giovedì 5 aprile 2012

Non sarei troppo "manicheo" sull'Euro


Che l'unione monetaria più incompleta ed imperfetta della Storia abbia portato a forti squilibri....
e che per molti Stati abbia generato minori vantaggi rispetto agli svantaggi manifestatisi in modo drammatico alla prima seria Crisi
è opinione condivisibile.
Va anche detto che l'Euro implicava un'evoluzione quasi obbligata e cambiamenti radicali, finchè era il tempo delle vacche grasse: questo in Italia o non è stato percepito oppure è stato ignorato bellamente.
In ogni caso...l'euro-cannibalismo della Germania e di altri stati Core è un fatto evidente.

Però io non sarei così "manicheo" sull'euro...
Infatti i vicini forti che approfittavano della loro posizione di vantaggio (e della loro maggiore efficienza e virtuosità) li avevavmo già ai tempi della Lira, del Marco e del Franco.........
come è scritto delle regole del gioco della competizione globale.

A quei tempi però potevamo disporre di maggiori margini di manovra e di maggiore indipendenza di manovra
grazie ad una Banca Centrale nazionale e ad una valuta nazionale.
Ma non era la panacea di tutti i mali
e lo sarebbe ancor meno OGGI, visto che il contesto Globale è assai cambiato.

Da Phastidio
Euro, cosa siamo diventati

La sintesi più efficace finora letta sullo stato degli affari in Eurozona è del bravo Michael Schuman, di Time:

«Quando scrivo dell’Europa mi viene spesso insegnato che, in quanto yankee, è difficile che io riesca ad apprezzare la motivazione alla base dell’introduzione dell’euro. Io guardo all’esercizio semplicemente in termini di costi e benefici ma l’euro, mi viene detto, è molto più di questo: è uno strumento per promuovere pace e democrazia»

«La mia risposta a queste osservazioni è che l’euro sta fallendo in entrambi gli scopi. Non ha aiutato a trasformare l’Europa in una forte e competitiva economia, capace di competere con gli Usa o con l’ascesa dell’Asia. E dov’è il sostegno reciproco che ci si aspetterebbe dietro la solenne missione dell’euro? Quello che vedo è un’Europa sempre meno democratica, dove i paesi sono forzati ad assumere iniziative irrazionali da vicini potenti ed arroganti, per preservare una moneta comune che offre poco di buono in cambio. L’unione monetaria è diventata un luogo in cui i paesi che beneficiano dell’euro ingrassano e rifiutano di dividere i benefici con i propri compatrioti ridotti alla fame. Questo è un tipo di “pace e democrazia” di cui posso fare a meno»

Se Schuman avesse chiamato per nome questi “vicini arroganti” che costringono a “iniziative irrazionali” sarebbe stato perfetto, ma già così è più che sufficiente a dare il senso.