mercoledì 4 novembre 2009

Le due vie...

aggiornamento del 5 novembre ore 13
Ed anche Commerzbank, che è stata semi-nazionalizzata, presenta conti in rosso. Ma guarda un po' che combinazione....;)
Commerzbank: perde 1,05 miliardi di euro nel IIIº trim.............

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Ci sono "banche-zombie" che si sono rifatte il belletto con gli aiuti di stato, ricevuti senza chiedere nulla in cambio: presentano utili-fac-simili raddoppiati, triplicati, moltiplicati per sette volte...grazie soprattutto ad operazioni di trading intensive e spericolate.
E per risanarsi fanno il minimo indispensabile: qualche leggero ADC, emissioni di bond a tassi da fame, qualche cessione di assets quà e là...
Tanto la bestia nera dei bilanci è finita "congelata": gli assets tossici sono svaniti o quasi ed a norma di legge. La polvere è sotto al tappeto.
Ma nella realtà faticosamente e lentamente stanno cercando di "riempire i buchi": dunque la concessione di credito anche per i meritevoli dell'economia reale langue...
Il denaro dei contribuenti generosamente iniettato viene re-distribuito nelle tasche di pochi.
Queste banche malate affrontano una lunga e strisciante degenza a continuo rischio di collasso, mascherata da uno stato superficiale di perfetta salute....

Obama, dopo aver foraggiato con centinaia di miliardi questa prima categoria di banche, deve ancora PREGARLE di aprire il rubinetto del credito a favore dell'economia reale...

Stiglitz: fallimentare la politica di aiuto statale alle banche - 02/11/2009
Il premio Nobel per l’economia Joseph Stiglitz lancia un’altra dura critica nei confronti della risposta degli Stati Uniti alla crisi finanziaria globale...
Il premio Nobel per l’economia Joseph Stiglitz lancia un’altra dura critica nei confronti della risposta degli Stati Uniti alla crisi finanziaria globale.
In particolare, ha spiegato, la più ricca economia del mondo sta soffrendo a causa del fallimento del governo americano nella nazionalizzazione degli istituti di credito.
«Se si fosse operato nel modo giusto, ora saremmo in grado di avere maggiore influenza sul sistema bancario - ha dichiarato Stiglitz ad una conferenza a Shanghai -. Il che significherebbe che gli istituti avrebbero ripristinato il flusso del credito. E l’economia sarebbe già più forte».
...........E, d’altro canto, si tratta di un’analisi non troppo diversa da quella dello stesso presidente americano, Barack Obama, che lo scorso 24 ottobre aveva chiesto agli istituti supportati dai fondi dei contribuenti, di «assumersi le proprie responsabilità», con particolare riferimento proprio ai prestiti concessi alle piccole imprese.
Per questo, il capo del governo di Washington aveva aggiunto di voler attuare «ogni azione appropriata» per incoraggiare le banche a superare il credit crunch.
Compagnie come Citigroup e Bank of America - ricorda l’agenzia Bloomberg - hanno beneficiato di un fondo d’emergenza che, complessivamente, ha garantito prestiti per 700 miliardi di dollari, finanziati con denaro pubblico.
«Siamo di fronte ad una situazione davvero strana oggi negli Usa - ha proseguito Stiglitz -: abbiamo concesso alle banche centinaia di miliardi, e il presidente è costretto a pregarle di concedere prestiti.
E i board si rifiutano perfino di farlo. Evidentemente ciò che abbiamo fatto è stato sbagliato: abbiamo stressato ancor di più l’economia, abbiamo aumentato il deficit e reso più incerto il futuro».

Ci sono invece "banche-zombie" che sono state nazionalizzate o semi-nazionalizzate: chiudono in perdita ed hanno bisogno di ulteriori e consistenti iniezioni statali per tirare avanti e coprire le perdite sugli assets tossici.
Operano cessioni massicce di assets per fare cassa, fanno pesanti ADC, riducono i loro perimetri, la loro tentacolarità per concentrarsi sul loro core-business ovvero fare le banche, prestare soldi all'economia reale.
Stanno facendo pulizie di primavera, dolorose ma necessarie.
Hanno ripulito anche il vecchio managemente e spesso il vecchio azionariato.
Rispondono principalmente al Governo e quindi alle istanze della "maggioranza" invece che agli interessi particolari di 4 azionisti di rilievo che puntano solo al profitto-ad-ogni-costo.
Il denaro dei contribuenti generosamente iniettato viene sottoposto a rigidi controlli del suo utilizzo.
Queste banche malate hanno preso la loro patologia di petto: affrontano una dura terapia intensiva ed interventi chirurgici rilevanti, per cercare di tornare in uno stato reale di salute il prima possibile.

Londra salva ancora Rbs e Lloyds
Da Il Sole 24 Ore

Nuovi aiuti statali per le banche britanniche Rbs e Lloyds.

Dopo il salvataggio in piena crisi,
il governo inglese dovrà iniettare altri 31 miliardi di sterline nei due istituti di credito per condurli definitivamente verso la salvezza.
Con questa nuova iniezione di capitale,
il Tesoro salirà all'85% del capitale sociale di Rbs e garantirà gli asset tossici per i primi 60 miliardi.
Da parte sua, la banca scozzese dovrà cedere il blocco assicurativo del gruppo, da Churchill a Directline, 320 filiali, il trading per le materie prime e il servizio dedicato alle carte di credito.
Per quanto riguarda Lloyds, questa ha messo a punto un aumento di capitale da 13,5 miliardi di sterline che inizierà il prossimo 24 novembre, limitando così il più possibile l'intervento dello Stato. Ma anche per lei, ci sono cessioni in vista. La banca presieduta da Win Bischoff dovrà vendere centinaia di filiali.

Un bivio.
Due vie.
Ai posteri l'ardua sentenza ed ai contemporanei il beneficio del dubbio e della critica...

P.S. A proposito del "reale stato" delle banche, ho trovato questo succoso aneddoto
Come scoraggiare un B.B. in uscita....

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