martedì 6 luglio 2010

Per non dimenticare


A parte la potentissima e tentacolare lobby bancaria & assicurativa
in Italia è sopravvissuto solo un piccolo drappello di BIG Nazionali
(ex-monopolisti o monopolisti de facto, semi-statali o sussidiati dallo stato, a spartizione limitata ed a rendita di posizione...etc etc).
Ebbene....è il caso di non dimenticare che sono tutti OBERATI di DEBITI ad un livello che da un punto di vista assoluto FA SPAVENTO.
Invece da un punto di vista relativo...naturalmente tutto è relativo...ed a questi enormi buchi neri è sempre possibile trovare svariate attenuanti, giustificazioni ed istanze di sostenibilità all'interno dell'arte creativa dei bilanci aziendali.
In "questo mondo di debiti" si fa spavaldamente a gara a CHI ce l'ha più grosso...
E solo la Grande Crisi ha un filino alzato la sensibilità e la soglia d'intolleranza nei confronti di CHI è seppellito dai Debiti....

Vi riporto il MEMENTO DEBITORUM scovato in un blog del sole24ore (Finanza&Potere di Giuseppe Oddo)
Per non dimenticare.

Oggi parliamo di debiti finanziari dei grandi gruppi al 31 marzo 2010 (dati R&S-Il Sole 24 Ore).

Quelli di Telecom Italia, contratti in buona parte con la scalata di Colaninno, sono pari nel complesso a una volta e mezzo il suo capitale netto.
Essi ammontano in tutto a 42 miliardi di euro.
Da questa cifra la Telecom detrae 6 miliardi di cassa, banche e titoli (ovvero di disponibilità liquide), 1,8 miliardi di crediti finanziari e 872 milioni di crediti finanziari non strumentali all'attività operativa.
La società esibisce, così, un debito finanziario netto di 33,3 miliardi.


I debiti finanziari dell'Enel sono poco meno di una volta e mezzo il suo capitale netto.
In valore assoluto sfiorano i 68,6 miliardi.
L'esposizione dell'ex monopolista dell'elettricità è cresciuta per l'acquisizione del controllo del gruppo spagnolo Endesa
(NdR strapagata...)
Dall'indebitamento totale l'Enel detrae 6 miliardi di cassa, banche e titoli e 10,5 miliardi di crediti finanziari. La sua posizione finanziaria netta ammonta a quasi 52 miliardi.


Passiamo alla Fiat. Tra i principali gruppi industriali quotati in Borsa, la casa automobilistica controllata dalla famiglia Agnelli è quella con il più alto rapporto debiti/capitale netto: 247 per cento.
Per ogni euro di capitale, la Fiat ne ha quasi due e mezzo di debiti.
L'esposizione totale, al termine del primo trimestre 2010, è di 28,3 miliardi.
L'esposizione netta scende invece a 16,8 miliardi. La società infatti abbatte dai debiti finanziari totali oltre 11 miliardi di cassa, banche e titoli.
Domanda: come mai un'impresa con oltre 28 miliardi di debiti finanziari mantiene in portafoglio 11 miliardi di disponibilità?
Non sarebbe più logico impiegare questa somma a detrazione del debito?
L'unica spiegazione possibile è che questa montagna di liquidità, pari a quasi il 40% dell'indebitamento finanziario totale del Lingotto, sia lì in via del tutto transitoria, al servizio del debito.


L'espozione totale dell'Eni ammonta a 23,7 miliardi.
Ma si tratta di una cifra modesta in rapporto al capitale netto: neanche il 44 per cento.
Non solo: l'indebitamento netto del gruppo petrolifero di Stato - di circa 21 miliardi - è di poco inferiore al suo indebitamento totale. La differenza è data da 2,5 miliardi di cassa, banche e titoli e da 169 milioni di crediti finanziari non strumentali all'attività operativa.

Concludiamo con Atlantia, la holding controllata dalla famiglia Benetton, cui fa capo la società Autostrade. L'indebitamento finanziario netto di Atlantia - di 9,6 miliardi - si discosta dal lordo (12 miliardi) di quasi 2,4 miliardi (1,4 miliardi per disponibilità e quasi 1 per depositi vincolati a lavori in corso).
La società ha debiti finanziari pari a oltre tre volte e mezzo il capitale netto.
Ma per un monopolio naturale il cui margine operativo netto è pari al 43% del fatturato, un'esposizione di questo ordine di grandezza è assolutamente sostenibile..........

Vediamoli uno accanto all'altro: 42 miliardi, 68,6 miliardi, 28,3 miliardi, 23,7 miliardi, 12 miliardi
TOTALONE: 175 miliardi circa
Tanto per avere un METRO DI PARAGONE parliamo dell'equivalente di
circa 7 anni di Finanziarie ordinarie dello Stato Italiano.
Ma non vi preoccupate: sono Debitoni assolutamente "sostenibili" (da noi tutti....).