venerdì 30 luglio 2010

Grecia: il Pireo ha appena dichiarato DEFAULT


Chiunque sia stato in Grecia conoscerà il porto del Pireo.
Fin dai tempi antichi è stato il mitico porto di Atene, teatro di tanti episodi da libro di Storia Classica.
Adesso è uno dei principali punti partenza/arrivo dei traghetti che portano i turisti a ciulare ed a prendere la tintarella nelle Isole Cicladi: i tempi cambiano....
Per inciso è il principale porto della Grecia, il primo porto passeggeri dell'Europa ed il terzo porto passeggeri del mondo
E' anche uno dei principali porti commerciali d'Europa ed il primo porto commerciale del Mediterraneo dell'Est.

Ebbene il Pireo è anche una città satellite di Atene e nientepopodimeno che il secondo conglomerato urbano dell'Attica.
ed HA APPENA FATTO DEFAULT per 275 milioni di dollari....
ovvero NON PUO' PIU' RIPAGARE I SUOI DEBITI.
Atene naturalmente non ha i soldi per un BAILOUT....
Vediamo se qualcuno ce li mette...

Ma tanto ormai le problematiche di Debito Pubblico degli Stati Sovrani sono finite nel dimenticatoio...
Contano solo gli stress-test-di-tutto-relax delle banche UE o le trimestrali globalizzate e taglia-costi-in-casa-tua di Wall Street etc etc

Vediamo se ai Defaultini municipali seguirà qualche Default più grosso.

A Greek City Just Defaulted On $275 Million Of Debt -- Can The State Be Far Behind?

Since Athens agreed to budget cuts approaching 11% of GDP, local governments have seen a sharp decline in funding. Yesterday, the cut-off caused the city of Piraeus to announce a stop payment on $275 million of debt.

Mayor Panagiotis Fasoulas demanded immediate payment of three years of owed funding or his city would abandon its own debt.

Kathimerini
:

Addressing a press conference, Fasoulas requested a meeting with government officials to find a solution that will allow the municipality to make good on its obligations - to citizens, employees and creditors. The mayor did not rule out the possibility of strike action - without determining what form this would take - to demand the monthly disbursement of some 1.6 million euros.

Piraeus City Hall currently owes some 210 million euros in debts amassed over the past 20 years. Over the past three years, the government has withheld state grants from Piraeus municipal authorities.
Fasoulas yesterday described the government's stance as «provocative,» noting that a total of 44 million euros had been spent on paying off municipal debts during his three years as mayor, while only 12 million euros had been spent during the eight years that his predecessor, Christos Agrapidis, had held the post.
Fasoulas said his municipality was not seeking privileged treatment but wanted to renegotiate the payment of its debts, paying larger installments at a lower interest rate.

Needless to say,
Athens doesn't have the money for a bailout.
So what happens if when Piraeus defaults -- Elliniko won't be far behind -- and great swaths of local government abandon their debts. And then...

PIL USA 2° Trim. 2010 +0,6% / dato annualizzato: +2,4%, sotto attese per +2,6% (rivisto al rialzo 1° trim.) + Fiducia Michigan + Chicago PMI



















Sto aggiungendo man mano altre considerazioni interessanti: ogni tanto rileggete l'articolo...E' un work in progress.

- Ricordo che +2,4% è un dato annualizzato
dunque nel secondo trimestre 2010 l'Economia USA è salita rispetto al trimestre precedente di uno "stellare" +0,6% (circa)...

- Delusione sulla componente consumi, coerentemente con tutti gli indicatori macro che abbiamo analizzato negli ultimi tempi
Consumption was 1.6%, lighter than expected
...In crescita dell'1,6 per cento i consumi personali negli Stati Uniti nel secondo trimestre 2010. Il consensus era di un progresso del 2,4 per cento. Nel primo trimestre il progresso annualizzato era stato del 3%....
Anche se ormai le Multinazionali stanno cercando di compensare altrove la debolezza del mitologico consumatore americano...(ma è ancora una mia ipotesi in cerca di conferme definitive).

- Mega-revisione al rialzo del PIL nel primo trimestre 2010: da +2.7% a +3.7% a causa soprattutto della revisione al rialzo nell'incremento delle scorte.
Changes to Q1 were extremely broad since the numbers went "final" a month back, GDP jumped a full point from 3.7% to 2.7% due to a large jump in non-residential investment and a huge spike in inventory build (the question is who will be buying) offset in part by a significant drop in service consumption.
Mah....revisioni da +1% in un botto....
Che arduo lavoro svolge il BEA: cercare di fare anticipazioni di dati che poi vengono regolarmente rivisti...e di brutto anche.

- Volendo questa super-Revisione al rialzo del trimestre precedente potrebbe anche essere letta in modo "pessimista"....
Infatti rallentare da un +2.7% ad un +2,4% è un conto....
Mentre rallentare da un +3,7% (revisione al rialzo) ad un +2,4% è una FRENATONA bella e buona...
Inoltre se la Revisione al Rialzo del 1° trim. è dovuta soprattutto ad un rialzo degli Inventories....e se nel 2° Trim. è diminuito in modo netto il contributo dei Consumi....
vorrà dire che tutta quella roba a magazzino rischia di fare le ragnatele e di causare un "avvitamento al ribasso" a livello di produzione nei prossimi trimestri.
A meno che tutta quella roba a magazzino non sia destinata al Nuovo Consumatore Emergente...

- Segno positivo (da approfondire) nei Business Investments che crescono in modo netto dal trimestre precedente.
Le aziende dunque investono e sono più ottimistiche sul futuro rispetto ai lavoratori/consumatori. Chissà come mai...;-)

- In ogni caso, come dicevo stamattina, DECISIVI per intepretare le tendenze Rallentamento/Double-dip saranno soprattutto il 3° ed il 4° trimestre 2010
(la Frenata o meglio la Smosciata degli stimoli e del re-stocking è iniziata in Giugno).

- Bel contributo dall'Immobiliare, grazie soprattutto al doping del Tax Credit.
Nel prossimo trimestre il doping non ci sarà più e l'immobiliare sta già rischiando di ricadere in Double-dip....
Real residential fixed investment increased 27.9 percent, in contrast to a decrease of 12.3 percent.
Residential investment was boosted by the tax credit and will decline in Q3.

- Pare proprio che il re-stocking (=rimpinguamento delle scorte tagliate di brutto durante l'abisso fine 2008-inizio 2009) si stia esaurendo. E non potrebbe essere altrimenti con i consumi che latitano...
"The change in real private inventories added 1.05 percentage points to the second-quarter changein real GDP after adding 2.64 percentage points to the first-quarter change."
That is probably the end of the inventory adjustment.

- E' pur vero che il primo trimestre 2010 è stato rivisto al rialzo, ma in compenso sono stati rivisti al ribasso il 3° ed il 4° del 2009.
- Great Recession was Worse than Thought
- Rallenta la crescita Usa nel II trimestre, rivisti al ribasso i Pil 2007-2009
Il Quadro della Ripresa (tecnica, jobless e "stimolata"...) si sta facendo dunque ancor meno "esaltante"...anche "numericamente" parlando. Umanamente....lasciamo perdere che è meglio...

- Aggiungo l'inoppugnabile osservazione dell'inoppugnabile Mattacchiuz:
...Ricapitolando, praticamente i leader a stelle e strisce ( le stelle se le sognano, le strisce dovrebbero averle sui vestiti ), a fronte di un incremento netto nel solo , e trascurando tutto quello che non sappiamo o che sappiamo ma per comodità glissiamo, pari a 3710 miliardi di dollari, hanno fornito uno stimolo all’economia che, quantificato mediante il ricorso al GDP, si attesta 112.8 miliardi di dollari.
In altre parole, ogni dollaro di incremento nel GDP è costato qualcosa come 32.89 dollari di nuovo
.

- Il manifatturiero USA ormai non è più il cavallo trainante dell'economia come una volta (al massimo è un Pony...)
Però se i Rallentamenti previsti diventano invece Accelerazioni come quella del Chicago PMI...le mie carte in tavola andranno cambiate radicalmente....
In ogni caso NON è un indicatore nazionale ma locale.
Usa: Chicago PMI in rialzo a 62.3
15:46 | Il risultato in uno dei distretti industriali piu' importanti in America e' superiore alle attese degli analisti, che si aspettavano un dato a 56.3. A giugno era a 59.1.
Si vede che a Chicago e dintorni stanno producendo tanta bella robetta da spedire lontano lontano al Nuovo Consumatore Emergente....

- Ed anche la Fiducia Michigan di Luglio SCENDE rispetto al mese precedente
ma viene rivista al RIALZO nella sua lettura finale...
In ogni caso continua a contabilizzare una pesante correzione al ribasso rispetto ai 76 di Giugno.
Da un po' di tempo questo indicatore sembra voler sfidare la forza di gravità e la realtà delle cose...
Us market mover: fiducia Univ Michigan di luglio a 67,8 punti, sopra attese
30.7.10/15:56
La fiducia dei consumatori calcolata dall'Università del Michigan è salita a luglio a 67,8 punti dai precedenti 66,5 punti.
Il dato è migliore delle attese che indicavano 67 punti.

Staremo a vedere come si comporteranno realmente i consumatori americani, fiducia Michigan o non fiducia Michigan.

- Certo che a vedere questi ultimi due dati ti viene il dubbio che il RALLENTAMENTO USA non sia così netto come suggeriscono altri indicatori.
Il dato lagging del PIL indica rallentamento (passato)
I dati leading (futuro) invece indicano ri-accelerazione o quantomeno una velocità di crociera moderata ma costante.
E le borse stanno già recuperando di BRUTTO dalle pesanti perdite di poco fa....e questa volta non ho nulla di che eccepire...:-)
La situazione economica è INSOLITAMENTE INCERTA
come diceva qualcuno :-)....
e va monitorata con costanza ed attenzione per ricavarne una visione corretta delle prossime tendenze.

Oggi ce n'è per tutti i gusti


Un po' di pensieri in libertà senza troppo rileggere...

Oggi alle 14.30 finalmente arriva 'sto benedetto PIL USA del 2° trimestre 2010: tutti lo attendono con orgasmo pronti a trovare qualche scusa per le classiche coca-cow-boys-speculations (su o giù) o per capire l'intensità del "rallentamento"
ma tanto ormai è roba vecchia, che dovrebbe essere già scontata dalle Borse....
Però probabilmente non è scontata del tutto visto l'altissimo grado d'incertezza che regna sovrano ed i movimenti drogati dell'azionario che hanno caratterizzato gli ultimi 20 giorni (soprattutto sui bancari).
Per il rallentamento/double-dip conta soprattutto da luglio in poi e contano gli indicatori leading e non lagging.
Al massimo Giugno (che è stato molto debole) potrebbe in futuro rivelarsi il primo mese del trend-frenata.
Sarebbe interessante estrapolare proprio Giugno dal dato del PIL USA ma non credo che ci sia un modo affidabile. Ci lavorerò su lo stesso.
Nota: a me la recente accelerazione della UE continua ad apparirmi soprattutto come una sfasaura temporale rispetto al rallentamento agli USA, per esempio un ritardo nel re-stocking e NON il risultato di politiche economiche più efficaci....ma staremo a vedere nei prossimi mesi.
Gli USA statisticamente ci hanno sempre anticipato: il discorso vale soprattutto per l'Italia e per tutti gli oohhhhh aaahhhh quando un dato macro italiano è positivo rispetto all'abisso nel quale siamo caduti l'anno scorso....

Mi assale invece qualche dubbio sulla Germania, che essendo un Esportatore della "Madonna" (termine tecnico...), potrebbe essere una delle Nazioni più attrezzate per intercettare il famoso turnover verso i NUOVI Consumatori...(almeno nel breve).
vedi La UE (crucchi in testa) invece di rallentare...accelera

Alle 15.45 il Chicago PMI, utile per intercettare le prossime tendenze del manifatturiero USA (che sta rallentando notevolmente per fine-restocking).
In ogni caso si tratta "solo" delle opinioni dei direttori d'acquisto ed a me ultimamente le aziende mi sono sembrate un po' troppo bullish nei loro outlook...
Del resto storicamente lo sono sempre state ...anche prima del collasso della Grande Crisi....ovvero quando camminavano a due passi dal ciglio di un burrone mentre guardavano la Luna lontano lontano....
Tra parentesi bisogna superare una certa INERZIA prima che un direttore d'acquisti dichiari candidamente che le prospettive sono grigie o nere...ovvero bisogna già essere in Recessione secca o quasi.

Alle ore 16 arriva il nostro caro Indice di Fiducia Michigan, che finalmente nell'ultima stima di luglio SI E' CONNESSO CON LA REALTA' crollando di brutto...
E' la revisione finale che non dovrebbe cambiare più di tanto nè dovrebbe essere un game changer.
Tanto lo sappiamo che Ormai del consumatore americano non gliene frega più un cazzo a nessuno (o quasi)....
Sarebbe da monitorare maggiormente la Fiducia che so io...del Brasile la cui Borsa sale imperterrita da 9 sedute di fila!
O di altri Bengodi del genere....
Intendo Bengodi per un mini-20% della popolazione locale naturalmente...e per gli investitori esteri che non si siano fatti inkiappettare...;-)

Sullo SFONDO o sulla RIBALTA (scegliete voi...) di tutti questi dati macro made in USA
rimane quello che NOI già sappiamo da Secoli per 13.000.000.000.000 di buone ragioni....
e che il FMI ha scoperto solo ora :-)
Managing debt key challenge for US economy: IMF
The International Monetary Fund says an economic recovery is 'underway' in the United States, but the country’s ability to manage its growing public debt has become a major challenge.

Stefano Bassi
Il Grande Bluff

giovedì 29 luglio 2010

Il macroscopico decoupling trai profitti delle multinazionali ed i posti di lavoro (anteprima)


Ho appena spedito alla Newsletter dei miei SOSTENITORI ATTIVI l'articolo
Il macroscopico decoupling trai profitti delle multinazionali ed i posti di lavoro

In questo caso il mio articolo potrà essere letto IN ESCLUSIVA da coloro che hanno scelto la via della SIMBIOSI MUTUALISTICA tra Blog&Lettori (segui link per capire cos'è...).

Sottolineo che IL MIO BLOG ed i MIEI ARTICOLI rimarranno quasi sempre ACCESSIBILI A TUTTI in tempo reale.
Solo ogni tanto e senza alcun obbligo spedirò un articolo IN ANTICIPO (e qualche volta IN ESCLUSIVA) alla Newsletter dei miei Sostenitori Attivi.
Normalmente NEI GIORNI SUCCESSIVI lo pubblicherò poi sul BLOG.
L'iniziativa non è pertanto da considerarsi in nessun modo un servizio a pagamento ma solo un modo per dire GRAZIE.

NOTA a margine: il "diritto" alla Newsletter a favore dei SOSTENITORI ATTIVI del mio BLOG non è un DIRITTO ETERNO acquisito per "un gesto unico" in secula seculorum....
Ogni tanto (a vostra discrezione) il Sostegno va RINNOVATO: mi fido del metro di giudizio e dell'onestà dei miei SOSTENITORI....

STEFANO BASSI
IL GRANDE BLUFF

Sostieni l'informazione indipendente e di qualità


mercoledì 28 luglio 2010

E naturalmente la mitica middle-class è in via di estinzione (qui da noi)


Sempre nell'alveo del discorso sul quale sto martellando in modo intenso da ieri
ecco un altro tassello
ed è interessante notare come questo tassello provenga dall'inossidabile (in apparenza) "Cermania", che naturalmente non è immune all'Evoluzione in atto (vedi i miei ultimi 3 articoli)
E scommetto che il crucco-processo di cui sotto ha subito una bella accelerazione con la Grande Crisi.

In ogni caso Daimler è contenta: è tornata all'utile ed ha alzato a stecca le stime per il 2010.
Sta vendendo un sacco di Mercedes...in Cina & dintorni...;-)
E come lei tante altre multinazionali made in Germany...

Copio-incollo brutalmente: oggi ho già fatto abbastanza rispetto alla data estiva ed al semaforo motivazionale ancora in giallo...;-)

The Downside Of Recovery: Germany's Middle Class Is Vanishing
Since the year 2000, the German middle class has slowly diminished, while the gap between rich and poor is wider than ever, a recent study by the German Institute of Economic Science shows.
The middle class now represents 61.5% of the population, down from 64% ten years earlier. The number of people with lower income, on the other hand, has increased by four percentage points to 22%, and the richest now represent 19% of the population, or 3 percentage points more than in 2000.
Some newspapers have gone so far as to talk about "Panic in the middle class", as in the Sueddeutsche Zeitung...................
Don't miss: 22 Statistics That Prove The Middle Class Is Being Systematically Wiped Out Of Existence In America >>

Continua "l'incredibile" Decoupling tra "zuppa & pan bagnato"...


Continua "l'incredibile" (non per NOI....)
DECOUPLING
tra Dati Macro-economici deboli od in frenata
ed Utili delle Multinazionali sopra alle attese, conditi da outlook per il futuro very bullish...

Recentemente Vi ho spiegato come funziona in
- Ormai del consumatore americano non gliene frega più un cazzo a nessuno (o quasi)
- Scende ulteriormente la fiducia consumatori del Conference Board
ma sono secoli che ne parlo nel mio BLOG

Ecco una ulteriore conferma dagli Ordini di Beni Durevoli Americani del mese di Giugno
che scendono "a sorpresa" (non per NOI...) del -1% deludendo di brutto le attese per un +1%.
Si tratta del maggior calo da agosto 2009.
Anche a Maggio c'era già stata una bella discesa del -0,6% rivista in peggio a -0,8%.
Esclusa la volatile componente dei trasporti, anche il dato core è in calo del -0.6%, deludendo le stime per un +0,6%.
Nota: i beni durevoli comprendono prodotti industriali di grandi dimensioni, tra cui auto, frigoriferi, televisori, computer, lavatrici, lavastoviglie.

Queste tendenze Macro rientrano perfettamente nel quadro di RALLENTAMENTO che abbiamo più volte sottolineato in questo Blog.
Vedi per esempio Double Dips "De Facto" e Frena che ti frena...forse sarebbe meglio controllare le pastiglie...
Inoltre
se io licenzio a casa mia e NON riassumo,
se taglio gli stipendi a casa mia,
se si smoscia il credito-pompa-consumi a casa mia a causa di un sistema finanziario in modalità "rianimazione-a-spese-dei-contribuenti",
se delocalizzo in India & affini
e se vendo a stecca lavastoviglie in Brasile e Cina...
non posso poi sorprendermi
se a casa mia vendo meno lavastoviglie...;-)

I consumi in USA hanno tenuto fin troppo...
Vedi perchè e percome nella mia disamina Consumi Inesauribili made in USA...

E naturalmen
te le Borse se ne stanno sbattendo la fungia (o quasi) di un dataccio ordini beni durevoli del genere: tutto torna....gli utili si fanno sempre più altrove...e le borse rispecchiano gli utili (e la speculazione finanziaria).
Logico e cristallino.

Anche se nell'inarrestabile passaggio evolutivo tra Dow Jones a 20.000 punti e Sudamericanizzazione degli USA (stesso schema vale per la UE, più o meno) ci potrebbe essere ancora qualche contraccolpo...ma niente più.
vedi anche cosa scrivevo 4 mesi fa in Dow Jones a 20.000, con qualche "piiiiiccola" controindicazione...
Purtroppo la parola chiave è INARRESTABILE: non vedo proprio come potremmo fare a fermare questa Evoluzione per noi ben poco benigna.
Gli interessi in campo ed i motori globali che la stanno sospingendo sono TROPPO FORTI.

Ormai del consumatore americano non gliene frega più un cazzo a nessuno (o quasi)



















SCHEMATIZZO come è giusto fare in un breve articolo da Blog che i lettori consumano come un tramezzino in piedi al bar...

Provocazione Iperbolica: ormai del consumatore(lavoratore) americano non gliene frega più un cazzo a nessuno (o quasi)
e da qui in poi, se continua così, gliene fregherà sempre meno.
Idem del consumatore(lavoratore) Europeo.

La discesa netta della fiducia consumatori del Conference Board è stata solo una piccola nube di passaggio sul sole degli Utili meglio delle attese da parte delle multinazionali.
Asian stock markets gain amid strong earnings- AP
Asian stocks were mostly higher Wednesday as strong corporate earnings in the region and signals of an improving European economy outweighed fading U.S. consumer confidence.

Gli equilibri si stanno spostando dai paesi "sommergenti" ex-avanzati a quelli "emergenti"
Brasile, India, Cina, Sud-est asiatico etc
Ormai si inizia a vendere tutto (si stanno arricchendo) compensando quello che non si vende più qua (ci stiamo impoverendo): qualche volta il saldo è addirittura positivo, ovvero si vende più di prima.....ma è solo questione di tempo perchè il saldo diventi sempre positivo.

Nello stesso tempo si sono tagliati in un amen un sacco di COSTI grazie alla Grande Crisi ovvero un sacco di lavoratori costosi, esigenti, rompicoglioni...QUI nelle nostre economie avanzate.
Quindi le multinazionali sono diventate "efficientissime" (si dice così...): basta una brezza di vento e le "vele degli utili" la intercettano a mille.
(nota: naturalmente io non credo alla teoria-strumentale del trickle-down economics....)
Ed anche i consumatori QUI da noi sono dei gran rompicoglioni, esigenti, viziati, iper-protetti: meglio sostituirli con altri più di bocca buona e non protetti da tanti certificati di conformità...
LA GRANDE CRISI ha enormemente ACCELERATO ed estremizzato questi processi che erano in corso da tempo.
vedi Ci stanno sostituendo (od almeno ci stanno provando...)

Addirittura gli Americani se ne stanno accorgendo, che in queste cose sono tardi come dei muli
visto che vivono ancora del sogno americano propinato da Hollywood dove se sei fico ce la fai e diventi un Bill Gates
e che non masticano alcuni utili strumenti interpretativi di marca socialista (sradicati con pervicacia dal maccartismo in poi).

Consumer Confidence Falls As Corporate Profits Rise
The disconnect between Wall Street and Main Street is growing.


Esemplare il caso Dupont (colosso della chimica) che ha tagliato un sacco di costi=posti di lavoro negli ultimi anni e ne ha raccolto i frutti: nel secondo trimestre 2010, utile TRIPLICATO rispetto all'anno prima e fatturato in crescita nella maggioranza dei suoi settori.
Grazie a chi? Ma al Sud-est asiatico naturalmente....
Dupont NON ha annunciato alcun piano di assunzioni. ;-)
Lo stesso SCHEMA naturalmente vale per centinaia di altre multinazionali
non solo quelle Big ma anche quelle medie, piccole e tascabili....
(ormai tutti si stanno globalizzando, chi più chi meno)

Alla fiducia che cala (insieme al tenore di vita...) fanno seguito i fatti, gli effettivi comportamenti, e non potrebbe essere altrimenti visto che la macchina del credito al consumo, che funzionava da "ritardante", si è inceppata con la Grande Crisi....

Flash Usa: Redbook, vendite al dettaglio in calo dello 0,7%
Nelle prime tre settimane di luglio le vendite al dettaglio nelle maggiori catene Usa sono scese dello 0,7% rispetto a giugno.


Ma ribadisco: CHISSENEFREGA se tanto gli utili delle Multinazionali pompano a stecca per le sopracitate ragioni?

Se non fossi stato ancora sufficientemente chiaro, basti sapere che ormai il 50% degli Utili pompati dalla società quotate all'S&P 500 viene fatto fuori dagli USA. E la percentuale continua a crescere...
Semplice e cristallino direi.
Vi invito anche all'illuminante lettura del mio articolo L'equalizzatore globale
e di Gutta cavat lapidem

Urgerebbe una risposta POLITICA a tali processi in corso...ma quella messa in campo chissà perchè va esattamente nella direzione opposta...;-) Mah....

Stock Market Capitalization Exceeds GDP
....
I started to wonder if the "bubble" in captialization
could be explained by the increase in business done outside the country by U.S. corporations.
I have read that about half of the earnings of the S&P 500 companies are derived from activities outside the U.S.

It may be that smaller companies do a smaller percentage of business outside the U.S., but let's use the same 50% estimate for all U.S. firms on average, large and small


Bene...ve la chiudo con un'ottima LAPIDE from Marchionne che ben riassume i concetti sopra esposti...
Oggi 11:24 Reuters
MARCHIONNE - L'UNICA AREA DEL MONDO IN CUI L'INSIEME DEL SISTEMA FIAT E' IN PERDITA E' ITALIA
Amen

martedì 27 luglio 2010

Scende ulteriormente la fiducia consumatori del Conference Board


Scende ulteriormente la Fiducia dei Consumatori redatta dal Conference Board e lo fa oltre alle attese.
Mi sembra anche logico:
da una parte le Borse salgono grazie agli Utili sopra alle attese delle Multinazionali ed alle taroccate del sistema Bancario/Finanziario...
mentre dall'altra la Fiducia dei consumatori scende proprio come contropartita degli utili sopra alle attese e delle Banche-boom-boom....;-)
e scende a ragion veduta....
di fronte alle frustate della disoccupazione che non molla, delle retribuzioni in discesa, della paura di perdere il posto di lavoro, del tenore di vita che scende inesorabile, della consapevolezza che altri si stanno arricchendo a dismisura proprio sulle tue spalle... etc etc

In definitiva qualcuno (la maggioranza) se lo deve pur prendere nel culo
se qualcun altro (una picola elite) sta gongolando alla grande....
Sono leggi UNIVERSALI e (quasi) immutabili: il problema è che si stanno estremizzzando ed incattivendo come non accadeva da lungo tempo...

The Conference Board Consumer Confidence Index® Declines Again
27 July, 2010
The Conference Board Consumer Confidence Index® which had declined sharply in June, retreated further in July.
The Index now stands at 50.4 (1985=100), down from 54.3 in June.
The Present Situation Index decreased to 26.1 from 26.8. The Expectations Index declined to 66.6 from 72.7 last month.

Insomma si parlava in continuazione di DECOUPLING tra USA ed EU, o tra ASIA ed Economie Occidentali (traduzione=uno può andare alla grande mentre l'altro va di m....)
L'unico DECOUPLING (disallineamento) che io vedo è quello
tra gli Utili delle Multinazionali Quotate
e la Pellaccia della maggioranza della gente (disoccupazione, retribuzioni, tenore di vita etc)

E la sapete la cosa strana: quello che sto dicendo non è nemmeno il classico populismo da quattro soldi....
ma è la semplice e pura verità, sotto agli occhi di tutti....
Il problema è che se le Borse salgono a stecca
tutti iniziano a sbavare come lumache e perdono la lucidità su questi fondamentali processi macro in corso.
E naturalmente il Circo Barnum che vive e specula sopra alle Borse,
sfrutta il potentissimo potere ipnotico di questa MACUMBA-globale per influenzare le masse secondo i propri interessi.

Ne riparleremo più a fondo: sto elaborando alcune nuove sfumature al mio affresco di Sudamericanizzazione, Turnover dei lavoratori/consumatori & affini che ormai tutti ben conoscete - da non perdere Ci stanno sostituendo (od almeno ci stanno provando...)
Iniziate a riflettere sull'opinione di Robert Reich
The Great Decoupling Of Corporate Profits From Jobs
Lasciamo che le Borse si godano la loro cavalcata auto-referenziale da esclusivo Club del Whist...

Del resto è giusto così: le Borse rappresentano in prima istanza gli Utili delle società quotate.
Ed in seconda istanza la speculazione a stecca della "sovrastruttura" finanziaria.
Punto a capo.
Basti vedere il mio teorema "Burkina Faso" riportato in Ci stanno sostituendo (od almeno ci stanno provando...)
....Nelle società/economie avanzate la Borsa dovrebbe rappresentare il benessere delle elites ma anche della maggioranza della popolazione.
Nelle società/economie
sudamericanizzate o terzomondiste la Borsa dovrebbe rappresentare solo la capacità delle aziende quotate di fare utili e di arricchire le elites, in barba al benessere della maggioranza della popolazione.
Estremizzando...la Borsa del Burkina Faso potrebbe fare anche +300% se i 50 titoli che compongono il suo indice fanno utili crescenti ed i loro azionisti gongolano....ma il 99% della popolazione del Burkina continua a morire dalla fame...
Nessuno si sognerà mai di prendere la borsa di questo paese come un indicatore di benessere e di crescita economica...nessuno la considererà "un affidabile barometro" come facciamo qui da noi (è un esempio inventato: non so nemmeno se il Burkina Faso abbia una Borsa)....

E' giunto il momento di fare lo stress-test alle Banche Centrali?


Da non perdere questa PROVOCAZIONE del Financial Times...:-)
Dopo la farsa degli stress-test 1 & 2 alle banche USA ed alle banche UE (devo ammettere che il test americano è stato un po' meno comico di quello europeo...)
sarebbe giunto il momento di uno stress-test alle Banche Centrali?

In effetti a suon di Quantitative Easing, assorbimento di asset tossici, stampa di moneta, sostegno delle valute, reciclaggio di spazzatura dei sistemi bancari nazionali etc etc etc
sarebbe interessante capire come sono conciate le Banche Centrali, con i loro opacissimi ed intoccabili bilanci semi-top-secret....
Per esempio, a quanto mi risulta la FED dovrebbe avere in pancia circa 2000 miliardi di dollari di spazzatura ma potrebbero anche essere 4000 o che so io....
In totale il plotone delle Banche Centrali avrebbe sul groppone dei suoi opachi bilanci rischi accumulati pari al 20% del Pil globale...
Niente male....vero?
E devono essere rischi di tutto rispetto....considerando la loro recente funzione di "filtro fognario" della Grande Crisi: sono state una sorta di Bad Bank a livello sistemico globale...

Pensate se quotassero i CDS per scommettere sull'eventualità di DEFAULT delle Banche Centrali...ci sarebbe da divertirsi...:-)

In ogni caso le magagne delle Bance Centrali impattano in modo macroscopico sulla Credibilità e sulla Sovibilità dei rispettivi Stati Nazionali.
Alla fine della fiera ci toccherà fare anche uno stress-test agli Stati Sovrani....:-)

Now let us stress-test the central banks
da FT.com - July 26 2010 22:50

In a worst-case scenario, hundreds of billions in additional capital from taxpayers may be needed to restore their credibility....

Eccco alcuni estratti:

.....Meanwhile, the stealth socialisation of risk via central bank balance sheets – through quantitative easing policies as well as foreign exchange intervention – has generated unprecedented and largely unhedgeable exposures.
These accumulated risks now implicate some 20 per cent of global gross domestic product.


Currency, credit and/or interest rate risks at some monetary authorities are now such that specific market movements would generate catastrophic losses.

....Currency mismatches are not a concern only for Asian central banks, however.
Over the past 14 months the Swiss National Bank spent more than SFr150bn ($143bn, €110bn, £92bn) – some 30 per cent of Swiss GDP – accumulating euros, all in a futile attempt to stem the rise of the Swiss franc......

....It is now estimated that the European System of Central Banks (ESCB) owns as much as 40 per cent of Greek and 20 per cent of Spanish government bonds outstanding.
Depending on their severity, federal debt restructurings for Greece and Spain could generate billions in losses for the ESCB.

In the case of the Fed, with more than a trillion dollars’ worth of US mortgages now in hand, a 1 per cent increase in US interest rates could generate marked-to-market losses of as much as $50bn.
This is more than the entire profit the Fed paid to the US Treasury last year.

.... Central banks have distinct advantages.
They set their own accounting rules, operate with little equity capital, need not report their financial activities in full detail
and seldom have shareholders to keep content.
However, they have been socialising risks for decades, accelerating their pace since the failure of Lehman....

...Light is the best disinfectant for all banks, central no less than private.

lunedì 26 luglio 2010

La BUFALA del Rimbalzone nella Vendita di Nuove Case in USA

Aggiornamento di martedì ore 9.52
Solo "the day after" anche in Italia sui "canali ufficiali" iniziano a fare la loro timida apparizione le interpretazioni serie e corrette...in collocazioni comunque assai meno visibili dei titoloni/commenti bufala di ieri.
Per esempio:
Negli Usa volano le vendite di nuove case. Ma è un abbaglio

....L'aumento di giugno segue il calo del 36,7% a maggio, ma questi due mesi sono rispettivamente il peggiore e il penultimo in termini assoluti da quando questi dati vengono raccolti dal ministero Usa della casa....
...L'aumento delle vendite in giugno, in ogni caso, è stato ingigantito anche da una forte revisione al ribasso del disastroso dato di maggio, passato dall'iniziale livello di 300mila nuove abitazioni vendute su base annuale a 267mila nella revisione annunciata ieri....

---------------------------------------
Ha senso smontare quotidianamente le solite cazzate mistificatorie che si leggono nei titoloni dei principali canali informativi? Ha senso farlo?
Certe volte penso di NO.
Tanto la massa si fa fregare allegramente lo stesso ed io riesco ad informare correttamente solo una "mini-minoranza".
Tanto se le borse-casinò hanno voglia di salire, salgono anche sulle stronzate mistificatorie come questo dato immobiliare o come gli stress-test-di-tutto-relax...o meglio usano questi "falsi segnali scenografici" come volani per fare i loro giochetti, in SU od in GIU'.
Anche se, visto che ormai L'IGNORANZA e la COCA dominano sovrane, mi sorge il dubbio che una buona parte dei coca-cow-boys-gestori prema sul tasto BUY perchè legge solo i titoloni e perchè a queste tavanate ci crede veramente...è possibile.
Vedi per esempio:
Sales of U.S. new homes rose in June more than forecast following an unprecedented collapse the prior month, a signal the worst of the slump triggered by the end of a government tax credit is over...
Dunque...
le vendite di nuove case in Giugno AI MINIMI DI SEMPRE, dopo un Maggio ai minimi intergalattici da quando c'è stato il Big-Bang...sarebbero un segno che il peggio post-doping-tax-credit sarebbe passato...
O sono scemi, o sono ignoranti o sono COCA-cow-boys-gestori....oppure sono dei GRAN FURBONI (più probabile quest'ultima ipotesi...).
Se anche il dato risalisse a 400mila o 500mila, farebbe sempre CAGARE. Punto a capo.

  • Usa: Vendita Case Schizza a +23,6% a Giugno
  • Borsa Milano allunga dopo dati vendite nuove case in Usa
  • Borse Europee: Tornano Positive Dopo Dati Usa
  • Flash Usa: balzo in avanti per le vendite di case nuove
  • Us market mover: vendite case nuove di giugno +23,6%, sopra attese
  • od ancora interpretazioni parziali e fuorvianti come questa:
    ...consolidando i guadagni sulla scia di Wall Street dopo la diffusione del dato Usa sulle vendite di nuove unità abitative, schizzato a giugno del 23,6% rispetto al mese precedente a 330mila unità, un livello nettamente superiore alle attese degli analisti....

    QUESTO INVECE E' UN TITOLO SERIO made in USA: cari mass-media italiani, imparate come si lavora seriamente nel campo...se avete le mani libere per farlo!
    New Home Sales Up, but Sales remain Slow- AP
    Sales of new homes jumped last month, but the overall pace was the second slowest on record. The lackluster economy has made potential buyers skittish about shopping for homes.....

    Non mi sforzo più di tanto a smontare una ROBA così...
    Vi rimando alle FONTI SERIE made in USA: là ne esistono alcune...ma soprattutto hanno anche UN PESO NOTEVOLE PROPRIO perchè tutti sanno che sono serie ed imparziali...
    Traetene VOI le conclusioni del caso: non è difficile....
    Vi ho aiutato con il colore ROSSO ed il GRASSETTO....

    New Home Sales: Worst June on Record
    Ignore all the month to previous month comparisons.
    May was revised down sharply and that makes the increase look significant. Here is the bottom line: this was the worst June for new home sales on record.


    The Census Bureau
    reports New Home Sales in June were at a seasonally adjusted annual rate (SAAR) of 330 thousand.
    This is an increase from the record low of 267 thousand in May (revised from 300 thousand).
    New Home Sales Monthly Not Seasonally Adjusted Click on graph for larger image in new window.

    The first graph shows monthly new home sales (NSA - Not Seasonally Adjusted).

    Note the Red columns for 2010.
    In June 2010, 30 thousand new homes were sold (NSA).
    This is a new record low for June.

    The previous record low for the month of June was 34 thousand in 1982;
    the record high was 115 thousand in June 2005.
    New Home Sales and Recessions

    The second graph shows New Home Sales vs. recessions for the last 47 years.
    Sales of new single-family houses in June 2010 were at a seasonally adjusted annual rate of 330,000 ... This is 23.6 percent (±15.3%) above the revised May rate of 267,000, but is 16.7 percent (±10.9%) below the June 2009 estimate of 396,000.
    And another long term graph - this one for New Home Months of Supply. New Home Months of Supply and RecessionsMonths of supply decreased to 7.6 in June from a revised 9.6 in May (revised from 8.5). The all time record was 12.4 months of supply in January 2009. This is still very high (less than 6 months supply is normal).
    The seasonally adjusted estimate of new houses for sale at the end of June was 210,000. This represents a supply of 7.6 months at the current sales rate.
    New Home Sales Inventory The final graph shows new home inventory.
    The 267 thousand annual sales rate for May is the all time record.
    This is a very sharp downward revision.


    The 330 thousand in June is the worst June on record.

    With all the gyrations, it is difficult to see what is happening month to month, but overall this was a very weak report.

    ---------------------
    New Home Sales Are Not Getting Better
    July 26, 2010 at 10:21
    The media’s first reaction to the Commerce Department’s new home sales number was, in almost ever case, positive.
    That is a mistake.
    June showed an increase in new-home sales to a seasonally adjusted annual rate of 330,000 . Most analysts expected that number to be closer to 315,000
    .
    May numbers were worse than had initially been announced–by a great deal. New-home sales fell a revised 36.7% two months ago to a record low 267,000 level.
    The previous estimate was a 32.7% fall to 300,000.
    There is every reason to believe that the June numbers could be revised lower as well.
    The May drop should be attributed to the expiration of federal tax credits for buyers of new and existing homes.
    The months that follow May are not likely to get better and as the year wears on, could get worse.
    The headwinds for an improvement in housing continue to be high default and foreclosure rates, unemployment, and concern that home prices could fall much further.
    Inventory in particularly hard hit regions is not contracting, and contraction in other areas of the country is barely visible if it is visible at all.
    The most worrying litmus test for housing is that mortgage rates are at all-time lows. Even this has not enticed buyers back into the market.
    Housing will not improve soon. It could drop another 15% to 20% in some cases, and it will take that to turn the dynamics of transactions back toward the sellers, even if those sellers are more desperate than they are today.

    Frena che ti frena...forse sarebbe meglio controllare le pastiglie...

    Aggiornamento di Martedì ore 10.34
    Per chi non conoscesse l'indice CFNAI e dunque lo considerasse un indicatore secondario per cultori della materia...ecco l'ottima definizione di IcebergFinanza:
    ...L'indice CFNAI uno dei più formidabili indicatori anticipatori delle tendenze economiche americane, ha nuovamente svoltato a sud nella sua media a tre mesi, dinamica che se confermata nei prossimi mesi, anticipava di circa sei mesi la recessione ufficiale, anche se come ben sappiamo, guardando ad occupazione, redditi e consumi da questa recessione non siamo mai usciti.
    Non è un caso che l' NBER unico ente preposto alla rilevazione ufficiale della fine di una recessione stia continuando a prendere tempo.....


    Aggiornamento delle 17.13

    Beh già che ci sono vi aggiungo un altro segnale di rallentamento fresco fresco...
    Us market mover: Fed Dallas di luglio crolla a -21%, sotto attese
    26 luglio 2010 - 16:31
    L'indice che misura l'attività manifatturiera di Dallas è crollato a luglio del 21%. Il dato è nettamente inferiore alle attese degli analisti che indicavano una flessione del 2,5%.

    -------------------------------------------
    Si moltiplicano i segnali di rallentamento dell'Economia USA e le nubi di Double-dip si fanno più intense all'orizzonte: Giugno è stato un mese assai debole, punto a capo.
    Sono segni premonitori, per ora niente più.
    Ma vanno tenuti in seria considerazione e monitorati attentamente
    perchè potrebbero evolvere proprio nei prossimi mesi.

    Venerdì scorso il solito indice settimanale dell'ECRI (WLI) e sceso ulteriormente a -10,50% dal -9,8% della settimana scorsa: avrebbe dunque superato la fatidica soglia-Rosenberg dei -10 che renderebbe "matematica" la ricaduta in Recessione.
    Inoltre sono 7 settimane di fila che scende.














    Il Super Indice del Conference Board in Giugno è sceso dello 0,2%, in Aprile era già sceso dello 0,1%...niente di che...
    Però se considerate che da aprile 2009 era salito SEMPRE...
    Segnali appunto....















    Ed adesso alla schiera dei segnali "in negativo" si aggiunge anche un altro indice composito: il Chicago Fed National Activity Index (CFNAI)
    Usa: Indice Fed Chicago In Forte Calo

    lunedì, 26 luglio 2010
    Chicago - Usa: l'indice Fed di Chicago scende a -0,61 a giugno, il minimo dall'agosto scorso, da +0,31 di maggio.


    Another Double Dip Sign: Chicago Fed Says Economy Contracted In June

    The index’s three-month moving average, CFNAI-MA3, decreased to –0.05 in June from +0.31 in May.
    The CFNAI-MA3 suggests that growth in national economic activity returned very close to its historical trend in June after reaching its highest level since March 2006 in May.
    With regard to inflation, it indicates subdued inflationary pressure from economic activity over the coming year.
    Production-related indicators made a contribution of –0.11 to the index in June, down from+0.61 in May.
    Industrial production edged up 0.1 percent in June after increasing 1.3 percent in May;
    manufacturing production declined 0.4 percent in June after increasing 1.0 percent in the previous month.

    chart



    E quel solito Gufo di Roubini, pur essendo diventato negli ultimi tempi assai "ottimista" rispetto ai suoi standard, dice la sua in un'intervista alla CNBC...
    Suona più o meno come: anche se non è certo che tu debba morire subito, ricordati che sei sempre a rischio di morire in qualunque momento....
    Tiè! Facciamo le corna....

    Even If We Don't Double Dip Immediately, We're Still At Risk Of One

    CNBC spoke with Nouriel Roubini this morning about the progress of the recovery and the threat of a double-dip recession.

    • 0:35 Expecting growth to be 1.5% in the second half of the year due to the housing market, bank lending, and job growth all being poor.
    • 1:30 1.5% growth could lead to a double dip because that slow in growth can lead to negative feedback in the economy.
    • 2:40 No reason to believe there will be massive job creation.

    Pillole di Relax....

    Aggiornamento delle 11.26
    Aggiunta un'altra battuta assai amusante, tratta dall'ormai ben nota Commedia...
    ----------------------------
    Non sono riuscito a trattenermi...ed ho dato solo un'occhiatina alla Farsa degli stress-test-di-tutto-relax sulle banche made in UE.

    Vi riporto solo alcune battute tra le più divertenti, tanto per farvi capire l'estrema comicità di questa Commedia....

    Come quoziente di capitale è stato considerato sufficiente un Tier 1 al 6%: una soglia di sicurezza microscopica, adatta forse a tempi di boom economico...usando una metafora scolastica è come accontentarsi di un 6--- ovvero di una sufficienza risicatissima (non è stato usato il core tier 1 che computa anche gli strumenti patrimoniali ibridi...chissà come mai?...)
    ah ah ah ah ah ah ah!

    Tutte le banche greche (meno una) hanno passato lo stress-test...
    ah ah ah ah ah ah ah!


    Tutte le banche Irlandesi hanno passato lo stress-test, basandosi però su "incassi futuri"...
    ah ah ah ah ah ah ah!

    Tutto il sistema bancario sottoposto al test (91 banche) avrebbe bisogno d'incrementare il capitale di soli 3,5 miliardi di euro ovvero l'importo di una singola emissione di bond da parte di un paio di banche medio-grandi...
    ah ah ah ah ah ah ah!

    Gli stress-test sui titoli sovrani detenuti dalle banche sono stati applicati solo ai trading books e non alle posizioni che si dichiara di voler detenere fino a scadenza.
    Per fare un esempio, con questo criterio sono stati sottoposti all'eventualità di rimborso parziale da parte della Grecia solo il 10% dei titoli di stato ellenici in carico alle banche mentre il rimanente 90% è rimasto in tutto relax, come se fossero assets più sicuri dell'Oro di Fort Knox....
    ah ah ah ah ah ah ah!
    Da Bloomberg EU Bank Stress Tests Fail to Reassure Investors Wary of Capital Criteria
    Trading Books

    Analysts and investors said the European tests may not have been strict enough because they ignored the majority of banks’ holdings of sovereign debt. The evaluations took into account potential losses only on government bonds the banks trade, rather than those they are holding until maturity, CEBS said.
    Lenders hold about 90 percent of their Greek government bonds in their banking book and 10 percent in their trading book,
    according to a survey by Morgan Stanley analysts led by Huw van Steenis.

    They have to write down the value of bonds in their banking book only if there is serious doubt about a state’s ability to repay in full or make interest payments.
    “The long-awaited stress tests do not seem to have been that stressful"............
    ..

    I parametri utilizzati dallo stress-test per misurare lo scenario economico "peggiore" si sono spinti a simulare un vero e proprio scenario "catastrofista" ;-)....ovvero una decrescita economica nell’area euro dello 0,2% nel 2010 e dello 0,6% nel 2011.
    ah ah ah ah ah ah ah!

    Se mai qualcuno avesse ancora nutrito qualche dubbio che il sistema bancario europeo possa nascondere parecchia polvere sotto al tappeto...ebbene questi stress-test-di-tutto-relax ne sono stata una definitiva conferma ab contrario.
    Altrimenti per quale ragione sarebbe stato necessario mettere in piedi dei test-addomesticati del genere?

    Tra le varie buffonate che mi è capitato di leggere in giro, c'è la bellissima interpretazione degli stress-test come prova positiva di coesione delle istituzioni europee e della volontà di salvare il sistema bancario. Insomma un miglioramento rispetto all'Armata Brancaleone esibita nei mesi scorsi.
    ah ah ah ah ah ah ah!
    Secondo me essere riusciti ad accordarsi solo su farsa talmente al ribasso dimostra l'esatto contrario: l'accordo è stato trovato solo su una "commedia leggera e degli scambi"
    dove io concedo questo a te e tu concedi quest'altro a me, io faccio nascondere questo al tuo sistema bancario e tu fai nascondere quest'altro al mio sistema bancario, allo scopo di cercare tutti insieme di fare una bella figura almeno di facciata...
    La vera prova della forza e della coesione da parte delle istituzioni europee sarebbe arrivata piuttosto da uno stress-test serio e con i controcazzi.
    Come pure la prova di voler salvare veramente il sistema bancario europeo sarebbe arrivata NON tanto dalla volontà di proteggerlo a tutti i costi nascondendone le magagne, quanto piuttosto dalla volontà di mettere a nudo le reali carenze e di cercare una vera soluzione.
    Insomma è facile mettersi d'accordo su UN'INDULGENZA PLENARIA che promuova tutti, scommettendo sui NOSTRI RISPARMI...

    Il bello è che per ora tutti hanno deciso di stare al gioco e dunque anche una farsa può funzionare per rassicurare i mercati...fino al momento in cui non si dovrà affrontare qualche prova più drammatica ed allora....

    Secondo uno studio di JP Morgan (citato da Phastidio)
    se solo gli stress-tests fossero stati un po' meno rilassanti ovvero un minimo REALISTICI...
    ...Eliminando questa distorsione si ottiene che 54 banche avrebbero fallito uno stress test più stringente, generando un fabbisogno di ricapitalizzazione compreso tra 60 e 75 miliardi di euro...
    Conclude saggiamente ed in modo disincantato Phastidio
    Non si poteva fare altrimenti, del resto: i politici, nelle celebri notti di tregenda in cui si è deciso di creare un fondo di stabilizzazione europeo, avevano deciso che occorreva mandare un segnale ai mercati, e di scimmiottare quanto fatto dagli americani.
    L’unica differenza è che questi ultimi avevano i soldi pubblici per ricapitalizzare le banche traballanti, mentre gli europei no. E questo è l’esito.
    Alla prima turbolenza macroeconomica di una qualche entità, i mercati eseguiranno autonomamente lo stress test sulle banche europee.
    Con buona pace dei proclami di vittoria delle cancellerie.

    domenica 25 luglio 2010

    Anno 2010: Come le mosche...(e siamo a 103)


    Cari amici vicini e lontani....rieccoci qui con la nostra telenovelas sui fallimenti delle banchette (si fa per dire) americane.
    Per "banchette" infatti s'intendono TUTTE le banche USA "coperte" dalla FDIC (Fondo di Garanzia dei Depositi), ESCLUSE le prime 10 banche too-big-to-fail che invece sono coperte direttamente dal Governo, in tutti i sensi....

    In questi ultimi tempi alla FDIC stanno facendo gli straordinari: lo scorso week-end sono saltate 6 "banchette", mentre questo week-end ne sono andate a gambe all'aria altre 7.
    Dall'inizio dell'anno la LISTA DEI CADUTI è salita a 103 (in tutto il 2009 ne sono saltate 140 ed a luglio 2009 eravamo arrivati "solo" a 64...).
    Per il 2010 la previsione di "mosche cadute e stramazzate" è di almeno 200 mentre per il 2011 potrebbero essere almeno altre 100.
    L'elenco delle banche "a rischio" è salito a n. 792 unità....

    Ecco qui la lista dei caduti:
    1- Crescent Bank and Trust Co., based in Jasper, Ga., with about $1 billion in assets;
    2- Sterling Bank of Lantana, Fla., with $407.9 million in assets;
    3- Williamsburg First National Bank of Kingstree, S.C., $139.3 million in assets;
    4- Thunder Bank of Sylvan Grove, Kan., $32.6 million;
    5- SouthwestUSA Bank, with one branch in Las Vegas, $214 million;
    6-Community Security Bank of New Prague, Minn., $108 million;
    7- Home Valley Bank of Cave Junction, Ore., $251.8 million.

    La famosa Telenovelas "Come le mosche" è diventato un significativo indicatore della salute del sistema bancario e dello stadio di avanzamento della Crisi: quando vedrò diminuire ed arrestarsi la morìa delle mosche....allora si potrà dedurre che il sistema bancario medio-micro si è purgato e sta meglio.

    Alle too-big-to-fail invece non sono applicabili indicatori pragmatici di pulizia e selezione, perchè non sono vere e proprie banche ma piuttosto Stati negli Stati: sarebbe dunque necessario un indicatore più simile al rischio di default sovrano che valuti anche le implicazioni politiche....
    Sarà difficile dunque capire quando le BIG saranno pulite (se mai lo saranno...) perchè sono protette "dall'alto" e perchè sono loro stesse a decidere come prezzare e spurgare gli assets tossici.
    vedi Come ti trasformo una catapecchia in una villa a Portofino

    Invece la FDIC può intervenire sulle "banchette" USA: quando valuta che una banca è "marcia", la fa chiudere in quattro e quattrotto mandando venerdì sera al tramonto i suoi furgoncini con in vetri oscurati ed i suoi man in black...
    Ben descrivevo il meccanismo da film nel mio articolo Come le mosche (e siamo a 52): dietro le quinte (da non perdere).

    In ogni caso anche la FDIC ha esaurito l'anno scorso il suo "fondo di garanzia" e sta ormai operando tranquillamente in ROSSO, tanto chissenefrega: ormai tutto funziona "a debito"...anche la protezione dei conti correnti che custodiscono i nostri risparmi...
    Il 31 marzo 2010 il rosso era di circa 20 miliardi di dollari: mal che vada basterà che si aumenti ancora un pochetto il debituccio made in USA da 13.000.000.000.000 di dollari....che problema c'è?
    La FDIC ha previsto che il costo dei fallimenti delle "banchette americane" tra il 2010 ed il 2014 potrebbe ammontare a 60 miliardi.

    Ecco la lista aggiornata delle banche fallite in USA che hanno richiesto l'intervento del FDIC, il fondo di garanzia americano dei correntisti - http://www.fdic.gov/bank/individual/failed/banklist.html
    Dal 2000 al 2007 sono "saltate" 27 banche USA
    Nel solo 2008 ne sono "saltate" 25
    Nel 2009, ne sono "saltate" 140.
    Nel 2010, ne sono "saltate" 103.
    Negli ultimi 30 mesi di Crisi le banche "saltate" sono 268.