lunedì 2 maggio 2016

"LA PANACEA": Sovranità monetaria, svalutazioni competitive, stampa-che-ti-passa e deficit a go-go...

LA PANACEA:
Sovranità monetaria, svalutazioni competitive, stampa-che-ti-passa e deficit a go-go...
Così vi raccontano molti pifferai magici
e voi naturalmente non vedete l'ora di crederci
così si potrebbe evitare la cattivissima austerity, si potrebbero evitare i terribili tagli
e potrebbero ripartire i mitici "investimenti ppppubblici"....
Come vi spiego da tempo,
purtroppo la cosa non è affatto così semplice
e le bacchette magiche al giorno d'oggi possono persino fare cilecca
se il contesto socio-economico-demografico e la concorrenza globale ci mettono una pezza...

Io ci vedo parecchie somiglianze tra il Giappone e l'Italia
con la differenza che lo Yen è una delle 4 valute primarie globali rispetto alla potenziale new-lir(etta)
che lo Stato Giapponese è un filino più efficiente
e che il peso globale dell'economia Giapponese è più del doppio del nostro...

Sono secoli che vi ripeto come............................................................
.



QE+Stampa che ti passa
vs.
Austerity
siano due facce della stessa medaglia
e della stessa Big Bubble Globale
ma niente da fare....
molto più tranquillizzante (e da struzzi...) credere alle bacchette magiche...

In ogni caso il Giappone è una macchina del tempo molto utile
visto che è all'avanguardia nel Territorio Inesplorato della Big Bubble....
dunque c'è da tenerli bene d'okkio e da imparare molto....
Del resto basta che la Banca Centrale si ricompri (quasi) tutto il debito pubblico
e che quest'ultimo sia (quasi) tutto detenuto dai Giapponesi....e poi che problema c'è?.... ;-) 
Purtroppo però quello che guadagni dalla porta
lo perdi poi dalla finestra
e viceversa...

Giappone. Continua la lenta agonia


Mai come di questi tempi si è fatto così gran parlare di “crescita” e “sviluppo“.
Era il dogma di tutti gli economisti d’assalto
– Il pil non può fare altro che aumentare costantemente nel tempo.
– Il debito pubblico “stimola” la crescita del sistema economico.
– Crescendo il pil il peso del debito pubblico si vanifica.
– Lo stato ripartisce i proventi derivanti dall’aumento del debito pubblico tra i cittadini, che detengono il debito stesso, per cui tutto si risolverebbe in una “partita di giro“.

*
Semplice, ne vero?
Gli economisti d’assalto avevano inventato la macchina del moto perpetuo, la ricetta infallibile per generare ricchezza dal nulla. Che imbecilli quelli che lavorano: basta stampare carta moneta ed i capitali sono lì, belli pronti.
Tanto, il denaro è una mera convenzione.
Mica come le conchiglie di cypraeidae (Cypraea moneta), usate come moneta corrente alle Maldive.
Corollario dei quei dogmi era la disarmante “constatazione” di quanto bene facesse lo stato ad intervenire nei sistemi economici sotto la paterna benevolenza degli economisti illuminati. Stato santo e subito!
Benessere e welfare per tutti, oltre, ovviamente, ai pasti gratuiti.

*
Negli ultimi cinque anni il Giappone ha mantenuto un rapporto debito/pil attorno al 210%.
Ha iniettato nel sistema oceani di liquidità.
Bene: guardiano i risultati.
Il pil valeva 5,939 miliardi di Usd nel 2011 e vale 4,117 miliardi di Usd nel 2015. 

Tutto quel mare di denaro ha stimolato la contrazione economica.
Se poi si guardasse il pil pro capite, nel 2011 raggiungeva i 46,440 dollari americani, mentre nel 2015 lambiva i 32,484 Usd.

Gran bel risultato, di cui si dovrebbe andare particolarmente fieri.

E adesso se ne profila un altro.


Il 19.4% dei pensionati giapponesi versa in stato di povertà.
Lo stato garantisce loro di poter crepare di fame.
Hanno creduto nello stato e nei suoi falsi profeti?
Benissimo: che se li godano.

Tanto, gli stipendi degli economisti illuminati è saldamente garantito: questa è l’unica cosa importane.


(di Giuseppe Sandro Mela)
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