martedì 5 giugno 2012

Domanda difficile difficile: ma secondo voi il Molise ha lo stesso peso della Lombardia?

Sono in partenza alla volta di Berlino per il 3° capitolo della "mitica" Operazione Valchiria....
Pertanto, in mezzo alla marea di cazzate che ormai trovate in giro,
vi lascio sommessamente esercitare le meningi su un paio di temi di riflessione....
Mi spiace per voi: niente voli pindarici, niente prediche da Bar Sport, niente complottismo-dove-basterebbe-cambiare-una virgola-e-paffff-tutto-risolto e niente nazional-demagogia-fascio/stalinista (la Grande Crisi è riuscita persino ad accomunare gli estremi inconciliabili...al livello della cazzate però...).
Solo tristissimi e deprimenti teoremi razional-realistico-darwiniani...
Ma se uno ha il coraggio di fare i conti con la realtà...allora poi sarà in posizione ottimale per riuscire ad implementare le soluzioni migliori...
Se invece uno continua a fare bagnetti nel mare delle cazzate insieme alla paperetta preferita...rimarrà sempre nel mondo velleitario dei sogni....
e compirà anche un sacco di scelte-cazzate...magari senza nemmeno accorgersene...

Da un CINICAL-Blog made in USA
ecco arrivare la più realistica delle interpretazioni sulle Soros-profezie....
che NON vanno cestinate aprioristicamente come fanno gli Inquisitori da strapazzo...
...vanno invece lette con attenzione ed interpretate pragmaticamente e con astuzia (spesso e volentieri ab contrario) perchè Soros (anche se è sempre più fuori dai giochi) rimane la "misura" di questo mondo, la pietra di paragone...e negare la sua esistenza non basta per far sparire la triste realtà (purtroppo...)
SOROS IN SINTESI: Perchè l'Euro possa sopravvivere, dobbiamo consegnarci nella mani della Germania: prendere o lasciare...
proprio come dicevo IO ieri in: ESCLUSIVA: ho potuto sbirciare nel "foglio excel" della Germania dal titolo "riskien vs. beneficien di rimanere dell'Eurozonen"...
Soros Predicts Euro Will Survive but Could Create "German Empire"

Billionaire trader, currency speculator and all around global manipulator, George Soros, made the following comments thus weekend at the Festival of Economics, Trento Italy:
The real economy of the eurozone is declining while Germany is still booming.
This means that the divergence is getting wider.
The political and social dynamics are also working toward disintegration. ....

Public opinion as expressed in recent election results is increasingly opposed to austerity and this trend is likely to grow until the policy is reversed.
So something has to give.
In my judgment the authorities have a three months’ window during which they could still correct their mistakes and reverse the current trends.
By the authorities I mean mainly the German government and the Bundesbank because in a crisis the creditors are in the driver’s seat and nothing can be done without German support.



.....................Banks need a European deposit insurance scheme in order to stem the capital flight. They also need direct financing by the European Stability Mechanism (ESM) which has to go hand-in-hand with eurozone-wide supervision and regulation. The heavily indebted countries need relief on their financing costs.
There are various ways to provide it but they all need the active support of the Bundesbank and the German government.


....But we are at an inflection point.
After the expiration of the three months’ window the markets will continue to demand more but the authorities will not be able to meet their demands.
It is impossible to predict the eventual outcome.............
But the likelihood is that the euro will survive because a breakup would be devastating not only for the periphery but also for Germany.
It would leave Germany with large unenforceable claims against the periphery countries.
The Bundesbank alone will have over a trillion euros of claims arising out of Target2 by the end of this year, in addition to all the intergovernmental obligations.
And a return to the Deutschemark would likely price Germany out of its export markets – not to mention the political consequences.
So Germany is likely to do what is necessary to preserve the euro – but nothing more.
That would result in a eurozone dominated by Germany in which the divergence between the creditor and debtor countries would continue to widen and the periphery would turn into permanently depressed areas in need of constant transfer of payments.

That would turn the European Union into something very different from what it was when it was a “fantastic object” that fired peoples imagination.
It would be a German empire with the periphery as the hinterland.

NdR: E PRAGMATICAMENTE....
We need to do whatever we can to convince Germany to show leadership and preserve the European Union as the fantastic object that it used to be. The future of Europe depends on it.

Insomma...
se si vuole un'UNIONE EUROPEA
è solo normale che CHI E' PIU' FORTE PREVALGA
senza tante lamentationes sui cattivoni di turno...
Abbiamo solo da farci valere al meglio...senza tanti piagnistei nazional-populisti...
Hai voglia che la Gazzella piagnucoli con il Leone....
tanto se la magna lo stesso....

Per la competizione economica Globale
e dell'Eurozona
valgono le stesse regole.
Punto.
E le Gazzelle, che per anni si sono giocate male le loro carte in mezzo alla corruzione ed al malgoverno, è inutile che oggi facciano DIETROLOGIA...
Si devono solo svegliare
oppure devono soccombere.

Non è che negli USA l'Alabama ha lo stesso peso dell'Illinois...
come in Italia il Molise non ha lo stesso peso della Lombardia
come in Eurozona i PIIGS non hanno lo stesso peso della Germania...
O così o Pomì...
o si accetta questa semplice realtà che è tipica di tutte le UNIONI
oppure fuori dall'euro...
con gente come Scilipoti che ci gestirà la mitica e recuperata sovranità monetaria...
stampando New-Lire a go-go
che, secondo certi Predicatori, sarebbe la soluzione "indolore" a tutto...
(okkio però che la Svalutazione Italiota in un mondo Globalizzato sarà molto meno efficace di una volta...)

In Bocca al Lupo...
ne abbiamo bisogno...
Perchè in realtà per un'Italia che sono 20 anni che spreca le sue cartucce
non è per nulla facile
nè il piano A
nè il piano B....
E la Germania per FARE I SUOI INTERESSI
com'è solo normale che sia
stavolta non ha usato nè i carri armati
nè la Gestapo
Avevamo solo da darci una sveglia
ed agire di conseguenza....

Vedi la saggezza dell'economista Bagnai...
Rigiratela nel modo giusto (perchè LUI è un po' troppo radical-chic-universitario per capire come là fuori, nel mondo reale, non sarebbero state comunque rose&fiori,...)
e BINGOOOO!!!
....Ora, per quanto asimmetrico fosse il sistema (NdR lo SME...), in particolare nel senso di essere dominato dalla Germania, che di fatto imponeva la propria politica monetaria ai propri partner, esso era pur sempre un sistema di cambi aggiustabili all’interno del quale era previsto ciò che logica vuole, ovvero che i paesi in surplus riallineassero il loro cambio nominale verso l’alto
Eh già! 
Nello Sme i paesi in surplus potevano rivalutare, cioè fare quella cosa che deve essere tanto bella, visto che è contraria alla svalutazione (che è tanto brutta, signora mia...), ma che nonostante sia tanto bella (la rivalutazione)... nessuno vuole farla! 
Ma nello Sme era prevista, e infatti fra i tanti riallineamenti che si verificarono, ve ne furono alcuni al ribasso nei paesi in deficit, e altri al rialzo nei paesi in surplus
........Ma naturalmente anche all’epoca c’era chi diceva: “be’, certo, il sistema è asimmetrico, noi italiani di fatto non abbiamo più una politica monetaria, se abbassiamo il tasso di interesse al di sotto di un certo livello i capitali fuggono verso la Germania, quindi siamo costretti a fare politiche restrittive, e la nostra economia langue...  
Ma una soluzione c’è: più Europa! Se renderemo più rigido il sistema, guadagneremo in credibilità. 
Guardate cosa dicono Giavazzi e Pagano: il governo che si lega le mani a un paese forte guadagna tanta credibilità presso i propri cittadini da poter condurre efficaci politiche deflazionistiche, quindi il differenziale di inflazione scompare, quindi il cambio diventa sostenibile, quindi lo spread si annulla. Orsù, ci si leghino le mani, l’Europa chiamò.”
...........apparso sul Financial Times del 14 marzo 1997, intitolato “The EU should go ahead with the single currency”, Modigliani serafico ammette che la strada seguita finora con lo Sme è stata sbagliata, e quindi bisogna... cambiare direzione, direte voi? No! Troppo facile! Percorrerla fino in fondo! Cioè bisogna andare verso il “più Europa”, ma un “più Europa” ancora “più Europa” del “più Europa” precedente (Sme credibile), che era sì un “più Europa” (più rigidità del cambio), ma forse non abbastanza “più”: ci voleva la moneta unica, che avrebbe risolto i nostri problemi.
E come?
Semplice!
Nello Sme i paesi membri erano costretti a seguire la politica monetaria della Bundesbank: se il loro tasso di interesse era troppo basso rispetto a quello tedesco, cioè, più esattamente, se essi tentavano di ridurre lo spread (che preesisteva a Berlusconi), i capitali fuggivano verso la Germania, e quindi bisognava di corsa rialzarlo (il tasso, cioè lo spread). 
Ma quando ci fossimo tutti uniti nella moneta unica, questo “più Europa” monetario avrebbe portato un immenso beneficio. 
Perché? 
Perché la Bundesbank, così come tutte le banche centrali nazionali, avrebbe fatto un passo indietro per lasciare la conduzione della politica monetaria alla Banca Centrale Europea (Bce).
 E così “monetary policy would be conducted by a European central bank in which Germany would have an important - but not an absolute – voice”: la conduzione della politica monetaria sarebbe passata, con la moneta unica, a una Bce nella quale la Germania avrebbe espresso un parere importante, ma non determinante.  
Avete capito bene. 
Modigliani sosteneva che siccome la Bce sarebbe stato un organo collegiale (daje a ride), la sua politica monetaria sarebbe stata più attenta agli interessi della periferia. 
E tutti (fra cui De Grauwe) a spiegargli: “ma benedetto uomo, ti rendi conto che la Germania in questo organo collegiale potrà disporre di un gruppo coeso di paesi (Belgio, Olanda, Austria, Finlandia, Francia) e che dall’altra parte c’è uno spezzatino di paesi che non riescono a mettersi d’accordo? 
Quindi collegiale de che? (come dicono a Roma) 
Alla fine comanderà sempre la Germania”. 
E lui, bizzoso: “no, no, più Europa, più Europa, la moneta unica porterà a politiche più favorevoli alla periferia, e poi i tassi di interesse si abbasseranno e gli investimenti faranno ripartire la crescita, vedrete, sarà bellissimo”.
................
E quindi dicemmo “avanti” per la seconda volta. 
Com’è andata a finire lo sapete. 
Dopo aver fatto per un decennio il porco del comodo dei paesi del Nord 
la Bce “collegiale” scrive lettere non esattamente d’amore a tutti i governi europei dicendogli per filo e per segno quello che devono fare, e alla fine della storia ci troviamo, chi se lo fosse mai creso, con tassi di interesse insostenibilmente alti, mentre la Germania si finanzia a tassi reali negativi....
....E quindi ecco come stiamo messi, dopo aver detto “più Europa” per due volte: stiamo messi come don Falcuccio, ma naturalmente, ça va sans dire, la colpa è nostra (e tte pareva?). 
E perché? Bravi, sì, indovinato, perché non abbiamo detto abbastanza “più Europa”. 
Dobbiamo dirlo ancora, una terza e decisiva volta, dobbiamo cioè fare gli Stati Uniti d’Europa, insomma, l’unione fiscale e politica, perché se la moneta unica non funziona non è per i mille e un motivi che la letteratura economica indica (scarsa mobilità del lavoro, divergenza dei tassi di inflazione, diverso grado di apertura delle economie, scarsa differenziazione produttiva delle economie periferiche, scarso coordinamento delle politiche economiche, ecc.), 
e fra i quali non compare l’assenza di unione politica
ma è proprio per questo motivo, che la moneta unica non supportata da una politica fiscale unica ecc. ecc.
Facciamo prima il riassunto delle puntate precedenti.
Ci avevano detto che con “più Europa” alias “Sme credibile” avremmo abbattuto il nostro differenziale di inflazione e favorito la nostra crescita rendendo sostenibile il cambio fisso con la Germania. 
Il risultato è stata la crisi del 1992.
Ci avevano detto che con “più Europa” alias “moneta unica” avremmo potuto influire sulla gestione della politica monetaria europea (e non ci stiamo riuscendo nemmeno con un italiano alla presidenza della Bce) e avremmo beneficiato di bassi tassi di interesse (e lo spread è sopra i 400 punti).
Ora ci dicono che con “più Europa” alias “unione fiscale” tutto andrà a posto, perché, udite udite, naturalmente potremo fare tanti bei trasferimenti a vantaggio dei paesi in difficoltà (e come no!), finanziando in essi, tramite gli eurobond (euroche?), "un sacco di bei proggetti che porteranno un sacco de crescita un sacco bbella..."
Voi ci credete?
Io no. Sono diventato un pochino mißtrauisch. Che ci volete fare? Sarà l'età! E quindi io “herein” non lo dico. E mi dispiace tanto se Angela non mi dirà "so gefällst du mir." Ho elaborato lutti amorosi peggiori.
......Ma mi intendo un po’ di economia.
Prima di vedere tanti bei progetti finanziati in Vestfalia o in Turingia coi soldi nostri (perché tanto andrebbe a finire così), preferirei che ci tirassimo fuori.
Vedete voi...
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