mercoledì 22 aprile 2009

Il segno dei tempi


Recentemente ho ascoltato alla Radio la pubblicità di un famoso Centro di vendita Mobili.

Esordiva più o meno così: "Pincopallino Mobili viene incontro alla crisi dell'Industria del Mobile aiutandola a svuotare i magazzini dall'invenduto"
(ci ricolleghiamo al recente discorso dell'imponente taglio produttivo per compensare il crollo della domanda e l'accumulo di prodotti a magazzino - vedi in questo Blog Un po' d'aritmetica e Paul Krugman in http://krugman.blogs.nytimes.com/2009/04/11/green-shoots-and-tea-leaves/)

La pubblicità continuava elencando le super-irresistibili occasioni che invoglierebbero le persone a comprare, svuotando così dall'invenduto i magazzini dei produttori di mobili ...
Cose tipo "cameretta prima a 1100 euro, adesso a 400" oppure "divano prima a 590 euro, adesso a 240"
Di fronte alle svendite e ai saldi, mi sorge sempre uno spontaneo senso di solidarietà nei confronti dei "fessi" che hanno comprato quella cameretta a 1100 euro a prezzo pieno. E mi sorgono regolarmente seri dubbi sul processo di formazione dei prezzi e sul concetto di prezzo equo...

E infine la ciliegina sulla torta: "Vendita a rate e finanziamenti anche per cassa integrati e disoccupati"...
Chissà cosa chiederanno a garanzia? Forse sarà necessario firmare un contratto di "servitù della gleba"?...

E' il SEGNO DEI TEMPI...applicato alla radicata e perniciosa FILOSOFIA DEL DEBITO.
.