mercoledì 7 gennaio 2015

Se ancora non aveste capito PERCHÉ io stia per attivarmi sul "quadrante" Cina/Sud-est asiatico...

Chiunque non sia immerso e bloccato nel "labirinto feudale" di Fallitaglia
ed osservi il nostro Paese da là fuori...dal Mondo "che gira" e va avanti...non ha dubbi
e quando gli chiedi: "Che cosa pensi del Futuro del ns. Paese?" 
da Singapore, da Kuala Lumpur, da Shanghai, da Bangkok, da New York, da Londra, da Berlino, da Santiago del Cile etc etc
chiunque ti risponde subito e senza esitazioni:
"L'Italia è un Morto che Cammina, un Paese in Declino Strutturale Irreversibile, un Paese tecnicamente Fallito". 
Al massimo vedono Fallitaglia come un Paese sempre più in "Hard Discount" nel quale venire a fare shopping su qualche pezzo di valore in saldo...o venire a farsi qualche bella vacanza gastronomico-artistica di Charme.

Insomma come vi ripeto da tempo anche io,
basta solo mettere il naso là fuori per un attimo
e si comprende subito che NO HOPE FOR (THIS) ITALY...
Intanto...
tutti qui si prodigano da mane a sera in dibattiti italioti
che hanno un significato solo se vivi in questa "melma"
ma che sono dibattiti assolutamente insignificanti nel contesto Globale.
Perché no...mi dispiace...ma l'Italietta non è il Centro del Mondo.
come invece crede la massa italiota ed a breve non sarà nemmeno più la periferia.
L'Italia è un Piccolo Mondo Antico.................
.


in configurazione Feudale che (logicamente) sta sprofondando sempre di più nel (suo) Medioevo.
vedi il mio post:  L'Italia non è (nemmeno) un Paese "Statalista" ma un Paese "Feudale&Corporativo" (2.000 persone legate alla "politica" gestiscono l'80% del PIL)
L'Italia è un Paese che vive immerso nelle sue antiche e bellissime eccellenze (del passato...),
un Paese pieno di sé e del suo orgoglio,
che non vuole assolutamente cambiare/adattarsi al Contesto Globale in evoluzione
e che man mano tornerà alla sua classica configurazione socio-economica che l'ha sempre caratterizzato nella storia (a parte la breve parentesi del Boom economico post-WWII)
ovvero
un Paese Bellissimo ma solo per POCHI.
Una vera e propria Piramide Feudale con pochi feudatari ricchi ed una massa di poveri (e ciao ciao all'effimera classe media...).
Al di là delle belle parole e delle pie intenzioni...
siete VERAMENTE pronti ad adattarvi ad una vita da POVERI (non "per finta"...con i soldi della generazione precedente "a fare da scudo" ma SUL SERIO...con tutto quello che comporta...)?
Siete VERAMENTE pronti a condannare i vs. figli ad un'altissima probabilità di avere una vita GRAMA?

Questi processi sono in atto in molte aree del Mondo
l'equalizzatore globale...detto anche CETRIOLO GLOBALE...)
ma in Fallitaglia il Cetriolo "vola basso" all'ennesima potenza... ;-)

Siamo un Paese VECCHIO (in tutti i sensi...)
vedi il mio post: In italia 22 milioni di anziani/pensionati e 6 milioni di dipendenti pubblici. Quasi la metà della popolazione...Più chiaro adesso?...
che si adatta man mano sempre più al RIBASSO
ed è dominato da una mentalità katto-komunista DEVASTANTE in questo senso...
non perdere il mio post: POST DA NON PERDERE (anche se pensi di essere catto-comunista...): À la recherche del Pensiero Liberale perduto: Luigi Einaudi
.
Come sapete a breve sarò a Bangkok
per un viaggio esplorativo allo scopo di valutare alcuni progetti di business/investimento che abbiamo"messo in cantiere".
#ITALIALTROVE

Questa OTTIMA intervista-analisi molto pragmatica ed equilibrata
vi farà meglio comprendere perché io abbia deciso di attivarmi sul "quadrante" Cina/Sud-est asiatico.
Il PUNTO non è fare il TIFO come si fa sempre in ItaGlia
=
"è meglio andare qua vs. è meglio andare là"
Conta invece fare un'analisi EQUILIBRATA e personalizzata del rapporto costi/benefici, rapportandolo alle proprie esigenze&al proprio contesto.
Non esiste il POSTO migliore del Mondo, NON esiste nessun Paradiso nel quale delocalizzarsi sia solo "una semplice passeggiata".
Esiste invece un POSTO migliore di altri in relazione all'attuale Contesto Globale ed in relazione al proprio Contesto Personale.
Attenzione il Vecchio Continente è ormai un Continente Vecchio
Trend Online - INTERVISTE by Rossana Prezioso
In un mondo in cui non esiste più una singola forza egemone, sarà inevitabile dover cambiare prospettiva e allargare la visuale sia nel commercio che nell'investimento.
Il nuovo capitalismo sarà multipolare?
La domanda non è da sottovalutare, soprattutto oggi che l'Europa è sempre di più al centro dell'attenzione per la sua incapacità di reagire definitivamente alla crisi. Saremo perciò presto (finalmente?) costretti a guardare oltre.
Non solo oltre l'Italia ma, visto quanto sta accadendo in questi giorni, anche oltre l'Europa stessa, perchè, come conferma Alberto Forchielli Presidente dell’Osservatorio Asia, AD di Mandarin Capital Management S.A. il Vecchio Continente è sempre di più un Continente Vecchio.
Quale, in sintesi, la situazione dell'Italia e, allargando il focus, anche dell'Europa per questo 2015?
Al di là del 2015, siamo un Continente in parcheggio perché siamo schiacciati dal dinamismo economico dell’Asia come anche del Nord America, abbiamo un fardello di debito pesante, un fardello di welfare pesante, una burocrazia pesante, per cui siamo destinati a perdere peso economico.
Dico economico perché quello politico, ormai, lo abbiamo già perso.
L’Italia, in particolare è il cugino cretino dell’Europa, per cui accentua un po’ tutti i punti negativi europei. Per questo anche ammesso e non concesso che si dovesse verificare quella crescita prevista dello 0,5% nel migliore dei casi, sarebbe comunque un obiettivo ridicolo, perché si tratta di decimali minimi.
Ciò che è da considerare è il medio periodo e in questo frangente noi siamo strutturalmente il Continente debole.
Una domanda forse provocatoria: Lei personalmente investirebbe in Piazza Affari?
Di fatto in Italia non c’è tutela delle minoranze per cui non è una Piazza nella quale mi sento protetto, anzi oserei dire che è un panorama sul quale non ho mai investito.
Una nazione potrebbe anche andare male e la sua piazza di scambio essere sottovalutata, ma questo non è il caso dell’Italia.
In breve, no, non scommetto sull’Italia.
O per lo meno non scommetto sulle aziende quotate.
Resta pur sempre qualche sacca di resistenza nelle Pmi non quotate.
Siamo in declino.
Un declino che è certamente lento, ma è altrettanto certo che questo declino sarà pressoché inarrestabile,
anche se accettato dalla popolazione che non protesta nemmeno più di tanto.
Siamo un popolo tranquillo, di pensionati, che ci stiamo anche mentalmente abituando a questa idea del declino davanti alla quale tendiamo a crearci anche dei problemi “paralleli” come quello dell’immigrazione, della sicurezza.
Non si tratta tanto di vittimismo, quanto di assuefazione, abitudine a quanto sta accadendo di negativo.
Prima ha accennato al dinamismo asiatico. In altre parole?
Al centro del panorama asiatico c’è la Cina che attualmente è in una fase di decelerazione controllata.
E’ probabile che la crescita man mano si abbassi nell’immediato futuro infatti già si parla per l’anno prossimo del 6,8%, mentre l’India dà segnali di ripresa.
Si tratta di un’area particolarmente interessante, grazie a una popolazione estremamente numerosa, con forte spirito di sacrificio, affamati di novità e sviluppo, non oberati dal nostro debito, dal nostro welfare. Esistono punte di burocrazia piuttosto macchinose, ma riescono a muoversi bene.
Insomma è un continente che al suo interno ha i numeri e le capacità per sostenere un certo dinamismo per tutto il resto del secolo, forse non toccando più le punte estreme degli ultimi 20 anni, ma c’è molta voglia di fare, molto ottimismo, i conti sono favorevoli, gli imprenditori guadagnano, la classe media cresce, per cui a meno di eventi geopolitici particolarmente eclatanti come le guerre, sempre possibili, vedo un’area in forte ascesa.
Rapporti Cina-Russia: c'è chi parla di complotto e chi di un'alleanza scomoda da monitorare. Come inquadrare i legami tra i due Paesi?
Si tratta di rapporti utilitaristici perché la Russia ha il gas che serve alla Cina, ma pensare che possa esistere un’alleanza strategica di fondo è un’interpretazione piuttosto superficiale dal momento che esistono anche punti di controversia importanti tra le due nazioni ad esempio per il controllo del pacifico, con Mosca che vorrebbe uno spazio su questa zona.
Inoltre la Russia è il maggior alleato di Vietnam e India che a loro volta sono i maggiori competitor di Pechino.
I cinesi, in fin dei conti, preferiscono fidarsi di più dei paesi occidentali anche perché al di là di gas, petrolio e legname, non è che ci sia questa grande collaborazione tra le due potenze.
Quindi niente complotto Russia-Cina?
Assolutamente no. Anche perché il primo mercato di esportazione della Cina è l’Unione Europea seguita dagli Usa, non avrebbe senso un complotto con la Russia che ha un Pil grande quanto dell’Italia.
Yuan moneta del futuro. E' possibile?
Allo stato attuale delle cose ci sono diversi ostacoli non facili da superare: non è facilmente convertibile, in Cina c’è il controllo sui capitali, il controllo sui tassi di interesse e dei cambi, la Bank of China non è indipendente.
Indubbio che lo yuan abbia un peso sempre maggiore negli scambi commerciali, dato assolutamente innegabile, volendo si può anche considerare come moneta affidabile dal momento che Pechino ha dimostrato di saper gestire il suo andamento con una certa intelligenza.
Inizia addirittura ad essere considerata una valuta da tenere nelle riserve, ma prima che possa avere la stessa fruibilità del dollaro è necessario che la Cina faccia dei progressi sia a livello finanziario che politico che adesso non vedo all’orizzonte.
Il dollaro è ancora al sicuro quindi...
Si. Prima che gli investitori considerino la Cina e lo yuan rispettivamente come una azione e una moneta rifugio ce ne vuole.
Sud Est asiatico: potrà mai subentrare alla Cina?
Per il momento lo escluderei. E’ vero che è un’area abitata da oltre 600 milioni di persone, ma è un Pil piccolo.
Inoltre è molto dipendente dalla Cina che è il maggiore sbocco commerciale proprio del Sud Est asiatico che su Pechino esporta sia petrolio che gas oltre alla gomma naturale e l’olio di palma.
Si tratta di realtà simbiotiche: se la Cina cresce lo fa anche il Sud Est asiatico, lo stesso se la Cina crolla.
Resta sempre di un’area interessante e che crescerà, ma difficilmente lo farà in modo autonomo.
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La Cina allora non è proprio un Eldorado.
Investire in Cina adesso è diverso da quanto è stato 30-35 anni fa.
Pensare che attualmente loro abbiano bisogno di grossi investimenti internazionali è sbagliato.
In realtà Pechino, in un mondo di mendicanti senza soldi, ha un eccesso di ricchezza e di risparmio, in altre parole ha troppi soldi e non sa dove metterli, per questo compra.
Compra e investe, dopo averlo fatto sul dollaro e sui bond americani, preferisce sfruttare l’utilizzo delle risorse, diversificando e comprando allo stesso tempo sia merce che consenso politico.
Oggi siamo a un punto in cui gli investimenti della Cina all’estero sono uguali a quelli dell’estero in Cina e molto presto questi ultimi saranno anche superati.
La Cina va vista più come un fornitore di risorse internazionali che come un mercato in cui investire.
A meno che non si possano sfruttare prodotti e tecnologie particolari.
Da qualche tempo da Pechino arriva periodicamente l'allarme Bolle: immobiliare, del credito. Per tutti i gusti. Ma sono veramente pericolose?
Ce ne sono tante e saranno proprio loro a costringere il governo ad abbassare i target di crescita, per stabilizzare la situazione, per evitare che possano arrivare a livelli anche più pericolosi degli attuali con conseguenze imprevedibili e ingestibili: in altre parole, meglio smontarle un po’ alla volta, magari anche sacrificando un po’ di crescita se necessario.
Per quanto riguarda le banche ombra e il credito parallelo non controllato, è da notare il fatto che quella non è solo una bolla, ma anche una cosa un po’ voluta. O per meglio dire: è una bolla ed è pericolosa, quindi dev’essere controllata, d’altro canto, però, esercita pressione sulle banche e crea un vero canale di finanziamento alle imprese private che, altrimenti, non avrebbero credito.
Controllata, perciò, ma che a volte torna anche comoda, infatti se avessero voluto non farla nascere avrebbero avuto tutti gli strumenti per evitarla, ma si è preferito lasciarla stare, pur sapendo che avrebbe potuto avere effetti distorsivi e adesso cercano di controllarne gli effetti.
Impossibile credere che un fenomeno di questa entità possa nascere e svilupparsi fino a questi livelli senza alcun controllo da parte delle autorità.
Ma il fenomeno delle banche ombra, e la relativa bolla, potrebbe rappresentare un reale problema mondiale?
No, per il semplice fatto che non esploderà: i cinesi hanno margine per non farla esplodere.
In realtà questa bolla è già un problema per la crescita mondiale perché tutto questo si traduce in una minore crescita per la Cina la qual cosa è uno dei fattori che hanno fatto crollare i prezzi del petrolio le cui quotazioni sono calate in virtù anche del fatto che la Cina ne compra meno.
Lo stesso dicasi per il prezzo del rame, del ferro e delle commodity in generale che è in una fase di importante recessione. Insomma da qui partono una serie di conseguenze per tutta l’economia mondiale che deve registrare una bassa crescita in zone come America Latina o Sud Africa, bassa crescita che nasce proprio dal fatto che la Cina, come detto, compra meno.
Noi stiamo in parte vivendo questa situazione: l’Europa ne è ancora parzialmente indenne perchè non vende materie prime alla Cina ma ne soffre in quanto l’economia mondiale non è dinamica, a parte il Nord America che è isolato per quanto riguarda questi problemi sul panorama cinese.
Ma alla fine il mondo sta crescendo oppure no?
Sono fondamentalmente ottimista: ci sarà una crescita intorno al 3%, andranno bene quasi tutti, Nord America, Messico incluso, Cina e India, benino il sud est asiatico, un po’ meno il Sud America, tiene l’Africa
ma andrà male l’Europa perchè non ha nè domanda interna nè domanda esterna.
Insomma, il Vecchio Continente è diventato un Continente Vecchio......
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Infografica dal Blog Vincitori&Vinti
clicca sull'immagine per ingrandirla


Ribadisco quanto vi dicevo nel mio post
Il PIL della Cina supera quello degli USA (ItaGlia? Non pervenuta...)
Volenti o Nolenti, nel bene e nel male...
il FUTURO si giocherà soprattutto in Cina ed in Sud-est Asiatico...
ed io a breve CI SARÒ
con viaggi esplorativi&valutativi,
con interessanti progetti d'investimento in economia REALE (ad alto rendimento in un Mondo di tassi a zero e de-correlati dalla mega-Bolla finanziaria)
e poi chissà... ;-)
#ITALIALTROVE ...ricordatevelo!
E la mia Community si sta muovendo, step by step.

Non è un caso che uno dei Guru Economico-Finanziari più "seri" e tosti...
ovvero Marc Faber...da tempo sia residente a Chiangmai (Thailandia)
ed operi in quel quadrante tra Cina, Hong Kong, Malesia ed i nuovi territori vergini di "conquista" Myanmar, Cambogia, Laos...
Pil, la Cina supera gli Stati Uniti
Storico sorpasso del Paese asiatico. L'Italia è fuori dalle prime 10 economie.
.......................
E pensate quando la Cina (man mano) rivaluterà la sua moneta...
Non potrete nemmeno più andarvene sfruttando il maggior potere di acquisto dei vostri risparmi che oggi vi danno ancora possibilità di scegliere...e rimarrete DEFINITIVAMENTE incastrati.
Dunque sveglia!
Invece di continuare a discutere di "soluzioni magiche" (#cambiaverso del cazzaro, magic-no-euro...et similia)
che sono solo dei paravento per continuare a fare le cozze in un contesto di declino strutturale&irreversibile che ogni giorno vi porta sempre di più ad essere dei "morti che camminano"...
che ogni giorno restringe INESORABILMENTE il ventaglio delle vostre possibilità di scelta. (SOPRATTUTTO PER I GIOVANI)
non perdere il mio post: Another Brick (l'ultimo e definitivo) in The (itaGlian) Wall

Insomma...il Mondo non solo cammina ma corre (molto) velocemente.
Un Mondo Globalizzato ed Iper-competitivo
dove una Nazione che rimane indietro difficilmente avrà una seconda possibilità.
I tempi sono cambiati ed il chiagna&fotti all'italiana non funziona più...anche se fai tutte le svalutazioni competitive del Globo in lire od in scudi od in conchiglie della Polinesia... ;-)
Non dico che questo nuovo Mondo Globalizzato sia buono o cattivo: non m'interessa.
Dico solo che bisogna prima ACCETTARLO e poi ADATTARSI,
altrimenti si rimane stritolati.... alla faccia di tutti i bei discorsi da idealisti-virtuali da facebook...


Come vi ripeto da tempo del mio BLOG...
Fallitaglia è un Paese Feudale "sommergente"
che attira investimenti speculativi ad alto beta... in su od in giù...
a seconda dei flussi d'investimento dei mercati (con logiche speculative simili a quelle dei Paesi "emergenti").
vedi il mio post: ItaGlia investimento speculativo ad alto beta (come un Paese emergente...anzi...sommergente...)
Il 5 Gennaio siamo andati in GIU' = FTSE MIB quasi -5% ... quasi -1000pt in un colpo solo...
Basta che le altre Borse cedano un po' (e sono quasi tutte in bolla vicine ai massimi) che la nostra Borsa FRANA letteralmente.
Poi magari un altro giorno ci spariamo un +3%....
Caso diverso è il "mercato" dei Bot&BTP
che ormai è un "mercato protetto" dalla BCE di Draghi.
Dunque i ns. titoli di Stato continuano ad andare a ruba ed a pagare rendimenti sempre più "microscopici" manco fossimo la Svizzera... e non un Paese in Declino Strutturale + Depressione Economica come non si vedeva dalla WWII.



Insomma...
se volete speculare su un Paese in Declino "medioevale" fate pure...
ma i Mercati (se possono) preferiscono altro,
vedi per es. la Borsa di Shanghai che era una delle poche al Mondo "rimasta indietro"
e che nel 2014 si è sparata circa +50% (mentre l'euro ha continua ad indebolirsi sullo yuan).



Poi...se proprio in giro per il Mondo non rimane nessuna altra scelta...
magari gli occhi cadono anche sul "medioevale FTSE MIB"
ed i mercati si fanno un "giretto"
(da un punto di vista speculativo e NON strutturale naturalmente...).
. . .
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