mercoledì 14 luglio 2010

Gutta cavat lapidem


Contemplando i dati del (semi-)mopolista globale Intel
che nell'ultimo trimestre si è sparato l'utile record
(circa 3 miliardi di dollari...) del suo quasi mezzo secolo di storia
...immediatamente mi è venuta QUESTA CONNESSIONE...
Non so perchè....;-)
Devo essere un po' bacato....

58% of Real Income Growth Since 1976 Went to Top 1% (and Why That Matters)
Traduzione: negli USA dal 1976 in poi il 58% della ricchezza prodotta dalla crescita è finita in mano all'1% della popolazione ovvero ai super-ricchi....

Ce lo racconta Martin Wolf’s nel suo ultimo e "comunistissimo" :- ) articolo sul Financial Times, facendo la recensione dell'ultimo libro di Raghuram Rajan’s.
...Thus, Prof Rajan notes that “of every dollar of real income growth that was generated between 1976 and 2007, 58 cents went to the top 1 per cent of households”...
Per ogni dollaro guadagnato attraverso la crescita dell'economia USA dal 1976 al 2007, ben 58 cents sono finiti in mano all'1% di super-ricchi della popolazione....
Ed ho come l'impressione che questa tendenza si sia ancor più estremizzata negli ultimi anni....;-)

Riassumendo anche il pensiero di altri "profeti" oltre a Rajan’s,
al di là delle strombazzate ufficiali negli USA (e non solo)
da tempo la politica ha abbandonato la strategia della "piena occupazione" e dell'aumento diffuso del potere d'acquisto,
assecondando invece gli interessi delle multinazionali, della de-localizzazione, della globalizzazione, del taglio dei costi e della crescita a razzo degli utili a favore di una ristrettissima elite.

Si è deciso di cercare di mantenere benessere&consumi (almeno nel breve) attraverso la finanza, la finanziarizzazione, i tassi bassi e di conseguenza la crescita di prezzo degli assets (azioni, immobili, etc).
In questo modo per un po' la baracca nella quale abbiamo vissuto negli ultimi 50 anni è rimasta in piedi....
Ma è un paradigma che si auto-limita e dunque siamo arrivati alla fine del vicolo cieco.

Non a caso scherzavo con l'aggettivo "comunistissimo": siamo di fronte invece a solidi e preveggenti liberisti che "vedono" il vicolo cieco, che "vedono" il corto respiro di certe strategie e che cercano di trovare nuove vie d'uscita solide, condivise ed efficienti PER LA MAGGIORANZA.
Adesso si stanno giocando le nuove "strategie", i nuovi riassetti globali e vedremo come andrà a finire.
Reducing worker bargaining power led to disinflation, lower interest rates led to rising asset prices, which in combination with financial innovation, created an until-recently reinforcing cycle whereby rising asset prices funded consumption. Palley further contended that this was inherently a self-limiting paradigm, and we had reached the end of the road.
ed ancora:
Credit was the means by which we reconciled the social ideals of America with an economic reality that increasingly resembles a “banana republic”. ....... (N.d.R. SUDAMERICANIZZAZIONE...)
We applaud the fact that “wage pressures are contained”, protecting the macroeconomy of the wealthy from the microeconomy of the middle class.


Stiamo assistendo alla fine dell'OLD DEAL....ovvero dell'assetto post-Seconda Guerra Mondiale che prevedeva la ricerca della "piena occupazione" ed un alto livello di consumi diffuso a livello di massa.
Ora siamo alla ricerca di un NEW DEAL... (N.d.R. SUDAMERICANIZZAZIONE....)
I think of it as the end of “the deal”. What was that deal? It was the post-second-world-war settlement: in the US, the deal centred on full employment and high individual consumption. In Europe, it centred on state-provided welfare.


Nelle economie avanzate si punta sempre più all'EXPORT (vedi le strombazzate di Obama-dobbiamo-raddoppiare-l'export-in-pochi-anni...) e sempre meno sul mercato interno...(N.d.R. TURNOVER lavoratori/consumatori...)
La dipendenza dalla domanda estera ha come contropartita un incremento notevole dell'iper-indebitamento a casa propria allo scopo di mantenere la pace sociale (nel breve) e di rendere più lento, impercettibile e digeribile il PROGRESSIVO IMPOVERIMENTO della popolazione, la progressiva sparizione della classe media, la polarizzazione estrema ricchi/poveri.

Tutte queste tendenze sono in atto da lungo tempo
ma la Grande Crisi ha funzionato da catalizzatore, da acceleratore di particelle...e paffffff
…a number of significant economies have built their economies around exports. The resultant dependence on foreign demand means the credit-dependence they proudly avoid at home emerges abroad. The constraint upon them is what Prof Rajan describes as a “politically strong, but very inefficient domestic-oriented sector”.
The problem is that the countries that used to provide the demand – the US, at world level, or Spain, in the eurozone – have over-indebted private sectors.
So we see a zero-sum battle over shares of structurally deficient global demand. This is a threat to survival of the eurozone and even the open world economy…..

The west is not the power it was; its debt-fuelled consumers are not the source of demand they were; the west’s financial system is not the source of credit it was......

Mi fa piacere constatare che anche ALTRI ragionino sulla mia stessa FALSARIGA:
SUDAMERICANIZZAZIONE, TURNOVER lavoratori/consumatori etc etc etc

Purtroppo una soluzione, un NEW DEAL, un nuovo Ordine Mondiale
che siano vantaggiosi e positivi PER TUTTI NOI
non sono facili da trovare ed implementare.
Anche perchè a molti RAPACI va benissimo così: ingozzarsi il più possibile sulla CAROGNA del SISTEMA precedente.

Ci sono tanti FALSI MITI ad usum Delphini che ormai vengono dati come certi ed immutabili, allo scopo di indottrinare e di tenere buono il poppolo....
Per esempio la mitica filosofia del "Trickle-down economics"
ben "rappresentata" dal sopracitato e rapacissimo 1% che si sbrana il 58%...
Come scrivevo:
.....Ebbene mettendo per un attimo da parte tutte le componenti tecnico-speculative...

PRIMA DI TUTTO le borse rispecchiano in prospettiva GLI UTILI delle società quotate
PIUTTOSTO CHE IL BENESSERE DIFFUSO della popolazione o la solidità/l'equilibrio del sistema economico-finanziario.
Contano gli UTILI delle Multinazionali (anche le banche)...
Signore e Signori, gli UTILI PRIMA DI TUTTO, gli utili a favore degli AZIONISTI (sia quelli storici che quelli "emergenti"...).
Ma tranquilli! La filosofia del "Trickle-down economics" sta facendo il suo corso: lasciate pure stra-guadagnare i Big con le loro trimestrali "meglio-delle-attese"...che prima o poi qualche briciola della torta arriverà anche alle formichine...che nel frattempo, nel loro piccolo, s'incazzano (e perdono il lavoro).
Peccato che il "Trickle-down economics" non abbia funzionato nel passato e TANTOMENO avrà la possibilità di funzionare ADESSO, proprio a causa delle tendenze in atto:
globalizzazione selvaggia
turnover lavoratori/consumatori

sudamericanizzazione
.......
L'uomo per sua natura se ha una torta, desidera una torta ancora più grande senza voler concedere nemmeno una briciola.
Nota: la teoria del Trickle-down economics sostiene che se la politica aiuta i ricchi, i potenti, il mondo degli affari allora anche l'intera popolazione ne avrà un beneficio indiretto.
Se fai lievitare la torta, anche la massa potrà beneficiare delle briciole... (letteralmente "lo sgocciolamento verso il basso dell'economia").


Od ancora un altro FALSO MITO: la globalizzazione sarebbe sempre&comunque cosa buona e giusta....
sempre e per tutti...vero?

Da non perdere il mio articolo
Per chi non l'avesse ancora capito....
ed ancora
Ci stanno sostituendo (od almeno ci stanno provando...)

Come giustamente e santamente predicava l'economista Fitoussi:
Crisi: Fitoussi, 1% Popolazione Accumula Fortune Incredibili
26 novembre 2009
.... "Molti economisti considerano la crisi come se fosse una parentesi, chiusa la quale si dovrebbe continuare come prima. Invece dobbiamo riconoscere che abbiamo sbagliato, che eravamo di fronte alla grande bugia di un sistema finanziario che prometteva a tutti rendimenti più alti di quelli medi e dobbiamo far crescere l'economia reale e non quella finanziaria"
«All'origine della più grave crisi dagli anni Trenta ad oggi, ci sono le disuguaglianze e gli squilibri sociali di un mondo in cui il 99% della popolazione è in grave difficoltà e l'1% sta accumulando fortune incredibili.
......"I governi hanno fatto bene a salvare le banche, ma hanno dimenticato di fissare le condizioni. Il contribuente ha pagato per salvare le banche, ma non capisce perché. Dopo essere state salvate ora le banche fanno profitti enormi", ha proseguito il presidente dell'Osservatorio francese delle congiunture economiche.
Fitoussi ha sottolineato che le banche "distribuiscono bonus e i governi non si preoccupano più della disoccupazione. Oggi si parla di debito pubblico".
......Fitoussi ha concluso la sua lezione ammonendo che «se cresce il malessere sociale non ci sarà sostenibilità, ma che sarà possibile raggiungerla soltanto se saremo in grado di puntare al progresso sociale»........

Buona riflessione a tutti i miei cari lettori....
sia a quelli in simbiosi mutualistica che a quelli in simbiosi parassitaria....
Io ci ho messo "solo" 4 ore a scrivere 'sto "denso" articoletto.
E ci sto riflettendo su da almeno 10 anni.

STEFANO BASSI
IL GRANDE BLUFF

Sostieni l'informazione indipendente e di qualità