domenica 28 settembre 2014

In italia 22 milioni di anziani/pensionati e 6 milioni di dipendenti pubblici. Quasi la metà della popolazione...Più chiaro adesso?...

"In italia ci sono 22 milioni di anziani/pensionati e 6 milioni di dipendenti pubblici. Sono quasi la metà della popolazione..."
Più chiaro adesso?... ;-)
(Nota: il conteggio è un po' "ad effetto" e dunque si potrebbero sollevare alcune eccezioni in merito...ma sostanzialmente la zuppa non cambia)
 
Se consideriamo
la tendenza demografica italiana in atto (nel 2052 circa il 60% della popolazione italiana sarà anziana e non lavorerà)
i giovani quando va bene con stipendi vietnamizzati da 500 euro al mese altrimenti disoccupati..
la delocalizzazione massiccia di imprese, partite IVA etc per non fallire qui nel Lager italiota...
etc etc
potrete ben capire come continuare a pensare solo al vostro orticello con una view di max 12-24 mesi, sia ben poco accorto, ben poco lungimirante ma soprattutto parecchio auto-lesionistico (con tendenze suicide...).
A contesto costante (e non vedo concrete possibilità di "ribaltamenti" all'orizzonte)
l'EPILOGO è evidente ed ormai irreversibile: potrà solo andare sempre peggio fino al collasso totale, diventando man mano sempre più terzo Mondo.
Inoltre il semplice dato di cui sopra vi indica anche ...............
.
che da parte della maggioranza italiota non ci sarà nessuna spinta significativa al cambiamento
ma soprattutto una spinta allo status quo...magari mascherato da cambiamento (mi ricorda maledettamente qualcosa...).
Il che rende la parabola del DECLINO ancora più "matematicamente segnata"  (anche perchè, come ben sa chi legge l'informazione indipendente, ci sono tante altre con-cause oltre a quella qui evidenziata)
Il che rende chi continua a sperare in soluzioni fittizie e/o irrealistiche ancora più struzzo, autolesionista e di corta veduta.

Naturalmente anche in questo caso Vi avevo già anticipato tutto tempo fa.
Non perdere due post fondamentali:
Ricordatevi di proiettare questa "spirale viziosa" non solo sulla futura sostenibilità delle pensioni
ma anche sulla sostenibilità dell'istruzione, della sanità, dei servizi in generale e comunque sull'economia italiana nel suo insieme...
Ricordatevi che già OGGI ci troviamo in una situazione DISASTROSA dei Conti Pubblici, di giorno in giorno sempre meno SOSTENIBILE....senza che la tendenza di cui sopra abbia ancora esplicato appieno il suo potenziale NEGATIVO e peggiorativo.
(Debito Pubblico Record che flirta con i 2.200 mld e che è cresciuto di ca. +300 mld in soli 3 anni, rapporto Debito/PIL che ormai punta al 140%, al netto dei trucchetti contabili di droga&puttane...)

E per finire un breve spaccato sulle tendenze "demografiche" italiane.




....Come e’ facilmente immaginabile, a meno di rivoluzioni, guerre o carestie, la situazione oggi esistente si “trascinera'” al 2030. Semplicemente i 30 e 40enni di oggi diventeranno i 50 e 60enni.
Al 2030 l’Italia, oggi un paese di 30 e 40enni che non riescono a risollevare le sorti della collettivita’, sara’ un paese di 50 e 60enni.
Piu’ invecchiato, sicuramente senza quella forza concreta che i 30-40enni sanno esprimere.
Il numero complessivo di abitanti sara’ simile a quello attuale, 62 milioni al 2030 contro i 60 attuali, solo che l’eta’ media sara’ 47 anni, contro i 43 attuali. Le persone con 80 anni o piu’ saranno 5 milioni e 300 mila, contro i 3 milioni e 500 mila attuali.......

.......Come funziona l’INPS in poche parole
Proprio come in un bello schema Ponzi, il denaro fresco non viene investito, ma serve a pagare i vecchi investitori… e, come per tutti gli schemi Ponzi, arriva il giorno della resa dei conti: quando non ci sono più abbastanza nuovi soggetti che immettono denaro fresco, il sistema… collassa!
È esattamente quanto potrebbe succedere in Italia come conseguenza delle preoccupanti dinamiche demografiche della nostra popolazione.
La situazione è ben fotografata dal grafico che propongo: la proiezione del rapporto tra la popolazione in età da pensione e quella in età da lavoro è in drastico peggioramento nei prossimi decenni. 

Per dire, con l’attuale trend, ipotizzando cioè che non ci sia negli anni a venire una politica dell’immigrazione nettamente più “morbida”, nel 2052 circa il 60% della popolazione italiana sarà anziana e non lavorerà (tenete presente che la demografia, a differenza dell’economia, consente di effettuare previsioni decenti).
La domanda delle domande è: come farà il 40% della popolazione a guadagnare abbastanza per pagare la pensione al restante 60%?........................
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