping-tax-credit sarebbe passato...
O sono scemi, o sono ignoranti o sono COCA-cow-boys-gestori....oppure sono dei GRAN FURBONI (più probabile quest'ultima ipotesi...).
Se anche il dato risalisse a 400mila o 500mila, farebbe sempre CAGARE. Punto a capo.

  • Usa: Vendita Case Schizza a +23,6% a Giugno
  • Borsa Milano allunga dopo dati vendite nuove case in Usa
  • Borse Europee: Tornano Positive Dopo Dati Usa
  • Flash Usa: balzo in avanti per le vendite di case nuove
  • Us market mover: vendite case nuove di giugno +23,6%, sopra attese
  • od ancora interpretazioni parziali e fuorvianti come questa:
    ...consolidando i guadagni sulla scia di Wall Street dopo la diffusione del dato Usa sulle vendite di nuove unità abitative, schizzato a giugno del 23,6% rispetto al mese precedente a 330mila unità, un livello nettamente superiore alle attese degli analisti....

    QUESTO INVECE E' UN TITOLO SERIO made in USA: cari mass-media italiani, imparate come si lavora seriamente nel campo...se avete le mani libere per farlo!
    New Home Sales Up, but Sales remain Slow- AP
    Sales of new homes jumped last month, but the overall pace was the second slowest on record. The lackluster economy has made potential buyers skittish about shopping for homes.....

    Non mi sforzo più di tanto a smontare una ROBA così...
    Vi rimando alle FONTI SERIE made in USA: là ne esistono alcune...ma soprattutto hanno anche UN PESO NOTEVOLE PROPRIO perchè tutti sanno che sono serie ed imparziali...
    Traetene VOI le conclusioni del caso: non è difficile....
    Vi ho aiutato con il colore ROSSO ed il GRASSETTO....

    New Home Sales: Worst June on Record
    Ignore all the month to previous month comparisons.
    May was revised down sharply and that makes the increase look significant. Here is the bottom line: this was the worst June for new home sales on record.


    The Census Bureau
    reports New Home Sales in June were at a seasonally adjusted annual rate (SAAR) of 330 thousand.
    This is an increase from the record low of 267 thousand in May (revised from 300 thousand).
    New Home Sales Monthly Not Seasonally Adjusted Click on graph for larger image in new window.

    The first graph shows monthly new home sales (NSA - Not Seasonally Adjusted).

    Note the Red columns for 2010.
    In June 2010, 30 thousand new homes were sold (NSA).
    This is a new record low for June.

    The previous record low for the month of June was 34 thousand in 1982;
    the record high was 115 thousand in June 2005.
    New Home Sales and Recessions

    The second graph shows New Home Sales vs. recessions for the last 47 years.
    Sales of new single-family houses in June 2010 were at a seasonally adjusted annual rate of 330,000 ... This is 23.6 percent (±15.3%) above the revised May rate of 267,000, but is 16.7 percent (±10.9%) below the June 2009 estimate of 396,000.
    And another long term graph - this one for New Home Months of Supply. New Home Months of Supply and RecessionsMonths of supply decreased to 7.6 in June from a revised 9.6 in May (revised from 8.5). The all time record was 12.4 months of supply in January 2009. This is still very high (less than 6 months supply is normal).
    The seasonally adjusted estimate of new houses for sale at the end of June was 210,000. This represents a supply of 7.6 months at the current sales rate.
    New Home Sales Inventory The final graph shows new home inventory.
    The 267 thousand annual sales rate for May is the all time record.
    This is a very sharp downward revision.


    The 330 thousand in June is the worst June on record.

    With all the gyrations, it is difficult to see what is happening month to month, but overall this was a very weak report.

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    New Home Sales Are Not Getting Better
    July 26, 2010 at 10:21
    The media’s first reaction to the Commerce Department’s new home sales number was, in almost ever case, positive.
    That is a mistake.
    June showed an increase in new-home sales to a seasonally adjusted annual rate of 330,000 . Most analysts expected that number to be closer to 315,000
    .
    May numbers were worse than had initially been announced–by a great deal. New-home sales fell a revised 36.7% two months ago to a record low 267,000 level.
    The previous estimate was a 32.7% fall to 300,000.
    There is every reason to believe that the June numbers could be revised lower as well.
    The May drop should be attributed to the expiration of federal tax credits for buyers of new and existing homes.
    The months that follow May are not likely to get better and as the year wears on, could get worse.
    The headwinds for an improvement in housing continue to be high default and foreclosure rates, unemployment, and concern that home prices could fall much further.
    Inventory in particularly hard hit regions is not contracting, and contraction in other areas of the country is barely visible if it is visible at all.
    The most worrying litmus test for housing is that mortgage rates are at all-time lows. Even this has not enticed buyers back into the market.
    Housing will not improve soon. It could drop another 15% to 20% in some cases, and it will take that to turn the dynamics of transactions back toward the sellers, even if those sellers are more desperate than they are today.

    mercoledì 2 giugno 2010

    E vabbè....siamo alle solite: "Rumori di fondo" sull'immobiliare USA (etc etc)

    Mercoledì 2 Giugno ore 18.50

    Povero Toro Drogato made in USA: scalpita...scalpita...sgaloppa ma poi qualcosa gli va sempre storto e la sgaloppata si smoscia.
    Per adesso le incognite in gioco sono state troppe e troppo rischiose anche per LUI e per i coca-cow-boys-operatori di Wall Street che continuano a deliziarci con commenti bullish da spacconi...come se il caso "Eurozona" non li tangesse minimamente...
    Oggi il nostro Torello americano ci sta riprovando: dopo il sell-off di ieri dell'ultimo minuto...magari questa volta ce la farà, sulla spinta delle forti attese per il dato occupazionale USA di venerdì (si parla di +500mila posti di lavoro, compresi i temporanei del censimento).
    Sento puzza di sgaloppata.

    Ma noi guardiamo al MACRO, come sempre.
    E le "macro-scuse" che s'inventa Toro Drogato per giustificare "ufficialmente" i tentativi di sgaloppate, negli ultimi tempi pescano dai farlochissimi dati immobiliari USA, alterati pesantemente in questi mesi dal rush finale del bonus governativo da 8000 dollari per ogni singolo acquisto di un'abitazione da parte dei First Time Homebuyers.
    Ne abbiamo già parlato più volte.
    vedi per esempio i questo BLOG Un BOOM immobiliare in USA (ridimensionato nelle giuste proporzioni)
    ed ancora Lo vedete come VI prendono per il culo?

    Oggi tocca a QUESTO dato con questi titoli italioti....
    Flash Usa: balzo in avanti per l’indice home pending sales. Battute le stime ...vendite di case con contratti in corso ha segnato una variazione positiva del 6%, rispetto al 4,3% previsto.....
    I titoli "giusti" sarebbero questi ed in USA molti per fortuna usano i toni giusti
    Pending Home Sales Rose Again in April As Credit Expired

    E poi ti leggi dei CAPOLAVORI di lanci d'agenzia

    sabato 24 aprile 2010

    Un BOOM immobiliare in USA (ridimensionato nelle giuste proporzioni)

    Aggiornamento di Domenica alle 20.45
    ZANDI: DON’T BELIEVE THE HOUSING DATA
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    Avevo deciso di lasciar perdere e di alzare bandiera bianca...
    Va bene che il mio BLOG ha come scopo primario quello di smontare i BLUFF...ma quando ogni giorno ne vengono messi in piedi centinaia, la lotta diventa impari e spesso inutile.
    Mi sono però arrivati alcuni commenti di "poveri" lettori allibiti e fuorviati: dunque non ho potuto esimermi dal compiere la mia mission impossible...

    Ieri all'uscita del dato sulle vendite di nuove case negli USA, in Italia si potevano leggere dei titoli ingannevoli, fuorvianti e strumentali come questi
    - Boom immobiliare in America, vendita di case in rialzo +27% a marzo
    - Flash Usa: volano le vendite di case nuove. Rialzo record dal 1963

    Bene...vediamo insieme come appare questo "mitico" BOOM da +27% su un grafico che CONTESTUALIZZI IL DATO
















    Mi sembra che il decantato Boom Immobiliare si sia moooolto RIDIMENSIONATO vero?

    A Febbraio 2010 si era crollati ai minimi dagli anni '60 con

    lunedì 1 marzo 2010

    La Grande Crisi 2008-2010: Bloggers in Trincea


    Vedi aggiornamento a fondo articolo


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    Oggi incomincia un nuovo mese di "vita dura da blogger": senza mai una pausa, sempre al 100% delle proprie possibilità, con molta gloria e risonanza ma con ritorni economici inferiori al volantinaggio ai semafori...(vedi Semaforo Motivazionale).
    Purtroppo l'informazione indipendente e di qualità (preziosa ed intangibile quanto l'aria che respiriamo) è una merce tanto richiesta quanto pagata due lire.

    In attesa che la mia "motivazione" riprenda quota, sarò breve: un rapido collage condito da rapidi flash di qualità, e poco più.

    Negli USA l'immobiliare sta puntanto sempre di più ad una ri-caduta in double-dip ("W") con l'esaurirsi progessivo del viagra governativo.
    Ricordiamo che l'immobiliare è sempre stato il detonatore delle Grandi Crisi ed immancabilmente è stato anche il detonatore di Questa Grande Crisi.
    Per cui se riprende la caduta di case, casette e casini...fate voi 2+2.

    Il seguente grafico è preoccupante soprattutto perchè fa vedere come negli USA si stia smosciando la vendita di case esistenti con il venir meno del Viagra-statale IN BARBA ai prezzi che diminuiscono e che dunque dovrebbero essere molto "eccitanti ed afrodisiaci" per gli aquirenti....
    Ricordiamo però che

    martedì 4 agosto 2009

    Sillogismi sui Consumi


    Ragioniamo in base a logica inoppugnabile (o quasi...).

    A giugno le spese al consumo in USA sono salite del +0,4% battendo di un filino le attese per un +0,3%.
    Invece il +0,3% di maggio tanto per cambiare è stato rivisto al ribasso a +0,1%...
    Pertanto se sommiamo il vecchio dato di maggio alle previsioni di giugno otteniamo +0,6%, mentre se sommiamo la revisione di maggio con il dato di giugno abbiamo un +0,5%, ovvero le spese al consumo sono sotto alle attese.
    Quello che conta è che c'è stata un'accelerazione concentrata in questo mese, mentre nel bimestre si è saliti MENO delle attese.
    Naturalmente, come c'era da aspettarsi, la maggior parte di questo incremento dello 0,4% è dovuto all'aumento del prezzo carburanti.
    Aggiustando il dato spese al consumo al deflattore saremmo scesi del -0,1%, dato reale e non nominale.
    Non ho ancora trovato il dato depurato da carburanti e alimentari: se lo pesco aggiorno i sillogismi.

    Il reddito personale a giugno è sceso dell'1,3%, maggiore calo da 4 anni e mezzo a questa parte.
    A maggio era salito dell'1,3% grazie al trasferimento una tantum del pacchetto stimoli di Obama.
    Quindi +1,3% si annulla con -1,3% ed il reddito è sostanzialmente piatto.
    Stimoli a parte, continua ed accelera la discesa dei salari, il che notoriamente non aumenta i soldi nelle tasche dei consumatori, almeno credo...

    Mettendo in connessione i due dati possiamo dire che il mese scorso sono arrivati soldini di Obama nelle tasche dei cittadini americani (+1,3% di reddito personale) che hanno generato un mini-incremento della spesa personale in giugno (+0,4%) in particolare nei beni non-durevoli che sono consumi di necessità come gli alimentari o la benzina.
    Ribadisco come questo mini-incremento sia stato pompato da prezzi alla pompa della benzina...e con il calcolo del deflattore sarebbero addirittura scesi.
    Le "voluttuarie" spese al consumo in beni durevoli invece sono scese del -0,2%.
    Il tasso di risparmio dei cittadini americani rimane alto al 4,6% anche se scende dal 6,2% del mese prima.

    Insomma i consumi degli americani (che fanno il 70% del PIL) continuano a latitare, il pacchetto di stimolo di Obama non ha ancora inciso in modo rilevante (e non si sa se inciderà o meno nei prossimi mesi), quando gli americani hanno un po' di soldini tendono più a metterli nel porcellino che a spenderli pur essendo circondati da cartelli "saldi" "svendite" "promozioni" "super-sconti", oppure li spendono soprattutto in cibo e benzina.
    Se poi sono cittadini americani dell'esercito dei licenziati...beh comprarsi una nuova automobile od un nuovo cappellino da baseball è l'ultimo dei pensieri....

    DISOCCUPAZIONE in aumento e CONSUMI stagnanti: senza questi due crismi io non mi converto ancora al credo imperante e martellante del "peggio è passato...la ripresa è alle porte...andate in pace"

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    Poi abbiamo il dato sulle vendite di case con contratti in corso che schizza su base mensile del +3,6% rispetto alle previsioni per un +0,7%.
    Va ricordato che in USA Luglio/Agosto è il periodo di picco annuale per le transazioni di immobili.
    In effetti tra la discesa dei prezzi, le occasioni da saldo per la marea di pignoramenti, i tassi dei mutui assai convenienti e gli incentivi statali (fino ad 8000 dollari di bonus fiscale che però sta per scadere) anche io avevo pensato di comprarmi una casetta in USA...

    Non mi sembra comunque un segnale significativo di ripresa immobiliare e comunque è molto meno rilevante dello striminzito e poco promettente dato sui consumi...ma indovinate Toro drogato su quale dei due dati si è concentrato?
    Le borse non scendono nemmeno a cannonate ormai...ma saliranno senza pause ed all'infinito in secula seculorum.

    Bene concludiamo con una breve sguardo sulla formidabile stagione degli UTILI TRIMESTRALI MEGLIO DELLE ATTESE che ha fatto schizzare il Dow Jones da 8100 a 9300 punti tutto di un fiato secondo la versione d'ordinanza dei mass-media e delle banche d'affari....

    .....In primo luogo gli utili trimestrali, soprattutto quelli americani, sono migliori delle aspettative, ma non è tutto oro quello che luccica.
    Infatti, come ha sottolineato il quotidiano britannico «The Financial Times», la settimana scorsa la stima media degli analisti calcolata da Thomson Reuters prevedeva che gli utili delle 500 società che compongono l’indice Standard & Poor’s sarebbero scesi del 35,1%. I risultati resi noti questa settimana mettono in luce che il calo è solo del 31%. Quindi, i risultati sono migliori delle aspettative, ma sono pur sempre negativi.

    Ancora più macroscopico è il contrasto con le previsioni degli analisti formulate all’inizio di quest’anno. Allora questi prevedevano un calo dell’11% degli utili nel secondo trimestre, invece, come scritto sopra, il calo è stato del 31%. Eppure l’indice S&P 500 è salito dall’inizio dell’anno di circa il 10%.
    Ma c’è di più. I ricavi sono diminuiti. Quindi gli utili sono calati meno delle aspettative, poiché le società hanno tagliato rapidamente i costi. Ciò vuol dire che hanno ridotto gli investimenti, molte spese e soprattutto hanno licenziato. Il conseguente forte aumento della disoccupazione non è però sicuramente un fattore che favorisce l’uscita dalla crisi.

    La seconda spiegazione di questo rally, che va per la maggiore, è che il mercato sale poiché le società hanno fornito indicazioni positive sulle prospettive dei loro affari. La realtà però non sostiene questa tesi. Molte società hanno segnalato che si aspettano un leggero miglioramento delle loro attività rispetto alla forte contrazione accusata tra la fine dell’anno scorso e l’inizio di questo. Altre hanno dichiarato di non vedere ancora la luce in fondo al tunnel.
    Queste previsioni sono assolutamente compatibili con lo scenario di una stabilizzazione a bassi livelli dell’attività economica dopo la forte contrazione degli ultimi mesi. Le previsioni dei manager non suffragano invece l’ipotesi di una ripresa dell’economia e quindi il prolungarsi ulteriore di questo rally borsistico.
    ...

    Insomma come dicevo TUTTE BALLE e TUTTA BOLLA....
    Anzi, secondo gli ultimi aggiornamenti gli utili sono scesi ancor di più a -33,4% come pure i fatturati a -17,4%...naturalmente meglio delle attese ...
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    martedì 30 giugno 2009

    Tenerissimi germogli: qualcuno appassisce...


    Io continuo a vedere solo tenerissimi germogli, precoci green shoots in pieno INVERNO...che spesso appassiscono precocemente in dati peggio del previsto.

    Anche oggi, l'indice S&P Case/Shiller indica una discesa dei prezzi delle case negli USA del -18,12% ad aprile, un filino meglio delle attese a -18,63%.
    Nel mese precedente l'indicatore aveva segnato una contrazione del 18.70%, poi rivista al ribasso a -18.72%.
    In ogni caso si tratta del sedicesimo calo consecutivo a due cifre e del ventottesimo consecutivo su base mensile (da gennaio 2007).

    Mentre il Chicago PMI, l'indice manifatturiero dell'omonima regione, a giugno rimbalzicchia a 39,9 punti contro i 34,5 del mese scorso, un filino meglio delle attese a 39.
    Sempre ampiamente inferiore non dico al livello di crescita ma addirittura al livello di parità (50).

    Addirittura cede terreno l'unico dato macro che ha brillato in questi ultimi tre mesi: l'indice di Fiducia Consumatori...
    Dopo il boom dai 40 di aprile ai 55 di maggio...nel mese di giugno la fiducia dei consumatori negli USA calcolata dal Conference Board è scesa a quota 49.3 punti dai 54.8 di maggio.
    Il dato si e’ rivelato inferiore alle attese. Il consensus degli economisti prevedeva in media un valore di 55.3 punti (vedi Fiducia o Speranza dei Consumatori?).
    Fa piacere notare come i consumatori americani non siano completamente "drogati" come le borse: Toro Drogato ed il bombardamento di proclami ottimistici non possono taroccare a lungo i riscontri che provengono regolarmente dalla realtà di tutti i giorni...
    Questa marcia indietro della Fiducia consumatori ha un peso importante perchè molto si è scommesso proprio su questo dato "di speranza", l'unico che continuava a salire in modo significativo e l'unico sul quale concentrarsi, mettendo in secondo piano i numerossisimi dati macro "scomodi".

    Scomodi come i dati sul PIL che ormai, anche se DISASTROSI e quasi sempre peggiori del previsto, vengono bellamente ignorati perchè appartenenti al passato...proprio in nome della FIDUCIA nel futuro...
    Vedi oggi il PIL dell'UK....
    Il prodotto interno lordo della Gran Bretagna nel primo trimestre di quest'anno ha segnato una contrazione del 4,9%. E' la piu' forte mai registrata dalle serie storiche disponibili, dal '58, dice Bloomberg citando l'ufficio statistico inglese, secondo cui il Pil ha segnato -4,9% su base annua, rivisto in peggio rispetto alla stima precedente di un -4,1%.

    Insomma, non nego che ci siano alcuni verdi germogli, anche se spesso alcuni appassiscono il mese dopo, ma per ora nulla di eclatante...nulla che non sia già stato scontato negli ultimi 3 mesi dal più corposo rialzo delle borse dal 1929...
    Ma TORO DROGATO* ha recuperato energie del tutto inattese: era da 15gg che stava barcollando e collassando sotto il peso di una corsa troppo impetuosa rispetto ai fondamentali...
    Ma improvvisamente TORO DROGATO è stato sottoposto ad un'altra massicia dose di DROGA che quantomeno ha rallentato il collasso e lo sta facendo scalpitare.
    Sono però necessarie dosi di droga sempre maggiori ed aumentano i rischi di collasso e di overdose...soprattuto sul fronte della FIDUCIA...
    Vedi su MERCATO LIBERO UNO TSUNAMI DI LIQUIDITA' (A PARTIRE DAI 442 MILIARDI DELLA BCE) e IL MERCATO E' PERICOLOSAMENTE VUOTO: RECORD DI BASSI VOLUMI.

    * Toro Drogato è il nome con cui ho battezzato questa Borsa iper-rialzista rispetto a fondamentali fragilissimi, pompata da ottimismo strumentale di media ed istituzioni e pompata da una colossale bolla di liquidità messa in campo dalle banche centrali. Un Toro tanto innaturale quanto pericoloso, soggetto a corse sfrenate ed a collassi improvvisi.
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    mercoledì 17 giugno 2009

    Esplosione di una bolla


    Le bolle si sa....sono belle e suggestive ma prima o poi esplodono.
    Se erano molto grandi, il botto che fanno è colossale: una vera e propria esplosione che danneggia e coinvolge tutto "l'ambiente" circostante...
    Le bolle immobiliari poi sono devastanti: infatti sono state quasi sempre la causa delle maggiori Crisi della storia ed anche questa volta non facciamo eccezione.

    In USA, in UK, in Irlanda ed un po' in tutto il mondo i prezzi delle case hanno avuto incrementi stellari in pochi anni, raddoppiando, triplicando, quadruplicando, raggiungendo record storici...
    Tutto questo "ben di Dio" ha fornito benzina ad una crescita impetuosa sulle spalle di un'economia che già presentava debolezze strutturali, faccio solo qualche esempio
    - regressione del potere d'acquisto e dei consumi (nascosto dalla "finanza e dal credito a tutti")
    - distorsioni della globalizzazione e distruzione dei nostri tessuti produttivi
    - polarizzazione ricchi-poveri e distruzione della middle-class
    - finanziarizzazione dell'economia
    - crisi del paradigma energetico-produttivo del petrolio
    etc etc (vedi anche Quei "maledetti finanzieri" non vivono su Marte...)

    La bolla immobiliare, abilmente gonfiata e sfruttata dalla finanza, ha dato un contributo fondamentale alla crescita di questi anni per esempio con il virus MEW dei ri-finanziamenti, una sorta di Bancomat-immobiliare alimentato dalla bolla che negli USA ha sostenuto PIL e consumi, alla grande.
    (vedi in merito La verità sulla crescita del PIL americano e No Rifinanziamenti...No Party...).

    Recentemente ho letto un'analisi di JP Morgan che sostiene come le case di lusso negli USA potrebbero perdere fino al 60% del loro valore rispetto al picco massimo, ovvero potrebbero continuare a perdere valore fino al 2012!
    Questo perchè la bolla avrebbe coinvolto maggiormente le case dei milionari: del resto si sa che il mercato delle case di pregio è uno di quelli maggiormente speculativi, sempre sulla cresta dell'onda.
    Secondo CalculatedRisk al contrario lo sgonfiamento della bolla immobiliare colpirà maggiormente le case di fascia bassa perchè percentualmente il loro prezzo è salito molto di più rispetto alle case di lusso.
    Inoltre la caduta di prezzo delle case di fascia bassa è molto più veloce rispetto alle case di lusso perchè sono quelle maggiormente coinvolte nelle "foreclosures" ovvero nei pignoramenti e vendite forzate da parte delle banche, le cosiddette vendite "one and done" che sono dominio dei "cacciatori di affari" mentre scarseggiano "i compratori organici", ovvero i compratori normali che per esempio vendono la loro vecchia casa per comprarne una più bella e spaziosa.

    In ogni caso, che abbia ragione JP Morgan oppure CalculatedRisk, le prospettive dell'immobiliare USA rimangono nere, come dimostrano questi grafici dei prezzi delle case in alcune città-bolla.
    Le immagini sono più eloquenti di molti discorsi...
    Linea rossa evoluzione prezzo case di bassa fascia, linea verde fascia media, linea blu case di lusso.

    Washington















    Miami
















    San Francisco
















    Tra parentesi ieri c'è stato l'ennesimo tentativo (fallito) di strombazzare un altro Green Shoot per scatenare Toro Drogato...

    USA: NUOVI CANTIERI EDILI IN RIALZO +17.2% A MAGGIO ...dopo essere arretrato di oltre il 12% nel mese precedente a 454mila (il livello più basso dal 1959, ovvero dall'inizio della serie storica) Nel mese di maggio i nuovi cantieri edili negli Stati Uniti sono cresciuti del 17.2% ad un valore annualizzato e destagionalizzato di 532 mila unita’, in rialzo rispetto alle attese degli analisti che erano per un aumento a 485 mila. In progresso anche il numero delle licenze di costruzione (+4%), un indicatore di attivita’ futura sull'apertura dei cantieri, attestatesi a 518 mila (stime 508 mila).

    A parte il fatto che maggio e giugno sono tipicamenti i mesi più caldi dell'immobiliare e che parliamo di un rimbalzo, anche se corposo, da un minimo assoluto, un minimo record....
    Questi dati presentati su base mensile sono sempre un po' fuorvianti, anche grazie alle regolari revisioni al ribasso della percentuale del mese precedente....
    Meglio buttare sempre un occhio al grafico su base annuale per rendersi conto dell'abisso in cui questa Crisi ci ha fatto precipitare...non per nulla questi grafici venono accuratamente evitati dai mass-media...;)


















    aggiornamento ore 16
    STATI UNITI: CROLLANO I MUTUI CASA (-16%)
    Le richieste di prestiti immobiliari per le abitazioni residenziali negli Usa hanno registrato un pesante calo toccando i minimi da novembre.
    Le richieste di mutui per le abitazioni in Usa hanno visto una caduta del 16% la scorsa settimana toccando i minimi da novembre...Il calo e' la risultante di una caduta del 23% delle richieste di rifinanzamento, conseguenza del rialzo dei tassi, e di un -3,5% delle domande di mutui per acquistare immobili.

    vedi Mutui e T-Bond: a doppio filo
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    giovedì 4 giugno 2009

    No Rifinanziamenti...No Party...


    Come promesso, ragioniamo più a fondo sull'articolo "Blob di dati" uscito ieri...

    Crisi: Usa, indice mutui casa -16%.
    Le richieste di mutui ipotecari negli Stati Uniti sono calate del 16% la scorsa settimana. Pesa il forte ribasso dei rifinanziamenti, che sono resi meno convenienti dall'aumento dei tassi di interesse sui prestiti immobiliari, risaliti ai massimi da gennaio. L'indice generale e' sceso a quota 658,7 da 786 della settimana precedente. La componente dell'indice sulle domande di rifinanziamento - con cui gli americani alimentano la propria liquidita' - ha registrato una flessione del 24%.


    Dato importante da ricollegare al rialzo interessi dei T-Bond ed al virus MEW così importante per i consumi degli americani...
    Buona parte della ripresa fulminante e tumultuosa a "V" che molti invocano dovrebbe generarsi dall'immobiliare.
    Il costo dei mutui invece sale e le domande di mutui scendono di conseguenza, rischiando di soffocare sul nascere la ripresa dell'immobiliare: tutto questo è collegato allo scricchiolio dei T-bond USA ed ai loro rendimenti in salita per l'accresciuto rischio paese con un deficit esploso a livelli sud-americani...
    La situazione è delicata e rischia di peggiorare come abbiamo visto in Si festeggia lo scampato pericolo e T-Bond USA trentennali: rendimento 20%...

    Inoltre senza rifinanziamenti anche i consumi degli americani sono a rischio insieme alla durata ed alla solidità della possibile ripresa, dopo il rimbalzino tecnico dello svuotamento magazzini (vedi sull'ISM manifatturiero Rispunta un Green Shoot e Un po' d'aritmetica).
    Ricordiamoci che il virus MEW dei rifinanziamenti è stato fondamentale per il super-PIL americano di questi anni e per i consumi: vedi La verità sulla crescita del PIL americano.
















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    mercoledì 27 maggio 2009

    Fiducia o Speranza dei Consumatori?








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    Ieri le borse UE hanno fatto un rally mirabolante recuperando in un'ora le perdite di 3 giorni, al traino della borsa USA in preda ad uno shopping compulsivo dopo alcune sedute in perdita o molto deboli.

    La causa? O meglio il pretesto?
    Un mirabolante dato dell'Indice di Fiducia dei Consumatori (quello delle aspettative e non della situazione presente):
    dai 40 punti circa di aprile, ai 55 circa di maggio contro i 42 delle previsioni!
    E' il maggiore rialzo mensile degli ultimi 6 anni ed il 4° maggiore rialzo in assoluto, un boom!
    La fiducia è tornata ai livelli di settembre 2008, ai primi bagliori della Crisi...Insomma per i consumatori americani il peggio è passato e siamo tornati punto a capo, come se nulla o quasi fosse successo.

    L'indice di fiducia sopracitato non è quello dell'Università del Michigan, che è considerato molto affidabile, ma è quello del Conference Board (una società privata di New York) ovvero un indice volatilissimo e mediamente trascurato dalle borse, a meno che non faccia comodo dargli un peso...
    Notare in questo grafico le volatilissime montagne russe di questo Indice di fiducia al quale le borse hanno voluto dare fiducia...appunto...













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    Che i consumatori USA siano dei fenomeni compulsivi da shopping e degli ottimisti al limite dell'ingenuità è cosa risaputa...Yes we can è il loro motto perfettamente intercettato da Obama nel suo slogan elettorale.
    Ma qui siamo alla fantascienza...
    "Guardando al futuro, i consumatori sono decisamente meno pessimisti di quanto non fossero all'inizio dell'anno e prevedono che nei prossimi mesi le condizioni economiche, il mercato del lavoro e i redditi miglioreranno", ha commentato Lynn Franco, direttore del Conference Board Consumer Research Center.
    I consumatori americani sperano in cose di cui non c'è nemmeno traccia, nemmeno un piccolo segnale: la disoccupazione continua a salire a botte da 600mila licenziamenti al mese e continuerà a farlo per tutto il 2010 anche secondo le più ottimistiche previsioni.
    I redditi stanno diminuendo secondo gli ultimi dati, come naturale conseguenza di un mercato del lavoro con eccesso di domanda e carenza di offerta.
    Le spese personali continuano a diminuire come pure le vendite al dettaglio (anche se ad un ritmo di caduta rallentato) mentre il livello di risparmio degli americani è a livelli elevatissimi perchè in tempo di Crisi anche nella spendacciona Amerika i soldi si mettono nel porcellino...
    Le uniche cose buone sono:
    - la bolla delle borse che serve sempre a pompare l'ottimismo... soprattutto di non perdere la pensione visto che i fondi previdenziali USA sono strettamente collegati all'azionario...
    - gli affaroni che si possono fare nei periodi di crisi grazie ai super sconti, alle super liquidazioni fallimentari, ai saldi da chiusura. Per esempio su un'auto Chrysler si risparmiano fino a 6000 dollari ed in giro negli USA nelle grandi catene commerciali si trovano sconti fino all'80%.
    Questi fattori sono ottimi per pompare la fiducia nel breve ma non sono fattori durevoli che possano matematicamente trasformare la fiducia in una reale e duratura disponibilità a spendere e consumare.
    Chi perde il posto di lavoro non sarà particolarmente gratificato dal super-sconto della Chrysler...
    In tempi di Crisi più che indice di fiducia dei consumatori andrebbe rinominato in indice di speranza dei consumatori, che ha una correlazione con gli effettivi futuri comportamenti di consumo molto più labile che in altri periodi.
    Anche attenti analisti americani se ne sono accorti, mentre i gestori ne hanno solo approfittato per speculare al rialzo in borsa pur avendo gli stessi dubbi.

    Consiglio un'attenta lettura del mio articolo Indici di fiducia o fiducia negli indici? che già una settimana fa cercava di spiegare in modo approfondito "...una correlazione inversa tra effettivo impatto sui comportamenti reali dell'indice di fiducia e recessioni economiche: più le recessioni sono gravi più la fiducia rimane sulla carta ed influirà meno sui comportamenti reali...".

    Infine vorrei far notare l'enorme sproporzione tra le previsioni a 42 ed il dato uscito a 55, un errore previsionale di oltre il 30%! Secondo me è un record nella storia di questo Indice...
    Una sfasatura così grossolana o è un'ulteriore riprova della volatilità e della scarsa affidabilità dell'indice di fiducia del Conference Board...oppure.....mmmmmmm....non voglio pensare male.
    Del resto la fiducia è un classico atteggiamento che tende ad auto-alimentarsi ma non può sfidare la realtà a lungo se poi non è la realtà stessa a migliorare.

    E ieri dalla realtà è arrivata un'altra ramazzata...ma per le borse che scommettono sul futuro rappresenta solo "il passato", anche se nerisissimo.
    L'indice S&P/Case Shiller è il più importante ed affidabile sull'immobiliare USA: è stato usato anche dal Tesoro come riferimento per lo stress-test sulle banche.
    Ricordiamo che gli immobili in USA sono stati per anni il motore reale della crescita e dei consumi, molto più di un impalpabile indice di fiducia basato su sondaggi e sensazioni.... (vedi La verità sulla crescita del PIL americano ).
    ...l'ultimo aggiornamento sui prezzi delle case, non e' stato confortante.
    Il rapporto Standard & Poor's/Case Shiller, l'indicatore che monitora il prezzo medio degli immobili nelle 20 maggiori citta' statunitensi, su base annuale e' risultato in calo del 18,70% nel mese di marzo.
    Le attese degli analisti erano in media per una contrazione del 18,40%.

    Nel primo trimestre la flessione e' stata del 19,1%, il peggior dato nella storia del dato.
    Da quando hanno toccato il punto piu' alto nel secondo trimestre del 2006, i prezzi sono scesi del 32,2%
    ...

    AGGIORNAMENTO ORE 12
    Ecco un'ottima spiegazione alternativa di quello che è successo ieri...di taglio più pragmatico-borsistico.
    Un Rialzo Artificiale
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