lunedì 20 ottobre 2014

Il caso "Giapponese" ovvero perchè l'Italia NON ripartirà nemmeno con il "salvifico" ritorno alla Lira

Premessa: questo non è un post pro-euro e non vuole esserlo nemmeno indirettamente.
E' semplicemente un post che tenta di dimostrare
come essere "talebani a senso unico" su questa o quella teoria economica
è un approccio poco efficiente e poco razionale,
che rischia di ingenerare grandi "illusioni" e soprattutto grandi cantonate...

Come vi ripeto da tempo il Giappone
con la sua Abenomics ed il QE-Banzai! (Quantitative Easing) della BoJ lanciato in modo così massiccio&aggressivo come mai era accaduto prima nella storia umana (in confronto la FED con il QE1-2-3 è apparsa come una prudente pivellina...)
è un vero e proprio "laboratorio di anticipazione&avanguardia" sulle politiche monetarie iper-espansive e di deficit spending nelle economie "avanzate".
Se il mega esperimento giapponese neo-keynesiano borderline-MMT avesse avuto (avuto) successo... allora tutti a stampare ed a sbracare all'infinito ancor più di oggi (e ripetete con me 100 volte: l'austerity è il male assoluto, l'austerity è il male assoluto...l'austerity è il...)
Invece l'Abenomics sta FALLENDO nei suoi scopi ed il Giappone, dopo un boom fuoco di paglia (soprattutto del Nikkei...), rischia di tornare in Recessione (o forse lo è già).
Vedi la fondamentale analisi dell'economista indipendente Edward Hugh (tanto intelligente e fuori dagli schemi quanto per nulla arrogante e talebano...): 
Is Japan Back In Recession?

Giappone già nuovamente in recessione?
“People should seriously consider that Japan’s economy may have fallen into recession despite the weaker yen and a stock rally from the BOJ’s easing and the flexible fiscal policy by Abe’s administration,”......“Initial expectations that the economy could withstand the negative effects of a sales tax hike through a virtuous circle seem to be collapsing.”
Discesa della produzione industriale
“Weak industrial production data from Japan today raises concern that the world’s third-largest economy may be back in recession, challenging Prime Minister Shinzo Abe’s growth strategy.” In fact, output which was down 1.5% between July and August (and down 2.9% over August 2013) has fallen in three of the past five months.
Anche i consumi scendono...
Other indicators point in a similar direction. Household spending was down 4.7% year on year in August, and the coincident composite index,
Pessimo anche il quadro dei della fiducia delle imprese
Even corporates  are becoming more gloomy. The latest Bank of Japan quarterly Tankan confidence survey fell back three points from June, the second successive fall since it peaked just before the tax hike.
Toh...ma guarda... ;-)
Anche la SVALUTAZIONE COMPETITIVA dello Yen sarebbe un'arma a doppio taglio..........
Infatti..................
.


- aumentano i profitti delle grandi multinazionali esportatrici che operano molto all'estero
- ma si comprimo i profitti delle piccole imprese manifatturiere che si trovano sul groppone un maggiore costo delle importazioni....
E persino parte della politica Giapponese inizia ad accorgersene....
Japanese Komeito official says excessive JPY weakness would be unwelcome; negative effects emerging in the economy
mmmmm...A me questo scenario ricorda qualcosa...mmmmmm....forse l'Italia nel caso del suo eventuale e mitico ritorno alla lira che (come narrano) "ci permetterebbe di ripartire"? ....mmmmm.....
As the FT’s Ben McLannahan points out the Tankan numbers also suggested that “the recent drop in the yen – which fell more than 5 per cent against the US dollar in September – remains a double-edged sword for Japan Inc, pushing up profits for big exporters with extensive overseas operations while squeezing the margins of smaller manufacturers, which struggle to pass on the higher cost of imports.” Unsurprisingly it is the small manufacturers who are most disgruntled about the impact of Abenomics.
PIL già negativo?
The economy fell between April and June by an annualized 7.1% and even though the rate of decline will have been much slower from July to September all the indications seem to point towards the possibility that growth was negative, which would mean that at least technically Japan is back in recession.
L'Abenomics ha funzionato almeno sull'inflazione facendola salire, anche se non sembra che tale aumento sia sostenibile senza ulteriore svalutazione competitiva...
 Abe is having more success with inflation, which is running at the highest level in nearly two decades.  Yet even the inflation – which is  at an annual 1.3%  once you strip out the effects of the tax hike – has largely been driven by the rising cost of imports, and there are serious doubts whether even this will be sustained if there are not further yen devaluations. The Tokyo University frequently purchased items index (obtained from supermarket scanner data) shows underlying inflation continuing to ease.


Ma anche l'inflazione è arma a doppio taglio in un Paese nel quale cronicamente i salari faticano a salire in modo significativo.....e dunque si perde potere di acquisto...
mmmmm...A me questo scenario ricorda qualcosa...mmmmmm....forse l'Italia nel caso del suo eventuale e mitico ritorno alla lira che (come narrano) "ci permetterebbe di ripartire"? ....mmmmm.....
But even the inflation proves to be problematic in a country where wages constantly fail to rise significantly. The fact that non inflation adjusted monthly wages rose at the highest rate in I don’t know how many years makes a nice headline, but the fact that real take home pay keeps falling due to the impact of inflation gives a more realistic description of the difficulties involved in trying to refloat Japanese consumption..


Giappone in "trappola di liquidità" che non è più temporanea per ragioni "demografiche"...ovvero gli over 65 ormai sono sempre più la maggioranza ed il sistema pensionistico deve essere sempre più sostenuto da una minoranza di under 65....
A me questo scenario ricorda qualcosa...mmmmmm....forse l'Italia?....mmmmm.....
vedi mio post: In italia 22 milioni di anziani/pensionati e 6 milioni di dipendenti pubblici. Quasi la metà della popolazione...Più chiaro adesso?...
The theory that is being applied assumes that Japan is in some sort of “temporary” liquidity trap due to the presence of a balance sheet recession, but what if the trap is permanent rather than temporary – see my Paul Krugman’s bicycling problem – and is the result of the country’s demographic evolution.
In that case what – apart from all participating in a mass Labour of Sysiphus – do we really hope to achieve?
Politica monetaria iper-espansiva Giapponese che tende a favorire massimo un 10% della popolazione che possiede assets finanziari oppure i manager delle multinazionali...mentre per il resto della popolazione sono mazzate...(e penso anche ai loro RISPARMI ridotti a carta straccia...)
mmmmm...A me questo scenario ricorda qualcosa...mmmmmm....forse l'Italia nel caso del suo eventuale e mitico ritorno alla lira che (come narrano) "ci permetterebbe di ripartire"? ....mmmmm.....
 A policy which is exclusively aimed at attaining a positive natural rate of interest when the natural rate may be permanently negative seems of dubious value at the least, and when this policy in addition proves unable to drag the economy stably out of recession and only benefits the 10% of the Japanese population who have financial assets and senior management in large global companies,  then in its application it seems almost to be noxious. A state of affairs which doesn’t escape the attention of the average Japanese in the street.
A me questo scenario ricorda qualcosa...mmmmmm....forse l'Italia?....mmmmm.....
vedi mio post: In italia 22 milioni di anziani/pensionati e 6 milioni di dipendenti pubblici. Quasi la metà della popolazione...Più chiaro adesso?...
Meanwhile the Japanese government recently announced that the number of people over 65 reached 25.9% of the population in September – up 1.1 million from a year earlier. Tic-toc, tic-toc.
“People should seriously consider that Japan’s economy may have fallen into recession despite the weaker yen and a stock rally from the BOJ’s easing and the flexible fiscal policy by Abe’s administration,” said Maiko Noguchi, senior economist at Daiwa Securities. “Initial expectations that the economy could withstand the negative effects of a sales tax hike through a virtuous circle seem to be collapsing.” - See more at: http://www.economonitor.com/edwardhugh/2014/10/08/is-japan-back-in-recession/#sthash.dUq0AjM2.dpuf
“People should seriously consider that Japan’s economy may have fallen into recession despite the weaker yen and a stock rally from the BOJ’s easing and the flexible fiscal policy by Abe’s administration,” said Maiko Noguchi, senior economist at Daiwa Securities. “Initial expectations that the economy could withstand the negative effects of a sales tax hike through a virtuous circle seem to be collapsing.” - See more at: http://www.economonitor.com/edwardhugh/2014/10/08/is-japan-back-in-recession/#sthash.dUq0AjM2.dpuf
Dunque tutti i talebani neo-keynesiani del deficit spending, del QE, delle politiche espansive, della sovranità monetaria (vedi gli integralisti nostrani del ritorno alla lira) dovrebbero diventare un po' più "laici e razionali" e riflettere a fondo...
Non è che se ha "funzionato" (almeno per ora e creando la più grande Bolla della Storia) negli USA 1° Economia&Potenza del Globo...con il dollaro valuta di riferimento globale...debba poi funzionare anche altrove....
Un "doping" che per un po' funziona sul campione mondiale dei 100 metri...non è detto che poi debba funzionare anche su un vecchietto in carrozzella....
Va prima di tutto capito che l'economia non è una scienza esatta,
non è una questione di "tifo" bianco o nero...
ma è una "pragmatica" in continua evoluzione, con applicazioni sempre diverse a seconda del contesto, con effetti&risultati spesso imprevedibili etc (tanto più OGGI in un mondo globalizzato e finanziarizzato in leva...): The Farce That Is Economics: Richard Feynman On The Social Sciences


Ma un post di Zero Hedge è assolutamente illuminante in merito...
ZH sono secoli che ripete come la politica di iper-espansione monetaria e del deficit in Giappone avrebbe fallito come tante altre volte negli ultimi 30 anni, anche se applicata in dosi molto maggiori e da shock....
vedi anche: Keynes è stato un fallimento in Giappone – Non c’è bisogno di adottarlo anche in Europa
Infatti i veri problemi di base del Giappone sono che stanno diventando tutti vecchietti e che i prodotti tecnologici giapponesi, una volta senza concorrenti, oggi li fanno meglio ed a minor costo in Cina, Corea ed altrove...
Naturalmente tutti a dare addosso a ZH dicendo che erano dei dilettanti...
e che si potevano citare almeno 8 economisti premi nobel come vere e proprie auctoritates inconfutabili a supporto del sicuro successo di una politica monetaria iper-espansiva, di super-deficit spending e di svalutazione competitiva
in un Paese che poteva disporre della sacra moneta sovrana e della sacra Banca Centrale Nazionale (che poteva ri-comprarsi titoli di stato giapponesi a go-go) ;-)
Why Abenomics Failed: There Was A "Blind Spot From The Outset", Goldman Apologizes
Goldman Sachs che elogiò l'Abenomics come non mai
(così avrebbe potuto fare un pacco di soldi sugli assets finanziari grazie alla mega liquidità immessa...per questo banche&finanza sono tutte neo-keynesiane e pro QE....)...
oggi fa marcia indietro (si vede che vorrà girarsi short...)
ed ammette un paio di trascurabili errorini ("misconceptions and miscalculations")...
Ed ironia della sorte...
ZH sottolinea come questi errorini siano gli stessi che caratterizzano le discussioni sulle "mitiche riprese keynesiane" in ogni paese "insolvente" delle economie avanzate....
che voglia fare svalutazioni competitive per pompare l'export e l'economia...
permettendo all'1% della popolazione di fare lauti guadagni e lasciando il restante 99% nella Mxxxx del collasso che poi segue... (ogni riferimento all'ItaGlia ed al suo eventuale ritorno alla Lira è puramente casuale...)
Ecco i trascurabili errorini sfuggiti a Goldman Sach
perché rimasti "nell'angolo cieco della visuale"...
o meglio...della loro visuale perché per me erano BEN VISIBILI fin da subito...

1. Il deprezzamento dello Yen sul Forex è maggiore e non corrisponde allo stesso livello di svalutazione competitiva sui prezzi dell'export nipponico (che risulta essere minore), anche perché per gli esportatori salgono gli "input prices"...
Misconception 1: Export prices do not fluctuate as much as forex
Firstly, a weaker yen does not necessarily result in lower export prices (on a local currency basis).
Since a weak yen also increases exporters’ input prices, it is unlikely that export prices will fall at the same rate that the yen declines in value. ........
Miscalculation 1: Export prices have not fallen as much as in past phases of yen depreciation
Ma dai????
Quando io dissi ad un degli arroganti professorini no-euro che oggi la svalutazione competitiva con un Forex finanziarizzato ed informatizzato globalmente in leva non è più la stessa di un tempo...venni sfottuto e dileggiato...
Uhhh già...Economisti che non capiscono un quazzo di mercati e finanza...OGGI rischiano di prendere CANTONATE galattiche...ma tutti dietro a fare i loro fans sfegatati da curva sud....

2. Nell'aumento del volume dell'export conta molto di più la domanda globale della svalutazione competitiva...
Export prices also have a more limited impact on export volume than global demand, making the latter a more important determinant for exports.
Misconception 2: The key determinant of export volumes is global demand, not prices
Miscalculation 2: Elasticity of export volume versus global demand falls, global demand softens
Ma dai???
Dunque puoi anche svalutare quanto vuoi ma comunque serve a poco se non c'è domanda per i tuoi prodotti ...
sia perché diminuisce la domanda globale sia perché ormai tanti altri competitors globali li fanno meglio ed a minor prezzo...
E non dimentichiamo demografia/debito: i giapponesi sono sempre più un popolo di vecchi con uno stellare debito/PIL intorno al 240%...

Vi ricorda qualcosa tutto questo?
E' applicabile in buona parte anche ad un (ex)ridente Penisola nel mezzo del Mediterraneo?
Non è che forse forse è un filino azzardato credere fideisticamente che il ritorno alla lira, alla sovranità monetaria ed alle politiche di deficit spending siano una panacea dei mali italiani?
Non è che forse sarebbe ormai il caso di piantarla di illudere la gente 
sia con le magie renziane (rimanendo nell'euro ma #cambiandoverso)
sia con le magie no-euro (oggi anche in "versione ufficiale" M5S)
ed ammettere semplicemente/con onestà
che NON C'E' SOLUZIONE per il Declino Strutturale italiano? (né nell'euro né fuori dall'euro)

(c'era LA MIA RICETTA PER FAR RIPARTIRE L'ITA(G)LIA....ma è inapplicabile ed ormai si è perso anche il TIMING che è fondamentale: il punto di non ritorno è stato sorpassato)

Non sarebbe il caso di ammettere che questa realtà senza soluzione storicamente è assolutamente normale nei contesti macro-socio-economici in DECLINO strutturale/multi-causale?
E che dunque gli italiani che continuano ad ostinarsi a rimanere QUI in Italia
invece di credere ad "illusori/miracolosi Rinascimenti possibili" in stile happy ending...
dovrebbero piuttosto essere CONSAPEVOLI ed accettare
che saranno immancabilmente costretti ad adattarsi ad un livello sempre più basso
di benessere, a sempre meno servizi, ad un progressivo impoverimento e terzomondizzazione dell'Italia,
dovranno accollarsi sulle spalle la responsabilità di aver condannato i propri figli ad una esistenza frustrante e grama, dovranno accettare che l'equalizzatore globale faccia il suo corso in un'economia globale iper-competitiva etc etc
Basta essere CONSAPEVOLI e prendere le proprie decisioni sulla base della REALTA' e non delle illusioni ....e poi ciascuno è adulto e vaccinato.
Ma vivere e prendere decisioni sulla base di BALLE ED ILLUSIONI di Rinascita
è DELETERIO al cubo:
prendi decisioni errate e poi sei pure pesantemente frustrato.

Come spiegavo nel mio SCOMODO POST Another Brick (l'ultimo e definitivo) in The (itaGlian) Wall
siamo in un VICOLO CIECO per il quale non esistono più soluzioni collettive ma solo soluzioni personali/di gruppo.
Ma ma ma..E la moneta sovrana? Lo stampa-stampa? Il +deficit fai +cresci? La MMT?
Il problema è che le cose sono maledettamente più complicate, multi-causali e meno lineari di come ve le disegnano tanti "talebani" della "scienza" economica...
.........E se tutto questo ambaradan ha dei problemucci di efficacia in Giappone(no...ma dico...in Giappone, con lo Yen...mica in una Nazioncina qualsiasi con una valutina qualsiasi)
immaginatevi se sia sensato presentare il ritorno alla Lira e tutto il resto
come LA PANACEA per l'Italia ...che potrebbe tornare finalmente come prima...anzi più di prima...
Ohhh yeahhhh!
Guardate: è assolutamente evidente che l'Italia non tornerà mai più come prima, né senza lira né con la lira...
SEMPLICEMENTE perché è profondamente cambiato il contesto:
economia iper-globalizzata ed iper-competitiva, finanziarizzazione in leva/informatizzata che amplifica ed accelera i movimenti etc etc
Dunque aspettatevi forse un possibile aiutino da una svalutazione competitiva...ma poco più...e chissà con quali effetti collaterali che oggi nemmeno riusciamo ad immaginare, perché noi umani purtroppo non abbiamo l'infallibile sfera di cristallo dei Prof. ... ;-)
Bene...
alla fine di questo lungo post che non cagherà nessuno...
non tanto per la sua lunghezza e complessità...
ma soprattutto perché va CONTRO alla vulgata comune che ci sarebbe una bella soluzione comoda comoda per tutto...anche per il Declino italiano....così la maggioranza può continuare a vivere nell'illusione e continuare a non vedere la realtà...
vi lascio con un po' di grafici che gli Economisti-so-tutto-io faranno fatica a cogliere perché parlano di mercati&finanza...
ovvero di cose da dilettanti praticoni che non capiscono nulla di economia...
anche se, probabilmente per puro culo, poi ci azzeccano quasi sempre nelle loro previsioni e sicuramente molto più degli economisti ....

Japan's Amazing 25-Year Post-Bubble Drama
It's been quite a while since my last look at secular Japanese market and bond data. We're now just a few months from the 25th anniversary of the Nikkei 225's bubble top in 1989. The latest cyclical rally in the index hit an interim high at the end of December 2013, up 99.6% from its interim low in November of 2011, and a more recent interim high in late September was up 100.5% from that 2011 low.
The steroid effect of massive monetary intervention has evolved into an ongoing drama of volatility.
What about Japanese government bonds?
The closing yield of the 10-year bond on the day the Nikkei hit its 2011 interim low was 1.53%. It was cut in half to 0.75% a year later when the Nikkei hit its November 2012 low shortly before the central-bank-driven rally. The yield fell to its 2013 low of 0.44% on April 4, the day that the Bank of Japan disclosed its radical redo of monetary policy.
It rebounded to 0.94% on May 29, but it has since been nearly halved to 0.50%. Compare that with the US 10-year note, which closed Friday at 2.31%.

The Nikkei in Historical Perspective
Here's a quick review of the Nikkei 225, the 10-year bond and inflation over the past three decades.



Japanese Bond Yields: How Low Can They Go?
Government bond yields in many safe-haven countries have plunged since the Financial Crisis.
The US 10-year, now at its 2014 low at 2.31 percent, is well off its historic closing low of 1.43 percent set in July 2012.
The lesson from Japan is that the trend toward lower yields can last a very long time. Here is an overlay of the nominal Nikkei (log vertical axis) and the 10-year bond (linear scale) along with Japan's official discount rate.
The 10-year yield hit its all-time low in June of 2003, over 11 years ago, at 0.43%. According to Bloomberg, it closed yesterday at 0.50%. *Note: I couldn't resist adding a trend line on the index price, which fractionally broke above trend briefly at the end of September.






Now check out the inverse correlation between the currency and the equity index over the past three years.
What we've seen in Japan is an amazing chapter in the ongoing drama of economics and the market -- a drama that no doubt has more in store for us.



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