sabato 18 febbraio 2012

La Forza della Germania (e l'euro-cannibalismo...)


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dal sito di Borsa Italia

La Bilancia dei Pagamenti è la registrazione delle transazioni dei residenti di un Paese con il resto del mondo.

Si divide in due conti principali, il Conto delle Partite Correnti (Bilancia Commerciale) e il Conto Capitale.
Il primo riguarda il commercio in beni e servizi, mentre il secondo interessa gli acquisti e le vendite di attività finanziarie e reali (azioni, obbligazioni e immobili)......

Per definizione la Bilancia dei Pagamenti deve risultare sempre in pareggio, quindi se un Paese registra un disavanzo della parte commerciale (se importa più di quanto esporti) dovrà finanziarsi all'estero facendo entrare dei capitali nel Paese, mentre un Paese che presenta un avanzo della parte commerciale avrà del denaro da investire all'estero.
Con questo indicatore è quindi possibile valutare la dinamica dei flussi di capitale di un Paese e capire se stiano entrando o uscendo.

Per quanto riguarda la Bilancia Commerciale la voce alla quale si attribuisce il maggior peso è il Saldo Commerciale, che riporta la differenza tra esportazioni ed importazioni.
Un esempio di Paese importatore e, quindi, solitamente con un deficit delle partite correnti, sono gli Stati Uniti,
mentre la Cina (NdR e la Germania..) è un tipico Paese esportatore, nonostante il crescente fabbisogno di materie prime necessario per sostenere l'espansione economica.

Il saldo della Bilancia Commerciale è un indicatore economico importante.
Quando è positivo (Avanzo Commerciale) o in pareggio indica che l'economia di un Paese è in grado di soddisfare la domanda interna di beni e servizi coi propri mezzi, mentre un saldo negativo (Disavanzo Commerciale) è indice di un'economia che dipende almeno in parte da beni provenienti dall'estero......

bilancia pagamenti

Non esistono DATI ASSOLUTI su cui basare un'analisi....
ma il surplus/deficit della Bilancia Commerciale è uno degli indicatori più importanti della FORZA economica di una Nazione
della sua capacità di generare ricchezza nazionale (la re-distribuzione di questa ricchezza ed il livello di benessere della popolazione sono poi un altro paio di maniche...).

Per un complesso italiota assai diffuso del "pene piccolo"....., molte fonti informative cercano di fare risaltare le doti nazionali smontando in modi più o meno fantasiosi altre Nazioni più "forti", con la filosofia (fanta)compensativa del "io sono un po' sfigato...ma non puoi nemmeno immaginare cosa nascondano gli altri...ergo siamo meno sfigati di quanto si creda..."
Adottando questa filosofia pseudo-nazionalistica
si sottraggono preziose energie
ad un'analisi razionale, imparziale ed impietosa dei difetti nazionali
ovvero all'unica via che possa incrementare in modo decisivo le nostre possibilità di MIGLIORARCI, di emendare le nostre croniche palle al piede
e di avere maggiori possibilità di prevalere nella spietata competizione Globale
(pur senza troppo snaturare le regole base della società civile e dell'economia a misura d'uomo).

Ma i dati qui sotto riportati da COBRAF parlano chiaro, fin troppo chiaro....
e fanno capire perchè alcuni Stati siano oggettivamente più forti di altri,
nel senso che sono in grado di compensare ampiamente i loro "MINUS"
mentre altri Stati non riescono ad ottenere lo stesso BILANCIO POSITIVO
(il concetto chiave è proprio quello di "bilancio" tra vari fattori)
  • Italia -61, Germania 162
  • 15:13 16/02/12

    .....la Germania esporta per circa 800 miliardi di euro ogni anno
    e importa per 640 miliardi circa ogni anno
    e ha un surplus estero ad esempio nell'ultimo anno di 162 miliardi

    Procapite è il surplus più alto del mondo, assieme all'Olanda, Svizzera, Taiwan e Singapore (se escludi paesi che hanno il petrolio come Norvegia, Arabia, Dubai).
    i cinesi sono 1.400 milioni e hanno un surplus di 272 miliardi
    i giapponesi sono 120 milioni e hanno un surplus di 166 miliardi
    i tedeschi sono 86 milioni e hanno un surplus di 162 miliardi,
    quindi i tedeschi sono molto meglio dei cinesi e giapponesi

    Germania e Olanda da sole hanno un surplus estero di 200 miliardi l'anno
    Italia, Francia, Spagna e Inghilterra hanno un DEFICIT ESTERO DI 220 MILIARDI L'ANNO
    di cui metà è dato da Spagna e Italia con 66 miliardi e 62 miliardi di deficit annuo estero.
    Senza Germania e Olanda l'Europa assomiglierebbe agli Stati Uniti, un paese che si indebita cronicamente verso l'estero

    l'Italia ha ora un deficit estero che è il secondo deficit estero al mondo !!!
    (assieme alla Spagna) e dietro a quello mostruoso degli Stati Uniti.
    Il motivo per cui l'Italia è in pericolo ora non è il deficit pubblico, ma il deficit verso l'estero, il deficit di bilancia dei pagamenti.

    Come mai nessuno parla mai del Deficit Estero che è il vero dramma e solo di quello dello stato che non è un problema?

    CLICCA SULL'IMMAGINE PER INGRANDIRLA

















Che poi la Germania abbia cannibalizzato Eurozona ed Euro
per ottenere questo popo' di risultati...è argomento su cui dibattere alacremente.
Ma sta soprattutto a NOI difenderci e farci valere nel contesto dell'Eurozona, facendo in modo che il germano-centrismo imperante diventi sempre più multi-centrico.
Ed argomenti ne abbiamo parecchi, sia con le buone che con le cattive....
Perchè è inutile lamentarsi al vento quotidianamente: Homo homini lupus anche nell'Eurozona dei cosiddetti partners...

Phastidio da tempo SAGGIAMENTE sottolinea come
Lo squilibrio dell'Europa non è fiscale ma commerciale
CONCENTRATEVI E LEGGETE CON ATTENZIONE, anche se il linguaggio di Phastidio spesso non è adatto ai palati più inesperti....
Rimane il fatto che lo squilibrio FISCALE sussiste alla grande in parecchi stati dell'Eurozona
ma si martella sempre e solo su quello (soprattutto da parte della Germania "irreprensibile")...
mentre si lascia in ombra lo squilibrio COMMERCIALE.
....molti commentatori ed esperti insistono a sposare la linea tedesca sulla vera natura della crisi dell'Eurozona, vista come un caso di dissipatezza fiscale.
Le cose non stanno in questi termini, a parte il caso della Grecia (che è anche e soprattutto un patente caso di frode contabile sovrana): la crisi nasce da un irrisolto squilibrio delle partite correnti, cioè dall'interscambio commerciale intracomunitario.
Lo scorso anno, la Germania ha registrato un surplus delle partite correnti del 5,7 per cento del prodotto interno lordo, persino maggiore di quello della Cina, che si è fermata al 5,2 per cento di pil.
Questi surplus devono essere riciclati in qualche altra parte del mondo. ......
E questo è il punto fondamentale con cui confrontarsi: un surplus delle partite correnti è uno squilibrio, esattamente come lo è un deficit, che del primo è immagine speculare.
I cinesi di solito riciclano il proprio surplus delle partite correnti comprando titoli di stato americani....
I tedeschi riciclano abitualmente il loro surplus commerciale senza assumersi rischio valutario, cioè comprando soprattutto titoli di stato dei paesi dell'Eurozona in deficit commerciale.
Da qui si è originata e si origina la intossicazione del sistema finanziario.
Come si riassorbe un surplus delle partite correnti?
In due modi: o la Germania esporta di meno, o importa di più.
La prima ipotesi ha una elevata probabilità di avverarsi, se i Piigs seguiranno la strada greca, lastricata di strette fiscali.
In quel caso lo squilibrio si sanerebbe, con alta probabilità, con una serie di default in Eurozona.
L'altra modalità di rientro del surplus commerciale tedesco potrebbe avvenire se la Germania decidesse di giocare il proprio ruolo di locomotiva europea, stimolando quindi la propria domanda interna.
Ciò spingerebbe le importazioni tedesche ed esporterebbe in Europa un minimo di crescita.
Ma questa eventualità causerebbe, con buona probabilità, una certa pressione inflazionistica in Germania......
Quello che molti politici e commentatori (tedeschi e non ) non riescono a comprendere è che lo squilibrio europeo non deriva da dissipatezza dei conti pubblici, tranne il sopracitato caso della Grecia.
Spagna e Irlanda avevano surplus di bilancio pubblico e rapporti debito-Pil nettamente inferiori alla Germania, prima dello scoppio della crisi.
L'eccesso di indebitamento privato, quando ha smesso di essere finanziato da capitali privati, si è scaricato sui bilanci pubblici sotto forma di salvataggi, trasferimenti quali sussidi di disoccupazione e minore gettito fiscale.
I bilanci pubblici si sono quindi sostituiti a quelli privati, e da quel momento la vulgata degli stati spendaccioni si è potuta affermare, in tutta la sua fallacia.
Se in Eurozona non vi fosse un'unica moneta, il problema degli squilibri commerciali si sarebbe risolto con una svalutazione della moneta dei paesi in deficit.
Il marco si sarebbe apprezzato, la lira, la peseta e l'escudo deprezzati.
....Avendo invece una sola divisa e nessun meccanismo comunitario di gestione degli squilibri commerciali, l'Eurozona si è incamminata a passi spediti verso un elevatissimo rischio di default, che è il meccanismo attraverso il quale tali squilibri si risolvono.
A meno di puntare su una svalutazione interna, cioè su elevata disoccupazione e tagli feroci alle retribuzioni nominali dei paesi in deficit commerciale verso la Germania....Inserisci link

Naturalmente non TUTTO può essere ricondotto ad una colpevolizzazione dell'Eurozona mal concepita o della Germania euro-cannibale...
(NON PERDERE questo illuminante commento del Forum di COBRAF)
visto che buona parte degli squilibri commerciali sono STRUTTURALI,
sono causati da errate e/o carenti strategie&politiche nazionali
ed erano già esistenti prima della valuta unica (che al massimo li ha estremizzati)
ma una PARTE CONSISTENTE di QUELLO che NON VA nell'Eurozona
lo possiamo identificare proprio in questo importante SQUILIBRIO
NON COMPENSATO
a causa della costruzione incompleta dell'Eurozona...


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