martedì 14 febbraio 2017

I NO-GLOBAL AVEVANO TORTO (guest post)

Giusto poco tempo fa avevo provato a contrastare il luogo comune che oggi va tanto di moda = la globalizzazione è il "male assoluto".
In realtà come al solito siamo di fronte ad un Declino Cognitivo che porta ad iper-semplificazioni di fenomeni complessi e dunque a fare un tifo da Ultras...
La Globalizzazione come tutti i fenomeni presenta un bilanciamento di pro/contro
e, se inserita in un contesto storico più ampio, risulta essere un fenomeno a somma positiva...
magari non per gli italopitechi che vivono ancora negli anni '70 e non si sono evoluti....ma per mezzo Mondo invece sì.

Consiglio dunque la lettura o la ri-lettura di questo mio post che vi fornisce utili spunti oltre alla vulgata comune radical chic: Viviamo in una delle migliori epoche della storia umana, per cui meno vittimismo e rimboccarsi le maniche...

E poi passo la palla a questo interessante studio/saggio uscito di recente,
così almeno potete tentare di controbilanciare un po' il preponderante "mood" no-global che spesso risulta essere un filino troppo talebano... ;-)
La realtà è sempre un po' più complessa e dipende anche da che punto di vista la guardi.
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I NO-GLOBAL AVEVANO TORTO.
di Guglielmo Piombini

I nostalgici del comunismo, dopo aver trascorso tutti gli anni ’90 a leccarsi le ferite per la fine ingloriosa del socialismo reale, all'inizio degli anni 2000 aprirono un nuovo fronte di lotta contro la globalizzazione dell’economia che aveva preso piede in quel decennio.
Fu un'alluvione di libri, saggi, articoli, manifestazioni, proteste di piazze che denunciavano lo sfruttamento, l’impoverimento, la disoccupazione, la disuguaglianza, la distruzione dell’ambiente e delle culture locali che l’espansione del libero mercato su scala globale avrebbe portato in tutto il mondo.

Sono passati più di 25 anni da quegli avvenimenti, e possiamo tirare le somme.
Lo ha fatto Johan Norberg nel libro "Progress", premiato nel 2016 come libro dell'anno dall'Economist e dall'Observer.
Mostrando dati inoppugnabili, lo studioso svedese dimostra che, contrariamente a quello che pensa la maggioranza della gente, i decenni di espansione della globalizzazione sono stati i migliori per l'umanità nel suo complesso, che non è mai stata bene come oggi.
Solo negli ultimi dieci anni il reddito pro-capite dei paesi poveri è raddoppiato: si tratta della più grande riduzione della povertà che il mondo abbia mai conosciuto.

Tutto questo è avvenuto grazie ..................
,

alla maggiore crescita, non grazie alla redistribuzione dei redditi.
Uno studio condotto su 118 paesi nell’arco di 40 anni mostra che quasi tutto l’aumento dei redditi delle fasce più misere è stato una conseguenza dell’innalzamento del livello medio dei redditi, non del cambiamento nella loro distribuzione.
Da un certo punto di vista, osserva Norberg, la globalizzazione è stata ancor più potente della rivoluzione industriale.
Quando il mondo occidentale cominciò a industrializzarsi intorno al 1800, 200 milioni di persone impiegarono 50 anni per raddoppiare il reddito medio.
La Cina e l’India hanno realizzato lo stesso risultato cinque volte più rapidamente e a vantaggio di un numero dieci volte maggiore di persone.
Possiamo quindi dire che la globalizzazione è stato un fenomeno 50 volte più grande della rivoluzione industriale.
Oggi possiamo dunque dirlo con certezza: tutte le previsioni dei detrattori della globalizzazione sono state smentite dalla realtà. I no-global avevano torto su tutta la linea.

Ecco la sintesi completa di questo avvincente libro al link: http://tramedoro.eu/?p=4988
JOHAN NORBERG – Progress (2016)
Premiato come Libro dell’anno dall’Economist e dall’Observer, Progress di Johan Norberg rappresenta una sfida alle convinzioni pessimistiche sullo stato del mondo prevalenti non solo tra il pubblico, ma anche tra gli esperti.
Basandosi sui dati ufficiali delle Nazioni Unite, della Banca Mondiale e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, lo studioso svedese dimostra che i progressi degli ultimi decenni sono stati senza precedenti.
Lungi dall’essere sull’orlo del collasso, l’umanità nel suo complesso non è mai stata così bene come oggi, sotto ogni punto di vista: disponibilità di cibo e di acqua potabile, aspettativa di vita, reddito, salubrità ambientale, riduzione della violenza, grado di libertà ed uguaglianza.
Il merito principale di questo innegabile progresso, secondo Norberg, è da attribuirsi al processo di globalizzazione dell’economia avvenuto negli ultimi due decenni, che ha permesso a miliardi di persone di accedere ai benefici della modernità, in precedenza riservati solo alle nazioni industrializzate.
'Stiamo assistendo al più grande miglioramento delle condizioni di vita mai verificatosi nella storia umana'


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A proposito di fonti indipendenti di informazione...
ma Veramente non hai ancora letto
il Manuale Wiki-Blog 
(ed un po' Wikileaks)
= Una Guida ragionata all'informazione indipendente di economia&finanza della rete...
??????????
Ecco qui cos'è 
e come ottenerlo
http://www.ilgrandebluff.info/2016/10/il-manuale-wiki-blog-e-prontoooooo.html

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Concludo riportandovi un episodio molto significativo tratto dalla mia bacheca Facebook
In Italia la maggioranza pensa ancora che il Lavoro sia un Diritto (acquisito) e che le Multinazionali siano a priori brutte&cattive...
Intanto là fuori nel Mondo Reale... ;-)
"Scioperano gli operai delle Multinazionali che abbandonano la Cina e vendono gli impianti a società cinesi"....Scontri con la polizia e arresti nelle fabbriche della Danone e della Sony.
Problemi anche con la Coca Cola. GLI OPERAI TEMONO CHE I NUOVI PADRONI (CINESI) TAGLINO POSTI DI LAVORO, ABBASSINO GLI STIPENDI, ABBRUTISCANO LE CONDIZIONI DI LAVORO.
Apple, McDonald, Kfc e tanti altri si spostano altrove perché il costo della manodopera cinese è cresciuto e le vendite calano...
Negli ultimi cinque anni diversi grandi gruppi stranieri hanno lasciato la Cina. Fra essi: il gigante Usa dell’elettronica, Best Buy; i supermercati britannici Tesco e Mark & Spencer.
I motivi della scelta pescano nei crescenti costi della manodopera cinese e sul rallentamento dell’economia del dragone.
Talvolta, la scelta dipende dalla forte concorrenza messa in atto da ditte cinesi.....
http://www.asianews.it/…/Scioperano-gli-operai-delle-multin…
E riprendendo anche una piccola parte del mio post citato in apertura: Viviamo in una delle migliori epoche della storia umana, per cui meno vittimismo e rimboccarsi le maniche...
....In giro per la rete si leggono continue lamentationes
ci si lamenta su tutto: questo non va... quest'altro nemmeno ....si stava meglio prima
etc etc
In realtà secondo svariati indicatori il Mondo sta attraversando il migliore periodo della sua Storia (relativamente parlando...non vuol dire che tutto vada da Dio...anzi...)
però l'uomo oggi ha il Web che gli permette di leggere sempre di tutto, di essere iper-informato (spesso alla cazzo), di farsi gran pippe mentali e soprattutto di sparare qualunque minkiata su qualunque argomento anche se non ne capisce una fava....
Tutto questo dunque altera un po' la percezione della realtà
e ci rende dei lamentosi virtuali parecchio viziatelli...
che se solo leggeste la Malora di Fenoglio, in zone oggi ricche e con super-benessere, solo 70 anni fa si faceva una fame nera e senza l'iphone....
questa frase lo riassume in modo efficace e devastante:
....Tante di quelle volte, nella stalla, sul mio paglione, aspettando che mi si addormentasse la pancia perché potesse addormentarsi anche la testa....
.................Inoltre come spiego da tempo la CATTIVISSIMA GLOBALIZZAZIONE
che però tutti usiamo anche solo quando andiamo al cesso
vedi mio post: Il NO Global (globalizzato)....
sta arricchendo e creando classi medie in mezzo Mondo emergente
mentre Noi che per secoli siamo stati PRIVILEGIATI sulle spalle del resto del Mondo
ci stiamo EQUALIZZANDO AL RIBASSO
e solo i migliori/più proattivi/che sanno anticipare-calvalcare i trend
possono stare bene a galla
invece gli italopitechi falliti che invocano i mitici "diritti acquisiti" stanno venendo man mano livellati al ribasso...
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