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martedì 13 ottobre 2015

(tutta colpa della Merkel...) Pedemontana: l’autostrada da 1 euro per 4 km, 3 euro per 14

Pedemontana: l’autostrada da 1 euro per 4 km, 3 euro per 14
Tariffe esorbitanti della infrastruttura che in futuro collegherà l'aeroporto di Malpensa allo scalo di Orio al Serio....
N.d.R. Ed in questa sede non faccio commenti sul "quer pasticciaccio brutto" della Malpensa...
la solita iper-INEFFICIENZA
statalista/feudale&corporativa
che TUTTI abbiamo pagato e che pagheremo per decenni ...
mentre si poteva e si doveva fare 100 VOLTE MEGLIO......

Anche in questo caso "tutta colpa della Merkel"..."dell'euro"..."del liberismo selvaggio"..."dei rettiliani" etc etc ...
no?
e NON del fatto che l'Italia è un Paese
non solo culturalmente "programmato" e profondamente "complice" di un modello di statalismo fallito, corrotto ed inefficente
(tra parentesi...i clientes&parassiti hanno le loro "solide" ragioni...)
ma anche quando si mette in moto la sfera dell'investimento "privato" a contaminazione politico-statale,
l'Italia è un Paese profondamente Feudale&corporativo con enormi inefficienze
perché ciascuno pensa solo ciucciare tutto quello che può dal proprio orticello,
senza alcuna visione e programmazione d'insieme,
senza nessun senso del bene comune...se non a parole e/o quando ti devono "rubare" i soldi con tasse insostenibili ed inique (soprattutto quando "tocca" a qualcun altro...).
Le due anime statalista/feudale si combinano/contaminano producendo il peggio del peggio........................

lunedì 20 aprile 2015

Trauma (feudale) del ritorno in FallitaGlia


Il problema non è tanto il Jet Lag...
quanto piuttosto la pericolosa metamorfosi "fallitagliota"... ;-)
FOTO 1:
qualche giorno fa .... sulla via del ritorno in FallitaGlia dalla fruttuosa spedizione nel SE Asiatico in boom economico/demografico...
con lo sguardo perso lontano...NON tanto verso il ritorno quanto piuttosto verso la prossima ri-partenza ;-)
FOTO 2:
l'orrida regressione in "homo fallitagliota"...dopo soli due gg in FallitaGlia Feudale
= 4 ore da Malpensa a Torino per soli 138km e 55 "euri" da pagare a caste&corporazioni
+ tante tante tante altre inefficienze feudali&palle al piede che subito ti (ri)assalgono
Risultato?
Declino strutturale italiano da 35 anni di fila....


SOLUZIONE:
ri-partire il più presto possibile per Italialtrove...prima che la metamorfosi in "italiota" diventi irreversibile&definitiva
e prima che quello sguardo puntato verso nuovi orizzonti si spenga per sempre...
come sta accadendo alla maggioranza di voi.
#VIADIQUI! #ITALIALTROVE

Il ritorno in FallitaGlia Feudale dal Sud Est Asiatico in Boom Economico è stato (logicamente) un trauma...
Tanto per incominciare................................

martedì 13 gennaio 2015

Se penso che in Italia la maggioranza (inconsapevole) conta ancora sul fatto che avrà una pensione (decente)...

Se penso che in Fallitaglia la maggioranza (inconsapevole) conta ancora sul fatto di percepire in futuro una Pensione decente...o semplicemente di percepire una Pensione...ahi ahi ahi!
Che brutti scherzi fa NON leggere l'informazione economico-finanziaria indipendente... ;-)

La (devastante) analisi che trovate qui di seguito riassume numeri&concetti che nel mio blog vi anticipo da secoli
(vedi il mio post di marzo 2013 INPS verso la Bancarotta? Ciao Ciao alle PENSIONI...)

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Pensioni, Inps in rosso. Stato ripiana con tasse
Gli italiani le pensioni se le pagano certo, ma finora e ancora con le tasse e non certo solo con i contributi. .... 

Ogni anno mancano una quindicina di miliardi nonostante la riforma delle pensioni. 
Ci pensa lo Stato con le tasse a ripianare, infatti l’Inps è debitore verso lo Stato di circa 100 miliardi all’anno, debito in crescita.
Debito in crescita e bilanci in rosso.....

Conti dell'INPS che parlano di debiti verso lo stato raddoppiati o quasi negli ultimi anni e di un patrimonio praticamente azzerato

....un dato per certi versi inquietante: per ogni 126 pensioni erogate ci sono appena 100 lavoratori che contribuiscono a pagarle.
E’ il saldo tra un paese che paga una pensione (23 milioni) ogni 2,5 abitanti, ha 16, 5 milioni di pensionati e ha perso circa un milione di posti di lavoro.....
Quindi o una parte rilevante del fisco dovrà ancora e sempre essere indirizzata a pagare pensioni, insomma pensioni pagate sì con gli individuali contributi dei lavoratori ma anche con tasse di tutti i contribuenti, o pensioni tagliate.........

mercoledì 7 gennaio 2015

Se ancora non aveste capito PERCHÉ io stia per attivarmi sul "quadrante" Cina/Sud-est asiatico...

Chiunque non sia immerso e bloccato nel "labirinto feudale" di Fallitaglia
ed osservi il nostro Paese da là fuori...dal Mondo "che gira" e va avanti...non ha dubbi
e quando gli chiedi: "Che cosa pensi del Futuro del ns. Paese?" 
da Singapore, da Kuala Lumpur, da Shanghai, da Bangkok, da New York, da Londra, da Berlino, da Santiago del Cile etc etc
chiunque ti risponde subito e senza esitazioni:
"L'Italia è un Morto che Cammina, un Paese in Declino Strutturale Irreversibile, un Paese tecnicamente Fallito". 
Al massimo vedono Fallitaglia come un Paese sempre più in "Hard Discount" nel quale venire a fare shopping su qualche pezzo di valore in saldo...o venire a farsi qualche bella vacanza gastronomico-artistica di Charme.

Insomma come vi ripeto da tempo anche io,
basta solo mettere il naso là fuori per un attimo
e si comprende subito che NO HOPE FOR (THIS) ITALY...
Intanto...
tutti qui si prodigano da mane a sera in dibattiti italioti
che hanno un significato solo se vivi in questa "melma"
ma che sono dibattiti assolutamente insignificanti nel contesto Globale.
Perché no...mi dispiace...ma l'Italietta non è il Centro del Mondo.
come invece crede la massa italiota ed a breve non sarà nemmeno più la periferia.
L'Italia è un Piccolo Mondo Antico.................

martedì 30 dicembre 2014

L'Italia non è (nemmeno) un Paese "Statalista" ma un Paese "Feudale&Corporativo" (2.000 persone legate alla "politica" gestiscono l'80% del PIL)


Prima di andarmene in vacanza per qualche giorno, vi lascio con questa "chicca di riflessione" fuori dagli schemi classici.. ;-)

L'Italia non è nemmeno un Paese "Statalista"
ma tout court un Paese "Feudale&Corporativo".
Un gruppetto di circa 2.000 persone legate (direttamente ed indirettamente) alla "politica" gestiscono l'80% del PIL Nazionale...
ed intendo i settori strategici come treni, autostrade, comunicazioni, energia etc e non la distribuzione delle caramelle...
Di base già il 50%-55% del PIL del Paese viene "intermediato" dallo Stato o meglio dal Gruppo di Baroni Feudali, vassalli, valvassori e valvassini che lo gestiscono (ed è già una soglia allucinante che soffoca qualunque iniziativa privata).
Se poi ci aggiungiamo.....................

lunedì 29 dicembre 2014

À la recherche del Pensiero Liberale perduto: Arthur Laffer

Continuiamo la serie "À la recherche del Pensiero Liberale perduto"
vedi il fondamentale post: POST DA NON PERDERE (anche se pensi di essere catto-comunista...): À la recherche del Pensiero Liberale perduto: Luigi Einaudi
Mi rendo conto che parlare di certe "visioni economiche"
in un Paese iper-statalista...o meglio...FEUDALE&Corporativo come l'Italia
lasci il tempo che trovi e sia un'operazione squisitamente di "nicchia".
Ma comunque...
se anche solo servisse a far venire qualche dubbio ed a far riflettere, sarebbe meglio di nulla.

Il punto focale è sempre lo stesso:
in un contesto Mondiale ormai sempre più iper-globalizzato, iper-competitivo ed iper-veloce
un'Italia FEUDALE
che non solo non vuole cambiare
ma che non vuole nemmeno guardare in faccia la REALTÀ (cambiata radicalmente negli ultimi 25 anni).........................

mercoledì 1 agosto 2012

Mentre io rifettevo...finalmente qualcuno di peso si è mosso a contrastare l'accerchiamento alla Germania come capro espiatorio di comodo...

Aggiornamento dopo la mezzanotte...
Assolutamente da NON PERDERE il post PRAGMATICO di Mercato Libero:
TRISTE BLOGOSFERA ....OCCASIONE PERSA. SEMPRE MEGLIO FARE CHE BLATERARE TEORIE E MODELLI INUTILI
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Mentre io facevo le mie riflessioni...
dalla tribuna del Blog di Beppe Grillo (uno dei più seguiti al mondo...)
ecco l'amico Beppe Scienza cercare (almeno in parte) di controbilanciare
la marea di cazzate quotidiane (di comodo) contro la Germania
che tutti i santi giorni vengono vomitate
- dai politici della casta italiota che da decenni stanno distruggendo questo Paese e che adesso temono di perdere i loro augusti privilegi
- dai giornali e dai tiggì a libro paga della suddetta casta (via sussidi di stato)
- dai burocrati feudali e dai parassiti delle varie corporazioni italiote che ciucciano il sangue all'Italia produttiva e positiva
- dagli economisti neo-statalisti e dai professori universitari radical chic che predicano dal pulpito del loro prezioso ortus conclusus
- dai blogger-bancari che temono di perdere il posto di lavoro
- dagli advisors di banche italiane semi-fallite
- dai traders che l'hanno presa sui denti a causa dell'intransigenza della Germania
- dai nazional-populisti da bar sport (mentre si bevono un Punt&Mes...)............

martedì 29 maggio 2012

Italia: tra "spremitura" e "taglio delle spese(-sprechi-privilegi)" indovinate un po' dove cade la scelta...


In Italia...
tra "ULTERIORE spremitura" dei limoni-cittadini (iper-recessiva...)
e "taglio delle spese (inutili)" (che, se calibrato bene, NON è recessivo ma piuttosto migliorativo dell'efficienza della macchina-Stato e REDISTRIBUTIVO dai ladri&dalle caste al cittadino medio...)
indovinate un po' dove cade la scelta...
indovinate un po'....

Da NoisefromAmerika
ecco un grafico ed un'analisi molto molto significativi....
Vedi la "colonnina Italia"
dove l'azzurro chiaro è quanto programmi di tagliare da uno stato inefficiente, ladro e medioevale....
mentre il blu scuro è quanto spremi&programmi di spremere dai cittadini italiani, dal settore privato...ovvero in ultima istanza dal VERO MOTORE dell'economia e del benessere....

mercoledì 18 gennaio 2012

Fase finale: io mi delocalizzo anche l'RC Auto etc etc

Promemoria: vi ricordo che i Commenti ai Post di questo Blog sono abilitati solo per le persone registrate, per esempio ad un Google Account. Farlo è facilissimo e rapidissimo: segui il LINK

Dopo la delocalizzazione (offensiva) dell'industria e della manodopera
e dopo la delocalizzazione (difensiva) dei nostri sudati risparmi (che solo pochi consapevoli lettori di blog hanno incominciato a praticare...)
non ci rimane che l'ultima fase:
la delocalizzazione dei Servizi corporativi e delle gabelle
che in Italia ci pelano regolarmente,
senza vera competizione e quasi sempre "in cartello",
con grave detrimento per l'economia italiana nel suo insieme (il costo di queste corporazioni spremi-cittadini è stato calcolato in -1% di PIL all'anno),
causando una pessima redistribuzione della ricchezza ed una pessima allocazione dei capitali,
ammazzando alla radice la meritocrazia e la mobilità sociale.

Mi è appena arrivato il conto della mia RC auto in versione base base, senza quasi nessun servizio aggiuntivo, con la classe minima minima (sono 15 anni che non faccio nemmeno un graffio) etc etc
e, tanto per gradire..., mi sono cuzzato in un anno un aumento del +7,3% .....

domenica 8 gennaio 2012

Feudalesimo italiano e Liberalizzazioni impossibili


L'Italia Feudale, corporativa, dinastica, non-meritocratica, gerontocratica,
dove ciascuno difende con i denti il suo orticello e vive della rendita che da esso ne deriva,
è uno dei pedaggi più pesanti che il nostro Paese deve pagare,
è una delle principali palle al piede per il nostro PIL, per la nostra crescita, per la nostra produttività e competitività, per un'efficiente redistribuzione della ricchezza, per una sana mobilità sociale, per l'innovazione.

Le lobbies feudali le conosciamo tutti perchè ormai sono entrare nel luogo comune di tutti i giorni,
ma non sono solo le grandi lobbies tipiche di tutte le Nazioni: Banche, Assicurazioni, Multinazionali, salotti buoni del Jet Set etc
In Italia sono particolarmente forti e resistenti anche alcuni ordini feudali che in molti casi provengono letteralmente dal medioevo e ne hanno ancora la struttura di base: Notai, Farmacisti, Avvocati, Politici, Tassisti, etc etc
Sicuramente ci sarà qualche eccesso populista in queste generalizzazioni ormai proverbiali
ma il giogo feudale di questi ordini che ci gabellano in modo quasi inattaccabile...lo sperimentiamo tutti i giorni sulla nostra pelle e sul nostro portafoglio.
Adesso, che per la centesima volta negli ultimi 20 anni si torna a parlare di LIBERALIZZAZIONI (nelle ultime 99 volte si è combinato poco o nulla), ecco che.......

martedì 3 gennaio 2012

Buon 2012 a tutti gli italiani! Soprattutto a quelli che preferiscono non vedere...

Come sempre una bella (si fa per dire...) Infografica da linkiesta.
L'Italia Feudale continua il suo avvitamento...
Arrivato il 2012, arriva la stangata: Ecco tutti gli aumenti!

Dall’aumento dell’ Ici (non per la Chiesa che continuerà a non pagare … l’ipotesi di tassare il Vaticano “stranamente” è finita nel dimenticatoio), all’Irpef, alle bollette di luce e gas, ai caselli autostradali, alla tassa sulla “fortuna”, al canone Rai ect ect… ecco tutti gli aumenti che ci aspettano nel 2012 (augurandoci che non ne arrivino altri)!

da Linkiesta , a cura di Paolo Stefanini.


Tempo fa nel mio Blog feci un Sondaggio: Chi è messa peggio, l'Italia o la Germania?
Un 15% di "zoccolo duro" (soprattutto di cervello...) rispose che.....

lunedì 2 gennaio 2012

Manifatturiero Eurozona: Italia sempre più nell'abisso (feudale)...


Ecco gli aggiornamenti dei PMI Manifatturieri dell'Eurozona riferiti al mese di Dicembre.
Qua e là Piccoli miglioramenti ma rimaniamo sempre in CONTRAZIONE.

Come sempre l'Italia (3° economia dell'eurozona) annaspa e si contrae molto di più delle Economie paragonabili....
Inoltre nei trend negativi cominciamo sempre prima degli altri e ne usciamo sempre dopo gli altri....
Tutto sommato...non siamo nemmeno poi troppo lontani dal livello a 42 pt. della disastrata Grecia....;-)
Italia: manifattura si contrae a dicembre per quinto mese consecutivo ...L'indice Pmi Markit/ADACI è salito a 44,3 in dicembre da 44,0 di novembre, superando le attese, che convergevano su una mediana di 43,8, ma restando ampliamente sotto la soglia 50 che separa la contrazione della crescita. ...
E come sempre il leading indicator dei Nuovi Ordini rimane molto depresso e non promette recuperi miracolosi...almeno per i prossimi mesi
...i nuovi ordini hanno confermato per il settimo mese consecutivo una severa contrazione, sebbene il sotto-indice degli ordini sia salito a 39,9 da 39,4....
Insomma, in base a vari indicatori continuiamo ad rimanere in piena RECESSIONE....con buona pace del nostro Debitone Pubblico a 1.900 miliardi e del nostro debito/PIL ormai al 125% circa
Secondo le stime di Confindustria, il 2012 potrebbe chiudersi con una contrazione del Pil dell'1,6%, mentre la previsione del governo si attesta a -0,4%.
E con dati del Genere la vulgata comune nazional-complottista-populista continua a dare il 99% della colpa alla fantomatica speculazione della finanza straniera (mentre le sue colpe sono al massimo del 30%-40%).
Del resto, con dati del genere, l'occasione è ghiotta ed anche mia Nonna garibaldina andrebbe short sull'Italia...;-)
Anche se nel breve, per chi vuol divertirsi a tradare,...

sabato 2 luglio 2011

Corporazioni Medioevali


Come succede dalla notte dei tempi...
in ogni Finanziaria Italiana (di qualunque colore....)
come per magia svaniscono dalla bozza Proposte di Legge che potrebbero veramente FARE LA DIFFERENZA...
Ecco perchè da 30 anni a questa parte si discute dei Problemi Strutturali dell'Italia (sempre gli stessi...): semplicemente perchè interviene regolarmente il cancellino magico a far sparire le Riforme "scomode" di un certo rilievo...
Invece sono immuni al cancellino magico le spremiture dei soliti noti, le raschiature di barile, gli aggiustamenti di piccolo cabotaggio ed anche qualche emerita minchiata...della quale poi paghiamo le conseguenze per lungo tempo...

Anche l'ultima Finanziaria non ha fatto eccezione.
Ecco un significativo esempio di cancellino magico riportato da Chicago Blog
Abolire gli ordini professionali: se non ora quando?


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sabato 14 maggio 2011

1° Trim. 2011: Blackout del PIL Italiano. Siamo cresciuti 8 volte meno della Grecia...


Mentre ieri ero tagliato fuori dalla Rete a causa dei problemi tecnici di Blogger...
...ad un certo punto hanno iniziato a "prudermi le dita"
non appena è uscito il desolante dato sul PIL Italiano del 1° trimestre 2011.
Non potevo però pubblicare nessun articolo nel mio BLOG (accidenti!)

Adesso ho perso un po' per strada l'emozionalità del momento
o meglio l'INKAZZATURA...;-)
Anche se leggendo i titoli patinati dei giornali....
L'Italia cresce meno dell'Europa
Le stime della Ue. L'Istat: «Il Pil rallenta, a marzo l'1% contro l'1,5% di dicembre»...
...mi sorge spontaneo esclamare:
L'Italia cresce meno dell'Europa un cazzo! Rallenta il PIL un cazzo!
Mettiamola giù più chiaramente
L'Ita(g)lia
Cresce 15 volte meno della Germania,
10 volte meno della Francia
8 volte meno della media UE
ed 8 volte meno addirittura della Greciaaaa!

Insomma (come ben sappiamo) l'Italia avrebbe urgentemente bisogno di una radicale SCOSSA di RINNOVAMENTO.
In caso contrario è inequivocabilmente destinata ad un triste e continuo DECLINO (del quale Tremonti è l'ottimo traghettatore e poco più...)
Visto&considerato che, allo stato attuale delle cose, in Italia UN VERO RINNOVAMENTO è IMPOSSIBILE....fondamentalmente SIAMO FOTTUTI.
Punto a capo.
DA NON PERDERE IL MIO SFOGO di Febbraio scorso: Feudalesimo Italiano (reloaded)

Vale comunque la pena di fare un "allegro collage"
delle mie Twittate a caldo,
che per tutta la giornata di ieri sono state il mio unico canale di comunicazione.
Mi sembrano molto significative...
Ve le inserisco in ordine temporale: si configurano come uno spontaneo climax acendente...:-)

1- Good News dalla Spagna: nel 1° trim 2011 imponente accelerazione del suo PIL...:-) +0,3% contro attese per +0.2%....

2- Cannibalizzando Euro&BCE la Germania continua ad andare come un treno...Germania: Pil I trimestre +1,5% t/t (attese +0,9%), +4,9% a/a

3- La Francia succhia la ruota della Germania mentre i PIIGS rimangono lontani lontani...Francia: 1°Trimestre Pil +1%, sopra stime per +0,6%


4- Ecco la fulminante Ripresa dell'Ita(g)lia: PIL 1° trim 2011 +0,1% deludendo attese +0,3% (trim. prec. +0,1%), ad un pelo dalla RECESSIONE

5- Ecco la fulminante Ripresa dell'Ita(g)lia: PIL annualizzato +1% deludendo attese +1,3% (trim. prec. +1,5%), una tartaruga che rallenta...


6- Puttana zoccola! Nel 1° trim. siamo cresciuti 15 volte meno della Germania e 10 volte meno della Francia!!!


7- Eurozona accelera: EU GDP (Q1) Q/Q 0.8% vs. Exp. 0.6% (Prev. 0.3%) ...mentre l'Italia RALLENTA. Siamo cresciuti 8 volte meno della media...

8- Il solco Germania/Francia vs. PIIGS diventa più abissale: PIL Germania 1° trim. +1,5%, Portogallo IN RECESSIONE TECNICA -0.7% vs. Exp. -0.3%


9- 1°Trim.2011: LA GRECIA CRESCE PIU' dell'ITA(G)LIA: Noi +0,1%...loro +0,8%...NO COMMENT! N.B.: 4° trim. 2010 Grecia rivisto a -2,8% da -1,4%!


10- RIPETO: 1°trim.2011 GRECIA E' CRESCIUTA PIÙ dell'ITA(G)LIA.
Morale della Favola: perché anche noi non ci becchiamo un bel prestito UE/FMI?


11- PIL Italia 0,1% più lento in Eurozona: Min. Sacconi: Seppur modesta, la crescita del Pil è in linea con le nostre previsioni» Ma vaffanculo!


12- Beh...perlomeno non siamo gli ultimi...:-) Portugal economy minister says 2011 EU estimate of -2.2% GDP is credible

Il FMI (ed anche l'OCSE) qualche giorno fa avevano inquadrato bene
la nostra Crescita talmente minimale
da funzionare in realtà come una Recessione Strisciante...

Per il Fmi la ripresa globale guadagna forza, ma non in Italia
Da non perdere anche l'impeccabile analisi di Phastidio
L’ellenizzazione di un paese di portoghesi
...Sappiate, ancora una volta, che con questa crescita il nostro deficit tende ad espandersi spontaneamente, e che serviranno quindi misure correttive aggiuntive rispetto all’eufemistica “manutenzione” annuale, cifrata da Tremonti in 7-8 miliardi di euro.......
Il paese non è solo in declino, mentre lentamente affonda sotto la spazzatura prodotta quotidianamente in quantità industriali da una classe di governo criminogena e da un’opposizione culturalmente disastrata ed economicamente analfabeta, ma sta inesorabilmente incaprettandosi con la corda di manovre correttive che azzerano la già trascurabile crescita potenziale.
Quella italiana è una crisi sempre più simile a quella di altri PIG.
La nostra sciagura è che la stiamo vivendo al rallentatore, e sotto l’ottundimento di un dibattito pubblico sempre più criminalmente ed oniricamente fuorviante
..........
A mo' di disincantata conclusione:
IO, ormai da tempo,
sto seriamente valutando di EMIGRARE da questa Italia Feudale senza speranza...
finchè posso farlo ancora in 1° classe anzichè in 3° classe...;-)
E voi?

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venerdì 4 febbraio 2011

Feudalesimo Italiano (reloaded)


Prologo: questo non è un post di POLITICA, anche se potrebbe assomigliarci vagamente...:-)
Più che altro è solo un breve SFOGO, tanto liberatorio quanto INUTILE.
Credo che però incarni la sensazione d'IMPOTENZA e di RIGETTO che ci pervade un po' TUTTI...se solo siamo riusciti a mantenere un MINIMO di Consapevolezza.

L'Italia è in sostanziale STAGNAZIONE da almeno 15 anni.
Inutile cercarne le cause strutturali o le responsabilità politiche: infatti ormai TUTTI le conosciamo a memoria....sia che vogliate vederle da sinistra che da destra....
E' dalle remote tribune politiche degli anni '80 fino ad oggi che si fa un gran parlare delle mitiche RIFORME (i discorsi sono esattamente gli stessi, cercare su youtube per credere...) ma alla fin fine NON CAMBIA UN CAZZO.
Anzi la situazione è ancor più regredita dallo statalismo pervasivo al feudalesimo dinastico...

Anche il mitico Berlusconi, da quando è sceso in campo (anni '90), parla&straparla della mitica Rivoluzione Liberale.
Ma, pur potendo contare su governi longevi&su maggioranze stellari come non mai nella nostra storia repubblicana, anche Lui sostanzialmente non ha concluso un cazzo di niente.
Del resto mi avrebbe sorprese il contrario....
Infatti Berlusca, per quanto si venda meglio di altri ed abbia i mezzi per vendersi meglio, è il MONOPOLISTA CORPORATIVO per eccellenza...ad "accentramento concentrato" in una singola persona + qualche amico...

Invece la Sinistra (chiamiamola ancora così...) è geneticamente MONOPOLISTA&CORPORATIVA ad ampio spettro&diffusione ed a suon di conoscenze radical chic.
La Sinistra Radical Chic è ancora peggio dell'Egarca Berlusca....perchè rappresenta una "forma mentis" così diffusa e stratificata che è impossibile sradicarla e non morirà certo di Ictus...(prima o poi).
Casualmente solo Bersani ha fatto un passettino esplorativo con le sue lenzuolate di liberalizzazioni ma l'ha fatto un po' per caso o per demagogia e poco più....anche se alcune cosette ancora oggi ci alleggeriscono un minimo la vita, la burocrazia ed i ricatti quotidiani.
Ma abbiamo solo aspirato voluttuosamente una boccata d'aria fresca....per poi tornare in mezzo ai miasmi corporativi...e forse è stato ancora peggio intravveddere in lontananza cosa avrebbe potuto essere e non è stato.

En passant...sulla simil-Rivoluzione simil-Federalista della Lega stendo un velo pietoso...o meglio mi metto una camicia verde davanti agli occhi, possibilmente senza aloni sotto alle ascelle...

Insomma siamo in pieno Medioevo Corporativo, balzelloso e burocratico....dove contano solo gli interessi dei Salotti Buoni che ogni tanto cambiano di composizione (quasi sempre per via dinastica) o che sperimentano qualche Ricucci-meteorina di passaggio....
Il tutto in equilibrio precario sul filo DI UNO DEI MAGGIORI DEBITI PUBBLICI DEL PIANETA.
Le magagne di questa Palude Italiana sono moltissime e volontariamente trovo inutile ri-elencarle per l'ennesima volta.
vedi in questo BLOG Sabbie mobili: il Feudalesimo italiano

La SCOSSA tanto invocata...più che darla all'economia bisognerebbe darla al cervello (ed al pisello) di certa gente, a mo' di elettroshock....
E poi TUTTI FUORI DAI COGLIONI: almeno proviamo (o facciamo finta di provare) una VENTATA DI NUOVO.
Anche se so benissimo che al 90% sarebbe inutile (oltrechè impossibile): infatti siamo geneticamente&socialmente bacati tanto che solo una guerra mondiale+guerra civile ci ha portato a 20 anni di aria nuova....
L'unico risultato sicuro di questa mia velleitaria Invocazione?
Almeno potremo dire di AVERCI REALMENTE PROVATO.

La miccia del mio SFOGO deriva da QUI
e naturalmente non provo nessun auto-compiacimento da blogger-catastrofista-italiota-medio nel sottolineare questo Quadro Strutturalmente&Cronicamente Desolante (che risulta auto-evidente a qualunque persona dotata di un minimo di cervello, scevro però da eccessivi condizionamenti auto-ipnotici...).
Al contrario PROVO una certa qual INCAZZATURA perchè potremmo fare molto ma molto MEGLIO di così (e ci vuol poco....).
3 Febbraio 2011
In attesa della ennesima poderosa sferzata all’economia italiana, oggi sono stati pubblicati gli indici dei direttori acquisti delle imprese di servizi e composite (quest’ultimo include la manifattura), elaborati dalla società specializzata Markit Economics.
L’indice del settore dei servizi di Eurolandia è cresciuto dal livello di 54,2 in dicembre al 55,9 di gennaio (un valore dell’indice superiore a 50 indica espansione).
Trai singoli paesi, in Francia l’indicatore dei servizi si espande da 54,9 a 57,8, in Germania da 59,2 a 60,3.
Indovinate in quale paese il settore dei servizi, lungi dal crescere, ha invece evidenziato una lieve contrazione?
Ma nel paese che ne uscirà meglio di altri, che diamine.

In Italia l’indice è passato dal livello di 50,2 a 49,9, in un quadro di sostanziale stagnazione.
L
e cose per il nostro paese vanno meglio sommando al settore dei servizi anche la manifattura, come evidenziato dall’indice Composite, ma restiamo in una condizione di espansione molto debole dell’attività economica, sorretta esclusivamente dalla manifattura attraverso il canale delle esportazioni.
Il tutto malgrado questo sia il miglior mese di gennaio degli ultimi tre anni per Eurolandia, al traino di Germania e Francia, che si confermano locomotive della ripresa europea, pur con la minaccia di erosioni dei margini causate dalla ripresa di pressioni inflazionistiche sulle materie prime.
I nostri confusi statisti riflettano sul fatto che i paesi in contrazione o stagnazione sono e restano i PIIGS. Sempre con due I, ricordate.
P.S. A margine, per CHI non l'avesse ancora letta, ri-propongo l'analisi della situazione italiana by Bankitalia...
alla quale andrebbe aggiunta l'allucinante DISOCCUPAZIONE GIOVANILE al 29%...
ITALIA:
Se avete avuto "la sfortuna" di leggere le ultime previsioni del Bollettino di Bankitalia (18 gennaio 2010) in merito al futuro prossimo della nostra ridente ed indebitatissima penisola...allora avrete "vagamente" notato che SONO DESOLANTI.
Ecco perchè sono passate quasi sotto silenzio....
Vi ricordo che il Centro Studi di Bankitalia è uno dei migliori d'Europa.

Vi incollo una sintesi TUTTA IN GRASSETTO: stampatela, appendetela davanti al Water, rileggetela ad ogni "seduta" e tenetela in debito conto quando deciderete del futuro (in Italia o meno) dei vostri figli....

Resta incerta la ripresa italiana nel biennio 2011-2012, con il pil che frena, il debito che continua a correre e soprattutto l'occupazione che «ancora non recupera».
A preoccupare palazzo Koch sono le prospettive del mercato del lavoro.

Una crescita dell'economia attestata attorno all'1% almeno fino al 2012 non lascia troppo spazio all'ottimismo.

Secondo Bankitalia, poi, quest'anno il pil aumenterà dello 0,9% (in leggera frenata rispetto al +1% stimato per il 2010) e l'anno prossimo dell'1,1%.

Inoltre, se l'indicatore deficit-pil quest'anno sarà sotto il 5%, un risultato migliore delle previsioni del governo, il debito balzerà fino a sfiorare il 120% del pil.

Secondo Bankitalia, poi, alla fine dell'anno prossimo sarà recuperata soltanto la metà della perdita di pil accumulata nel biennio di recessione 2008-2009, «pari a quasi 7 punti percentuali».

Intanto i debiti delle famiglie aumentano, ma i consumi restano fermi.


Secondo palazzo Koch, «il debito delle famiglie è ulteriormente cresciuto, attestandosi alla fine di settembre sul 65% del reddito disponibile.
La spesa delle famiglie, aggiunge Bankitalia, è rimasta debole anche nell'ultima parte del 2010 e nel prossimo biennio i consumi continueranno a crescere a un ritmo appena inferiore a quello del prodotto, pari allo 0,8% sia nel 2011 sia nel 2012.
La spesa sarebbe frenata, oltre che da un graduale aumento dei costi di finanziamento, «dalla perdurante incertezza circa le prospettive occupazionali e dai minori trasferimenti dal settore pubblico»
(NdR Ci siamo già giocati tutto dai tempi di Craxi...e poi nessuno ha pensato che fosse il caso di rimettere in sesto i conti pubblici...).
Questi fattori «orienterebbero le scelte delle famiglie italiane verso un maggiore risparmio».



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