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mercoledì 29 gennaio 2014

La Banca Centrale della Turchia si gioca la carta "O la va o la spacca..."

No...ma dico....
Forse non vi siete resi ben conto...
Stanotte in riunione straordinaria la Banca Centrale Turca ha alzato il tasso d'interesse dal 7,75% al 12%...
ovvero +4,25% IN UN COLPO SOLO! 
Un mossa "O la va o la spacca" per contrastare il crollo-svalutazione della Lira Turca (-30% sul $), l'inflazione e la fuga di capitali.
Un Rialzo del genere io non l'avevo mai visto: ormai viviamo in tempi in cui non c'è da stupirsi più di nulla.
Forse i più che non s'intendono di queste cose faticano a cogliere: normalmente i tassi li alzi del +0,25% per volta o del +0,5% 

o, se proprio vuoi esagerare, del +0,75%....
e poi li alzi man mano...mese dopo mese...poco alla volta...
QUI INVECE +4,25% IN UN COLPO SOLO...
Pazzesco....ormai le Banche Centrali non mettono più limiti alle loro politiche monetarie banzai.


Ieri sera nelle sale operative della finanza girava questa battuta: 
se solo 10mld di $ di Quantitative Easing in meno (tapering) da parte della FED hanno provocato un +4,25% di rialzo record dei Tassi della Turchia, tutta una Tempesta sugli Emergenti ed un gran casino sulle Borse Mondiali...allora ne vedremo delle BELLE man mano che il tapering della FED procederà...;-)

martedì 14 settembre 2010

Alla fin fine potrebbe essere soprattutto una questione di DOPING (come da 17 mesi a questa parte...)


Alla fin fine, come da 17 mesi a questa parte, potrebbe essere principalmente una questione di DOPING....
E se lo dice l'informatissima GS....
Alla faccia di tutte le mie masturbazioni macro-economiche che mi stanno facendo fumare il cervello :-)

Goldman: Fed may announce QE2 as soon as NovemberFrom the WSJ: Goldman: Fed May Announce New Asset Purchases in November
“We don’t expect this at the Sept. 21 meeting, but in November or December there’s certainly a possibility that it will be announced,” Jan Hatzius, chief economist at the bank, said Tuesday.
He added the Fed is likely to buy U.S. Treasurys worth around $1.0 trillion to kick-start the economy.
...
[Goldman] expects the U.S. unemployment rate to creep back up to 10% by early 2011 from 9.6% in August and to stay around that level for most of the year.
..............

mercoledì 11 agosto 2010

QE o non QE, questo è il (non)problema...


Ieri in molti si aspettavano che la FED (la Banca Centrale degli USA) inaugurasse la stagione del QE2 (= ripresa del Quantitative Easing = ripresa della rotativa stampa-dollari)
in molti invece si aspettavano che la FED non si sarebbe ancora mossa.

Alla fin fine la FED ha messo in piedi una via di mezzo ovvero una sorta di QE 1.5....
oppure se preferire una sorta di QN = Quantitative Neutral a somma zero
Infatti il cassonetto della FED, pieno della spazzatura raccolta negli ultimi due anni di Grande Crisi, rimarrà (per ora) invariato a 2.000 miliardi di dollari circa.

Verranno usati i profitti (?...) generati dai Debiti della MBS-spazzatura (mortgage backed securities) e della Fannie-Freddie-spazzatura (rastrellata stampando a Debito dollaroni dal nulla) per finanziare l'acquisto di titoli del Debito Americano a lungo termine.
Un gioco di prestigio di alta classe: mi rifiuto di approfondire ulteriormente il suo meccanismo di funzionamento onde evitare che mi venga l'emicrania ed anche l'insonnia....

Le stime parlano di un riacquisto da 10 miliardi di $ al mese, robetta rispetto ai 14.000 miliardi di debito USA.
Il QN ha lo scopo di abbassare ulteriormente i tassi d'interesse reali per stimolare investimenti/consumi e per dare un'ulteriore mano ai mutui.
Che poi ci riesca è tutto un altro paio di maniche.

Le rotative di stampa $ sono calde, sono pronte ma non vengono ancora riattivate.

La cosa a Toro Drogato (almeno nel breve) non è piaciuta molto: quando ti abitui per 14 mesi di fila alla droga della liquidità in dosi-fiume, poi è difficile farne a meno o doverne assumere dosi minori...soprattutto se ti sei fatto un'azzardata sgaloppata "nella speranza che...", in modo assai slegato "dai fondamentali" (come sempre...).
Una settimana fa in Che ci posso fare?.... vi anticipavo:
Ricordiamoci infine che se le Borse stessero scommettendo sulla nuova dose DOPING e poi quest'ultima non dovesse arrivare....o dovesse arrivare in dose minore alle attese...SBOOOOM!
Rileggetevi tutta la "profetica" parte finale dell'articolo.

In ogni caso "la morale della favola" (e non è un modo di dire...) è la seguente:

1- Fino ad un mesetto fa si parlava di exit strategies, di rialzo dei tassi, di restringimento del bilancio della FED, mentre adesso manco per il c....
I tassi rimangono a zero e si parla di tornare a stampare a profusione: alla faccia delle "previsioni" della FED ed alla faccia della fulminante Ripresa a V....
Dopo ben 3 anni dall'inizio della Grande Crisi siamo ancora lì a discutere se tornare a pompare liquidità oppure no...mentre sono secoli che ci rintronano quotidianamente con "il peggio è alle spalle".
In effetti Bernanke in persona il 21 luglio scorso aveva candidamente ammesso di essere "insolitamente incerto"... ovvero «Le prospettive economiche degli Stati Uniti restano insolitamente incerte»...

2- Il fatto di non potersi permettere nemmeno un Rallentamento senza dover SEMPRE INTERVENIRE, rende l'idea
di quanto stiamo camminando sul filo del rasoio in questa stramba "Ripresa Economica"
e di quanta POLVERE TOSSICA sia stata nascosta sotto al tappeto del sistema bancario/finanziario.
E' una bomba ad alto potenziale che rischia di re-innescarsi per un nonnulla.
...Nel comunicato che accompagna la decisione il Fomc, il braccio di politica monetaria della Banca Centrale, ha affermato che "il ritmo della ripresa, soprattutto per produzione e occupazione, è rallentato negli ultimi mesi", motivo per cui i tassi resteranno "a livelli eccezionalmente bassi per un periodo prolungato".....

3- Il Mercato negli ultimi 2 anni si è abituato "bene": ogni volta che qualcuno stava "per saltare" o che c'erano sviluppi negativi, ZAC! Ecco che arrivava il 7° cavalleggeri, ti salvava il culo e ti pompava liquidità, impippandosene se il Debito saliva alle stelle e rimandando la reale soluzione dei problemi a data da definirsi.
Dunque la FED per adesso ha fatto un passetto attendista
MA giustamente Mercato Libero cita Goldman Sachs:
A BABY STEP VERSO IL QUANTITATIVE EASING
Per Goldman Sachs non siamo che all'inizio di un lungo percorso da parte della FEd che porterà a stampare moneta...
A "Baby Step" Toward QE2
BOTTOM LINE: FOMC takes a "baby step" toward renewed quantitative easing by deciding to reinvest principal repayments of agency and mortgage-backed securities. Other aspects of the statement reinforce the sense of increased uncertainty about economic prospects.

La situazione rischia sempre di SCAPPARE DI MANO...
MA nei prossimi mesi, se fosse necessario, la FED tornerà a POMPARE
e se dovesse saltare la California la salveranno
e se dovessero saltare le pensioni statali le rimpingueranno
e se ci fosse bisogno di un TARP 2 per le Banche lo rimetteranno in piedi
e così all'infinito, in un continuo e vertiginoso rialzo della posta in gioco, fino a quando il banco terrà, fino a quando la DIGA terrà (ma nessuna crepa, anche minima, è permessa).
Ed il mercato alla fin fine lo sa di avere il culo parato (per ora).
Però....scomodando addirittura i Promessi Sposi del Manzoni:
"...e in quanto a voi, sentite bene quel ch'io vi prometto. Verrà un giorno..."
in cui il giochetto salterà...;-)

lunedì 10 maggio 2010

(QE)=Causa-Effetto

Ecco i primi effetti del bailout globale/preventivo marca UE: è incominciato il QE...
Le banche centrali acquistano bond governativi dell'area euro
Le operazioni confermate da Banca d'Italia e Bundesbank dopo le decisioni prese nella notte a Bruxelles. Coordinamento tra Bce, Fed, e le banche centrali di Giappone.......


Già si capisce su CHI si fonderà la Diga Promessa...
E tra un po' vedremo (subiremo) anche gli altri effetti (collaterali)

Causa
RTRS-GERMANY’S BUNDESBANK SAYS EURO ZONE CENTRAL BANKS HAVE STARTED BUYING GOVERNMENT BONDS.

Effetto
RTRS-TEN-YEAR GERMAN BUND YIELD RISES ABOVE 3 PCT, FIRST TIME SINCE MAY 4.

Libere Inferenze di Strategia Bellica applicate alla Finanza
Detto tra noi...
un rimbalzo cosi potente e surreale (nessuno si lamenta quando le borse salgono in modo anomalo ma solo quando scendono...) mi fa venire qualche sospetto:

1 Trilione di Dollari (750 miliardi di euro)...e l'Orgia (del debito) può continuare

Attenzione: ho rimaneggiato, aggiornato ed integrato il presente articolo. Per chi lo avesse già letto, consiglio una veloce rilettura.
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IL MONDO E' SALVO (per ora)
L'APOCALISSE E' STATA RIMANDATA (come sempre...)

Ieri notte all'Ecofin i ministri economici della UE hanno trovato un accordo per tamponare l'imminente collasso dell'Area Euro (e del Mondo intero...).
Gli USA avevano fatto un fondo salva banche da 800 miliardi di dollari (TARP)
La UE avrebbe promesso (condizionale d'obbligo) una specie di fondo salva-Stati e salva Euro da quasi 1000 miliardi di dollari (1 trilione) ovvero 750 miliardi di euro suddivisi tra UE e FMI.

"Particolare" importante: secondo il WSJ sarebbe in pista anche un bel quantitative easing da parte della BCE che potrebbe comprarsi direttamente i titoli di stato che emettono i suoi stessi stati membri...(un "bel dito medio" alla faccia dell'anacronistico concetto di MERCATO...). Non è dato sapere (per ora) quante cartucce sparerà la BCE per

giovedì 6 maggio 2010

Dice un detto: Prevenire è meglio che Curare

Aggiornamento del 7 maggio ore 9

Andy Xie: Chinese Property Will Get Painful In Q4
Ex-Morgan Stanley Andy Xie described Chinese real estate as 100% overvalued according to 163.com.
He also pins the Shanghai Composite Index's 'intrinsic value' at 2,000 points. It stands at over 2,700 right now.
.... Xie compared the current Chinese housing market to the Japanese housing market of the 1980s and 1990s and predicts China's stock and real estate markets will decline slightly in the fourth quarter of this year, with a large decline coming in 2012. ...
The average home prices in Shanghai in 2000 was 3,326 yuan per square meter, soaring to 26,000 yuan per square meter in April 2010, said the report. So there's the potential timing.

Aggiornamento delle 14.09.

Beh...i Cinesi potrebbero non essersi mossi per tempo...
In ogni caso sempre meglio che non muoversi del tutto o che muoversi nella direzione diametralmente opposta...
Cina, Fitch: «Salvataggi bancari se dovesse scoppiare la bolla immobiliare»
La Cina potrebbe essere costretta a salvare alcune delle sue banche. Ciò avverrà qualora dovesse collassare il proprio mercato immobiliare...
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Molti affermano che la Cina sia ormai un leading indicator onnicomprensivo, ovvero un indicatore anticipato di tutte le future tendenze (UP&DOWN) delle economie avanzate e dell'economia globale.
I Guru di Borsa sostengono che l'Indice di Shangai ANTICIPI i movimenti degli altri Indici di Borsa mondiali.
Io sfortunamente non sono un Guru...quindi non so dirvi se questo sia vero o no.
Pertanto vi porgo solo alcuni dati poi giudicate voi...
Stamattina la Borsa di Shangai ha chiuso con un collasso da -4,11% che non si vedeva da tempo, aggravando ulteriormente una profonda correzione che ormai dura da circa 3 settimane.
La Borsa di Shanghai, così come le atre piazze asiatiche, ha chiuso in pesante flessione. Lo Shanghai Composite è precipitato del 4,11% a 2739,70 punti sui minimi da circa 8 mesi.

Lasciamo parlare il grafico a 3 mesi che mi sembra molto ELOQUENTE....













Le BORSE americane invece continuano a mostrare una forza relativa inusitata...
Vediamo quanto durerà questo DECOUPLING...
Come se Wall Street ormai potesse andare tranquillamente per la sua strada, facendo a meno non solo dell'Europa ma addirittura della Cina...

Senz'altro alla correzione della Borsa di Shangai hanno contribuito anche le misure correttive messe in campo da quei brontosauri del Governo Cinese: in "quel di Pechino"...ancora ritengono che le BOLLE VADANO PREVENUTE cercando di impedire che si gonfino.
Ma i Cinesi ancora non navigano in UN MARE DI DEBITI come le nostre economia "avanzate"....

ARRETRATI! Ancora non hanno capito che le BOLLE VANNO FATTE GONFIARE il più possibile e se per caso dovessero scoppiare...nessun problema....basterà RI-GONFIARLE oppure GONFIARE UN'ALTRA BOLLA ANCORA PIU' GRANDE per compensare il vuoto d'aria lasciato da quella precedente....
Vedi in questo BLOG Bolle ri-gonfiabili

Vediamo un riassunto delle principali misure messe in campo come STRATEGIA DI PREVENZIONE DELLE BOLLE SPECULATIVE.

mercoledì 17 marzo 2010

Giappone: lascia o raddoppia?


Banca Centrale del Giappone, stimoli e quantitative easing: lascia o raddoppia?
La risposta è scontata: RADDOPPIA naturalmente...

Bank of Japan Breaks Its Spine

venerdì 18 dicembre 2009

La Grecia (e non solo) nelle mani di Moody's (?)


aggiornamento domenica ore 12.30
Le informazioni in mio possesso sul "sentiment" del popolo greco a quanto pare erano corrette...
Maggioranza greci dice no a sacrifici per uscire da crisi
Almeno due terzi dei greci non intendono fare sacrifici finanziari personali per aiutare il governo a trovare un modo per uscire dalla crisi fiscale. Lo dice un sondaggio diffuso oggi.

aggiornamento di sabato alle ore 11
Mi ero dimenticato di fare questa osservazione: i casi Grecia&affini stanno facendo rafforzare il dollaro sopratutto per sopravvenuta "infermità" dell'euro e non per "meriti sul campo" della valuta americana.
EUR/USD da 1.51 ad 1.43 in un amen.
Questo processo potrebbe far saltare alcuni delicati equilibri costruiti dalla FED e depotenziare parzialmente la politica USA dei tassi a zero e del quantitative easing.
Il dollaro si sta rafforzando troppo e troppo presto...il che potrebbe portare ad un bello sconquasso.
Ma è ancora troppo presto per sbilanciarsi in merito.

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Non si finisce mai d'imparare.
Come tutti sappiamo Fitch e S&P hanno tagliato il rating sul debito della Grecia a BBB+ ovvero sotto al fatidico livello A.
Tralasciando le altre implicazioni di queste bocciature, una delle principali conseguenze è principalmente "tecnica": la BCE per statuto non poteva stampare denaro e fare quantitative easing, pertanto ha deciso di aggirare l'ostacolo mettendo in piedi un QE mascherato...(in varie forme).
Per esempio le banche degli stati membri possono parcheggiare i titoli di stato "di casa loro" presso la BCE e ricevere in cambio liquidità ad un costo irrisorio, che poi fanno fruttare a "1000" in gran parte tradando a stecca nelle borse di stato a senso unico ed in minima parte concedendo credito (caro e salato) all'economia reale.
Un bel sistemino, non c'è che dire....ma le banche (ed i loro grandi azionisti...) hanno importanza "sistemica" mentre le aziende ed i cittadini posso pure affondare.
Ecco perchè le aste di titoli di stato che hanno un rapporto rischio/rendimento che non attirerebbe nemmeno un "pollo" sono sempre ampiamente coperte mentre invece dovrebbero andare deserte.
Il sistema è senz'altro ben congegnato soprattutto perchè il 99% della popolazione non ne conosce l'esistenza e dunque vive tranquilla e serena.

Ed ecco che arriviamo al punto: la BCE per "regalarti i soldi" una volta accettava roba tosta, almeno di rating A...poi con il peggiorare della Crisi ha incominciato a diventare "di bocca buona" accettando anche titoli di rating B (sotto c'è direttamente la spazzatura, livello junk).
Ma tale "maggiore tolleranza" è temporanea: in teoria a gennaio 2011 si dovrebbe tornare ad una maggiore selettività accettando nuovamente solo roba buona (si fa per dire) di rating A...
E 12 mesi sono veramente un tempo strettissimo per rimettere in quadro dei conti pubblici disastrati e per migliorare il proprio rating (ne sa qualcosa l'Italia che da 20 anni non riesce a far rientrare in modo sostanziale il suo mega-debito pubblico).

Ecco cosa succederebbe alla Grecia o ad altri Stati eventualmente declassati:
La banca centrale greca ha chiesto agli istituti creditizi domestici di individuare fonti di finanziamento alternativo, per essere pronte quando la Banca centrale europea inizierà a drenare la liquidità fornita al sistema.
Le banche greche hanno finora preso a prestito importi proporzionalmente maggiori di altri paesi di eurolandia: 42 miliardi di euro su un totale di 570 miliardi.
Dall’inizio della crisi la Bce ha accettato un collaterale di ridotta qualità a garanzia dei propri finanziamenti. Prima dell’inizio della crisi, infatti, il livello minimo di rating ammesso dalla Bce era la singola A, oggi siamo alla tripla B, il limite inferiore dell’investment grade, sotto il quale c’è lo status di junk, cioè spazzatura.
Quando la Bce ritirerà lo stimolo (mossa che al momento non appare imminente, ma i mercati si portano sempre avanti), le banche greche saranno costrette a cercare finanziamenti a prezzi di mercato, evidentemente ben più onerosi.


Ma la cosa che ho scoperto è questa: alla BCE basta che anche una sola delle tre sorelle-zoccole del rating (S&P, Moody's, Fitch) mantenga la lettera A, anche una sola.
Visto che Moody's non si è ancora espressa...il futuro prossimo del debito della Grecia ed una spinosissima questione dell'area euro (e dunque dei mercati mondiali) è nelle mani di un'agenzia di rating privata.
...under normal circumstances eurozone sovereign bonds are only eligible for ECB collateral as long as they have an A- rating or better from one of the three credit rating agencies...
...That means that if Moody’s were to cut Greece three notches (to Baa1+, Moody’s equivalent of BBB+) Greece would be cut off from Europe’s key financing facility on January 1, 2011...
. . . the unthinkable – that the ECB would not accept sovereign securities from a member as collateral – has become a measurable risk, and one exclusively controlled by Moody’s. Clearly untenable!
E' proprio il caso di dire: SIAMO IN BUONE MANI!.....

Nota a margine: visto che il caso Grecia è un importantissimo ed intricatissimo "banco di prova" della tenuta dell'area euro...non è che il giudizio di Moody's opportunamente "telecomandato" potrebbe diventare una comoda scappatoia per guadagnare tempo oltre al gennaio 2011?
Certo che mantenere la A alla Grecia sarebbe veramente ECLATANTE....non meno però del mantenimento della tripla AAA di USA ed UK....per cui tutto è possibile anche se improbabile.

Anche perchè il caso Grecia rischia di diventare un vicolo cieco: qualunque soluzione si adotti potrebbe rivelarsi comunque una sconfitta.
1- Se la BCE salvasse la Grecia cacciando la grana si creerebbe un terribile moral hazard pan-europeo: tutti i meno virtuosi correrebbero a chiedere soldi alla BCE mentre quelli che hanno messo in campo tagli "lacrime&sangue" (come l'Irlanda) s'inkazzerebbero come iene e per ripicca potrebbero riprendere a scialare....
2- Se invece la BCE non aiutasse od addirittura espellesse la Grecia, si aprirebbe una grave crepa nell'area euro che potrebbe trascinarsi dietro gli altri anelli deboli della catena.
Va considerato che il messaggio dell'espulsione potrebbe essere interpretato come "meritocratico" e virtuso: "la BCE aiuta solo chi fa politiche serie e rigorose di taglio del debito pubblico"....e sulla lunga potrebbe anche essere premiante per l'euro.
Variante alla soluzione n° 1: si potrebbe "dare un colpo al cerchio ed uno alla botte" cercando di far intervenire l'FMI. Ma sarebbe comunque un salvataggio di un membro dell'euro, anche se maggiormente "mediato" ed indiretto.

Do infatti per scontato che l'attuale governo socialista di Papandreou, eletto dai cittadini proprio nella speranza di mantenere tutta una serie di benefits sociali, non sia in grado di mettere in piedi una politica lacrime&sangue senza sorbirsi una rivolta civile e senza cadere in 4 e 4 otto.
E dalle informazioni in mio possesso, in Grecia è diffuso un sentimento "ricattatorio" e ben poco disposto ai sacrifici.
I Greci sostanzialmenre ragionano così: noi siamo (più) poveri, non vogliamo rinunciare ai nostri pochi privilegi conquistati a fatica (e sbracando il debito pubblico aggiungerei...), sono gli altri stati (più) ricchi della UE che devono darci una mano altrimenti il "loro" euro va in pezzi....
Insomma, una bella partita...non c'è che dire.

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mercoledì 6 maggio 2009

Il Toro e lo Short


Spesso si ha la memoria corta: tutti inneggiano alle performances stellari della Borsa Italiana e fanno paragoni storico-statistici dimostrando dottamente che siamo di fronte ad un rimbalzo storico; vengono usate sofisticate analisi tecniche a supporto del Toro nascente, vengono identificati supporti e resistenze, prossimi obiettivi etcetera etcetera etcetera

Ci si dimentica però di un piccolo particolare:
che nella borsa italiana, unico caso nel mondo, lo short selling è praticamente vietato, in virtù di fortissime limitazioni introdotte e prorogate da Consob fino al 31 maggio 2009 (leggi Short Vietato e Senza la vendita allo scoperto...non c'è partita...).
Un po' assurdo fare paragoni statistici se le regole del gioco sono state cambiate a partita in corso...e se le regole d'emergenza sono state mantenute valide anche quando ormai le borse salgono come razzi, ininterrottamente.
Si spiegano meglio certi movimenti rialzisti sui grafici dei ns. indici che in pochi minuti innalzano dei picchi più ripidi dell'Everest, cose mai viste...
Si spiega anche perchè spesso il nostro S&P/Mib sovraperformi in modo rilevante l'indice Dax tedesco: in questo istante per esempio in Germania stiamo a -0,40% mentre in Italia a +1%(!).
E pensare che lo short selling dovrebbe servire proprio a questo: a controbilanciare le speculazioni e le bolle al rialzo ed a rendere i rally di borsa più sani, solidi e realistici.

Nelle altre borse normali le limitazioni allo short selling sono applicate solo a titoli finanziari ed affini.
Però mi chiedo: se le borse salgono come razzi, se tutti professano ottimismo ed affermano che il peggio è passato, se Bernanke addirittura vede la ripresa USA a fine 2009 con PIL positivo (da -6,1 del primo trimestre l'accelerazione sarebbe storica e fulminante, roba da auto di F1...)
allora perchè ieri il capo della SEC (la Consob USA) ha affermato che l'approvazione di nuove regole (stringenti) sullo short-selling è una priorità?
Insomma se il malato è già guarito...perchè insistere con gli antibiotici e le cure da cavallo?
Tra le ulteriori restrizioni allo short proposte dalla SEC il ripristino dell'uptick rule (già citato e spiegato in La scoperta dell'acqua calda ed i buchi neri)

ed il blocco totale dello short per tutta la seduta di trading quando un titolo tocca meno -10%: viene chiamato "CIRCUIT BREAKER"...una sorta di "circuito salvavita" che stacca il contatore dello short in caso di sovraccarico.
Però il "circuit breaker" è a senso unico: non si attiva se un titolo fa +10% e se s'innescano speculazioni al rialzo, quindi le bolle rialziste assurde e distruttive come quella della new economy possono tranquillamente ripetersi mentre la crociata colpisce solo le speculazioni al ribasso...
E' una pesante alterazione A SENSO UNICO delle regole del libero mercato: roba da borse dell'URSS, ed infatti negli USA infuria la polemica su queste restrizioni sovietiche che rischiano di drogare ULTERIORMENTE le borse E DI RINFORZARE LA BOLLA AL RIALZO A CUI STIAMO ASSISTENDO.
Non è che io ami lo short selling ed alcune forme estreme di speculazione vanno combattute ma in modo equilibrato ED A DOPPIO SENSO DI CIRCOLAZIONE, perchè anche le speculazioni al rialzo possono essere deleterie come la storia insegna.
Sono stati presentati dalla SEC cinque progetti di limitazioni dello short-selling e tre variabili di circuit breaker trai quali anche la variabile dell'upbid rule che permette agli shorter di inserire ordini solo ad un prezzo maggiore al prezzo più alto presente nel book...di bene in meglio. Per fortuna che per ora sono solo PROPOSTE.

Nel frattempo fa sorridere la BCE quando afferma che il peggio è passato mentre si avvia a tagliare il costo del denaro per la settima volta consecutiva all'1% (minimo di sempre) ed annuncia la possibile implementazione di misure non convenzionali: quantitative easing in vista? (ovvero stampa di euro dal nulla)
Il malato sta guarendo (dicono) ma le cure da cavallo s'intensificano...e le borse continuano a salire.
.

venerdì 3 aprile 2009

il Punto G


G20: per Obama è una svolta, le decisioni prese sono senza precedenti. Nel discorso finale l'inquilino della Casa Bianca ha definito il summit "storico" e "con decisioni della portata senza precedenti per far ripartire l'economia".

Bene...al di là delle dichiarazioni trionfalistiche di Obama che doveva far apparire la sua prima uscita pubblica come un successo, vediamo di fare il punto realistico di questo G20.

Naturalmente delle "cose importanti" non si è nemmeno parlato: per esempio far adottare il "quantitative easing" anche a Germania e Francia (insomma alla UE) o discutere di come mettere il dollaro in soffitta (come chiedeva la Cina). In effetti si sarebbero create tensioni tali da far saltare il summit (vedi Germania Uber Alles...nel buonsenso).

Quando leggo titoli di giornale come "Addio ai paradisi Fiscali" mi viene bonariamente da sorridere: i paradisi fiscali esistono dai tempi dei Sumeri ed esisteranno sempre, in una forma o nell'altra...Punto.
Ma godiamoci questo venticello purificatore così come ci si gode il venticello primaverile che ti accarezza il viso e ti fa un gran piacere ma non ti cambierà l'esistenza...
Si sono fatti un po' di proclami ed accordi generali su regole più stringenti per controllare gli Hedge Funds ed i paradisi fiscali, con una lista nera ed una grigio topo, in cui rientrerebbe la groviera Svizzera...
A parte che come sostenevo le regole c'erano già ma la finanza creativa è allegramente passata attraverso le maglie delle rete perchè così faceva comodo a tutti, a tutti.
La beffa delle beffe è che si strombazza in pompa magna di voler regolamentare i cattivi ovvero gli Hedge Funds ma poi il piano Geither regala agli Hedge i soldi dei contribuenti e la leva per operare sugli asset tossici a rischio dei contribuenti stessi...(vedi Il Grande Inganno)
Altra beffa delle beffe: si invocano in coro regole più stringenti e maggiore trasparenza, ma poi negli USA il giorno stesso la FASB cancella la trasparentissima regola del mark-to-market lasciando all'abitrarietà della banche la valutazione degli assets tossici grazie al ritorno del nebbioso ed arbitrario mark-to-model. http://it.reuters.com/article/itEuroRpt...
(vedi L'ottimismo (e cancellare il mark to market) non costa nulla - 13 marzo 2009)

Si spara che da qui al 2010 verranno messi in campo 5000 miliardi di dollari per contrastare la crisi: la cifra detta così fa impressione ma non è altro che una somma matematica di tutti i provvedimenti GIA' messi in campo o solo promessi dagli stati del G20.
Niente di nuovo quindi: ringrazio il G20 per avermi risparmiato la fatica di mettermi lì con carta e penna a fare il riassunto dei soldi GIA' STANZIATI prima del G20.
Inoltre vi ricordo che parliamo sempre di DEBITO usato per combattere il DEBITO...In bocca al lupo a noi tutti!

VENIAMO ALLE COSE POSITIVE
In effetti la gravità della crisi ha fatto da stimolo e gli stati del G20 hanno aperto i cordoni delle borse a favore dell'FMI che si ritrova 1000 miliardi in più di dotazione.
Questa risultato è ottimo per aiutare "i piccoli stati" come quelli dell'Europa dell'EST.
Non è stata generosità ma semplice calcolo costi-benefici: lasciare andare a fondo alcune areee economiche avrebbe gravemente danneggiato molti paesi del G20. Questo tampone quindi è ben venuto, vedremo però come verrà usato. Forse, per alcuni mesi, Austria ed Unicredit possono tirare un sospiro di sollievo sulle loro esposizioni a rischio nell'EST Europa...
E' comunque positivo che un'entità sovranazionale si trovi più soldi da spendere a favore di tutti piuttosto che ogni stato si tenga ben stretti i suoi soldi e li spenda egoisticamente solo per sè. Non è generosità come dicevo ma è comunque apertura mentale e visione di maggiore respiro, non solo rivolta al proprio orticello.

L'altra cosa positiva è il supporto al commercio internazionale con nuove linee di credito per 250 miliardi di dollari: non ho capito esattamente cosa sia ma suona bene...

In definitiva in summit come il G20 vengono presi sempre accordi di massima, basati molto sulle PAROLE: sarà poi necessario nel futuro prossimo vedere come verranno convertite in FATTI.

Chiosiamo questa analisi del G20 con il lapidario giudizio del Premio Nobel per l'economia, l'americano Paul Krugman che da molti è reputato affidabile, autorevole e libero da condizionamenti.
An IFI success (Ndr: IFI=FMI)
Credit where credit (line) is due: the G20 outcome was better than I expected, with something substantive and important emerging — namely, much bigger funding for international financial institutions (IFIs), plus expanded trade credit. This will help smaller, currency-crisis countries a lot.
A turning point? No. But realistically, most big-time international meetings produce nothing; this did something significant.
.

mercoledì 1 aprile 2009

Torniamo a cose serie


Dopo esserci dilettati per un paio di giorni con l'appassionante partita a poker tra Fiat e Chrysler, fatta di bluff e contro-bluff, torniamo a cose serie (si fa per dire...).

Serio, almeno nelle intenzioni, è il G20 di Londra che inizia domani.
Commentavo già ieri la posizione fuori dal "coro anglossasone" della Germania nell'articolo Germania Uber Alles...nel buonsenso...
Adesso anche la Francia si accoda alla posizione intransigente del vicino teutonico
...la bozza del documento finale del G20 non soddisfa ancora Francia e Germania, ha riferito Sarkozy. La Francia ha chiesto regole più severe per la regolamentazione della finanza globale ....«Non darò il mio assenso a un meeting falso», ha detto il presidente francese, «che porti a decisioni inutili e che non affronti veramente i problemi che abbiamo».

Sarkozy, che è bravissimo a recitare il ruolo del duro del quartierino, aveva addirittura fatto trapelare affermazioni più pesanti in un ammirevole gioco di pre-tattica. Ormai alle conversazioni appartate origliate dal portinaio del palazzo od alle e-mail casualmente intercettate dalle agenzie stampa non ci credono più nemmeno i bambini di 5 anni...
Il capo di stato francese alza il tono e minaccia di far saltare in aria il vertice G-20 di Londra del 2 aprile se non saranno adottate misure concrete per rilanciare l'economia globale: «Non ci sarebbe niente di peggio di un G20 di basso profilo, preferisco una rottura a un consenso minimalista».
Quando mancano meno di 48 ore all'incontro - scrive oggi Le Figaro, ma anche il britannico Times che apre su questo - Nicolas Sarkozy è più che mai deciso ad esercitare tutta la pressione possibile sul G20: «Se a Londra non ci saranno progressi, ci sarà una sedia vuota! Mi alzerò e me ne andrò!», aveva minacciato il capo di stato, in una conversazione appartata, alla fine del Consiglio dei ministri francese del 18 marzo.

Insomma questo G20 inizia sotto pessimi auspici e sotto il segno di solchi profondi.
Non dimentichiamoci la rivoluzionaria sortita della Cina che una settimana fa aveva chiesto di "trombare" il dollaro come valuta mondiale di riferimento, posizione inaudita (mai nessuno aveva osato tanto dal 1944), per sostituirlo con un basket di valute sotto il controllo del Fondo Monetario Internazionale (FMI). Ne parleremo prossimamente più a fondo.

Il risultato di tanta tensione e di posizioni così contrastanti è un'aggiustamento al ribasso del G20: si parlerà soprattutto di cose di di primaria importanza come il tè dalla Regina dei coniugi Obama o la sfida di eleganza tra le First Ladies.
Ma anche di cose di second'ordine come una regolamentazione più severa su Hedge Funds e Paradisi Fiscali, che sono solo corollari della Crisi in atto.
In effetti storicamente una maggiore regolamentazione non ha quasi mai evitato le crisi importanti, che avvengono sempre dentro le regole del gioco od ai confini delle regole del gioco, con il tacito od esplicito consendo di TUTTI. Poi, solo DOPO ci si scandalizza...
(vedi Quei "maledetti finanzieri" non vivono su Marte).
In contrapposizione all'asse Obama-Brown, Sarkozy e la Merkel stanno spingendo sul cavallo di rimpiazzo della "regolamentazione" per guadagnare tempo sulle decisioni che contano come la partita del "Quantitative Easing" ovvero della creazione di moneta dal nulla intrapresa da USA/UK con conseguente svalutazione del dollaro/sterlina e conseguente aggressione all'area Euro.
A riprova di quanto sostengo, notare come i due assi contrapposti sul "finto problema" del G20 coincidano ai contendenti del "vero problema" del quantitative easing...
(vedi Inondazione = (super)Inflazione? e L'Inondazione arriva anche nella UE?)
Ma si guadagna tempo anche sull'altra scottante questione del superamento del dollaro come valuta internazionale di riferimento, e QUI trai due assi si inserisce tangenzialmente la Cina con le altre Potenze Emergenti...

E l'Italia? Come si schiera trai due assi...? Come al solito l'Italia LEVITA sospesa nell'aere...
Quant'è bella giovinezza,
che si fugge tuttavia!
chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c'è certezza.

La partita più importante quasi sicuramente si giocherà su altre scacchiere ed in altri luoghi, anche se soprese dell'ultima ora sono sempre possibili quando le poste in gioco sono così alte.
Per ora meglio dedicarci alla "passerella europea" di Michelle Obama ed delle altre presidenziali consorti...In un mondo Maschilista i ruoli sono ancora ben definiti.
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mercoledì 25 marzo 2009

Inondazione = (super)Inflazione?


Hanno incominciato i soliti Inglesi ad aprire le danze, "stampando" dal nulla 300 miliardi di sterline...(vedi La Regina è nuda)
Poi a seguire gli Americani che si ritrovano 1000 miliardi di dollari in più, sfiorando il tasto di un computer...
Oggi la BOJ (la Banca centrale del Giappone) annuncia che non esclude il ricorso a misure di quantitative easing, che è l'eufemismo tecnicista di moda che significa "stampare denaro dal nulla": grazie alla terminologia...il 70% delle persone non capisce di cosa si sta parlando ed il rimanente 30% pensa che sia una bella cosa...
La UE ha fatto per ora solo vaghi cenni e tiene duro come ha tenuto duro sul taglio del costo del denaro mentre gli altri calavano le braghe rapidamente fino a zero e frazionali dintorni.
Ma il gioco si fa duro perchè i concorrenti stampano denaro dal nulla anche per svalutare le proprie valute e sostenere l'export e la competitività.
Mentre l'Euro, volente o volente, si rafforza rischiando di trascinarci sul fondo.
Per cui, prima o poi, anche la UE dovrà diventare un pusher di droga.

Inondare il mercato di denaro stampato di fresco comporta un altro effetto collaterale, e cioè il rischio di una super-inflazione, un enorme falò nel quale lo stock dei debiti si ridurrebbe come per magia...
Ma è anche un modo per scaricare il costo di questa crisi sulle spalle di NOI TUTTI rischiando di innescare una spirale inflazionistica dei prezzi che non si vedeva da molto tempo.
I pusher ci rassicurano...dicono "No problem"...i rischi super-inflazione li abbiamo calcolati e sono sotto controllo...ed infatti...
Da Londra primi segnali d'inflazione
Nel regno unito l'indice sale a sorpresa al 3,2% a causa della debolezza della sterlina
Il governatore della Boe, Mervyn King, assicura che tornerà subito a scendere. Molti economisti concordano.
Ma c'è il timore che il dato sia il primo effetto dell'ondata di liquidità immessa...

MF
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