venerdì 22 gennaio 2010

Bond "Popolari" in salsa greca


In questi 10 anni nel mondo della finanza ed in questi 10 mesi di vita del mio Blog..."Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi....." (Replicante Roy Batty - Blade Runner).
Ho visto addirittura "l'evocazione spiritica" dei Titoli di stato "Secolari" (vedi il mio articolo se non ci credi...) ma il Bond Popolare mi mancava ancora.

Grecia valuta l'emissione di bond "popolari"
Reuters mercoledì, 20 gennaio 2010

La Grecia sta valutando l'emissione di un bond, del tipo di quelli conosciuti come bond 'popolari', destinato direttamente alla popolazione.

Lo ha detto il ministro delle Finanze George Papaconstantinou.

"La Grecia sta valutando tutto",
ha risposto a precisa domanda sulla possibile emissione di questo tipo di bond.


Mogli e bond dei paesi tuoi...
Avanti "poppolo" alla riscossa, bond rosso trionferà...
Chi meglio dei Greci può conoscere la situazione "reale" della Grecia?
L'antico e sgamato popolo ellenico, che sta astutamente ricattando la UE (ed in primis la ricca Germania), dovrebbe forse rispondere alla chiamata nazional-popolare ed aderire ad una spontanea colletta popolare comprandosi dei bond mitologici?
Mah...tutto può accadere: sono tempi strani e straordinari.
Come dice lo stesso ministro delle finanze greco "la Grecia sta valutando tutto"...
Sì sì...stanno valutando tutto...ma credo che abbiano ben chiaro l'obiettivo al quale mirare....;)

Pertanto, anche se ufficialmente si proclama che non c'è nessuno aiuto straordinario in arrivo, sotto sotto qualcosa si sta muovendo.

Grecia, Papaconstantinou: «Nessun aiuto in arrivo»
21/01/2010
Il ministro delle Finanze greco, George Papaconstantinou ha smentito le indiscrezioni che questa mattina hanno parlato di un aiuto straordinario in arrivo ad Atene da parte dell’Unione Europea.
Secondo i rumors, il prestito d’emergenza sarebbe stato necessario al fine di evitare un ulteriore sforamento dell’enorme deficit di bilancio che il governo dovrà riuscire a tenere sotto controllo.
Ad ipotizzare l’aiuto di Bruxelles sono stati alcuni media, che hanno spiegato la mossa con la necessità di evitare alla Grecia il ricorso ad un prestito del Fondo monetario internazionale.
Un’ipotesi «falsa», ha tuonato a stretto giro il ministro greco, che ha spiegato in una conferenza stampa che «il Paese non si aspetta alcun particolare contributo esterno», specificando che il governo sarà in grado di centrare gli obiettivi prefissati per il 2010....

In effetti da statuto BCE ed UE non potrebbero intervenire (intendo ufficialmente...) mentre l'intervento del FMI all'interno della "cortina di ferro" dell'EURO sarebbe poco elegante....
Dunque è molto probabile che eventuali "spintarelle" avverranno sotto-traccia, grazie ad una bella manina di sostegno in fase di asta dei titoli di stato greci...
Un po' come sta succedendo da tempo nelle aste tutto-esaurito-con-interessi-da-fame dei T-bond americani dove una manina "stealth" interviene chirurgicamente al momento giusto per tirare su le sorti dell'asta...La manina è molto rapida ed abile ma alcuni giurano di aver percepito una rapida scia di colore giallo ed un persistente aroma di "involtino primavera"....;)

Tornando alla Grecia, per adesso domina la discrezione e la via "sotto-traccia" ma se la situazione dovesse continuare a peggiorare, allora si potrebbero anche rompere gli indugi e si potrebbe adottare qualche soluzione "allo scoperto" giustificata dall'eventuale emergenza.
E non ci sarebbero più Statuti o regolamenti dietro al quale nascondersi.
Greece CDS Hits Fresh Record; Funding Crisis Now Official
Vedi CDS schizzato a 346 punti.














Per ora considero minoritaria ed improbabile l'ipotesi di ESPULSIONE della Grecia: la situazione globale è ancora troppo delicata in modo direttamente proporzionale al numero di volte in cui Istituzioni e gossip-tiggì strombazzano che il peggio è passato...;)
Però Germania e compari questa se la segnano...in attesa di tempi migliori e più solidi che permettano di saldare i conti in sospeso.
E se Atene continuerà su questa china, prima o poi il conto verrà saldato.
A meno che la Grecia tutto ad un tratto non diventi più virtuosa di Penelope che tesseva la tela in attesa di Ulisse, resistendo stoicamente alle insistenti profferte dei Proci.

Va anche detto che "la spada di Damocle della Grecia" potrebbe tornare utile per far indebolire l'Euro.
Infatti dollaro e sterlina hanno svalutato alla facciazza nostra, stampando moneta a go-go ed approfittando della rigidità strutturale dell'area euro e dei limiti statutari della BCE.
Ci siamo dunque trovati con la jattura di un euro molto più forte di quanto volessimo (credo addirittura più forte di quanto volesse mamma Germania) e non perchè l'area euro fosse una corazzata...ma perchè gli altri hanno sfruttato la loro maggiore elasticità a nostro discapito.
Ma, secondo il mio giudizio, il gioco della "Spada di Damocle" è troppo pericoloso e troppo poco "controllabile" perchè possa diventare una strategia articolata e di lungo periodo.
Vedi Europe’s OK; the euro isn’t di Paul Krugman

La partita rimane comunque molto complessa: ho provato a scrutare il futuro nella sfera di Cristallo, in mezzo volute di fumo molto fluttuanti e vorticose.
Non è un lavoro facile e necessita di continue "scrutatine" di aggiustamento.

Nel frattempo valutiamo anche le voci provenienti dalla Germania, ovvero il principale creditore della Grecia con circa 100 miliardi di euro...(se ben ricordo).

" FINANZA : L' EFFETTO DOMINO CHE MINACCIA L' EURO " EDITORIALE PUBBLICATO DA " DIE ZEIT "

I tedeschi devono stringere la cinta, ma anche correre in aiuto dei paesi poco efficienti dove amano tanto trascorrere le vacanze – una logica a prima vista difficile da capire.
Ma il fallimento di uno stato raramente resta all'interno delle sue frontiere, e in questo caso potrebbe significare la morte dell'euro, il caos monetario in tutta Europa e la crisi della stabilità di tutto il continente........
.....
ha cominciato a scorrere il messaggio seguente: "Fitch riduce il rating della Grecia a BBB+". La notizia viene ripresa sulle migliaia di monitor collegati all'agenzia finanziaria Bloomberg e sparsi per il mondo: BBB+ vuol dire "attenzione, rischio fallimento!" Subito i grandi investitori hanno cominciato a vendere le loro obbligazioni del governo greco....
.....I fallimenti statali sono pericolosi perché le loro conseguenze sono difficili da prevedere.
Le perdite rendono i mercati nervosi e il nervosismo dei mercati non porta mai niente di buono. Gli investitori si ritirano da altre economie che non sono coinvolte solo a causa della loro debolezza. E metà dei paesi del mondo ha finanze instabili.

.....La Grecia, l'Italia e la Spagna potrebbero essere tentate di tornare alle dracme, alle lire o alle pesetas per svalutare la loro moneta e stimolare in questo modo le esportazioni.
La finanza potrebbe rimettersi a speculare sulle oscillazioni dei cambi fra un paese e l'altro, mettendo in pericolo la prosperità dell'insieme delle nazioni europee.

La Germania ha sempre messo in guardia i suoi vicini contro questo scenario.
Ma oggi a Berlino il governo è unanime: i paesi europei devono intervenire prima di arrivare al fallimento.
Il problema però non è solo sapere se i tedeschi vogliono correre in aiuto dei greci, ma anche se questi ultimi vogliono il loro aiuto.
Perché "salvare" significa anche "partecipare al governo".
I paesi aiutati perdono parte della loro sovranità; viene meno il controllo delle finanze, privilegio del parlamento in ogni sistema democratico. Un vero e proprio incubo per qualunque capo di governo.

Molti economisti invocano comunque questa soluzione, perché non è la crisi finanziaria che ha precipitato questi paesi nel caos finanziario.
In realtà la crisi ha solo accelerato una dinamica già in atto.
Il governo greco ha falsificato i suoi risultati economici.
Gli italiani e i portoghesi hanno lasciato gli stipendi aumentare a una velocità doppia rispetto alla media europea.
Il governo spagnolo non ha fatto nulla contro la speculazione immobiliare.
Per uscire dalla crisi tutti questi paesi dovranno rivedere il livello dei loro stipendi per tornare competitivi.
.................
L'Unione monetaria è sull'orlo dell'abisso perché ogni stato membro ha pensato solo al proprio interesse.
La Commissione europea chiede adesso una maggiore convergenza delle politiche economiche nazionali.
Tutti i paesi devono essere pronti ad accettare un intervento esterno.
Il primo ministro spagnolo ha addirittura chiesto delle sanzioni contro gli stati che non rispetteranno queste disposizioni.
Tutto ciò permetterebbe ad Atene di mandare giù più facilmente il boccone amaro della perdita della sovranità. (adr) ( Fonte: presseurop.eu)

E saggiamo i fermenti di revanchismo provenienti dalla Polonia: gli ultimi della fila si mettono a spingere...

VISTO DALLA POLONIA Per i Pigs sono finiti i tempi d'oro

"Fine del trattamento di favore per l'Europa meridionale", annuncia Dziennik Gazeta Prawna analizzando il peggioramento delle condizioni economiche di Portogallo, Italia, Grecia e Spagna.
Sotto l'ala dell'euro, questo gruppo di paesi (accomunati nella sigla Pigs, "maiali") ha per anni portato avanti politiche finanziarie miopi e irresponsabili, approfittando della rapida crescita dell'eurozona per nascondere i propri problemi strutturali.
Il risultato è che il deficit della Grecia ha toccato il 14 per cento del pil e quello del Portogallo il 12 per cento.
L'unica soluzione sembra essere nella disciplina e nell'adozione di tagli radicali, ma questo finirebbe per rallentare l'uscita dalla recessione, nota il quotidiano polacco.
La Spagna è in una situazione particolarmente difficile, col debito pubblico al 67 per cento del pil e quello privato al 177 per cento. A completare il quadro, il 45 per cento degli spagnoli sotto i 27 anni è senza lavoro.
Secondo Hugo Brady del Centre for european reform, dopo anni di prosperità i paesi dell'Europa meridionale potrebbero essere sopravanzati dai nuovi membri dell'Unione.

Rimanendo nell'alveo della mitologia greca, questa area EURO sembra il "Vaso di Pandora": se salta il coperchio....ahi ahi ahi...

P.S. Sì sì...l'ho visto il sell-off negli Stati Uniti: ci sto rimuginando su...e mi sono già fatto un quadro della situazione.
Però, in questi tempi di "telecomando", è meglio lasciar sedimentare per poi esaminare con calma i fondi di caffè.
;)


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