sabato 31 ottobre 2009

Come le mosche...(e siamo a 115).


Cari amici vicini e lontani....rieccoci qui con la nostra telenovelas settimanale sui fallimenti delle banchette (si fa per dire) americane.
Per "banchette" infatti s'intendono TUTTE le banche USA "coperte" dalla FDIC (Fondo di Garanzia dei Depositi), ESCLUSE le prime 10 banche too-big-to-fail che invece sono coperte direttamente dal Governo, in tutti i sensi....

Mi arrogo il merito di essere stato il PRIMO ed a lungo l'unico in Italia ad informare e martellare su questo preoccupante fenomeno dalle molteplici conseguenze ed implicazioni.
Adesso ne parlano un po' tutti perchè ormai "fa notizia"... Ma se l'informazione si fa solo in base al parametro dell'audience, invece di anticipare i processi socio-economici, si rischia di arrivare troppo tardi quando ormai "i buoi sono scappati dalla stalla"...

Questo week-end una MORIA record: sono cadute ben 9 "mosche".

Ormai non c'è più molto da aggiungere: ci siamo profusi in un articolo enciclopedico la settimana scorsa che contiene tutto lo scibile umano sulla vicenda.
vedi Come le mosche...(e siamo a 106): Sheila Bair (FDIC) tranquillizza gli americani con un video-messaggio

Rimane solo da capire come verrà risolto il problema della FDIC ormai in bolletta...
Per il resto lasciamo parlare i crudi dati.

U.S. Bank, NA, of Minneapolis, Minnesota, Assumes All of the Deposits of Nine Failed Banks in Arizona, California, Illinois and Texas
As of September 30, 2009, the banks had combined assets of $19.4 billion and deposits of $15.4 billion.
The nine banks had 153 offices.
The FDIC estimates that the cost of the nine banks to the DIF will be a combined $2.5 billion.

Nove banche Usa sequestrate in un giorno
31/10/2009
...Le autorità Usa hanno sequestrato ieri nove banche fallite, nella più grossa operazione di questo tipo effettuata in un solo giorno da quando è iniziata la crisi finanziaria......
Tra gli istituti sequestrati ieri, California National Bank di Los Angeles, quarta più grande banca tra quelle fallite quest'anno......
...Ieri sera, i dipendenti visibilmente preoccupati si sono messi in fila davanti agli uffici di California National nel cuore del centro deserto di Los Angeles, ed è stata loro spiegata la sorte dei loro datori di lavoro....

Per rendersi conto dello stile "Man in Black" di queste "prese di controllo" delle banche fallite vedi il mio articolo Come le mosche (e siamo a 52): dietro le quinte e vedi anche QUI foto ed altre informazioni.

Cadono dunque come le mosche le banche "minori" degli Stati Uniti (che come abbiamo visto poi tanto "minori" non sono...).
Aggiorniamo brevemente la contabilità delle banche fallite in USA nei primi 10 mesi del 2009.
Siamo arrivati a numero 115.
Secondo stime affidabili il conteggio potrebbe salire a più di 500 alla fine della fiera...
Ecco la lista aggiornata delle banche fallite in USA che hanno richiesto l'intervento del FDIC, il fondo di garanzia americano dei correntisti - http://www.fdic.gov/bank/individual/failed/banklist.html
Dal 2000 al 2007 sono "saltate" 27 banche USA
Nel solo 2008 ne sono "saltate" 25
Nel 2009, fino ad oggi, ne sono "saltate" 115.
Negli ultimi 20 mesi di Crisi le banche "saltate" sono 140.


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venerdì 30 ottobre 2009

PIIIIIIIILLLLL !!


Va bene...del PIL USA ne stanno già parlando TUTTI.
Ma ne parlerò anche io per due ragioni:
1- Perchè la maggior parte delle fonti sbandiera in modo esultante questo mini-boom da +3,5% del PIL, dissimulando naturalmente COME si è ottenuto. Al solito è la nostra improba ma eroica lotta nel contrastare la DISINFORMAZIONE di Gossip-Tiggì & affini...
2- Perchè molte ottime fonti (guarda a caso sono BLOG) stanno già facendo INFORMAZIONE corretta, completa e di qualità su questo dato.
Però repetita iuvant: più diffondiamo nel WEB non tanto la verità (parola grossa) ma semplicemente un'informazione NORMALE meglio è. Cerchiamo la massima diffusione nei limiti dei nostri mezzi "poveri ma belli"...Inoltre molte fonti affidabili sono in inglese e dunque non sono accessibili a tutti.

Cercherò di essere breve, forte e chiaro.
PIL USA nel 3 trimestre 2009 = +3,5% annualizzato, pari o poco superiore alle attese (dipende dalle fonti previsionali).
Un bel miglioramento indubbiamente rispetto al -6,4% del primo trimestre ed al -0,7% del secondo trimestre: il crollo è stato arrestato ma è chiaro che fermarsi alla lettura superficiale e senza un'analisi in prospettiva lo lasciamo fare ai Gossip-Tiggì. Noi proviamo ad INFORMARE e non solo a fare FICTION.

Prima di tutto un chiarimento sulla metodologia statistica di +3,5% "annualizzato", come è spiegato bene in questo articolo:
Dice l'economista Fortis...."Gli Stati Uniti esprimono convenzionalmente i tassi di crescita reali del proprio Pil trimestre su trimestre a valori “annualizzati”; ed è in questo modo che di solito li comunica al pubblico l’ufficio stampa del Bureau of Economic Analysis (www.bea.gov).
Ricordo che nel 2° trimestre 2008, in realtà, il PIL americano destagionalizzato.... era aumentato solo poco più dello 0,8% sul trimestre precedente, cioè del 3,3% “annualizzato” (vale a dire lo 0,8 circa moltiplicato per 4 trimestri).

In Italia nel 4° trimestre del 2006 si ebbe una crescita del Pil sul trimestre precedente ben maggiore, pari a +0,98% (cioè, se facessimo anche noi come gli americani, addirittura del 4% circa “annualizzato”)".
.......
"Si ha l’impressione, in definitiva, che quando vengono diffusi i dati trimestrali Usa sul Pil questi vengano spesso percepiti (inconsapevolmente) moltiplicati per quattro rispetto a quelli dei Paesi europei e dell’Italia e ciò finisce con l’aumentare il nostro senso di sudditanza verso il modello economico americano (certamente questo è l’effetto che si produce sulla maggioranza dell’opinione pubblica che legge i giornali e non possiede competenze statistico-economiche specifiche)".
.....

POI FACCIAMO DUE CONTI DELLA SERVA
A questo stellare +3,5%
andiamo a sottrarre l'1,66% che sarebbe il contributo una tantum del programma di incentivi alla rottamazione dell'auto "Cash for Clunkers" (esauritosi nel 3° trimestre)
E siamo a +1,9%
andiamo a sottrarre almeno lo 0,5% che sarebbe il contributo una tantum dei bonus fiscali per l'acquisto della prima casa (in fase di prolungamento per il 4° trimestre e per il 1° 2010 ma con un probabile minore impatto positivo)
e siamo a +1,4%
andiamo a sottrarre circa lo 0,9% che sarebbe il contributo del più volte citato processo di re-stocking ovvero un driver di crescita "tecnico" che andrà esaurendosi (possibile effetto positivo ancora nei prossimi 2-3 trimestri)
e siamo a +0,5%....
Se poi consideriamo il contributo delle spese governative e nel campo della difesa...beh lasciamo stare....

Il conto che ho fatto non è molto ortodosso... ma serve a capire come
SENZA il contributo di incentivi e fattori una tantum il PIL USA sarebbe stato molto meno stellare.
Ecco un grafico che calcola l'impatto sul PIL passato, presente e futuro dei piani di STIMOLI messi in campo per ora.
L'unica incognita per il futuro è quanto il governo USA sarà disposto a tirare la corda del debito pubblico per continuare a STIMOLARE....



















Questo ci dovrebbe farci riflettere sugli scenari di crescita e sostenibilità del PIL americano nei prossimi trimestri visto che gli incentivi a spese del debito pubblico non possono durare in eterno.
Inoltre gli incentivi cannibalizzano il futuro: non per nulla le vendite auto in USA post-cash-for-clunker sono crollate.
Se non si metteranno in moto altri driver "naturali e duraturi" saranno dolori...
Il PIL USA non può continuare a basarsi sull'uso di PROTESI deambulatorie ma deve iniziare a camminare con le proprie gambe.
E su questo punto si addensano nubi oscure: il perdurante ed elevatissimo livello di disoccupazione e la continua diminuzione del reddito dei cittadini americani, il tutto condito dal famoso credit crunch...
Considerando che il maggiore contibuto a questo +3,5% di PIL è stato fornito dai consumi (incentivati una tantum) per un +2.3%...potete rendervi conto perchè il barometro potrebbe puntare verso il cattivo tempo...

Come giustamente sottolinea Icebergfinanza:
...Incominciamo dal reddito....
Disposable personal income decreased $20.4 billion (0.7 percent) in the third quarter, in contrast to an increase of $138.2 billion (5.2 percent) in the second.
Real disposable personal income decreased 3.4 percent, in contrast to an increase of 3.8 percent.( Bea )

E' ormai un decennio che in America il reddito continua a scendere, ne abbiamo spesso parlato al di la di una dinamica lunga un decennio perduto, nessuna possibilità di inversione nei prossimi anni.

La concorrenza nello sfruttamento dei paesi emergenti ha determinato questa tendenza ormai cronica

Per quanto riguarda l'occupazione, nulla da dire, questa è e resterà una "jobless recovery" una ripresa senza lavoro.
Come abbiamo detto più volte, prima di assumere, le imprese, quando mai vi sarà un reale ripresa, provvederanno a reintegrare i lavoratori part-time sino a quando la sovrapproduzione non verrà assorbita.
La mia sensazione è che comunque, una parte della disoccupazione prodotta da questa crisi, non verrà assorbita, per tanto e tanto tempo e probabilmente resterà cronica.

E sempre a proposito dell'occupazione, il premio Nobel per l'economia Paul Krugman è molto preoccupato: di questo passo il cammino per un futuro ritorno alla piena occupazione in USA potrebbe essere molto molto lungo...addirittura al secondo mandato come Presidente della Sarah Palin...:D
Paul come sempre è molto ironico: lui è un democratico convinto che non sopporta di pancia i repubblicani...pertanto parlare di "secondo mandato Palin" è come dire tra centomila anni...o forse mai....
...Obviously, 3.5 percent growth is a lot better than shrinkage. But it’s not enough — not remotely enough — to make any real headway against the unemployment problem.
....Basically, we’d be lucky if growth at this rate brought unemployment down by half a percentage point per year. At this rate, we wouldn’t reach anything that feels like full employment until well into the second Palin administration.


Ieri le Borse naturalmente l'hanno presa in modo diametralmente opposto rispetto alle mie "masturbazioni mentali"...
Complice (?) anche il giochino diabolico e spiazzante della revisione al ribasso del giorno prima sulle previsioni del PIL da parte di Goldman Sachs, poi rivelatasi "inspiegabilmente" cannata...;)

Come giustamente commenta l'iper-realista Mish Shedlock
...I am struggling to understand what is surprising other than how bad this all looks once you break down the numbers.
The government sloshed trillions around and yet disposable income is down, jobs are horrendously weak, and the only reason GDP rose is wasteful government spending, cash-for-clunkers and extremely unaffordable housing tax credits whose effect is soon going to start diminishing even though the program was just extended.

I see plenty of chances for negative territory or at least extremely anemic growth starting in the second quarter of 2010, if indeed not the first quarter.

Let's see what Christmas brings. I am expecting far weaker numbers than most.
In the meantime, let's party even if only for a day or two.
Reality is likely to return soon.
....


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giovedì 29 ottobre 2009

Se non è zuppa...è pan bagnato


Solo ieri scrivevo in merito alle politiche d'incentivi statali
...Oltre ai noti effetti collaterali di dipendenza, assuefazione ed alterazione degli equilibri di mercato, il problema delle politiche statali d'incentivi è che sicuramente pesano ancor più sui debiti pubblici già sbracati mentre l'eventuale rapporto virtuoso costi/benefici rimane tutto da dimostrare...

Et voilà: il programma d'incentivi cash for clunker per l'acquisto in USA di una nuova auto non sarebbe stato molto "virtuoso" nel suo rapporto costi/benefici...
I contribuenti americani avrebbero sborsato ben 24mila dollari per ogni auto venduta sotto incentivi per ottenere in cambio un'effimera ripresa degli indici manifatturieri, degli ordini di beni durevoli e del settore automobilistico (avvantaggiando sopratutto le marche straniere).
Inoltre dopo l'esaurimento degli incentivi, le vendite sono subito crollate...
La spiegazione la trovate nel mio articolo Cannibalizzazione

Taxpayers Paid $24,000 Per Car Under Cash For Clunkers Program
A total of 690,000 new vehicles were sold under the Cash for Clunkers program last summer, but only 125,000 of those were vehicles that would not have been sold anyway, according to an analysis released Wednesday by the automotive Web site Edmunds.com.

Insomma i contribuenti americani hanno pagato di tasca loro non solo le auto "cash for clunkers" ma anche gli stessi incentivi...ed addirittura qualcosa in più...
Come spiegavo tempo fa nel mio articolo Gli Auto-Incentivi
....ma questi AUTO-INCENTIVI chi li paga??? Da dove arrivano i 2000-2500-3000 euro che si scalano dal prezzo di listino? Da dove??
Immaginate un po'...DA NOI contribuenti, dalle nostre TASCHE!
Per cui PRIMA pagavo un auto 10mila euro al produttore
OGGI la pago 7500 euro al produttore + 2500 euro di auto-incentivo che lo STATO paga per conto MIO al produttore e che prima o poi in forme diverse uscirà sempre dalle MIE TASCHE
COSTO TOTALE DELL'AUTO sempre 10mila euro...
...Tutto questo dovrebbe far riflettere sulla pericolosità delle droghe (anche gli incentivi auto ne sono una manifestazione) applicate al libero mercato.
Infatti se il mercato fosse stato lasciato alla sua auto-regolamentazione, avremmo già avuto fallimenti di industrie auto, questo avrebbe portato ad un ri-allineamento sia delle quote di mercato, sia della libera competizione sia AD UN ABBASSAMENTO DEI PREZZI per la legge della domanda-offerta e non per l'artificio degli incentivi.
L'auto l'avrei VERAMENTE PAGATA 6500-7500 euro e non per finta...Una maggiore convenienza dei prezzi avrebbe portato ad una ripresa della domanda........
...continua su Gli Auto-Incentivi

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Goldman PIL

aggiornamento delle 13,30
Orpo! Goldman Sachs ha cannato le previsioni: PIL USA a +3,5% come da attese o poco più (a seconda della fonte previsionale di riferimento)...
Che in GS siano stati più diabolici di quanto si possa immaginare??...;)
Ma non voglio fare troppo il sospettoso.

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Oggi alle 13.30 esce 'sto benedetto ed attesissimo dato sul PIL USA del 3° trimestre: dovrebbe sancire l'inversione di tendenza dell'economia americana, l'inizio della Ripresa tecnica e jobless...

Seconda la media delle previsioni stilata da Bloomberg, il PIL USA dovrebbe finalmente crescere del +3,3% dopo aver inanellato 4 trimestri di fila in negativo, due dei quali a botte da -6% -5%. Una cosa mai successa dal 1947 ovvero dal primo anno di rilevazioni ufficiali, altrimenti scommetto che saremmo potuti risalire anche più indietro nel tempo.

Non sto a ripetere per l'ennesima volta che la maggior parte di questo "mini-boom" trimestrale (se confermato) sarà dovuto a fattori straordinari ed una tantum: 11.500 miliardi di dollari messi in campo dal Governo USA (!), politiche monetarie iper-espansive messe in campo dalla FED a livelli mai tentati prima, processo di re-stocking etc
Il problema sarà il DOPO-Protesi, sarà vedere se l'economia USA sarà in grado di crescere e camminare con le proprie gambe anche nei trimestri successivi.
Come scrivevo recentemente in "Anche Draghi ha dei dubbi..."
...Non per nulla sono mesi che parlo di Ripresa basata principalmente su: re-stocking, piani di stimoli, politiche monetarie iper-espansive e fuori dai canoni, sbracamento dei debiti pubblici etc etc
Mentre i veri motori di una Ripresa solida e duratura sono ancora assenti od anemici.
Gli articoli in merito a questa Ripresa, basata per adesso sulle "protesi" e sul "socialismo Keynesiano", sono "innumerevoli" in questo Blog.
Il primo di essi è stato un'anticipazione in "tempi archeologici": ancora nel pieno della Crisi provavo ad allungare il collo per vedere più lontano: Un po' d'aritmetica
Ed a seguire: Il Rimbalzo, Ci siamo comprati la Ripresa..., Il Generale Keynes ed i Marines
Ultimamente ho parlato "del rumore di fondo" degli incentivi che rende difficile capire se l'economia riuscirà a camminare con le sue gambe quando gli effetti saranno svaniti: Cannibalizzazione, I conti tornano

La cosa curiosa è l'ormai abituale "previsione del giorno prima" della mitica Goldman Sachs che proprio ieri ha rivisto al ribasso le sue previsioni sulla crescita del PIL a +2,7%
vedi Will Thursday’s GDP Release Disappoint?

Successe già sull'ultimo rapporto occupazionale americano: il giorno prima Goldman anticipò una previsione peggiorativa e le borse crollarono.
Il giorno dopo il rapporto occupazionale uscì quasi indentico alla previsione di Goldman deludendo di brutto le attese ma le borse se ne infischiarono riuscendo addirittura a passare in verde per un po' di tempo...perchè AVEVANO GIA' SCONTATO il dato il giorno prima.
Come scrissi in Gossip Goldman
...Goldman Sachs, per il bene del paese, fa uscire immediatamente nella giornata di Giovedì 1 ottobre una pesante revisione delle sue previsioni sul rapporto ocupazionale: perdita posti rivista in peggio a -250mila da -175mila...
Giovedì le Borse americane amplificano le perdite anche sulla spinta di questa previsione e vanno giù a -2% / -3%: ormai quando vaticina GS tutti la ascoltano come se avesse la palla di cristallo...ed in effetti ce l'ha...

Il crollo causato dalla paura disoccupazione viene quindi ANTICIPATO dalle borse ammorbidendo ed offuscando il collegamento diretto con il rapporto occupazionale che uscirà il giorno dopo ed attenuando quindi l'effetto psicosi che avrebbe innescato un crollo di borsa collegato all'attuale più grande PAURA dei cittadini americani: quella del posto di lavoro.
...

Vedremo se anche stavolta si ripeterà lo stesso schema che avevo individuato circa un mese fa: previsione al millimetro di Goldman e notizia deludente scontata sostanzialmente il giorno prima...
Anche se gli schemi in Borsa, checchè se ne dica in giro, non si ripetono quasi mai allo stesso modo.
Del resto ormai è risaputo: Goldman Sachs ha una succursale direttamente dentro la Casa Bianca...quindi basta chiamarla semplicemente selezionando un interno, senza nemmeno far pesare sulle spalle dei contribuenti il costo di una chiamata extra-urbana...
.

mercoledì 28 ottobre 2009

Incentivi for ever


Et voilà: il Senato degli USA sarebbe ad un passo dall'estendere il bonus fiscale per l'acquisto della prima casa, in scadenza a Novembre ma di fatto già esauritosi dai primi di ottobre perchè i tempi tecnici per la presentazione dei documenti sono di circa un mese.
L'importo detraibile subirebbe però un "drastico" taglio però da 8000 dollari a 7290 dollari...
Il nuovo periodo di pompaggio dell'immobiliare USA andrebbe dal 1 dicembre 2009 al 30 aprile 2010: in ogni caso la minestra riscaldata dovrebbe essere meno efficace perchè la maggior parte delle persone intenzionate a comprare una nuova casa si sono già fiondate nella prima tornata non essendo sicuri che ci fosse una seconda tornata.
Democratici e Repubblicani si stanno mettendo d'accordo e nel pacchetto come controparte ci potrebbe essere anche l'estensione dei sussidi di disoccupazione che stanno "scadendo" a go-go visto che per trovare un lavoro in USA ormai ci vogliono secoli.
Tanto "paga Pantalone" (lo Stato) ed il Debito pubblico non è un problema.
La Grande Crisi è stata causata dal troppo debito e per uscirne naturalmente basta spararsi in vena ancora più debito...

Negli States il miglioramento dei dati macro immobiliari di questi mesi è stato principalmente causato proprio da questo programma di bonus fiscale oltre che da fattori stagionali (picco annuale del ciclo di vendite tra aprile e settembre).
Il rischio è che dopo l'esaurimento del bonus ed in concomitanza con il periodo più debole del ciclo annuale di vendite, s'innesti nuovamente una severa marcia indietro nell'immobiliare USA (sia nelle compravendite che nei prezzi) come sarebbe solo NATURALE in un ciclo economico post-Bolla speculativa.
Questi concetti li abbiamo già ribaditi più volte in questo Blog.
Ma visto che lo sgonfiamento della Bolla immobiliare USA è una delle cause primarie di questa Crisi, ecco che la Bolla va sostenuta, ri-gonfiata...e non solo dal sopracitato programma ma anche dalla possibilità di dedurre dalle tasse gli interessi pagati sul mutuo nonchè dall'erogazione "allegra" di mutui convenientissimi da parte delle statalizzate Fannie Mae e Freddie Mac. E non dimentichiamoci i maneggi della FED per tenere i tassi d'interesse dei mutui a livelli bassissimi.
Ormai più che di "cicli economici" sarebbe più esatto parlare di "cicli di bolle"....

Del resto quando Goldman Sachs vaticina...il Governo USA drizza le orecchie ed obbedisce.
Come scrivevo un paio di giorni fa....
...Goldman Sachs se ne esce con un report dove dice che l'immobiliare USA scenderà di un altro 10% dopo l'esaurimento dei bonus fiscali per l'acquisto di prima casa. vedi Mercato Libero GOLDMAN SACHS AVVISA: IL MERCATO IMMOBILIARE AMERICANO CONTINUERA' A SCENDERE! E SE LO DICE GOLDMAN!
Tra parentesi la campagna dei Bonus Fiscali ha innescato un altro scandalo con una marea di richieste irregolari e frodi varie...come accennavo in Notizie da Marte: Episodio III....

Del resto qui in Italia lo sappiamo bene: quando si cade nel vizio degli incentivi statali, difficile poi smettere e disintossicarsi.
Oltre ai noti effetti collaterali di dipendenza, assuefazione ed alterazione degli equilibri di mercato, il problema delle politiche statali d'incentivi è che sicuramente pesano ancor più sui debiti pubblici già sbracati mentre l'eventuale rapporto virtuoso costi/benefici rimane tutto da dimostrare...

aggiornamento ore 12
Continua lo sgonfiameno della mini-bolla causata dagli incentivi-casa negli USA: ecco perchè i politici devono prolungare il bonus fiscale sperando che tra 6 mesi...chissà..."io speriamo che me la cavo"...

Us market mover: -12,3% indice richieste mutui MBA
L'indice americano di richieste mutui registra nella settimana del 23 ottobre un calo pari al 12,3% a quota 562,3 punti. Il dato precedente aveva registrato un calo pari al 13,7% a 641 punti

aggiornamento ore 15
Come vado anticpando da tempo, la Ripresa Immobiliare in USA NON SOPRAVVIVE senza la terapia intensiva....
Vedremo cosa succederà anche agli altri settori dopo la fine degli stimoli.

USA: VENDITE DI CASE NUOVE IN RIBASSO -3.6%
Si tratta della prima battuta d'arresto dopo cinque mesi consecutivi di rialzi. Il dato di settembre e' inferiore alle stime degli economisti e alimenta i dubbi circa la ripresa del mercato immobiliare....

Associated Press titola
New Home Sales Drop Unexpectedly- AP
Sales of new homes dropped unexpectedly last month as the effects of a soon-to-expire tax credit for first-time owners started to wane.
UNEXPECTEDLY 'STA CIPPA! Bastava leggere il mio Blog e non solo...;)
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martedì 27 ottobre 2009

Liquidazioni & Beneficenza


Come anticipavo ieri in "Tira un'aria strana" : .....A me puzza che 'ste girate così veloci al ribasso siano causate dalle vendite forzate degli Hedge Funds sotto inchiesta o spaventati...

Stasera arrivano conferme che l'Hedge Funds Galleon abbia liquidato in tutta fretta la maggior parte del suo portafoglio da 3,7 miliardi di dollari.
Per inciso parliamo del fondo di Raj Rajaratnam travolto dall'inchiesta sull'Insider Trading che sta terrorizzando Wall Street.
Infatti si è innescato il timore che il fondo venga congelato a seguito dell'inchiesta in corso ed è partita la corsa ai riscatti.
E' possibile che anche altri fondi, temendo un qualche coinvolgimento, abbiano liquidato parte dei loro portafogli.
Infine come sempre la speculazione cavalca ed amplifica qualunque cosa...


Nel frattempo la prima "mega-asta di beneficenza" di titoli di stato americani a 2 anni è andata a ruba con interessi ben al di sotto delle previsioni.

$44 Billion 2 Year-Note Auction Closes At 1.02% High Yield
  • Yields 1.020% vs. Exp. 1.051%
  • Bid-To-Cover 3.63 vs. Avg. 2.96 (Prev. 3.23)
  • Indirects 44.5% vs. Avg. 50.2% (Prev. 45.18%)
  • Indirect Bid-To-Cover 2.1
  • Allotted at high 3.21%
Il fatto che continuino a strapparsi di mano 'sti titoli di Stato USA a rendimenti da fame rimane la più grande MAGIA messa in piedi da Bernanke & co...
Questo era solo il "due anni": monitoriamo le prossime aste più "lunghe" a 5 e 7 anni, nelle quali sarà necessario essere più temerari per fare della beneficenza agli USA....
Occhio dunque all'indubbia correlazione tra "aste di beneficenza" ed andamento delle borse; anche se non sempre è una correlazione rilevante, dipende dal contesto.
leggi in merito T-Bond Mania
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Yes, no more bailouts, no more bailouts!



Chicago, 26 ottobre 2009
Mentre si stava recando alla Convention annuale dell'American Bankers Association (una sorta di ABI in salsa americana), la capa della FDIC Sheila Bair ha avuto la sfiga di incrociare la massa dei contestatori ivi appositamente convenuti in occasione del Chicago Showdown...(vedi il mio articolo Anche gli Americani nel loro piccolo s'incazz.....)

Prima di andare all'appuntamento con i suoi "amichetti" delle Banche, Sheila ha deciso di fare un po' di P.R. con i cittadini americani inkazzati mettendo in piedi un bel discorsetto con toni piatti da telescrivente... a parte un paio di applauditissimi "picchi" populisti.

picco n° 1: Sheila dice di aver fortemente caldeggiato la creazione dell'agenzia per la protezione dei consumatori in campo finanziario: carte di credito, mutui etc
...Bisogna difendere i poveri cittadini americani dalle inkiappettate del truffaldino sistema finanziario che prepara contratti scritti in piccolo, col succo di limone ed in aramaico antico....incomprensibili insomma per la maggioranza del "poppolo" analfabeta e sprovveduto.

Bair said she "strongly supports" the creation of a consumer financial protection agency, which would shield Americans from confusing credit card and mortgage offers. Bair also expressed regret that existing regulations hadn't done more to prevent the crisis.
Here's Bair: "In looking at indecipherable credit card statements and documents, mortgages you can't understand and APRs from payday loans and high overdraft fees, I don't see how anyone can say we've done a good job protecting consumers from financial services."

APPLAUSI, FISCHI ED URLETTI DI APPROVAZIONE


picco n° 2:
Esaltata dall'approvazione della folla, Sheila cala l'asso di bastoni e rincara la dose.
...E' ora di mettere fine alla dottrina del too-big-too-fail...Ebbene sì: basta con i salvataggi a spese dei contribuenti, basta con i salvataggi!

Bair also added, "It's time to put an end to the 'too big to fail' doctrine... Yes, no more bailouts, no more bailouts!"

APPLAUSI, FISCHI ED URLETTI DI APPROVAZIONE - DI MAGGIORE INTENSITA'
OVAZIONE FINALE CON HOLA

Subito dopo l'elegante quanto austera "Sheila di ferro" si è defilata per raggiungere la convention dei suoi amichetti Banchieri....
Purtroppo non mi è pervenuto il discorso che avrà tenuto alla Convention....
Un confronto tra le due arringhe sarebbe stato mooooolto interessante.

Come si suol dire... "dare un colpo al cerchio ed uno alla botte".
Del resto il crescente malcontento dei cittadini americani va tenuto sotto controllo non solo facendo salire le borse ma anche promettendo qualche bella "pulizia": tanto promettere non costa nulla....;)

Vedi anche il mio articolo Come le mosche...(e siamo a 106): Sheila Bair (FDIC) tranquillizza gli americani con un video-messaggio
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lunedì 26 ottobre 2009

Tira un'aria strana


Tira un'aria strana sui mercati...
La Borsa USA è girata in pochi minuti da +1% a -1%
La Borsa italiana è finita quasi a -2% in pochissimi minuti, con una linea di grafico più ripida di una voragine...
Potrebbe rientrare anche tutto ma l'aria che tira è strana, richiama "vecchi ricordi" di "lontani" mesi fa...
BofA perde il 6%....bancari e finanziari molto deboli.

Ieri notte è fallita Capmark nel quasi totale silenzio: un colosso del CRE (commercial real estate) ovvero del settore che potrebbe diventare la SECONDA ONDA dopo i Subprime. Capmark ha stretti legami con Citigroup, uno dei carrozzoni bancari messi peggio in USA sulla quale girano rumors...
vedi Mercato Libero COMMERCIAL REAL ESTATE: CAPMARK FINANCIAL GROUP A GAMBE ALL'ARIA.

L'altro giorno Wells Fargo (l'altra banca malata piena "home loans" a rischio) prima è salita sugli allori per una super-trimestrale, poi è caduta trascinandosi dietro tutta Wall Street perchè a quella stessa trimestrale non chi ha più creduto nessuno... (ha dato "la stura" il giudizio negativo di un top-analista).
Wells Fargo Earnings: First Leak in the Dam?

Goldman Sachs se ne esce con un report dove dice che l'immobiliare USA scenderà di un altro 10% dopo l'esaurimento dei bonus fiscali per l'acquisto di prima casa.
vedi Mercato Libero GOLDMAN SACHS AVVISA: IL MERCATO IMMOBILIARE AMERICANO CONTINUERA' A SCENDERE! E SE LO DICE GOLDMAN!
Tra parentesi la campagna dei Bonus Fiscali ha innescato un altro scandalo con una marea di richieste irregolari e frodi varie...come accennavo in Notizie da Marte: Episodio III.

Ieri sul fondo della piscina viene trovato morto il socio di Bernie Madoff: in mezzo ci sono circa 6,7 miliardi di dollari di ragioni...

Negli USA hanno messo in piedi la maggiore operazione della storia contro hedge funds e trader di Wall Street per insider trading: si sta allargando ogni giorno usando tecniche molto dure simili a quelle usate per la mafia per far cedere e collaborare velocemente quanta gente possibile.
Questa azione repressiva su Galleon che si sta allargando...
Il fondo da 5 miliardi Galleon sta liquidando tutto ed è una delle ragioni del cedimento di borsa in corso e chiude prima ancora che si sappia cosa esattamente sono le accuse.
Le procure usano lo stile all'italiana di passare le intercettazioni alla stampa e poi però usano anche la tecnica americana di minacciare 17 capi d'accusa di "ostruzione di giustizia" e "mail fraud" che si applicano con facilità a tutti, per cui ti parlano di 20 di anni di carcere se non denunci altri e collabori e se leggi anche oggi i traders e altri insider stanno venendo giù come pere. E' ovvio che una azione così pesante e senza precedenti viene dall'alto, per far vedere che si fa giustizia e calmare la gente, fermare il crollo nei sondaggi visto che anche il Dow Jones a 10.000 non è servito
Nelle interviste i traders si comportano come se niente fosse ma non è mai successo che i telefoni di dozzine di persone fossero messi sotto controllo per insider trading, ora hanno tutti paura a passarsi informazioni

Negli USA ormai la gente scende in piazza quasi tutti i giorni: contro Wall Street, contro Goldman Sachs, contro le banche d'affari, contro un sacco di cose.
La gente è incavolata nera e c'è aria di rivolta contro tanti intoccabili Totem.
Vedi il mio articolo Anche gli Americani nel loro piccolo s'incazz.....

La capa della FDIC ovvero del fondo USA che garantisce i conti correnti se ne esce venerdì con un video-messaggio per tranquillizzare gli americani: i loro soldi sono al sicuro e non perderanno nemmeno un cent.
Peccato che sto video faccia venire i brividi...pieno di sorrisetti rassicuranti quanto forzati.
La FDIC non ha quasi più soldi in cassa e bisogna farli saltare fuori da qualche parte, ed in fretta anche.
Intanto nel week-end ti saltano 7 "banchette" americane, ed il conteggio dei fallimenti nel 2009 sale a 106...
Vedi il mio articolo Come le mosche...(e siamo a 106): Sheila Bair (FDIC) tranquillizza gli americani con un video-messaggio

Questa settimana "mega-aste di beneficenza" di T-bond USA: 182 miliardi da elemosinare in giro per il mondo allo scopo di sostenere il maggiore incremento di debito pubblico americano dalla WWII....
Record Treasury Supply On Deck: $116 Billion In Bond Issues, $182 Billion Total; Will Debt Ceiling Be Breached Next Week?


Insomma tira un'aria strana....
A me puzza che 'ste girate così veloci al ribasso siano causate dalle vendite forzate degli Hedge Funds sotto inchiesta o spaventati.
Ma potrebbe anche essere LA SECONDA ONDA: difficile però che le venga permesso di dispiegarsi.
Vediamo la Manina della FED cosa farà questa volta...
(leggi An Overview Of The Fed's Intervention In Equity Markets Via The Primary Dealer Credit Facility)

Del resto come ho sempre detto Toro Drogato è soggetto a COLLASSI improvvisi ed a GALOPPATE fenomenali: tipico dei "cocainomani"...
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domenica 25 ottobre 2009

Come le mosche...(e siamo a 106): Sheila Bair (FDIC) tranquillizza gli americani con un video-messaggio


Cari amici vicini e lontani....rieccoci qua con la nostra telenovelas settimanale sui fallimenti delle banchette (si fa per dire) americane.
Per "banchette" infatti s'intendono TUTTE le banche USA "coperte" dalla FDIC (Fondo di Garanzia dei Depositi), escluse le prime 10 banche too-big-to-fail che invece sono coperte direttamente dal Governo, in tutti i sensi....

Mi arrogo il merito di essere stato il PRIMO ed a lungo l'unico in Italia ad informare e martellare su questo preoccupante fenomeno dalle molteplici conseguenze ed implicazioni.
Mo' ne parlano un po' tutti perchè ormai "fa notizia"... ma se l'informazione si fa solo in base al parametro dell'audience, invece di anticipare i processi socio-economici si rischia di arrivare troppo tardi quando ormai "i buoi sono scappati dalla stalla"...

Ecco la mia FATICACCIA DOMENICALE.

BREVE PARENTESI STORICA (e sue ripercussioni sulla situazione attuale)

La FDIC è stata fondata nel 1933 attraverso il Glass-Steagall Act allo scopo di garantire i soldi depositati su conti correnti.
Sono 75 anni che questo Fondo, alimentato con una tassa pagata dalle 8195 banche aderenti, protegge immancabilmente i risparmi degli americani giacenti sui conti bancari (solo fino ad un certo tetto massimo di giacenza che si è evoluto nel tempo).
Non per nulla la FDIC è stata concepita e strutturata proprio dopo la grande Crisi del 1929 durante la quale fallirono una marea di banche ed una marea di americani persero il loro soldi peggiorando nettamente l'impatto socio-economico della Crisi e la sua durata.
Vi ricordo che il Glass-Steagall Act fu il pacchetto di norme post-1929 che riformò il sistema bancario e finanzario con linee guida che spesso perdurano ancora oggi.
Si discute sul fatto che proprio la recente rimozione di alcune di queste "sagge e durature" regole abbia portato alla Grande Crisi attuale.
Per esempio la recentemente invocata separazione tra banche commerciali e banche d'investimento fu imposta negli Stati Uniti dal Glass-Steagall Act del 1933 e rimossa soltanto recentemente con il Gramm-Leach-Bliley Act del 1999.
Il Glass-Steagall Act proibiva alle banche commerciali (retail), o a società da esse controllate, di sottoscrivere, detenere, vendere o comprare titoli emessi da imprese private. Questa rigida separazione venne decisa dopo che un comitato d'inchiesta (noto come Pecora Committee), promosso dal Senato americano in seguito ai numerosi fallimenti conseguenza della crisi del '29, verificò che alcune banche avevano collocato presso i propri clienti titoli emessi da imprese loro affidate, e che queste avevano successivamente utilizzato i fondi così raccolti per rimborsare i prestiti precedentemente concessi dalla banca. In sostanza, le banche avrebbero trasformato potenziali sofferenze in emissioni collocate presso i propri clienti.
Paradossalmente le banche d'investimento sull'orlo del collasso tra ottobre 2008 e marzo 2009 presero in tutta fretta lo status fittizio di "banche commerciali" (retail) proprio per accedere a pieno titolo alle protezioni del piano governativo TARP di salvataggi e tamponamenti bancari e per godere di una serie ulteriore di "paracadute".
Oltre il danno la beffa verrebbe da dire: Goldman Sachs & affini passano la giornata ad inventarsi nuovi sistemi su come speculare al meglio.... fregandosene delle eventuali e distruttive conseguenze socio-economiche causate dai loro giochini.
Inoltre Goldman Sachs sta pensando di giocare a lascia o raddoppia con i suoi Bonus 2009, naturalmente raddoppiando...: 20 miliardi di bonus contro i 10 miliardi ricevuti dallo stato per non fallire...
Banche iper-speculative come QUESTA hanno potuto accedere alle stesse protezioni della banche retail che sostengono (più o meno) l'economia reale....:eek:
Non a caso nel mio recente articolo sul forte malcontento esploso tra la gente comune in USA "Anche gli Americani nel loro piccolo s'incazz....." scrivevo: ...c'è gente che si chiede ora quanto tempo occorra prima che qualcuno con un mitra e delle bombe non si presenti alla sede di Goldman Sachs...

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LA FDIC CON LE SPALLE AL MURO: LE SOLUZIONI SUL TAVOLO

In effetti negli USA ormai serpeggia la preoccupazione in merito ai propri soldini depositati sulle banchette...e non sono preoccupazioni infondate.
Infatti, come scrivo da secoli, la FDIC si trova quasi a secco ed in USA si stanno scervellando per trovare un sistema rapido di rimpiguare la cassa ormai quasi vuota del Fondo.

Ci sono alcune soluzioni sul tavolo ma tutte presentano vari ostacoli alla loro attuazione.

Naturalmente è già pronto da tempo un piano d'emergenza come scrivevo in Come le mosche...( e siamo a 94)
............Urge dunque trovare una soluzione per coprire il BUCO della FDIC, ovvero del fondo di garanzia che copre i BUCHI delle banche associate.
Insomma si è creato un BUCO al quadrato...........
FDIC's Bair: DIF May Borrow from Treasury
La FDIC potrà prendere a prestito dal Tesoro...100 miliardi di dollari qua (2009) ed altri 500 miliardi di dollari là (2010)...insomma quasi un secondo piano TARP ovvero il piano salva-too-big-to-fail da 700 miliardi di dollari.
E badate bene, questi soldi la FDIC li deve RESTITUIRE al Tesoro prima o poi: nella grande crisi degli anni '90 delle Savings&Loans quando fallirono migliaia di banche, la FDIC si fece prestare "solo" 15 miliardi di dollari...e li sta ancora restituendo adesso (rate su 30 anni)....
Pensate come sarà "facile" restituire un prestito 40 volte superiore!
Per restituire l'eventuale prestito la FDIC dovrà incrementare notevolmente "la percentuale" richiesta alle banche associate, le quali stanno già restringendo il credito ed incrementando il capitale per fare fronte alle future perdite (mutui, prestiti, carte di credito). Le banchette si troveranno sul groppone un altro carico da portare.
Nel frattempo con una "extra-tassettina" alle associate la FDIC si è già rimpinguata di ulteriori 5 miliardi: un po' di spiccioli che ha già speso per coprire la moria di moscerini, mosche e mosconi....
E poi ci si sorprende che sia in atto un credit crunch da Grande Depressione...

Ma come scrivevo in Come le mosche...(e siamo a 95 ): la FDIC ha le spalle al muro questa soluzione presenterebbe un SERIO OSTACOLO
........Ma ecco il colpo di scena da Telenovelas: secondo quanto riportato da Bloomberg, il portavoce del Tesoro Andrew Williams avrebbe affermato in un'intervista che prestare soldi alla FDIC potrebbe essere una via non percorribile perchè si sfonderebbe il tetto da 12.100 miliardi di dollari (!) del limite massimo di debito approvato dal Congresso.
...Infatti anche la politica USA di stampare denaro e di aumentare a dismisura il debito pubblico si è posta un limite e per infrangere questo limite il Congresso dovrebbe tornare a votare un nuovo tetto massimo di debito ancor più "stellare"...
Come potete immaginare, prima di tutto i tempi tecnici non sarebbero brevissimi (e la FDIC ha molta fretta) e non sarebbe nemmeno facile ottenere una maggioranza compatta che voti tale provvedimento senza esitazioni: infatti in molti ormai rumoreggiano contro la politica socialista-keynesiana di Obama che ha portato al maggior incremento di debito pubblico USA dai tempi della II Guerra Mondiale e che rischia di ipotecare il futuro di figli e nipoti.

Si è passati dunque alla soluzione B, che rappresenterebbe solo un tampone per guadagnare tempo visto che si raccattarebbero "solo" una trentina di miliardi...
Ma anche questa soluzione presenta vari OSTACOLI.
Lo preannunciavo in Mi anticipi sull'unghia le tasse del 2010, 2011, 2012?
..........La soluzione che al momento appare in pole position sarebbe la seguente:
La FDIC riscuoterebbe in anticipo la tassa che pagano le sue associate, non solo quella del 2010 ma anche quella del 2011 del 2012!
In questo modo raccatterebbe 36 miliardi di dollari.
La cosa in USA sta suscitando un certo scalpore perchè là non sono abituati come da noi a pagare tasse in anticipo su entrate non ancora percepite e su presunzioni di presunzioni, stabilite strumentalmente a seconda della bisogna di cassa...
Questa soluzione sarebbe preferibile ad un ulteriore tassa staordinaria una tantum, dopo quella già imposta a giugno 2009 per 5,6 miliardi di dollari: l'anticipo delle tasse non andrebbe iscritto immediatamente a bilancio ed avrebbe un minore impatto.
Infatti il problema di questa "spremuta a mo' di limone" a carico delle banchette (mentre le too-big-to-fail s'ingrassano) sarebbe di aumentare ulteriormente il credit crunch già in atto.
Va riconosciuto che almeno le "Banchette" e la FDIC stanno provando a cavarsi d'impiccio con le proprie forze, senza l'aiuto dei soldi dei contribuenti...


Insomma pare che sia in pole position una SOLUZIONE TAMPONE rapida ed indolore: coprire i conti correnti delle banche fallite permettendo al Fondo della FDIC di ANDARE IN ROSSO.
Si stanno indebitando tutti all'infinito...perchè non potrebbe farlo anche la FDIC?
E non mi chiedete come funzionerebbe questa COPERTURA IN ROSSO perchè non l'ho capito: cercherò di sintonizzarmi sulla LORO mentalità per capire il meccanismo....ma non sarà facile....

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IL VIDEO-MESSAGGIO "TRANQUILLIZZANTE" DI SHEILA BAIR (FDIC)

La Garanzia sui conti correnti offerta dalla FDIC è una certezza granitica per i correntisti americani, una certezza che ha impedito la corsa agli sportelli ad ottobre 2008 ed a marzo 2009, una certezza su cui si basa la confidence minimale nel sistema bancario, anche se disastrato e scricchiolante.
Per celebrare il superamento delle 100 candeline di fallimenti bancari in meno di un anno, la "capa" della FDIC Sheila Bair ha pensato bene di fare un video-messaggio per tranquillizzare il popolo dei correntisti americani (venerdì 23 ottobre).
Guardatevi questo VIDEO (in inglese)...ne vale la pena: si cerca di trasmettere SICUREZZA ma i sorrisini forzatamente tranquillizzanti della "Sheila di ferro" fanno venire i brividi....
Anche se non capite cosa viene detto, concentratevi sulla mimica perche la Bair è una persona onesta: non è brava a fingere e mentire anche se ormai è costretta a farlo....
Anche perchè, dopo quanto vi ho raccontato, sono evidenti le dissimulazioni e le menzogne contenute nel suo discorso: vengono date per scontate soluzioni tranquilizzanti che per ora non sono percorribili oppure presentano un percorso irto di ostacoli...
Per esempio quando la Sheila Bair "banfa" "...but as I said we have the ability to immediately access up to $500 billion from our Treasury line ..." mentre allo stato attuale tale soluzione NON è immediata.
Oppure vengono fatti dei paragoni tranquillizzanti ma FUORVIANTI quando Sheila compara l'enorme numero di banche fallite durante la crisi delle Saving&Loans con il numero inferiore di fallimenti di questa Crisi.
E' vero da un punto di vista quantitativo: le banche fallite in questo periodo sono in numero inferiore alla moria negli anni '80-'90 delle Saving & Loans (simili alle nostre casse di risparmio).
Ma il numero non è l'unico parametro da considerare: le banche di oggi sono mediamente molto più ramificate ed hanno molti più assets e depositi. Per capirci si potrebbe dire che una banca che fallisce oggi può anche "valere" come 10 fallimenti di 20 anni fa.
Bellissimo e da brividi anche il Primo Piano finale dove "The Woman in Red" (non a caso...:D), sfoggiando i suoi migliori sorrisi, ribadisce ai cittadini americani di stare tranquilli....i loro soldi sui conti correnti sono al sicuro....non perderanno nemmeno un cent....
Brrrrrrrrrrr



Inquietante vero?
Pensate che la FDIC ad agosto 2009 se ne era uscita con un video (molto più sincero ed autentico...) che scoraggiava a mettere i soldi sotto al materasso....tanto per capire l'atmosfera che regna negli USA, al di là della cortina di proclami tranquilizzanti da parte di Istituzioni e mass-media.




Anche perchè diciamocelo CHIARO: buona parte del sistema Bancario mondiale è ancora INSOLVENTE ma rimane in piedi solo perchè garantito in toto dagli Stati nazionali.
Tanto per capire la SFASATURA tra la FORMA e la SOSTANZA...recentemente è uscito un report che sostiene come a settembre ed ottobre 2008 la FED e il Tesoro USA avessero messo in funzione un sistema di monitoraggio istantaneo dei prelievi bancomat in tutto l'America, in accordo con le banche, per rilevare aumenti improvvisi di prelievi di contanti.
Si temeva l'esplosione di un panico improvviso e si monitorava la situazione dei prelievi bancomat in tempo reale.
Insomma si era "alla frutta" ma scommetto che quel "sistema di controllo" tuttoggi è ancora in funzione....;)

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COME LE MOSCHE: LA TELENOVELAS CONTINUA (106esima puntata)

Questo week-end sono saltate 7 "banchette" portando il conteggio a 106 dall'inzio dell'anno.
Faccio NOTARE che per la prima volta TUTTE queste banche sono state CHIUSE a totale carico del FDIC: non è stato possibile trovare nessuna banca acquirente che si facesse carico anche solo parzialmente dei conti correnti o degli assets delle banche fallite, come invece è successo fino a pochissimo tempo fa.
Non mi cuba la differenza tra il totale dei depositi+assets delle banche fallite ed il costo per l'FDIC che risulta essere inferiore al sopracitato totale: mi puzza che i correntisti abbiano inziato a perdere dei soldi tra eccedenza rispetto alla giacenza massima garantita per intestatario (innalzata a 250mila dollari solo fino al 2013) e svalutazione di assets...oppure dilazioni nei rimborsi.
Devo indagare: quando avrò una risposta certa vi farò sapere.

1- Partners Bank, Naples, Florida, was closed
As of September 30, 2009, Partners Bank had total assets of $65.5 million and total deposits of approximately $64.9 million
The FDIC estimates that the cost to the Deposit Insurance Fund (DIF) will be $28.6 million.

2- American United Bank, Lawrenceville, Georgia, was closed
As of August 11, 2009, American United Bank had total assets of $111 million and total deposits of approximately $101 million. ...
The FDIC estimates that the cost to the Deposit Insurance Fund (DIF) will be $44 million.

3- Hillcrest Bank Florida, Naples, Florida, was closed
As of October 1, 2009 , Hillcrest Bank Florida had total assets of $83 million and total deposits of approximately $84 million.
The FDIC estimates that the cost to the Deposit Insurance Fund (DIF) will be $45 million.

4- Flagship National Bank, Bradenton, Florida, was closed
As of August 31, 2009, Flagship National Bank had total assets of $190 million and total deposits of approximately $175 million.
The FDIC estimates that the cost to the Deposit Insurance Fund (DIF) will be $59 million.

5- Bank of Elmwood, Racine, Wisconsin, was closed
As of September 30, 2009, Bank of Elmwood had total assets of $327.4 million and total deposits of approximately $273.2 million. ...
The FDIC estimates that the cost to the Deposit Insurance Fund (DIF) will be $101.1 million.

6- Riverview Community Bank, Otsego, Minnesota, was closed
As of August 31, 2009, Riverview Community Bank had total assets of $108 million and total deposits of approximately $80 million.
The FDIC estimates that the cost to the Deposit Insurance Fund (DIF) will be $20 million.

7- First Dupage Bank, Westmont, Illinois, was closed
As of July 31, 2009, First Dupage Bank had total assets of $279 million and total deposits of approximately $254 million.
The FDIC estimates that the cost to the Deposit Insurance Fund (DIF) will be $59 million.

Per capire come funziona nella pratica la procedura adottata dalla FDIC per chiudere le banche fallite leggete un mio passato articolo Come le mosche (e siamo a 52): dietro le quinte


Cadono dunque come le mosche le banche "minori" degli Stati Uniti (che come abbiamo visto poi tanto "minori" non sono...).
Aggiorniamo brevemente la contabilità delle banche fallite in USA nei primi 10 mesi del 2009.
Siamo arrivati a numero 106...
Ecco la lista aggiornata delle banche fallite in USA che hanno richiesto l'intervento del FDIC, il fondo di garanzia americano dei correntisti - http://www.fdic.gov/bank/individual/failed/banklist.html
Dal 2000 al 2007 sono "saltate" 27 banche USA
Nel solo 2008 ne sono "saltate" 25
Nel 2009, fino ad oggi, ne sono "saltate" 106.
Negli ultimi 20 mesi di crisi le banche "saltate" sono 131.


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