domenica 3 giugno 2012

Svizzera: la BNS mantiene l’Euro a 1.20 vs. il CHF mentre il Titanic affonda

Di questi tempi è meglio tenersi sempre sintonizzati sulla Svizzera...;-)
ovvero su uno dei Safe Haven Relativi che geograficamente è più vicino a noi...

Meglio avere sempre gli occhi puntati su una delle "Uscite di Sicurezza"
che ci siamo approntati (ma non è l'unica....)

La BNS mantiene l’Euro a 1.20 mentre il Titanic affonda
La crisi dell’Euro durante la scorsa settimana si è aggravata e sul franco svizzero è aumentata la pressione al rialzo. 
Importanti personalità dell’economia e della politica chiedono ormai alla Banca Nazionale di abbandonare la difesa del corso minimo dell’Euro a 1.20...........

L’ex CEO di UBS, il famoso banchiere Oswald Grübel, scrive nella sua rubrica nel “Sonntag”: “È solo questione di tempo.
Più ci ostineremo in questa strategia insostenibile, più alto sarà il prezzo che dovremo pagare”.
Gli fa eco il professore zurighese Martin Janssen: “La difesa del corso minimo di 1.20 si fondava sull’idea di un Euro capace di riprendere forza.
Ma oggi vediamo che l’Euro – e con esso il Franco – si indebolisce continuamente rispetto a tutte le altre principali valute, nel momento in cui i mercati spingono chiaramente verso un franco più forte. Una situazione schizofrenica.
È necessario adottare una exit-strategia.
Se la BNS si ostinerà a mantenere ufficialmente il livello dell’Euro a 1.20, tra due o tre anni ci ritroveremo nelle casse centinaia di miliardi di un Euro (ci sono già! Ndr) che varrà 90 centesimi.
Il nuovo presidente del Freisinn Philipp Müller si lancia nella sua prima dichiarazione importante: “La Svizzera può scegliere tra la peste e il colera. Se mantiene con ogni mezzo il corso minimo dell’Euro, rischia perdite gigantesche sul mercato delle divise. Se lo abbandona, le sue esportazioni potrebbero crollare”.
Infine lo stratega dell’UDC Christoph Blocher dichiara: “La Banca Nazionale deve rendersi conto che, alla lunga, questa linea di condotta non è sostenibile. Oswald Grübel ha sostanzialmente ragione”.
Parola di colui che ha (metaforicamente) tagliato la testa a Philipp Hildebrand, ex presidente della BNS e speculatore segreto sui cambi.
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