venerdì 7 marzo 2014

Bambole, non c'è una lira! Anzi un euro...

Bambole, non c'è una lira! Anzi un euro...

Sì sì vabbbbbbuò....
c'e Renzi che va veloce...soprattutto quando va nelle scuole a fare le sue visitine (e mi fermo qui per evitare insulti e bestemmie....vedi l'allucinante coretto dei bimbi a Siracusa...)
e va veloce anche nelle promesse che non hanno coperture adeguate.
...E tagliamo il cuneo fiscale per le imprese (Irap) di qua
...e tagliamo il cuneo fiscale per i lavoratori (Irpef) di là.... (=50 euro a cranio al mese che non servono ad una cippa se non a fare un po' di populismo spiccio...ne riparleremo presto)
...e diamo soldi alle imprese attraverso lo sblocco immediato dei debiti della Pubblica Amministrazione
...e diamo un assegno a chi resta senza lavoro
...e mettiamo in campo un serio piano per l'edilizia scolastica....
etc etc etc
Bambole, non c'è una lira! Anzi un euro...

Lo spiega molto bene Phastidio:

Padoan e le coperture strutturali che non lo erano
....sulle coperture non è ancora tutto chiarissimo (cercate di apprezzare questo understatement, così non direte che da queste parti si è prevenuti nei confronti del governo............
Renzi vuole soldi: tanti, maledetti e subito.
Padoan glissa, ed enfatizza che obiettivo prioritario deve essere la riduzione del cuneo fiscale, ad ogni costo.
Essendo consapevole che esiste un problema di scarsità di risorse (come sempre fuori dai libri dei sogni, del resto)......Padoan segnala che sarebbe preferibile gettare tutte le risorse su un solo obiettivo: o si riduce il costo del lavoro per le imprese (Irap), o per i lavoratori (Irpef)......
Partendo dall’ipotesi di un taglio da 10 miliardi di euro, dove e come trovarli?.........................

.
Premesso che quei fondi devono essere strutturali, cioè permanenti, Padoan ritiene possibile accelerare la spending review di Carlo Cottarelli, per giungere a risparmi annui di 5 miliardi di euro.
Qui diremmo che Cottarelli sta rapidamente diventando un ibrido tra Superman e Babbo Natale, e la cosa inquieta.
Mancano soldi, dunque.
Ed ecco che Padoan ipotizza che le coperture strutturali possano in realtà essere temporanee:
«Ci sarà una fase transitoria, in cui i risultati della revisione della spesa non saranno ancora a regime, durante la quale potremo anche utilizzare provvisoriamente per le coperture risorse una tantum o da riallocare all’interno del bilancio»
Per esempio?
«Per esempio le risorse del rientro dei capitali. Una somma difficile da valutare, ma che ci sarà. 
Così come dobbiamo anche capire con l’Unione europea come utilizzare al meglio i fondi europei che oggi non vengono spesi. E un altro capitolo importante quando si parla di coperture»
Allora, qui ci sono due messaggi molto importanti.
Il primo è la solita macumba sui leggendari “capitali dalla Svizzera”, su cui fantasticano tutti i governi italiani da qualche anno a questa parte. Questa è la forma suprema di copertura non strutturale, come si intuisce.
Ma anche il successivo suggerimento è da ponderare attentamente...........poiché noi italiani siamo geneticamente incapaci di gestire la spesa pubblica, inclusi i fondi europei, perché siamo un paese dedito intensivamente alla malversazione, cara Ue, perché non facciamo una bella compensazione?
 I fondi strutturali non li usiamo per coesione e sviluppo ma per ridurre il cuneo fiscale.
La probabilità che la Ue accetti una simile proposta ci pare eufemisticamente bassa.......
Sulla tassazione del risparmio, Padoan è molto cauto:
«Su tutte le imposte, non solo sul cuneo fiscale, va fatta un’analisi accurata dei costi e dei benefici. Le rendite finanziarie sono tante cose molto diverse. 
Per ciascuna bisogna valutare gli effetti sul gettito, ma anche l’impatto sul reddito delle famigliee sui mercati. Ci riserviamo un approfondimento molto serio per decidere se intervenire. Dobbiamo essere prudenti su questo»
.............Solo che dalla manovra sulle “rendite” arriverà ben poco, a meno di innalzare la tassazione in un intorno del 23-25% per tutti gli strumenti d’investimento e gridare che “in Europa si fa così” (e non è vero).
Quindi, la nostra valutazione di sintesi è la seguente: nel breve termine le coperture non ci sono, nel senso che sono non strutturali e/o aleatorie
Riuscire ad ottenere uno sforamento dalla Ue appare al momento idea fuori discussione, visto che dalla in-depth review comunitaria è giunto il messaggio che a Bruxelles sono nervosi per la sostenibilità del nostro rapporto di indebitamento.................
ED ecco a stretto giro di posta
i PICCHE e/o i segnali d'inconsistenza
sulle COPERTURE GIA' TEMPORANEE ED ALEATORIE di cui sopra....
Bambole, non c'è una lira! Anzi un euro...

Prima di tutto la miticità dell'assunto già smontato più volte in questo blog
ovvero
"alzo la tassa sulle rendite finanziarie" (e chiamiamoli risparmi!) così trovo le risorse per abbassare le tasse sul lavoro...."
Ah ah ah ah!
A parte che le tasse reali sulle rendite/risparmi sono già elevatissime (conteggiandole come vanno conteggiate)...
dalla mossetta non si prenderebbe una cippa lippa per fare alcunchè...
ma in compenso si farebbero parecchi danni come spiegavo nel mio post: Miticooooo!
Ma Paolo Cardenà parla ancora più chiaro
STUDIARE, PRIMA DI PARLARE
Capisco benissimo il fascino che possa suscitare udire che sarebbe giusto tassare i ricchi per dare ai poveri. E sarei anche d'accordo, se questo fosse possibile senza produrre ulteriori danni, rispetto allo sfascio prodotto in questi anni.
Ma, come sempre accade, la realtà è destinati a scontrarsi con i numeri.
Ed i numeri non mentono.
Già in diversi articoli (QUI e QUI) abbiamo cercato di spiegare i motivi per i quali, finanziare il taglio delle tasse sul lavoro con l'aumento della tassazione delle rendite finanziare, costituisce una delle più volgari menzogne che si siano udite negli ultimi anni.
Il conto è presto fatto: gli ordini di grandezza sono talmente inconciliabili al punto che non si capisce come possa essere ridotta la tassazione sul lavoro, attraverso l'aumento del gettito dell'imposta sostitutiva su quelle che vengono chiamate rendite finanziarie, essendo, il gettito prodotto da questa imposizione, del tutto marginale rispetto alle entrate statali derivanti dalla tassazione sul lavoro.
Per questo, prima di abboccare agli slogan pubblicitari lanciati dal primo politicante di turno, sarebbe utile studiare (o quantomeno, leggere) i meccanismi che regolano la tassazione rendite finanziarie, magari derivanti dall'investimento in titoli di stato......
Poi l'ammonimento UE a non sbracare manco di mezzo millimetro in più....
perchè già siamo fin troppo "squibrati":
vedi mio post Italia: Tradando la (sempre più probabile) PATRIMONIALE...
Italia bocciata dall’Ue, ora è rischio commissariamento
Brutte, bruttissime notizie da Bruxelles per Matteo Renzi.
Altro che margini di bilancio, spazio per investimenti produttivi per ridare fiato all’economia: servono misure energiche e aggiuntive sul fronte del debito pubblico, delle riforme, della crescita, con la massima urgenza. ...
Poi il PICCHE ad usare i soldini dei fondi comunitari per tagliare il cuneo fiscale...
Fondi comunitari che (tra parentesi) non siamo nemmeno buoni a chiedere & ad usare...quando qualcuno non se li ruba tout court....
Ue, no all'utilizzo dei fondi comunitari per tagliare il cuneo
Ieri Pier Carlo Padoan, ministro dell'Economia nel nuovo governo, ha rilanciato l'idea. L'obiettivo è il rafforzamento strutturale delle economie.
"Perché non si potrebbero utilizzare quelle risorse su due capitoli oggi prioritari, il mercato del lavoro e la capacità di competere delle imprese?", ha detto l'ex vice presidente dell'Ocse.
Shirin Wheeler, portavoce del commissario alle politiche regionali Johannes Hahn, ha però gelato le speranze affermando che l'Italia non può usare i fondi di coesione per ridurre il cuneo fiscale.
La Commissione ha chiarito che le risorse della politica di coesione devono essere utilizzate per finanziare nuovi progetti che hanno vocazione a contribuire allo sviluppo.
Non possono pertanto essere usati per coprire riduzione di imposte, come quelle potenzialmente legate al cuneo fiscale, cioè alla differenza tra le imposte sul lavoro ed il costo del lavoro, come suggerito da alcuni osservatori.
Poi vediamo un po' cosa potrebbe arrivare dal "mitico" tesoretto in nero annidato in Svizzera...
Voluntary disclosure in bilico
La voluntury disclosure presentata un mese fa circa potrebbe essere presto rottamata dal governo Renzi. Infatti i contenuti del decreto legge.....
....la critica più diffusa è che il provvedimento, così com’è, sia poco appetibile per chi dovrebbe valutare un’eventuale adesione,
Che cosa prevede il decreto sulla voluntary disclosure?
.....le ricchezze italiane detenute illegalmente oltre confine ammontano a quasi 200 miliardi di euro (N.d.R. cifra fantasy visto che ormai il grosso del bottino  ha già a vuto tutto il tempo di sparire...).... e il Governo sta lavorando per ottenere il rientro di almeno 60 o 70 miliardi: una cifra che porterebbe direttamente nelle casse dell’Erario circa 20 miliardi...
Previsioni Fantasy visto che la voluntary disclosure è stata congegnata in modo che solo un TAFAZZI potrebbe usarla...
ed infatti pare la stiano già ritirando...
magari per trasformarla in qualcosetta più in stile "scudone a saldo" di Tremontiana memoria...
Svizzera. Evasori sì, ma non masochisti
19 Febbraio 2014 :: Beppe Scienza ::
Diverse sono state le soluzioni adottate dai singoli stati per far rientrare i capitali.....
In Italia c'erano già stati alcuni scudi fiscali dal 2002 al 2009. Con essi i capitali sono potuti rientrare e finire in conti riservati, pagando dal 2,5% al 6% (un'altra pacchia), con l'abbuono di tutte le imposte evase e di quasi tutti i risvolti penali.
Per chi non vi aveva aderito, magari perché ha esportato i soldi in seguito, si sarebbe aperta una nuova possibilità ......nota come voluntary disclosure. Per parlare chiaro, si dovrebbe piuttosto chiamarla autodenuncia.
Se è innegabile l'eccessiva indulgenza degli scudi di tremontiana memoria, qui siamo all'estremo opposto. 
È infatti previsto l'obbligo di dichiararsi esplicitamente evasori di fronte al fisco, cosa già antipatica. Poi il saldo di tutte le imposte pregresse, solo con sanzioni ridotte. 
Per i soldi esportati negli ultimi anni, il conto può arrivare all'80-90% del patrimonio. 
Difficile che un evasore accetti di salvare solo il 10-20% del suo peculio.
Preferirà trasferirlo nei pochi residui paradisi fiscali, vista comunque l'intenzione della Svizzera di mettersi a posto per rientrare nella cosiddetta white list......
INSOMMA...
come potete vedere anche le coperture NON STRUTTURALI hanno qualche serio problemuccio...
(quelle STRUTTURALI SEMPLICEMENTE NON ESISTONO...)
Del resto...
Bambole, non c'è una lira! Anzi un euro...

E mentre si pensa a come "inventarsi" i soldi per giocare in ATTACCO (si fa per dire)
ormai non ci sono più i soldi manco per giocare in DIFESA....
Giuliano Poletti: “Soldi della Cig non ci sono, bastano solo fino metà anno”
ROMA – Il tempo di sedersi sulla poltrona del ministro del Lavoro, dare un’occhiata ai conti e arriva il primo allarme: i soldi per la cassa integrazione in deroga non ci sono. O meglio, non bastano per tutto l’anno. A metà 2014 potrebbero finire.
A dirlo è il neo ministro del Lavoro Giuliano Poletti, ospite della […]
Bambole, non c'è una lira! Anzi un euro...

Per cui chiudo questo lungo e pallosissimo post
con un paio di mie considerazioni dal mio canale facebook....
CONSIDERAZIONI MOLTO PIU' TERRA TERRA
e (purtroppo) MOLTO PIU' REALISTICHE...

.....“L’Italia ha fatto progressi verso il raggiungimento dell’obiettivo di medio termine” dei conti pubblici, ma nonostante questo “l’aggiustamento strutturale per il 2014 appare insufficiente”, soprattutto alla luce della “necessità di ri
durre il debito ad un passo adeguato”. È quanto scrive la Commissione Ue......"
BASTA GUARDARE QUESTO SEMPLICE GRAFICO
PER CAPIRE COME CI SIANO SOLO 3 POSSIBILITA'
DI FAR QUADRARE I CONTI PUBBLICI
SEGUENDO I PARAMETRI RICHIESTI DALLA UE
1- PATRIMONIALE DA 400MLD
2- DEFAULT PARZIALE (che si configura come una patrimoniale indiretta)
3- CRESCITA DEL PIL DA 5% ALL'ANNO PER PIU' ANNI DI FILA
Decidete voi quale ritenete la più probabile tra le 3 possibilità...
Oppure .......
ce ne battiamo le palle del 3% di Deficit e ci mettiamo a sforare come Francia (4%) e Spagna (6% ca)
ma noi abbiamo un rapporto debito/PIL molto più elevato del loro ed il nostro già gigantesco debito pubblico continuerebbe a salire ancora più rapidamente di quanto non stia già facendo...anche perchè non credo proprio che riusciremmo comunque ad innescare una ripresa superiore a +2% di PIL, dunque insufficiente a compensare....
Ed i missili-SPREAD riprenderebbero pure a bersagliarci....
Io questa (a contesto costante) la chiamo CRISI STRUTTURALE e non CICLICA.

Insomma....
a parte una possibile ripresina tecnica, a parte qualche dato macro-economico che rimbalzocchia, a parte qualche Nicchia "che tira"...
a "contesto costante" non torneremo mai più ai livelli di "prima"...
non torneremo mai più "come prima".

IL MONDO NON E' PIU' LO STESSO... E L'ITALIA NEMMENO.
Ficcatevelo nella testa. Punto.
Io questo lo chiamo VICOLO CIECO circondato da BURRONI...
e la metafora del tunnel che basta camminare perchè al fondo c'è comunque un'uscita... NON C'ENTRA UNA CIPPA....
o no?
.........Banche e Debito Pubblico ....abbraccio mortale con la benedizione della BCE di Draghi... (vedi LTRO ESM ed OMT....)
....(fonte BIS)
...ORMAI i titoli di Stato italiani si trovano in larga parte dentro i confini nazionali.
Le istituzioni ne possiedono infatti complessivamente non più del 30 per cento.
Solo i due big Intesa Sanpaolo e Unicredit ne hanno in portafoglio rispettivamente 97 e 45 miliardi.
Titoli per altri 22 miliardi sono conservati nelle casseforti di Mps e 14 miliardi in quelle del Banco Popolare. ..........
Le sole esposizioni di Intesa e Unicredit valgono più di quelle di Francia e Germania messe insieme.......
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