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venerdì 18 ottobre 2013

Un po' di sano (e fondato) catastrofismo non fa mai male...“Non rimarrà nulla dell’Italia”


Ho deciso di raccogliere il "vibrante" monito del Capo dello Stato Napolitanos che esorta:
...tutte le forze sociali, culturali, politiche del Paese sappiano di avere il dovere di dare fiducia ad un'Italia che torni a crescere nel Nord e nel Sud...
Ed infatti, per ridare fiducia all'Italia, invece di contare balle a go-go come fanno lassù...
beccatevi questo post di sano (e purtroppo fondato) catastrofismo...;-)

Son cose che Vi ho già ripetuto fino alla nausea...ma in stile più semplificato e da "blogger"...
Dunque leggetevi per bene quest'analisi assai completa e (naturalmente) impietosa di un Prof. della London School of Economics
Il bello è che nel breve termine il FTSE MIB sta salendo e lo spread sta scendendo
proprio perchè ai mercati piace la "stabilità" salva-banche-finanza-BTP-Bot
che però porterà l'Italia ad un declino sempre più profondo ed IRREVERSIBILE.

Pubblicato il ottobre 17, 2013 di ABATE FARIA
 
Nel giro di 10 anni del nostro Paese non rimarrà più nulla. O quasi. 
E’ la conclusione catastrofica cui giunge nella sua analisi il professore Roberto Orsi della London School of Economics and Political Science (LSE). 
Che cosa ci sta portando alla dissoluzione e all’irrilevanza economica? 
Una classe politica miope che non sa fare altro che aumentare le tasse in nome della stabilità. 
Monti ha fatto così. 
E Letta sta seguendo l’esempio. 
Il tutto unito a una ”terribile gestione finanziaria, infrastrutture inadeguate, corruzione onnipresente, burocrazia inefficiente, il sistema di giustizia più lento e inaffidabile d’Europa”.
L’ANALISI DI ORSI
“Gli storici del futuro probabilmente guarderanno all’Italia come un caso perfetto di un Paese che è riuscito a passare da una condizione di nazione prospera e leader industriale in soli vent’anni in una condizione di desertificazione economica, di incapacità di gestione demografica, di rampate terzomondializzazione, di caduta verticale della produzione culturale e di un completo caos politico istituzionale. 
Lo scenario di un serio crollo delle finanze dello Stato italiano sta crescendo, con i ricavi dalla tassazione diretta diminuiti del 7% in luglio, un rapporto deficit/Pil maggiore del 3% e un debito pubblico ben al di sopra del 130%. 
Peggiorerà.
Il governo sa perfettamente che la situazione è insostenibile,.................