mercoledì 19 ottobre 2011

1% vs. 99%: la misura dell'INVOLUZIONE


Il movimento del "99%" non avrà le idee chiare su molte cose....
ma di certo ha azzeccato il "nome di battesimo"
che ottimamente riassume il concetto di DISUGUAGLIANZA
sempre più abissale in questo Mondo di Debiti e di Delocalizzazione Estremista...

Secondo un'analisi del CEPR (Center for Economic and Policy Research), il livello di disuguaglianza negli USA continua a crescere ed ormai ha raggiunto i livelli precedenti alla Grande Depressione del 1929.
Il grafico qui sotto riportato è impressionante..... e fornisce una misura della devastante INVOLUZIONE nella re-distribuzione della ricchezza made in USA: notare l'accelerazione dal 1990 ad oggi...
(dinamiche molto simili coinvolgono tutte le Economie e le Società "Avanzate")

Share of Total Income, Top 1% of U.S. Income Earners


Oltretutto dall'analisi del CEPR risulta come questa INEGUAGLIANZA non sia casuale ma sia stata studiata per bene a tavolino...

In a research paper from 2009, CEPR Senior Economist John Schmitt took a careful look at this sorry state of affairs and concluded that it "is not due to chance circumstances but is the direct result of a set of policies designed first and foremost to increase inequality."

Un libro scritto dal co-direttore del CEPR sottolinea come la Politica abbia avuto un ruolo fondamentale nello strutturale il mercato in modo che i dollaroni fluissero sempre più verso l'1%.
In effetti il fatto che la Politica sia foraggiata ampiamente dalla Finanza e dalle Multinazionali deve c'entrare qualcosa ma al momento mi sfugge...;-)
CEPR Co-Director Dean Baker's most recent book, The End of Loser Liberalism: Making Markets Progressive, examined the role of the government in "structuring the market in ways that ensure that income will flow upwards" and argues that progressives need to focus on preventing this, rather than acting after the fact on ways to re-redistribute income.

E naturalmente la DISUGUAGLIANZA va a braccetto con la POVERTA'.

Going hand in hand with inequality is poverty, and CEPR Senior Research Associate Shawn Fremstad has written extensively on both of these subjects. In his most recent CEPR paper, he talked about how to frame the discussion on poverty....

Capita a fagiolo anche una recente indagine di Credit Suisse.
All'1% della popolazione il 38% della ricchezza
Secondo il Global wealth report di Credit Suisse, meno dell'1% della popolazione mondiale detiene il 38,5% della ricchezza globale.
Sarebbero solo 28,7 milioni gli adulti con patrimoni superiori a un milione di dollari..
RICCHEZZA IN AUMENTO. Le turbolenze dei mercati sembrano quindi non frenare la creazione della ricchezza. In tutto il mondo nel 2011 è aumentata infatti del 14% fino a 231 mila miliardi di dollari di giugno e è previsto cresca ancora del 50% nei prossimi cinque anni fino a 345 mila miliardi.
E visto che siamo in tema vi ri-propino un paio di cosette MOLTO SIGNIFICATIVE che avevo citato tempo fa in alcuni miei post.
Born in the U.S. (komunist version) - 3 Maggio 2011
......Allo stesso tempo
negli Stati Uniti le persone che sono costrette a fare uso dei food stamps per fare la spesa alimentare sono salite al nuovo Record storico di 44,2 milioni (su 317 milioni di abitanti)....
mentre un pugno di 400 eroici cittadini è riuscito a realizzare l'American Dream....ovvero da soli "valgono" per il 10% dei capital gains generati in tutti gli States nel 2007!
...are 400 Americans who accounted for 10%, or $91 billion of total, in capital gains taxes, or said otherwise, 400 US taxpayers account for 10% of all capital gains in 2007...
Ma non basta: i principali 400 contribuenti degli USA sono stati ""salassati"" con meno del 17% di tasse....manco abitassero alle Cayman....
...One of the more interesting documents published by the IRS is its report on the income and taxes of the top 400 taxpayers (pdf). A lot of attention gets focused, rightly, on the remarkably low average tax rate these people pay — less than 17 percent in 2007, the lowest on record....
(con ironia) Molto probabilmente i 400 "eroi" saranno gli stessi che hanno beneficiato anche del mega-bubble-rally targato Bernanke in un "democratico" rapporto numerico: 400 vs. 44.200.000....;-)
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Nota: Vi posso assicurare che non ho mai mangiato bambini....che non ho mai avuto la tessera del PCUS....e che la Vodka nemmeno mi piace....
Però io credo che anche il "liberal-più-conservatore" potrebbe agevolmente capire
che QUALCOSA NON FUNZIONA
in questo American Dream 400:44milioni
e nella sua "giustizia sommaria via pizzini"....
vedi nel mio BLOG 1% vs. 99%
Nel mio IDEALE di DEMOCRAZIA, i rapporti numerici della Diversità dovrebbero scavare un abisso meno abissale..........
Non perdere anche il mio post 1% vs. 99% del 9 Aprile 2011
e la predica del Santo Economista Fitoussi:
Gutta cavat lapidem - 14 Luglio 2010
Come giustamente e santamente predicava l'economista Fitoussi:
Crisi: Fitoussi, 1% Popolazione Accumula Fortune Incredibili
26 novembre 2009
.... "Molti economisti considerano la crisi come se fosse una parentesi, chiusa la quale si dovrebbe continuare come prima. Invece dobbiamo riconoscere che abbiamo sbagliato, che eravamo di fronte alla grande bugia di un sistema finanziario che prometteva a tutti rendimenti più alti di quelli medi e dobbiamo far crescere l'economia reale e non quella finanziaria"
«All'origine della più grave crisi dagli anni Trenta ad oggi, ci sono le disuguaglianze e gli squilibri sociali di un mondo in cui il 99% della popolazione è in grave difficoltà e l'1% sta accumulando fortune incredibili.
......"I governi hanno fatto bene a salvare le banche, ma hanno dimenticato di fissare le condizioni. Il contribuente ha pagato per salvare le banche, ma non capisce perché. Dopo essere state salvate ora le banche fanno profitti enormi", ha proseguito il presidente dell'Osservatorio francese delle congiunture economiche.
Fitoussi ha sottolineato che le banche "distribuiscono bonus e i governi non si preoccupano più della disoccupazione.
Oggi si parla di debito pubblico".

......Fitoussi ha concluso la sua lezione ammonendo che «se cresce il malessere sociale non ci sarà sostenibilità, ma che sarà possibile raggiungerla soltanto se saremo in grado di puntare al progresso sociale»........