lunedì 3 ottobre 2016

The End (ed i 4 livelli di dissociazione dalla realtà)

Sono pochissime le voci che vi sbattono in faccia la nuda&cruda realtà
ovvero
FallitaGlia è in Declino Irreversibile 
e per ora NON c'è nessuna via di uscita pragmaticamente percorribile.
Le variabili in gioco non lasciano scampo
dunque il Declino dovrà fare il suo corso fino in fondo...e poi chissà...
Ma per adesso non abbiamo nemmeno una possibilità di potercela giocare e di vincere nell'arena globale (ed intendo come sistema Italia e non come rare nicchie di eccellenza).
Basti vedere solo l'assurda pantomima dell'irrilevante Referendum Costituzionale
che sta catturando tutta l'attenzione di una massa di dissociati dalla realtà...
e si capisce che NO HOPE FOR THIS ITALY
matematico...al 100%... 

Di fronte a questa realtà sempre più auto-evidente e che comporterebbe un immediato approccio drastico&pragmatico
ci sono 4 reazioni classiche
che sono di competenza della psicologia, della psicologia sociale e della psicanalisi
piuttosto che dell'economia&finanza..................................
.


1. Italopiteco con clava e sguardo nel vuoto: totalmente inconsapevole = nemmeno si rende vagamente conto della situazione...pensa al calcio, ai gossip, guarda i programmi TV trash ed i Tiggì (trash anche loro)
poi dal panettiere od al Bar spara 4 cavolate del tipo è tutta colpa di Renzi (o di quello prima o di quello dopo...e magari li ha pure votati...) della Merkel dell'euro della Cina degli USA degli estremisti Islamici degli Zingari etc
Lo stile è: Signor Rossi! Ha visto che è aumentata di nuovo la benzina? Risposta: ed a me che cazzo me ne frega amme, io c'ho il diesel!
Livello di dissociazione dalla realtà: GENETICO = nemmeno sa cosa sia la Realtà ma vive in un Mondo artificiale a parte
Livello di diffusione: 70% della popolazione italiana
Speranza di sopravvivenza: ZERO 
Posizionamento rispetto al mio BLOG: ma chemmmminkia è un Blog?! Io al massimo conosco la Gazzetta della Sport ed il Tiggì...e poi non ho tempo per 'ste robe strambe...

2. Italopiteco radical chic ideologizzato: dotato di media o buona cultura, inizia a rendersi conto della situazione ma visto che è pesantemente ideologizzato fin da piccolo...ragiona su quello che vorrebbe che fosse (secondo ideologia) e non su quello che è/che sarà...
Dunque NON reagisce in modo pragmatico ma in modo surreale:
le pensioni non si toccano, l'istruzione pubblica non si tocca, la sanità pubblica non si tocca, la costituzione non si tocca etc
ovvero tutte cose non più sostenibili che, volenti o nolenti, stanno sparendo o che non ci sono già più (!)
Per giustificare la "volatilizzazione" di welfare, diritti acquisti e bella vita radical chic dove puoi permetterti di disquisire persino su quale succo ACE sia più bio...
la colpa sarebbe tutta degli evasori, della finanza, della Troika, dell'austerity, della globalizzazione, del neo-liberismo (vedi il no global globalizzato) etc etc
Il risultato finale è anche peggiore della fattispecie 1: infatti avere il cervello ideologizzato fuori tempo massimo, ti mette persino in una posizione snob di supposta superiorità, dunque hai possibilità sotto lo zero di adattarti/reagire ed allo stesso tempo insulti chi anche solo si permette di farti notare la Realtà, scaricando sul dito che indica la Luna tutte le colpe del Mondo...
Il fatto di vivere sulla ricchezza delle generazioni precedenti (disprezzandola) e/o di farsi mantenere da uno Stato fallito (finché durerà)...diciamo che non aiuta nel cammino verso la consapevolezza...
Nota da "la vie en rose": empaticamente mi piacerebbe molto appartenere alla categoria 2 ... e credere che il lavoro sia un diritto (ah ah ah!) ... o che quel "libro dei sogni" che è la nostra costituzione sia la costituzione più bella del Mondo ... o che tutti debbano avere il diritto ad una pensione che garantisca loro un buon livello di vita etc etc 
Sono cose bellissime! Ma vedete, possono essere realizzate&garantite SOLO in Nazioni MOLTO ricche... Dunque ad un certo punto uno si sveglia dai sogni e vede che là fuori c'è il Mondo Reale che non sta mica a coccolare i vostri sogni 
= o riuscite a dominare e/o a cambiare il sistema (globale) oppure verrete triturati (se dai sogni non passate ad adattarvi alla realtà)  
Livello di dissociazione dalla realtà: MASSIMO e pure ben elaborato ideologicamente/moralisticamente 
Livello di diffusione: 25% della popolazione italiana
Nota: le categorie 1 e 2 possono anche sovrapporsi e/o contaminarsi... 
Speranza di sopravvivenza: MENO DI ZERO 
Posizionamento rispetto al mio BLOG: se per caso lo incrocia sul Web ...mi insulta...mi da tutte le colpe del Mondo...e poi non mi legge più ma torna a leggere Fusaro e Naomi Klein...

3. Italopiteco consapevole ma "bloccato": ha capito tutto, ha capito che per FallitaGlia alle condizioni attuali non c'è via d'uscita (anche e soprattutto a causa del 90% della popolazione italiana che attualmente rientra nella categorie 1&2 fino a quando non sopravverrà l'estinzione e/o il default)
Costui pensa: sarebbe bello se la Realtà fosse così&cosà
ma mi rendo conto che attualmente non è più sostenibile per 100 cause/concause e che domani lo sarà sempre di meno.
Il problema è che questo tipo di Italopiteco NON si attiva e rimane lì...con ancora tutto su Monte dei Pacchi, con 4 casette italiote sperando di farne dei B&B, con qualche altra speranza di cavarsela in qualche nicchia di FallitaGlia (è possibile ma poco probabile statisticamente)...
guarda un po' oltre qua e là nel Mondo Globale
ma siccome oggi sta ancora benino (e siccome ragiona solo a 12-24 mesi) rimane immobile, non si attiva.
Il rischio è enorme: basta un niente ed il suo precario equilibrio può saltare.
Risultato? A 50 anni sotto ad un ponte ed ormai sarà troppo tardi per attivarsi. Non avrà più cartucce.
Livello di dissociazione dalla realtà: MINIMO, manca la fase dell'azione
Livello di diffusione: 4,9% della popolazione italiana
Speranza di sopravvivenza: ZERO (almeno fino a quando non si attiva)
Posizionamento rispetto al mio BLOG:magari mi legge regolarmente ma potrebbe anche smettere...tanto non gli servo ad un cazzo se non si attiva...e gli metto solo inutile ansia....

4. Italiano Sapiens consapevole ed attivo: ha capito benissimo che NO HOPE FOR THIS ITALY e si è attivato pragmaticamente in tutti i modi possibili.
Per esempio: ha protetto i risparmi anche fuori dall'Italia, ha globalizzato i suoi investimenti, ha globalizzato la sua professione/azienda, si è delocalizzato all'estero, non ha comprato ai figli una casetta-italiota-palla-al-piede ma li ha mandati a studiare all'estero in università Top = ha investito nella loro cultura/conoscenza, qualcuno si è trovato una nicchia protetta di eccellenza in FallitaGlia (magari grazie a qualche protezione corporativa feudale) etc etc etc
Insomma si è messo in Posizione di Forza ed attende che in Italia la situazione cambi per poter tornare a fare la DIFFERENZA al momento giusto ed avendone ancora "la potenza di fuoco".
Se invece si lasciasse distruggere fully-in-FallitaGlia "facendosi il film" di essere un eroe (mentre in realtà è solo un autolesionista masochista) + stando dietro a sogni di cambiamento sistemico oggi irrealizzabili, poi non potrebbe più fare la differenza ma sarebbe solo uno Zombie.
Nota: se tutti facessero come la categoria 4, FallitaGlia nella sua attuale configurazione fallimentare e di Declino Irreversibile collasserebbe in poco tempo e si potrebbe finalmente almeno tentare di ripartire, di ri-giocarsi la partita, di ri-configurare il Paese in modo più efficiente/vincente...ma per ora rien à faire = maggioranza sono inconsapevoli e/o ancora "clientes" di sistema semi-fallito...
Livello di dissociazione dalla realtà: ZERO
Livello di diffusione: 0,1% della Popolazione Italiana 
Speranza di sopravvivenza: sopra lo ZERO, in range molto variabile che può andare dal 25% al 75% (il 100% non esiste, purtroppo...)
Posizionamento rispetto al mio BLOG: mi ha letto e si è attivato pragmaticamente / non mi ha letto e si è attivato pragmaticamente = il risultato finale non cambia....

Bene...passo la Parola ad Alberto Forchielli
che dice solo cose di Buonsenso anche se difficili da digerire
(sono le stesse cose che anche io vi ripeto da tempo, pur con qualche sfumatura diversa)
Sarà così...che vi piaccia o no...
Potete solo decidere se adattarvi od estinguervi
Il fatto che solo il 5% della Popolazione Italiana sarà in grado di capire ed accettare questa analisi
mentre il 95% o non capirà o la rifiuterà od addirittura manderà a fan culo Forchielli...dicendo che "è tutta colpa di gente come Lui"...
da la piena misura del perchè NO HOPE FOR THIS ITALY
Buona prosecuzione di Declino
e tra non molto il Default.
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The End
Questo è il secolo dell'Asia perché lì c'è voglia di lavorare, capacità di sacrificio e gli Stati viaggiano leggeri perché non hanno debiti, mentre l'Italia è seppellita dal debito pubblico e dalla mancanza di un'etica del lavoro che competa con quella asiatica e del mondo che nel frattempo scappa via.
Al contrario gli italiani non sono pronti per la ricetta del sacrificio.
Servono tagli enormi, bisognerebbe rivedere il welfare e modificare la legislazione.
La ricetta è durissima ma non esistono altre soluzioni.
Il resto del mondo cresce e noi siamo fermi al palo.
Usa e Canada vanno benone.
L'Asia è un treno in corsa e anche l'Africa non scherza.
Siamo circondati da giganti.
Di fronte a questo scenario di crescita, l'Europa vorrebbe mantenere inalterati i propri standard ma è impossibile.
In questa antropologia sbagliata ci butto dentro anche il sindacato, che rappresenta da troppo tempo un assurdo elemento frenante.
In Italia si danno per acquisiti benefici che invece andrebbero ridiscussi poiché ormai sono anacronistici. Un esempio in questo senso è la Fiat di Marchionne.
Se devi scegliere tra lo stabilimento di Cassino e quello polacco, scegli quello più redditizio: non è cattiveria, si tratta solo di rimanere competitivi.
O meglio, è la cattiveria della globalizzazione.
A proposito di cattiveria: erano tredici anni che Marchionne voleva liberarsi di Montezemolo e, appena le strategie aziendali glielo hanno permesso senza che ci fossero perciò ripercussioni in Borsa, lo ha fatto nella maniera più appariscente ed eclatante possibile..............
Montezuma ha una visione salottiera, tutta italiana, Marchionne ha una visione globale.
Quindi sto tutta la vita dalla parte di Marchionne, e poi lo adoro in maglione. È lo stile da bocciofila che piace a me.
Tornando a noi, ribadisco la ricetta: lavorare di più e meglio.
Perché è vero che abbiamo dato al mondo l'Impero Romano e il Rinascimento e ci autoincensiamo da sempre per quanto l'Italia sia bella e per tutti i magnifici monumenti che abbiamo.
È fuori di dubbio che questo Paese sia splendido e che abbia bellezze naturali, artistiche e architettoniche straordinarie, ma non è merito nostro!
Dobbiamo ringraziare la natura e i nostri lontani antenati con le palle quadrate.
L'Italia di oggi non ha nulla da spartire con la grandezza di Roma.
I monumenti non li abbiamo fatti noi.
I nostri avi erano uomini eccezionali, noi siamo degli sfigati che per mancanza di risorse e incuria stiamo distruggendo un patrimonio immenso.
Anche perché continuando così, l'Italia tra vent'anni sarà un Paese in stile sovietico, pieno di pensionati e con una miriade di poveri.
L'unica incertezza sul nostro futuro è legata ai ricchi.
Probabilmente scapperanno all'estero oppure si rifugeranno in compound, vivranno in comunità circondate e protette da guardie armate come in Sudamerica, per salvarsi dalla microcriminalità che crescerà esponenzialmente.
L'Italia del 2040 sarà identica ai Paesi comunisti degli anni Ottanta, con città dal grande passato piene di monumenti fatiscenti e negozi vuoti; quello che già si intravede nella provincia profonda.
 Prevedo una miseria epocale, come nella Cuba dell'embargo o come nell'Europa dell'Est prima del crollo del Muro.
Non sono catastrofista, è un processo già in atto, sotto gli occhi di tutti.
Guardate le nostre infrastrutture, le autostrade sono vecchie, le statali malconce, da Terzo mondo, come l'E45.
Oppure pensate agli stadi.
Trent'anni fa in Europa eravamo tutti nelle stesse condizioni.
La scuola italiana è sfasciata, ho lasciato l'Università di Bologna nel 1978 e ci sono tornato a insegnare nei primi anni Duemila, per un triennio, ben prima della crisi del 2009.
E ho trovato le stesse aule, solo più fatiscenti.
Con gli studenti che erano dieci volte quelli di un tempo e con i posti a disposizione per i neo-laureati che erano un decimo rispetto a una volta, perché nel frattempo le aziende sono fallite.
«L'Italia di oggi non ha nulla da spartire con la grandezza di Roma. I monumenti non li abbiamo fatti noi. I nostri avi erano uomini eccezionali, noi siamo degli sfigati»
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capirete meglio perché ABBIA CHIUSO L'AREA COMMENTI DEL MIO BLOG
visto che non ho più tempo né voglia di stare dietro ad un 95% di commenti inutili e di persone che sono professionisti virtuali del commento ma che poi NON si attivano mai realmente.
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