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mercoledì 4 novembre 2009

Le due vie...

aggiornamento del 5 novembre ore 13
Ed anche Commerzbank, che è stata semi-nazionalizzata, presenta conti in rosso. Ma guarda un po' che combinazione....;)
Commerzbank: perde 1,05 miliardi di euro nel IIIº trim.............

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Ci sono "banche-zombie" che si sono rifatte il belletto con gli aiuti di stato, ricevuti senza chiedere nulla in cambio: presentano utili-fac-simili raddoppiati, triplicati, moltiplicati per sette volte...grazie soprattutto ad operazioni di trading intensive e spericolate.
E per risanarsi fanno il minimo indispensabile: qualche leggero ADC, emissioni di bond a tassi da fame, qualche cessione di assets quà e là...
Tanto la bestia nera dei bilanci è finita "congelata": gli assets tossici sono svaniti o quasi ed a norma di legge. La polvere è sotto al tappeto.
Ma nella realtà faticosamente e lentamente stanno cercando di "riempire i buchi": dunque la concessione di credito anche per i meritevoli dell'economia reale langue...
Il denaro dei contribuenti generosamente iniettato viene re-distribuito nelle tasche di pochi.
Queste banche malate affrontano una lunga e strisciante degenza a continuo rischio di collasso, mascherata da uno stato superficiale di perfetta salute....

Obama, dopo aver foraggiato con centinaia di miliardi questa prima categoria di banche, deve ancora PREGARLE di aprire il rubinetto del credito a favore dell'economia reale...

Stiglitz: fallimentare la politica di aiuto statale alle banche - 02/11/2009
Il premio Nobel per l’economia Joseph Stiglitz lancia un’altra dura critica nei confronti della risposta degli Stati Uniti alla crisi finanziaria globale...
Il premio Nobel per l’economia Joseph Stiglitz lancia un’altra dura critica nei confronti della risposta degli Stati Uniti alla crisi finanziaria globale.
In particolare, ha spiegato, la più ricca economia del mondo sta soffrendo a causa del fallimento del governo americano nella nazionalizzazione degli istituti di credito.
«Se si fosse operato nel modo giusto, ora saremmo in grado di avere maggiore influenza sul sistema bancario - ha dichiarato Stiglitz ad una conferenza a Shanghai -. Il che significherebbe che gli istituti avrebbero ripristinato il flusso del credito. E l’economia sarebbe già più forte».
...........E, d’altro canto, si tratta di un’analisi non troppo diversa da quella dello stesso presidente americano, Barack Obama, che lo scorso 24 ottobre aveva chiesto agli istituti supportati dai fondi dei contribuenti, di «assumersi le proprie responsabilità», con particolare riferimento proprio ai prestiti concessi alle piccole imprese.
Per questo, il capo del governo di Washington aveva aggiunto di voler attuare «ogni azione appropriata» per incoraggiare le banche a superare il credit crunch.
Compagnie come Citigroup e Bank of America - ricorda l’agenzia Bloomberg - hanno beneficiato di un fondo d’emergenza che, complessivamente, ha garantito prestiti per 700 miliardi di dollari, finanziati con denaro pubblico.
«Siamo di fronte ad una situazione davvero strana oggi negli Usa - ha proseguito Stiglitz -: abbiamo concesso alle banche centinaia di miliardi, e il presidente è costretto a pregarle di concedere prestiti.
E i board si rifiutano perfino di farlo. Evidentemente ciò che abbiamo fatto è stato sbagliato: abbiamo stressato ancor di più l’economia, abbiamo aumentato il deficit e reso più incerto il futuro».

Ci sono invece "banche-zombie" che sono state nazionalizzate o semi-nazionalizzate: chiudono in perdita ed hanno bisogno di ulteriori e consistenti iniezioni statali per tirare avanti e coprire le perdite sugli assets tossici.
Operano cessioni massicce di assets per fare cassa, fanno pesanti ADC, riducono i loro perimetri, la loro tentacolarità per concentrarsi sul loro core-business ovvero fare le banche, prestare soldi all'economia reale.
Stanno facendo pulizie di primavera, dolorose ma necessarie.
Hanno ripulito anche il vecchio managemente e spesso il vecchio azionariato.
Rispondono principalmente al Governo e quindi alle istanze della "maggioranza" invece che agli interessi particolari di 4 azionisti di rilievo che puntano solo al profitto-ad-ogni-costo.
Il denaro dei contribuenti generosamente iniettato viene sottoposto a rigidi controlli del suo utilizzo.
Queste banche malate hanno preso la loro patologia di petto: affrontano una dura terapia intensiva ed interventi chirurgici rilevanti, per cercare di tornare in uno stato reale di salute il prima possibile.

Londra salva ancora Rbs e Lloyds
Da Il Sole 24 Ore

Nuovi aiuti statali per le banche britanniche Rbs e Lloyds.

Dopo il salvataggio in piena crisi,
il governo inglese dovrà iniettare altri 31 miliardi di sterline nei due istituti di credito per condurli definitivamente verso la salvezza.
Con questa nuova iniezione di capitale,
il Tesoro salirà all'85% del capitale sociale di Rbs e garantirà gli asset tossici per i primi 60 miliardi.
Da parte sua, la banca scozzese dovrà cedere il blocco assicurativo del gruppo, da Churchill a Directline, 320 filiali, il trading per le materie prime e il servizio dedicato alle carte di credito.
Per quanto riguarda Lloyds, questa ha messo a punto un aumento di capitale da 13,5 miliardi di sterline che inizierà il prossimo 24 novembre, limitando così il più possibile l'intervento dello Stato. Ma anche per lei, ci sono cessioni in vista. La banca presieduta da Win Bischoff dovrà vendere centinaia di filiali.

Un bivio.
Due vie.
Ai posteri l'ardua sentenza ed ai contemporanei il beneficio del dubbio e della critica...

P.S. A proposito del "reale stato" delle banche, ho trovato questo succoso aneddoto
Come scoraggiare un B.B. in uscita....

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martedì 22 settembre 2009

L'importante è ristabilire la "confidence"


Si sa, il sistema delle Banche si regge sulla fiducia (confidence nel sistema): in caso contrario nessuna persona sana di mente lascerebbe i suoi risparmi in un'istituzione che contro 1 euro posseduto ne investe/scommette 50 o 60...o che nel suo caveau ha una decina di bombe tossiche (oggi di nuovo ben nascoste) che possono esplodere in qualunque momento disintegrando i soldi deposititati sui conti correnti.
Se ci fosse questa percezione, la confidence verrebbe meno e tutto il castello di carte crollerebbe perchè faremmo la fila a ritirare i nostri risparmi.
Tutte le forze del Sistema in questi 7 mesi hanno fatto enormi sforzi per ristabilire la confidence, ristabilire la fiducia.

Invece gli sforzi per ristabilire un'effettiva solidità e sicurezza delle banche sono stati infinitamente minori.. Come ribadisco da tempo "la polvere tossica è sotto al tappeto" grazie anche a leggi contabili appositamente modificate e le pessime abitudini che la finanza ha praticato in questi anni portandoci alla Crisi sono già tornate in voga dopo pochi mesi...

Ci sono stati solo due cambiamenti di rilievo in quel Sistema Bancario che 7 mesi fa era ad un passo dal collasso e dalla nazionalizzazione.
1- Gli Stati ci hanno messo la FACCIA e forse anche qualche altra parte del corpo...Quindi nessuno può fallire, debito pubblico permettendo...(abbiamo già sottolineato decine di volte i gravi effetti collaterali e la profonda ingiustizia di questa scelta)
2- Grazie all'operazione "spalle coperte dallo Stato", alla bolla borsistica ed alle grancasse giornaliere, le banche hanno incominciato a riempire le voragini con tutti i metodi possibili: trading sfrenato, aumenti di capitale, emissione di bond con interessi da fame, cessione di assets etc etc
Il problema è che le voragini saranno lente da riempire, ci potrebbero volere anni...
E nel frattempo imperversa il credit crunch (cordoni chiusi) e permangono notevoli rischi nel sistema bancario che rimane troppo debole per affrontare un peggioramento dello scenario economico.
Insomma è stato facile ristabilire rapidamente la "fiducia" ridando una mano di bianco alla facciata, ma il lavoro "strutturale" di ripristino delle fondamenta e dei muri portanti sarà lento e difficile.

Sì sì, lo so...questi discorsi non servono a nulla e sono anche un po' autolesionisti...
Ma ci tenevo, insieme all'OCSE, a non fare la figura del completo boccalone che se le beve tutte...

Martedì 22 Settembre 2009
Banche europee: l'Ocse lancia l'allarme e chiede rigorosi stress test
L'Ocse suona il campanello d'allarme sulle condizioni delle banche europee.
Nel rapporto pubblicato ieri sull'economia Ue, l'Ocse ha sottolineato che l'incertezza persistente nel settore bancario “richiede ulteriori azioni: stress test sistematici, rigorosi e trasparenti sono necessari per chiarire le esigenze di capitale delle singole banche europee”. Questo perché “in molti paesi dell'Unione rimangono incertezze sulla portata dei problemi collegati alla svalutazione degli asset nei bilanci delle banche e preoccupazioni sulla possibilità che le banche stesse non siano sufficientemente capitalizzate per fronteggiare un ulteriore peggioramento delle condizioni economiche”.
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Curiosa Transazione da 12.5 Miliardi di Barclay's
18/09/09
...Ci sono un mucchio di articoli oggi su questa transazione da 12.5 miliardi di Barclays (grafico)'s in cui sposta dei crediti a rischio su un una nuova società nelle Cayman composta da ex-managers della banca a cui Barclay's presta il 95% dei soldi per comprare da se stessa questi asset a rischio....
Il punto è che se l'economia sta migliorando allora perchè non li tiene lei e li sposta alle Cayman con una transazione in cui rischia in ogni caso perchè presta a questa entità i soldi e rimangono parte del suo bilancio ma non vengono più contabilizzati mark to market ?
Barclay's fa +3% sulla notizia oggi ovviamente perchè qualunque notizia che non sia l'assassinio del Presidente oggi fa salire le azioni e ricordo che da 60 pence è risalito a 380 da marzo, +500%.......

Vedi articolo del Financial Times
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giovedì 10 settembre 2009

Ma come !!???


Ma le banche...ormai non erano risanate e profittevoli come non mai?
Non avevano stabilito un record storico di guarigione?
Ovvero da quasi fallite in marzo 2009... a sane come pesci e con trimestrali da record solo qualche mese dopo....
E con assets tossici cancellati con un colpo di penna, a norma di legge su misura...
E le loro azioni in borsa non hanno fatto da +100% a +400% in pochi mesi?

Moody's...Moody's...questo non dovevi dirlo...sssshhhhh che rovini l'incantesimo;)

Moody's: l'outlook sulle banche statunitensi resta negativo
L'agenzia di rating internazionale Moody's non cambia idea sulle banche statunitensi e in una nota di oggi reitera l'outlook negativo sul comparto. Nello studio gli esperti ribadiscono la propria posizione secondo cui i problemi legati alla qualità degli asset costringeranno gli istituti a stelle e strisce a effettuare notevoli accantonamenti aggiuntivi nel 2009 e nel 2010, rendendo così le banche americane in generale poco redditizie. "Non crediamo - afferma Craig Emrick, vicepresidente e senior credit officer di Moody's - che il peggioramento della qualità degli attivi per l'industria bancaria statunitense abbia raggiunto il picco massimo e per questo anticipiamo trimestri caratterizzati dalle perdite per molto banche all'interno del nostro universo di rating".

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domenica 23 agosto 2009

Come le mosche (e siamo ad 81...)


Breve e saltuario aggiornamento dalle vacanze...

Sono su una terrazza in mezzo alla macchia mediterranea con una splendida vista sull'isola di Caprera: in lontananza il biancheggiare della casa di Garibaldi...
Spesso vengo qui, ospite di una "zia d'America" e m'immergo in studi e letture sull'Eroe dei Due Mondi: il luogo ispira....
(a chi interessasse la più succosa ed accattivante biografia di Garibaldi è quella di Montanelli-Nozza).
Al mare vado solo la sera tardi evitando così nelle ore di punta di condurre la stessa vita caotica della città...cambiando solo il fondale...
Anche perchè posti più belli di questa sognante e mediterranea terrazza ne esistono pochi...
Normalmente con la Zia conversavo sempre della grande Amerika, ma quest'anno ho deciso di sorvolare perchè ho visto che s'incupisce ed inizia a raccontare tristi storie...
Era emigrata 57 anni fa inseguendo il grande sogno americano, fuggendo l'angusta realtà isolana...ma adesso fatica a "risvegliarsi" in questa America post-moderna della post-Ripresa a "V" (forse...) e della borsa da +55% mentre "nella realtà il sogno è svanito"...
Infatti ci dicono che La Grande Crisi è finita e che ci attende una rosea ripresa post-moderna ovvero recupero di output produttivo e di PIL senza recupero di occupazione: mi era venuta proprio questa illuminazione un mese orsono e poi, con mia grande soddisfazione, due giorni fa anche Krugman "mi ha copiato" nel suo pezzo dal significativo titolo "Qualcuno la chiama Ripresa..." (vedi anche "The answer is Yes").
Ormai viviamo nei paradossi: la ripresa che viene percepita come una recessione, la ripresa di output produttivo senza ripresa di occupazione, il consumismo senza consumi, il libero mercato coi soldi di stato, il traino al capitalismo che viene dalla Cina post-comunista, il presidente americano "abbronzato"...e così via.
Il bello è che il paradosso ci sembra normalità e la normalità ci sembra paradosso.
Meglio allora parlare di Garibaldi e degli aneddoti che girano qui alla Maddalena, episodi che sulle biografie ufficiali non si trovano: come il detto "Garibaldi porta le uova" alle mogli dei pescatori, assenti da lungo tempo per la stagione di pesca al largo...non a caso nell'isola c'è un filone di abitanti dai caratteristici capelli rosso-oro...

Vabbè...brevemente e telegraficamente aggiorno la nostra telenovelas "Come le mosche" giunta ormai "all'81esima puntata" del 2009
Saltato un altro MOSCONE molto grosso da 25 miliardi di dollari
Dopo il "botto" della scorsa settimana della Colonial Bank da 50 miliardi, tocca al colosso texano Guaranty Bank rilevato parzialmente dagli spagnoli della BBVA Compass (la "reconquista"...).
Total assets $13 miliardi e total deposits $12 miliardi
Costo per FDIC 3 miliardi di dollari
E' il 12esimo fallimento bancario della storia americana in ordine di grandezza.
Costo per la FDIC (fondo di garanzia bancaria USA) 3 miliardi di dollari.
Già 20 giorni ne preannunciavo il fallimento in Come le mosche (e siamo a 69...).

Ed ecco le altre mosche...
Ebank Atlanta, Georgia
Parzialmente rilevata da Stearns Bank, National Association, St. Cloud, Minnesota,
Total assets of $143 million and total deposits of approximately $130 million
Costo per FDIC 63 milioni di dollari
(quasi il 50% degli assets...tanto per capire il livello di tossicità che hanno in pancia queste banche medio-piccole....le BIG invece sono pulite come dei bebè ed hanno dei tappeti molto spaziosi sotto ai quali nascondere la polvere radioattiva...)

First Coweta, Newnan, Georgia
Parzialmente rilevata da United Bank, Zebulon, Georgia
Total assets of $167 million and total deposits of approximately $155 million
Costo per FDIC 48 milioni di dollari
18esima banca a saltare "nell'esplosiva" Georgia

CapitalSouth Bank, Birmingham, Alabama (
Parzialmente rilevata da IBERIABANK, Lafayette, Louisiana
Total assets of $617 million and total deposits of approximately $546 million
Costo per FDIC 151 milioni di dollari

Totale assets circa 14 miliardi
Totale depositi circa 12,8 miliardi
Costo totale per la FDIC 3,25 miliardi

Torno alla mia vacanza
Torno a dedicarmi a più amene attività ed alle mie antiche inclinazioni storico-umanistiche
Ci risentiamo quando il Dow Jones avrà sorpassato i 10mila punti
Ricordo come sempre che QUI non si parla di Trading ma di "Macro-Filosofia", ormai molto lontana dalla realtà dei mercati in bolla...
Chi vuole nutrire la mente legga tranquillamente questo Blog
Chi invece vuole nutrire il portafoglio azionario legga assolutamente anche altre fonti...;)

Bernanke e la FED hanno salvato il mondo...o meglio "questo mondo"...
La Crisi è finita, andate in pace...;)
Ma nessuno sa esattamente cosa ci aspetta...anche se IO qualche ipotesi me la sono fatta e con voi puntualmente la condivido...;)

LETTURE ESTIVE
Da non perdere Oscar e la sua lettura come sempre non scontata del "proclama di Ben da Jackson Hole", che i soliti mass-media insieme alle borse, ai governanti ed all'armata del bene hanno trasformato in un "Inno della Gioia"...
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venerdì 7 agosto 2009

A volte ritornano...


Gli asset tossici sono svaniti, non se ne parla più.
E' merito non di magia o di pulizia dei bilanci ma semplicemente di illusionismo autorizzato dai controllori allo scopo di ristabilire la confidence fittizia nel sistema finanziario senza dover cambiare nulla.

Ogni tanto però gli assets tossici tornano fuori...
Per esempio in qualche svalutazione di big bank di proprietà semi-nazionalizzata come per esempio Lloyds o Royal Bank of Scotland che sono costrette a fare pulizia.
Notare come la via della nazionalizzazione anche parziale avrebbe portato ad igienizzare i bilanci bancari ed a ristabilire una confidence reale e fondata, come sostengo da tempo.
Sia ben chiaro: mi riferisco ad una nazionalizzazione temporanea e strumentale, che duri il meno possibile.

Oppure gli assets tossici tornano fuori in svalutazioni di ex-Big "tecnicamente fallite" come UBS che ha svalutato l'impossibile e che continua a svalutare perchè ufficialmente rimane privata ma è come se fosse stata nazionalizzata di fatto dalla Banca Centrale Svizzera che le ha concesso copertura illimitata in cambio di profonde pulizie di primavera.
La Svizzera senza confidence nelle banche sarebbe fregata, pertanto l'affidabilità dei bilanci bancari va ristabilita REALMENTE e non con semplici trucchi di illusionismo contabile.
(vedi Paradossi Contabili (da non crederci...), La Trasparenza è morta...Viva la Trasparenza!, Il Rosso ed il Verde)

Notare tra l'altro come Royal Bank of Scotland oggi stia perdendo il 10% in borsa a seguito dell'annuncio di svalutazioni superiori al previsto e di conseguenti perdite trimestrali.
Essendo una banca semi-nazionalizzata DEVE fare le pulizie di primavera e di conseguenza le sue quotazioni borsistiche possono anche soffrirne.
Le altre banche "indipendenti", quelle salvate con i soldi nostri senza chiedere nulla o quasi in cambio, in superficie mostrano bilanci da favola con utili superiori addirittura al 2008.
Con i soldi dei contribuenti hanno fatto un trading sfrenato, rischioso e redditizio: dovrebbero almeno pagarci una percentuale...;)
Hanno messo la polvere sotto al tappeto con l'avvallo dei controllori ed hanno raddoppiato/triplicato le loro quotazioni di borsa....
Ma nascoste in pancia hanno ancora un sacco di pillole avvelenate: hanno svalutato e fatto pulizia il meno possibile, pur avendo lavorato su vari fronti per ricapitalizzarsi al minor costo possibile...
Infatti, grazie alla confidence fittizia ristabilita con il rally in borsa delle azioni, molti risparmiatori hanno fatto la fila per accapararsi bond con rendimenti da fame in rapporto ai rischi impliciti (ma non espliciti...).
Questo dovrebbe farvi riflettere sull'affidabilità di certe quotazioni di borsa e sul concetto di scorciatoia della Bolla.

Gli assets tossici ricompaiono anche nei fallimenti di banche-medio piccole negli USA come scrivevo ieri in Come le mosche (e siamo a 69...):
...Inoltre
la FDIC ha iniziato una nuova strategia di "spezzatino" delle banche in fase fallimentare per invogliare gli acquirenti a farsi avanti.
Infatti ci sono banche piene di assets talmente tossici che nessuna altra banca vuole papparsi il boccone per intero ...rischiando poi di morire avvelenata....
Suddividendo il veleno in micro-dosi come faceva Mitridate potrebbe risultare più tollerabile per eventuali acquirenti...

Curioso comunque come
gli assets tossici siano "svaniti" dallo scenario dei Big Bancari mentre siano ben presenti nello scenario delle banche medie e piccole....

Ma ecco che tornano alla luce anche altri asset tossici proprio dagli epicentri del terremoto che sta scuotendo il mondo da quasi due anni ovvero Freddie Mac e Fannie Mae: le due grandi ex-istituzioni finanziarie del mutuo e della "casa per ogni cittadino americano" (come sancito a lettere d'oro nel loro Statuto), i due grandi "buchi neri dei suprime" ora nazionalizzate.
Nuovo allarme per Fannie Mae, buco da 15 miliardi di dollari
Allarme rosso per Fannie Mae. Il secondo trimestre dell'istituto statunitense specializzato nei mutui immobiliari ha evidenziato un passivo di 14,8 miliardi, somma che ha costretto il management a chiedere una nuova iniezione di fondi statali per 10,7 miliardi di dollari.
Questo risultato dovrebbe accelerare la creazione di una "bad bank" ove riversare i titoli tossici di Fannie Mae e della gemella Freddie Mac.
Il salvataggio dei 2 istituti nello scorso mese di settembre era costato all'amministrazione americana 85 miliardi di aiuti diretti e oltre 1500 miliardi di finanziamenti complessivi garantiti dal Tesoro........


"Il peggio è ormai alle spalle" si ripete tutti i giorni, la situazione migliora, gli asset tossici sono svaniti.
Ed infatti....le perdite di Fannie sono cresciute in 6 mesi da 24,8 miliardi di dollari a 55 miliardi di dollari, più che raddoppiate!
Combined loss reserves were $55.1 billion on June 30, 2009, up from $41.7 billion on March 31, 2009, and $24.8 billion on December 31, 2008. ...
Questo perchè c'è un netto peggioramento nel tasso di delinquency/default dei mutui: un sacco di gente salta delle rate mensili oppure non le paga più del tutto...(saranno i disoccupati in continuo aumento?;)).
I non-performig loans ovvero i mutui ad alto rischio (leggi assets tossici...) in pancia a Fannie sono passati da 119 miliardi di dollari a 171 miliardi con un incremento del +50% in soli 6 mesi...
Mentre Toro Drogato imperversa nelle borse...la situazione "là fuori" peggiora e gli asset tossici aumentanto (le cosiddette "sofferenze")...
We are experiencing increases in delinquency and default rates for our entire guaranty book of business, including on loans with fewer risk layers.
Total nonperforming loans in our guaranty book of business were $171.0 billion on June 30, 2009, compared with $144.9 billion on March 31, 2009, and $119.2 billion on December 31, 2008.
TANTO PER CAMBIARE chi denuncia e svaluta gli assets tossici a bilancio sono le Istituzioni Finanziarie nazionalizzate o semi-nazionalizzate che stanno facendo pulizia.

Le altre banche, salvate senza chiedere nulla o quasi in cambio e non-nazionalizzate, fanno finta di nulla mentre i loro titoli in borsa triplicano allegramente e mentre i loro CDA tornano a pagare bonus, aumentare stipendi, pagare cene da 20mila sterline (è successo veramente) ai loro Traders tanto abili a speculare...e così via.
Pensate se BofA che sale tutti i giorni in borsa o CiTi dovessero fare "outing" come Fannie Mae....tanto per fare un paio di esempi a caso....

L'altro grande Buco Nero degli asset tossici ovvero AIG, il cui salvataggio è costato una marea di soldi dei contribuenti americani, si è sparata in due giorni un misterioso rialzo del 110%...
Tranquilli: tutto sta tornano come prima...il peggio è passato.
vedi AIG: il Re dei Buchi Neri

Intanto gli USA tornano a battere cassa con una cospicua tornata di aste di T-bond, stavolta anche di lungo periodo: in due giorni, l'11 ed il 12 agosto, ci saranno tre aste da 3-10-30 anni per un totale di 75 miliardi di dollari.
La correlazione inversa tra aste di t-bond e corsi azionari pare venuta meno nelle ultime aste grazie alla bolla speculativa ed all'opera di convincimento che l'economia sia in ripresa: le ultime aste con emissioni di breve e medio periodo da 229 miliardi pur essendo deboli non hanno intaccato la corsa di Toro Drogato concentrato sulla tornata di trimestrali "meno peggio del previsto" anche se mediamente con utili a -33% e fatturati a -19%....
Vediamo che succede questa volta.












Giusto giusto a tema...
Il deficit Usa schizza a quota 1.300 miliardi di dollari

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martedì 30 giugno 2009

Banche di Stato


Un episodio significativo: poco fa Generali Assicurazioni ha inviato una lettera al ministro delle Finanze tedesco Peer Steinbrueck chiedendo garanzie sul fatto che Commerzbank, partner nella bancassurance, continuerà a distribuire i prodotti del gruppo triestino.

Commerzbank è partecipata con una quota di minoranza dal governo tedesco dopo il suo intervento di salvataggio per la crisi finanziaria.
Sono passati solo pochi mesi ma ormai quasi tutti se ne sono dimenticati: parecchie Big Banks sarebbero andate a gambe all'aria se non fossero intervenuti pesantemente gli stati a sostenerle in toto (vedi Ci siamo comprati la Ripresa...).
Ma adesso c'è il rovescio della medaglia: Generali deve avere come interlocutore il ministro delle finanze tedesco per discutere delle future strategie di Commerzbank...
Ma lo Statalismo non era morto? Sulle sue ceneri non stava trionfando il Libero Mercato?;)

Sarcasmo a parte sulla "mitologia del libero mercato", in Germania storicamente parte delle banche sono statali (come le Landesbanken e le Sparkasse) e sono strettamente interlacciate con i media e con i politici (che siedono nei CDA delle banche stesse).
Ormai non si parla più degli assets tossici: discorso tabù, discorso scomodo e fuori moda, relegato nel dimenticatoio...Tanto con la modifica del mark to market in mark to fantasy li hanno fatti sparire con un colpo di bacchetta magica (vedi La Trasparenza è morta...Viva la Trasparenza!).
Non è stata vera magia ma è solo illusionismo: gli assets tossici sono ancora lì, bombe ad orologeria innescate e sommerse nei bilanci opachi delle banche...e non si sa quando potranno riemergere ed esplodere di nuovo...
In Germania la "polvere tossica sotto al tappeto" sarebbe stimabile intorno al 10% del PIL tedesco...:eek:
Ma, visto che le banche teutoniche sono statali (non quotate) o sono state statalizzate, si può fare tranquillamente finta di nulla...(vedi Stato, Stato ed ancora Stato).

Consiglio la lettura di questa intervista di un mese fa in cui uno dei pochi esperti indipendenti tedeschi parla delle LandesBanken con i loro 300 miliardi di asset tossici stimati.
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martedì 7 aprile 2009

Le tre scimmiette...più una


Ecco come si pensa di risolvere la CRISI e di far sparire i problemi...

MA LA POLVERE E' TUTTA SOTTO AL TAPPETO, ED AUMENTA...

Fmi: titoli tossici verso 4.000 miliardi
(ANSA) - ROMA, 7 APR - I titoli tossici nei bilanci di banche e compagnie assicurative potrebbero raggiungere i 4.000 miliardi di dollari. E' la nuova stima del Fmi, secondo il sito web del Times. Nell'Outlook del Fondo, previsto il 21 aprile, l'ammontare di asset tossici in pancia a societa' Usa dovrebbe salire a 3.100 miliardi di dollari, quelli in Europa e Asia a 900 miliardi. A gennaio le stime indicavano che negli Usa a fine anno gli asset a rischio avrebbero raggiunto i 2.200 miliardi. (Ndr cifra quasi raddoppiata rispetto a tre mesi fa)

Sarà per questa ragione che il G20 ha ampliato generosamente i fondi al FMI?...

la vignetta umoristica è tratta da http://www.robertomangosi.com


aggiornamento ore 16,25
vedi anche http://www.ilsole24ore.com/art...
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lunedì 6 aprile 2009

La soluzione evangelica alla Crisi


In un momento "di slancio mistico", mentre tutte le borse salgono da 4 settimane di fila per "divina provvidenza" (ma presto il demonio potrebbe metterci lo zampino...), ho cercato nella mia biblioteca un testo di edificazione cattolica
ed ho trovato la SOLUZIONE evangelica ALLA CRISI o perlomeno la soluzione alla valutazione degli assets tossici...

Mettetevi sempre al posto del vostro prossimo, e mettete il prossimo al vostro posto; così giudicherete bene.
Comprando, immaginate d'essere chi vende; e vendendo, d'essere chi compra: così comprerete e venderete EQUAMENTE.
San Francesco da Sales

La sintesi di misticismo e pragmatismo di certi Santi Cattolici mi ha sempre colpito...
Ma temo che a Wall Street/Londra/etc etc troverebbero un modo per aggirare anche sé stessi, oltre che il prossimo...o meglio l'hanno già fatto...
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