Prima il mio tweet
che mostra come le "solidissime" Banche Italiane continuino a non restituire nemmeno un centesimo dei 1000mld di LTRO che Draghi ha iniettato nelle Banche UE tra fine 2011 ed inizio 2012
come spiegavo nel mio post di Marzo 2012:
Ogni giorno che passa è sempre più evidente: il magic-LTRO è servito soprattutto a rimandare il DEFAULT DELL'ITALIA
eh eh eh...e se no come s'imbottirebbero di BTP? Finchè dura il giochino...UniCredit (UCG IM) CEO says no decision yet on LTRO repayment
E poi un articolo veramente completo ed illuminante...
SOLO per chi riesce a leggerlo tutto naturalmente...
Spread a 600, la verità "nascosta" sull’Italia
venerdì 31 maggio 2013
Altra chiusura in profondo rosso per Tokyo ieri (-5,15%) e gli scossoni che l’Abenomics sta rifilando giorno dopo giorno ai mercati azionari e obbligazionari domestici cominciano a farsi sentire anche in Europa, soprattutto in Italia, dove la banche hanno dovuto svenarsi un po’ più del solito per far contenti governo e Bce e mantenere artificialmente basso - si fa per dire - lo spread.
Sono infatti stati collocati tutti i 5,75 miliardi di Btp in asta, con il Tesoro che ha venduto i 3 miliardi di euro di Btp a 10 anni registrando un rialzo del rendimento sopra il 4%.
Lo yield medio del titolo a maggio 2023 (settima tranche) è salito al 4,14% dal 3,94% di un mese fa......
Insomma, unica nota positiva il fatto che i rendimenti siano rimasti sotto i livelli del secondario, ma visto che le banche italiane non hanno ancora ridato i soldi delle aste Ltro, la logica del carry trade per loro vale ancora: prendo denaro all’1% dalla Bce e compro bond che mi ridanno il 4,14% e il 3,01%. Si divertono così, cosa volete farci.
Per quanto, non è dato però a sapersi, ma penso per poco.
Io sarò pure pessimista - si è visto però che belle figure hanno collezionato negli ultimi tre anni i profeti della ripresa - ma non vedo via d’uscita.
Anzi, la crisi sta accelerando e Spagna e Italia sono le prede più ambite.
Il ministero delle Finanze spagnolo l’altro giorno ha comunicato che, nonostante l’aumento della pressione fiscale, le entrate totali sono diminuite del 5,3% ad aprile rispetto a dodici mesi prima, le entrate fiscali sono diminuite del 6,7% anno su anno, le entrate legate all’Iva sono scese del 9,9%, nonostante l’aumento delle aliquote in settembre e la spesa pubblica (interessi esclusi) è salita del 1,1% dall’anno scorso.
Non male, davvero niente male.
Ora guardate il primo grafico più in basso: ci mostra l’andamento di crescita delle sofferenze bancarie in Italia e Spagna.
A un ritmo simile, non se ne esce................