sabato 11 aprile 2009

Terapia Intensiva e barlumi di speranza...


Mi fanno sorridere le sortite cautamente ottimiste che si possono leggere in questo ultimi giorni sui giornali:

Barack Obama: «Barlumi di speranza sulla ripresa Usa» Ma «resta ancora molto da fare» - ha precisato il Presidente - per il sistema americano, che «rimane sotto stress». La Casa Bianca nelle prossime settimane adotterà ulteriori misure...

Bankitalia e Ocse: primi spiragli per l'economia. Segnali positivi anche in Cina Prosegue il calo dell'attività economica nel primo trimestre (quarto consecutivo), ma non mancano segnali di «allentamento della forza della recessione». Prosegue la stretta del credito per imprese famiglie. Lavoro, colpiti soprattutto i contratti a termine ...»

Tra parentesi questo ottimismo sta "casualmente" cavalcando ed amplificando l'ottimismo delle borse che hanno inanellato 5 settimane consecutive di rialzi dai minimi dei primi di marzo. Con un'attenta regia vengono dati i segnali giusti al momento giusto...Ne riparleremo.

Quando si parla paradossalmente di «allentamento della forza della recessione» o poeticamente di "Barlumi di speranza sulla ripresa..." forse ci si dimentica dell'ENORME MOLE DI DENARO CHE E' STATA GETTATA NEL CALDERONE per contrastare la Crisi.
Naturalmente, Cina a parte, è tutto denaro a DEBITO che andrà ripagato nei prossimi anni e che va a sommarsi agli enormi debiti già accumulati dai vari stati nazionali.

Gli USA hanno "investito" ben il 7% del lo PIL in stimoli fiscali e piani di sostegno: una vera e propria pioggia di denaro a sostegno di tutto e tutti, dai pescatori dell'Alaska agli innocenti banchieri di Wall Street...Come conseguenza, il Debito degli USA schizzerà nei prossimi anni a livelli record, preoccupanti anche per un colosso come gli Stati Uniti (vedi Breve Inventario delle Droghe).
La Germania sta pompando circa il 3% del PIL anche se i tedeschi sono orientati verso una maggiore prudenza soprattutto nella stampa di denaro dal nulla (la "pericolosa via" intrapresa da USA ed UK); sul settore tedesco dell'auto invece è piovuta una vera e propria manna...(vedi Germania Uber Alles...nel buonsenso...)
Il Giappone invece si gioca il 3,1% del PIL con un maxipiano governativo di stimolo all'economia (il maggiore mai varato nella sua storia) che comporterà spese fiscali per oltre 150 miliardi di dollari, con soldi a pioggia per tutti dall'auto all'elettronica, dalle playstations al sushi...
il G20 ha trasformato una semplice contabilità dei pacchetti di stimolo in un annuncio mirabilante: 5000 miliardi di dollari stanziati contro la crisi proclamava qualche giorno fa un funambolico Gordon Brown (vedi il Punto G).
Potrei andare avanti a lungo...

Mi chiedo solo: se dopo un tale Diluvio di Denaro (a debito) messo in campo per contrastare la Crisi non si vedessero perlomeno barlumi di speranza, non dovremmo forse preoccuparci per un prossimo ritorno al paleolitico?
Il malato terminale (l'economia e la finanza globali) sono in TERAPIA INTENSIVA, imbottiti di medicinali, droghe, doping: per cui o il malato da qualche segnale di miglioramento oppure il suo decesso è molto vicino...
Inoltre in un contesto clinico così alterato da dosi massicce di medicinali, è molto difficile valutare il vero stato di salute del paziente: per cui fare analisi e previsioni sullo stato dell'economia e della finanza mondiali è un compito quantomai arduo.
Anche perchè il massiccio ritorno allo "statalismo" ha gravemente alterato i meccanismi del libero mercato e della libera competizione: questo sarà un altro grave retaggio di questa Crisi con cui dovremo fare i conti.

Il punto focale non è cercare col microscopio i mini-segnali di «allentamento della forza della recessione» ma sarà vedere se l'enorme mole di denaro messa in campo avrà effetti duraturi, riuscirà ad invertire la tendenza e non creerà degli effetti collaterali peggiori della malattia che si voleva curare.

AGGIORNAMENTO DI LUN 13 APRILE ORE 15
a proposito della pioggia di denaro...questa volta NON a debito, ma denaro VERO anzi VERISSIMO preso dalle enormi riserve di cash della Cina

Crisi: Cina studia piano consumi
(ANSA) - ROMA, 13 APR - Dopo il piano da quasi 500 miliardi di euro per far fronte alla crisi, la Cina sta studiando un piano per stimolare la domanda interna. Il governo di Pechino, secondo un quotidiano ufficiale, intende usare la leva fiscale per sostenere i consumi nazionali. Nel fine settimana il primo ministro Wen Jiabao si e' mostrato moderatamente ottimista sulle prospettive economiche anche in virtu' del buon andamento del mercato azionario e dei dati sulla produzione industriale (+8,3% a marzo).
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