giovedì 13 febbraio 2014

Dalla Cina continuano ad arrivare segnali in stile "subprime"...

Dalla Cina continuano ad arrivare segnali in stile "subprime"...
Ecco l'ultimo:
It Begins... Another High-Yield Chinese Shadow Banking Trust Defaults

While the eyes of the world were focused on the now infamous "Credit Equals Gold #1" Chinese wealth management product - it's imminent default and last-minute bailout by 'investors' unknown - the coal industry in China continued to collapse (as we noted here). We noted at the time how bailing out current high-yield product investors would merely amplify the problems down the line and it seems that Chinese authorities have heard that message.
As Reuters reports, a high-yield investment product backed by a loan to a debt-ridden coal company failed to repay investors when it matured last Friday, state media reported on Wednesday.

...............The bottom-line is that China seems to be testing the reaction of markets to small 'technical' defaults (such as this one)...
Technical defaults caused by repayment delays have occurred before, but market watchers say that China's shadow bank sector is still waiting for a precedent-setting default in which investors are forced to absorb substantial losses.
Such an event could shatter the widespread assumption that even high-yielding investments carry an implicit guarantee from state banks...............
Vi avevo già anticipato le prime avvisaglie nel mio post: La Tempesta in atto sulle Economie e sulle Valute Emergenti...
....Oppure sotto a tutta 'sta tempesta dei mercati emergenti ci sta qualcosa di più?
Potrebbe essere che a fissare la ns. attenzione su Turchia, Argentina, Venezuela, Sudafrica, Indonesia, Brasile, Russia etc stiamo guardando solo ai "cerchi" che su uno stagno si allontanano dall'epicentro dove hai scagliato la pietra....
MENTRE l'epicentro mi puzza che potrebbe essere in CINA ..........................

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................SPY FINANZA/ I guai della Cina che fanno tremare il mondo
........La Cina sta camminando su un filo ma senza la rete di protezione sotto, sta affrontando una contrazione del contante molto seria e il credito comincia ad avere costi molto alti, troppo.
...........D’altronde, il governo ha una missione: sgonfiare il sistema bancario ombra che ha intossicato le dinamiche del credito, un gigante passato dal 20% al 30% dell’intero mercato dei prestiti in meno di un anno - ma qualcuno parla del 50% e in parecchi gli danno ragione - e la crescita generata da ogni extra-yuan di credito è crollato dei tre quarti, passando da 1 a 0,25 in cinque anni.
.....C’è poi il dato di fatto di cui vi parlavo pochi giorni fa, ovvero il default previsto per il 31 gennaio di un prodotto ad alto rendimento commercializzato nelle filiali della Icbc per conto di un fondo che la banca non intende coprire: si tratta di 500 milioni e quasi certamente verrà permesso il default parziale, con le due banche chiamate a coprire ognuna per il 25%, garantendo così un haircut ma non il wipeout totale dell’investimento, così da colpire qualcuno per educarne qualche milione, come va di moda in quel Paese. .......
.................Come confermato da Fitch, in Cina è in atto una crescita senza precedenti della ratio credito/Pil, come mai accaduto in grandi Paesi nei tempi moderni.
Certo, la natura stessa del sistema cinese ci dice che questa situazione non finirà in una crisi bancaria di stile occidentale, poiché in Cina il sistema finanziario è un braccio dello Stato.
Finirà in maniera diversa, ma potrebbe comunque trasformarsi in qualcosa di spiacevole per chi vedeva nel 2014 l’anno della grande ripresa globale, visto che già oggi il livello di credito cinese è pari a quello statunitense e giapponese insieme come controvalore in dollari.
 

Capite che quanto succederà in Cina non sarà una faccenda meramente cinese, ma ci riguarderà tutti. Anche perché la Cina oggi è uno dei principali motori degli utili dichiarati dalle multinazionali quotate nelle principali borse internazionali, specie sulle piazze americane.
......................Il nodo sono le politiche che il governo cinese sta adottando per scongiurare il pericolo di una crisi creditizia:
«La spinta a ridurre il credito e a ribilanciare l’economia potrebbe fare le sue prime vittime, anche se ci aspettiamo che i riformisti rallenteranno il passo nel caso in cui il conteggio delle vittime dovesse salire eccessivamente», conclude sempre Botham.
Detto fatto, giovedì la Banca centrale cinese ha immesso sui mercati monetari locali 120 miliardi di yuan, circa 14,5 miliardi di euro, allo scopo di scongiurare una possibile penuria di liquidità alla vigilia delle festività del nuovo anno cinese, in programma per fine gennaio, dopo che già martedì era stata iniettata liquidità per 255 miliardi di yuan.
Qualcosa scricchiola a Oriente, il gigante potrebbe avere davvero i piedi d’argilla.
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...................Subprime cinesi, ci siamo?
Vi ricordate le ragioni per cui scoppiò la precente bolla finanziaria?
Io molto bene e sostengo da ormai molto tempo, che la prossima bolla finanziaria si chiamerà Cina.
Giovedì è uscita una notiza allarmante in Cina,che potrebbe far scattare un vero proprio caso Subprime cinesi,le modalità sono molto simili a quelli americani..............
......La prima banca nazionale ICBC si è rifiutata di garantire gli investitori su un Wealth Management Product che ha contribuito a piazzare sul mercato.
Si tratta di una questione rilevante, perchè in Cina negli ultimi anni si è fatto un largo uso di questi WMP per finanziare le aziende locali senza passare per il sistema bancario.
I privati hanno sottoscritto questi prodotti in larghi ammontari, attirati dai rendimenti pagati, e convinti che gli istituti bancari offrissero una garanzia implicita.
Ora, a fronte delle prime insolvenze, le banche si trovano di fronte alla scelta se garantire i sottoscrittori, gravando i loro bilanci con una nuova fonte di perdite, oppure rifiutarsi di farlo, rischiando di scatenare una fuga dai prodotti e con essa un credit crunch per le aziende.................
Come vi spiegavo a giugno 2013, il contesto generale di riferimento è il seguente:
La Cina ed il suo "sdoppiamento della personalità"...  
La Cina patisce di una grave forma di "sdoppiamento della personalità"...
Non c'è una sola Cina ma ce ne sono (almeno) due...
Una è la Cina "ufficiale" sotto il ferreo controllo dello Stato.
L'altra è la Cina "in nero", la Cina "ombra" che consiste in tutto quello che sfugge al controllo dello Stato...
Questa seconda Cina è probabilmente quella più "vera", quella che sta man mano emergendo come la Cina dominante e le sue dimensioni stanno crescendo.
Quanto a lungo queste due "Cine" potranno convivere insieme?
Quanto l'una sta danneggiando l'altra in questa sempre più assurda commistione di comunismo e di capitalismo?
Difficile a dirsi.
Cina, Fitch: se la situazione non cambia esploderà una bolla senza precedenti
Il sistema bancario
Non esiste la benchè minima trasparenza nel sistema bancario collaterale del paese, il rischio sistemico continua a crescere di giorno in giorno. Non abbiamo idea di chi siano i creditori o i debitori, né di quale sia la qualità degli asset e questo indebolisce la possibilità di effettuare controlli.”.
Sottolinea la Chu. Un sistema bancario ombra totalmente fuori controllo quindi, che non permette di capire la reale gravità della crisi.
Secondo quanto riportato dall’analista, i prestiti a rischio pignoramento delle banche rappresentano solo l’1%, ma in realtà la situazione sarebbe totalmente diversa.
I fondi pensione, sia offshore che speculativi, e altri veicoli di investimento del tutto irregolari costituirebbero più della metà del nuovo credito.

“Ciò vuol dire che la maggior parte dell’ esposizione all’immobiliare delle banche è non è messa a registro come mutui o prestiti immobiliari”,
E come vi scrivevo nel mio post La Cina...toujours la Cina...
Una cosa però è certa.........................
la Cina sarà l'ago della bilancia della prossima Crisi
- sia nel caso che si rivelasse un detonatore = infatti, se la Cina dovesse entrare in seria Crisi, 3 secondi dopo il GIOCO salterebbe....e cadrebbero anche gli USA, l'Europa ed il comune di Roma....
- sia nel caso che dovesse man mano affrancarsi dalla Grande Bolla orchestrata in primis dalla FED e dunque dovesse decidere di non stare più al gioco... 
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