Io già lo dissi tempo fa...
CHI non dico approva in modo quasi fideistico
ma nemmeno vagamente capisce (con pro&contro come per tutto...)
la potenziale rivoluzione epocale decentralizzata dis-intermediata Bitcoin/Blockchain
che tocca vari settori = moneta, finanza, economia, società, web etc
ed anzi persino la attacca a testa bassa e pregiudizialmente
delle due l'una
1- o è pagato per farlo visto che siamo di fronte ad una disruptive innovation che mette in crisi enormi interessi consolidati di tante lobbies che da sempre campano sulla "catena lunga dell'intermediazione", spartendosi valore prodotto da altri e lasciando le briciole a chi lo produce in prima persona...
2- oppure di economia/finanza non capisce un CAZZO = è persona che se anche può avere detto cose giuste in passato...se oggi non coglie&capisce questa novità epocale, allora non è più interessante...anzi...può essere dannoso
= ormai va seguito con attenzione facendo ogni volta bene "la tara" oppure non va più seguito del tutto
perchè in economia/finanza chi non ha la capacità di guardare avanti (speculare), di cogliere/anticipare trend epocali = NON SERVE AD UN CAZZO...anzi è deleterio nel 99% dei casi per aiutarvi a fare le scelte più efficienti.
Ed in primis mi riferisco ai mitici economisti ECONOMISTI = citati sempre come auctoritates...
mentre in realtà sono le figure più sopravvalutate della storia moderna
che
o vanno per teoremi pre-costituiti quasi sempre basati su schemi sorpassati e/o ideologici/politicizzati (mascherati però da "scienza"...)
oppure dicono quello che dicono perchè stipendiati da banche centrali + banche + vecchia finanza centralizzata etc etc
Dunque in ogni caso ..........................
Videmus nunc per speculum in enigmate. Un diario di navigazione nei mari (perigliosi) dell'informazione economico-finanziaria. Oltre i luoghi comuni e gli errori, oltre la dissimulazione e la censura, oltre i BLUFF(s) e le tifoserie. E' un Blog ("passionalmente") razionale&pragmatico di "filosofia macro-socio-economica" (il trading c'entra solo "incidentalmente"...o forse no...)
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lunedì 12 febbraio 2018
mercoledì 18 novembre 2015
La "Follia" dell'austerity vs. la "Follia" neo-turbo-keynesiana
Chi legge regolarmente questo Blog sa quanto io aborrisca l'approccio metodologico integralista talebano ideologizzato e da tifosi in bianco&nero...
Tale approccio è ancora più assurdo se applicato all'economia&finanza
ovvero ad un settore eminentemente empirico, pragmatico, a geometria variabile...
nel quale sono assai più frequenti i casi unici rispetto alle teorie applicabili a più casi.
Ebbene oggi va tanto di moda la demonizzazione dell'austerity, del pareggio di bilancio, del fiscal compact etc etc
e la cosa ha buon gioco visto che fare "i tagli" a vari servizi pubblici (che in realtà sono sempre meno sostenibili "nei numeri") non piace a nessuno...
"Follia dell'austerity" tuonano i vari movimenti iper-statalisti di sinistra o destra...
L'austerity, i vincoli di bilancio della UE etc sarebbero il Male Assoluto.
Al contrario un approccio neo-turbo-keynesiano a suon di QE, flessibilità di bilancio, deficit spending, stimoli pubblici etc sarebbe il Bene Assoluto.
Adesso invece vi faccio capire come (al solito) le cose siano assai meno in bianco&nero...
e se esiste una Follia dell'Austerity
esiste senz'altro anche una Follia neo-turbo-keynesiana...
Ecco cosa afferma il Premio Nobel per l'Economia Paul Krugman...ovvero il più neo-turbo-keynesiano che ci sia al Mondo:
In poche parole gli attentati sarebbero positivi per la Francia (e l'Europa) perché manderebbero in Crisi il fronte dell'austerity/pareggio di bilancio
e spingerebbero Francia&soci ad iniettare stimoli pubblici a deficit (incrementando ulteriormente i Debiti Pubblici già schizzati al rialzo dopo la Grande Crisi 2008-2009....)
In effetti, puntando anche su maggiori stimoli della BCE e/o di altre Banche Centrali, le Borse per ora hanno gradito questa prospettiva.... ;-)
Il problema però è che questo attentato di Parigi imprimerà una spinta troppo limitata, dunque avrà un effetto positivo modesto a meno che non seguano altri attentati...
Devo commentare?....................................................
Tale approccio è ancora più assurdo se applicato all'economia&finanza
ovvero ad un settore eminentemente empirico, pragmatico, a geometria variabile...
nel quale sono assai più frequenti i casi unici rispetto alle teorie applicabili a più casi.
Ebbene oggi va tanto di moda la demonizzazione dell'austerity, del pareggio di bilancio, del fiscal compact etc etc
e la cosa ha buon gioco visto che fare "i tagli" a vari servizi pubblici (che in realtà sono sempre meno sostenibili "nei numeri") non piace a nessuno...
"Follia dell'austerity" tuonano i vari movimenti iper-statalisti di sinistra o destra...
L'austerity, i vincoli di bilancio della UE etc sarebbero il Male Assoluto.
Al contrario un approccio neo-turbo-keynesiano a suon di QE, flessibilità di bilancio, deficit spending, stimoli pubblici etc sarebbe il Bene Assoluto.
Adesso invece vi faccio capire come (al solito) le cose siano assai meno in bianco&nero...
e se esiste una Follia dell'Austerity
esiste senz'altro anche una Follia neo-turbo-keynesiana...
Ecco cosa afferma il Premio Nobel per l'Economia Paul Krugman...ovvero il più neo-turbo-keynesiano che ci sia al Mondo:
Krugman: Terrorism Will Be Good for the French EconomySeguite il link e, se capite l'inglese, leggete bene cosa afferma il Premio Nobel anti-austerity.
In poche parole gli attentati sarebbero positivi per la Francia (e l'Europa) perché manderebbero in Crisi il fronte dell'austerity/pareggio di bilancio
e spingerebbero Francia&soci ad iniettare stimoli pubblici a deficit (incrementando ulteriormente i Debiti Pubblici già schizzati al rialzo dopo la Grande Crisi 2008-2009....)
In effetti, puntando anche su maggiori stimoli della BCE e/o di altre Banche Centrali, le Borse per ora hanno gradito questa prospettiva.... ;-)
vedi il mio post di ieri: #laBollaNonMolla = Dopo il massacro di Parigi il Dow Jones esplode a +1,38% (ne avessero massacrati 2.000 magari avrebbe fatto +5%...)Ed ecco qui un'altra CHICCA stavolta dell'economista ex-Gufo Roubini:
Nouriel Roubini: "Positive Impacts of Paris Attacks Modest Unless More Attacks Follow"Ve la riassumo: secondo Roubini gli attentati sarebbero positivi perché spingerebbero la BCE a pompare ancora più QE aiutando la Ripresa (che il QE aiuti la Ripresa è tutto da vedere ma lasciamo correre...).
Economist Nouriel Roubini said Tuesday the Paris attacks could end up boosting the eurozone economy if the European Central Bank decides to increase its program of monetary stimulus by a larger margin than it would have otherwise. In an interview with CNBC, the founder of Roubini Global Economics said the [positive] impact of the attacks would otherwise be 'modest', unless more follow. ....
Il problema però è che questo attentato di Parigi imprimerà una spinta troppo limitata, dunque avrà un effetto positivo modesto a meno che non seguano altri attentati...
Devo commentare?....................................................
martedì 12 marzo 2013
Toh...se n'è accorto perfino Krugman che qualcosa negli USA non quadra...
Toh...se n'è accorto perfino il premio Nobel per l'economia Paul Krugman che qualcosa negli Stati Uniti non quadra...
ovvero se n'è accorto perfino uno dei principali sostenitori della teoria "pompa che ti passa"...;-)
Del resto come vi sottolineavo: Dow Jones: ottobre 2007 a 14.198 con tassi FED al 4,75%, marzo 2013 a 14.127 con tassi FED a 0-0,25%
e nel mio post: Negli USA tutto è tornato come prima della Grande Crisi? A parte le "Bolle"...pare di no... evidenziavo parecchie diferenze contestuali.
Va anche detto che la definizione di "brutta notizia" è del tutto relativa: infatti per una bella fetta di lobbies (il famigerato 1% vs. il 99%...) la Borsa USA che va sempre più in Bolla NON è affatto una "brutta notizia"...
Paul Krugman : l’ottimo andamento delle Borse è una brutta notizia
Le borse continuano a correre, incuranti della crisi del debito sovrano europea e della debolezza persistente del mercato occupazionale. “Vorrei poter dire che tutto questo è una buona notizia, ma non lo è – scrive sul New York Times l’economista americano Paul Krugman, facendo riferimento ai guadagni incamerati nelle ultime sedute dalle borse mondiali, con il Dow Jones (l’indice statunitense dei 30 titoli a maggiore capitalizzazione) che ha raggiunto i massimi di sempre.
“Questi bassi tassi di interesse – commenta Krugman – sono il segno di un’economia che non è affatto in piena ripresa dalla crisi finanziaria del 2008, mentre il livello elevato dei prezzi delle azioni non dovrebbe essere motivo di festa, ma è, in gran parte, un riflesso del crescente scollamento tra produttività e salari................
ovvero se n'è accorto perfino uno dei principali sostenitori della teoria "pompa che ti passa"...;-)
Del resto come vi sottolineavo: Dow Jones: ottobre 2007 a 14.198 con tassi FED al 4,75%, marzo 2013 a 14.127 con tassi FED a 0-0,25%
e nel mio post: Negli USA tutto è tornato come prima della Grande Crisi? A parte le "Bolle"...pare di no... evidenziavo parecchie diferenze contestuali.
Va anche detto che la definizione di "brutta notizia" è del tutto relativa: infatti per una bella fetta di lobbies (il famigerato 1% vs. il 99%...) la Borsa USA che va sempre più in Bolla NON è affatto una "brutta notizia"...
Paul Krugman : l’ottimo andamento delle Borse è una brutta notizia
Le borse continuano a correre, incuranti della crisi del debito sovrano europea e della debolezza persistente del mercato occupazionale. “Vorrei poter dire che tutto questo è una buona notizia, ma non lo è – scrive sul New York Times l’economista americano Paul Krugman, facendo riferimento ai guadagni incamerati nelle ultime sedute dalle borse mondiali, con il Dow Jones (l’indice statunitense dei 30 titoli a maggiore capitalizzazione) che ha raggiunto i massimi di sempre.
“Questi bassi tassi di interesse – commenta Krugman – sono il segno di un’economia che non è affatto in piena ripresa dalla crisi finanziaria del 2008, mentre il livello elevato dei prezzi delle azioni non dovrebbe essere motivo di festa, ma è, in gran parte, un riflesso del crescente scollamento tra produttività e salari................
martedì 27 novembre 2012
L'Argentina per i turbo-coca-keynesiani era una "Remarkable Success Story"...
Aggiornamento del 28 Novembre alle ore 17
A breve farò un post per descrivere la FOLLIA Surreale che domina in America,
dove ormai prevalgono i turbo-coca-Krugman che sparano: "vedete come qui in USA abbiamo risolto tutto? (convinti loro...)
Abbiamo stampato a stecca, abbiamo sbracato il deficit ed il debito federale (+60% in soli 4 anni...da record...) e non è successo nullaaaa....Prrrrrr!
Anzi...dell'inflazione nemmeno traccia...mentre i rendimenti dei nostri Titoli di Stato sono scesi addirittura ai minimi perchè tanto NON è possibile che facciamo default, visto che possiamo stampare all'infinito e nessuno osa attaccarci...
Dunque la paura del Debito Pubblico è solo un mito...una paura ingiustificata: perchè non sbracate anche voi?"
Vabbè...prossimamente parleremo meglio di questo delirante sillogismo.
Nel frattempo, come vi spiegavo nel mio post Esiste una via d'uscita per l'Italia?, certe ricette iper-super-keynesiane da arma fine del Mondo le può reggere senza sbiellare (e per un tempo limitato) un soggetto come gli USA...con il loro dollaro valuta di riferimento mondiale e con la loro economia number one.
Ma se ricette simili se le applichi altrove, in mezzo ai comuni mortali....gli effetti della cocaina illimitata possono essere del tutto diversi.
E chi lo spiega a Krugman oppure ai Krugman-di-casa-nostra?..........
Tic Tac, Tic Tac… Fitch declassa il rating Argentino a un solo Notch dal Default---------------------------
.....Fitch ha infatti tagliato il rating di lungo termine di Buenos Aires da B a CC, cinque gradini di downgrade e abbassato quello di breve termine a C da B, un solo notch dal default....
A breve farò un post per descrivere la FOLLIA Surreale che domina in America,
dove ormai prevalgono i turbo-coca-Krugman che sparano: "vedete come qui in USA abbiamo risolto tutto? (convinti loro...)
Abbiamo stampato a stecca, abbiamo sbracato il deficit ed il debito federale (+60% in soli 4 anni...da record...) e non è successo nullaaaa....Prrrrrr!
Anzi...dell'inflazione nemmeno traccia...mentre i rendimenti dei nostri Titoli di Stato sono scesi addirittura ai minimi perchè tanto NON è possibile che facciamo default, visto che possiamo stampare all'infinito e nessuno osa attaccarci...
Dunque la paura del Debito Pubblico è solo un mito...una paura ingiustificata: perchè non sbracate anche voi?"
Vabbè...prossimamente parleremo meglio di questo delirante sillogismo.
Nel frattempo, come vi spiegavo nel mio post Esiste una via d'uscita per l'Italia?, certe ricette iper-super-keynesiane da arma fine del Mondo le può reggere senza sbiellare (e per un tempo limitato) un soggetto come gli USA...con il loro dollaro valuta di riferimento mondiale e con la loro economia number one.
Ma se ricette simili se le applichi altrove, in mezzo ai comuni mortali....gli effetti della cocaina illimitata possono essere del tutto diversi.
E chi lo spiega a Krugman oppure ai Krugman-di-casa-nostra?..........
lunedì 21 maggio 2012
Il Casinò Globale dei Derivati: 1.200 trilioni di giocate...
Sono in partenza per il BLOGECONOMY FISCAL DAY
che abbiamo organizzato a Lugano per domani, 22 Maggio (segui link)
Dunque vado un po' di fretta e sono concentrato soprattutto sull'implementazione di Soluzioni Concrete.
Io personalmente
ho quasi concluso l'acquisto di una "Casetta a Berlino"
ho implementato un'intelligente e legalissima "uscita di sicurezza Svizzera" per i miei sudati risparmi
ho attivato "l'Assicurazione" in Contanti, diversificandoli per tempo in un Basket di Valute (e dunque sfruttando livelli di cambio molto meno rischiosi di adesso)
ho accumulato il mio bel gruzzoletto di oro fisico (comprato ai bei tempi in cui l'oro stava a 1.000 $)
etc etc
Insomma, LTRO o non LTRO, Euro break-up o non Euro Break-up...io sono pronto a qualunque evenienza.
In ogni caso, per chi ama leggere la solita zuppa di Analisi sulla Grande Crisi per poi non muovere mai un dito....sono sempre in grado di offrirvi una bella minestra riscaldata, con qualche nuovo ingrediente...
Del resto molti lettori di questo Blog sono "nuovi"...
e non hanno ancora raggiunto la consapevolezza che invece ha raggiunto chi legge questo Blog da qualche anno.
Prima di tutto ecco la SLIDE con la quale inizio quasi tutte le mie conferenze:
N.B. Nella Cartina il "marrone" rappresenta gli Stati più immersi nella "m...." del Debito...
Per il resto ho solo aggiornato l'ultima riga visto che, fino a non molto tempo fa, il Casinò dei derivati stava intorno ai 700-900 trilioni di "giocate"....
mentre, secondo un recente studio, sarebbe quantificabile intorno ai 1.200 trilioni
che abbiamo organizzato a Lugano per domani, 22 Maggio (segui link)
Dunque vado un po' di fretta e sono concentrato soprattutto sull'implementazione di Soluzioni Concrete.
Io personalmente
ho quasi concluso l'acquisto di una "Casetta a Berlino"
ho implementato un'intelligente e legalissima "uscita di sicurezza Svizzera" per i miei sudati risparmi
ho attivato "l'Assicurazione" in Contanti, diversificandoli per tempo in un Basket di Valute (e dunque sfruttando livelli di cambio molto meno rischiosi di adesso)
ho accumulato il mio bel gruzzoletto di oro fisico (comprato ai bei tempi in cui l'oro stava a 1.000 $)
etc etc
Insomma, LTRO o non LTRO, Euro break-up o non Euro Break-up...io sono pronto a qualunque evenienza.
In ogni caso, per chi ama leggere la solita zuppa di Analisi sulla Grande Crisi per poi non muovere mai un dito....sono sempre in grado di offrirvi una bella minestra riscaldata, con qualche nuovo ingrediente...
Del resto molti lettori di questo Blog sono "nuovi"...
e non hanno ancora raggiunto la consapevolezza che invece ha raggiunto chi legge questo Blog da qualche anno.
Prima di tutto ecco la SLIDE con la quale inizio quasi tutte le mie conferenze:
N.B. Nella Cartina il "marrone" rappresenta gli Stati più immersi nella "m...." del Debito...
Per il resto ho solo aggiornato l'ultima riga visto che, fino a non molto tempo fa, il Casinò dei derivati stava intorno ai 700-900 trilioni di "giocate"....
mentre, secondo un recente studio, sarebbe quantificabile intorno ai 1.200 trilioni
circa 20 volte il PIL Mondiale....
lunedì 14 maggio 2012
Ma non eravamo noi i catastrofisti?...
Ma non eravamo noi i catastrofisti?...
Ed invece anche il Premio Nobel per l'Economia Paul Krugman sul New York Times ci va giù pesantuccio....
Cavolate Kruggy ne avrà anche sparate parecchie...
ma se osserviamo nel suo insieme l'euro-quadro della situazione
ogni giorno che passa certe ipotesi risultano sempre meno assurde e sempre più probabili (purtroppo...)
Ed invece anche il Premio Nobel per l'Economia Paul Krugman sul New York Times ci va giù pesantuccio....
Cavolate Kruggy ne avrà anche sparate parecchie...
ma se osserviamo nel suo insieme l'euro-quadro della situazione
ogni giorno che passa certe ipotesi risultano sempre meno assurde e sempre più probabili (purtroppo...)
Krugman, premio nobel economia: in un mese Grecia fuori dall'euro e conti correnti bloccati in Spagna ed Italia
..............................................
domenica 15 gennaio 2012
Incredibile! ZeroHedge e Paul Krugman sono d'accordo su qualcosa...: l'Eurozona è DECOTTA!

Anche i Mercati (positivi) oggi hanno fornito la "prova del 9" di quanto affermato in questo post.
Chi vuol capire o chi è in grado di capire, capisca...;-)
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Incredibile!
ZeroHedge e Paul Krugman,
le due principali fonti economiche della Blogosfera made in USA,
diversissime tra loro e che dunque normalmente divergono su tutto,
per la prima volta si sono trovate d'accordo su qualcosa....
L'Eurozona sarebbe decotta!
Alla frutta!
E la responsabilità principale di tutto questo (incredibilmente...)
NON sarebbe di Standard&Poors e/o di qualche fantasmatico complotto anglo-americano anti-euro....
Voi mi direte: ma quei due sono 'mericani!
E' come chiedere ad una tenutaria di bordello se le zoccole del bordello vicino sono migliori delle sue....
Ed allora, per par condicio, riflettete con il vostro cervello su questi punti,
dopo aver ingollato un blister di pastiglie di anti-complottism-200mg e di anti-americanism-100mg....
Secondo il SACRO VERBO DELLA VERITA' VERA ED INDIPENDENTE...
in primis la responsabilità di tutto questo ricadrebbe sulla capoccia..........
domenica 20 novembre 2011
Il Paradosso senza uscita di "Questo Mondi di Debiti"

Una volta c'erano solo i Blogger anarco-catastrofisti che predicavano scatafasci nella nicchia della Blogosfera...mentre tutto il mondo "ufficiale" banfava come il "peggio fosse ormai alle spalle".
Negli ultimi tempi, di fronte all'innegabile evidenza della realtà, tutti ormai lanciano allarmi a destra e manca.
Vediamo gli ultimi.
L'economista Jacques Attali fa i pronostici sulla vicina data di scadenza dell'Euro...
a meno che non si applichi una ricetta in 3 fasi di cottura:
Attali: «40 giorni per salvare l'Unione»
L'economista: C'è tempo per arginare la crisi economica fino «alla fine dell'anno.
Poi l'euro esploderà e sarà il caos. Per tutti».
....ha indicato tre punti da seguire
lunedì 23 maggio 2011
Ed anche per il Nobel "Paul Krugman" l'unica soluzione rimasta è fare DEFAULT

Ed anche secondo il Nobel per l'Economia "Paul Krugman" l'unica soluzione rimasta è fare DEFAULT
non solo da parte della Grecia ma anche di altri Paesi Europei non ben specificati...:-)
Poi se volete chiamiamola pure eufemisticamente "ristrutturazione"...
ma sempre DEFAULT (=FALLIMENTO) rimane...
KRUGMAN: Austerity Doesn't Work -- It's Time For Debt Restructuring In EuropeTra parentesi...pare che la via del DEFAULT e del non ripagare in toto le banche straniere
Paul Krugman argues that "austerity" has failed in Europe and that Greece and other countries need to restructure their debts.
The spending cuts that Greece, et al, have implemented to try to fix their finances have actually made the problem worse--because they have reduced government revenues.
Meanwhile, the renewed "confidence" that was supposed to fire up the private sector when governments got their fiscal houses in order has failed to appear.
Krugman sees only one reasonable way out: A debt restructuring in which debtholders are given haircuts on their bonds.
He says the ECB is in complete denial about this and appears to be trying to push the Euro-zone into a financial crisis.
Reading Paul Krugman's article at the New York Times >
abbia funzionato assai bene per l'ISLANDA ...
L'incredibile Storia Dell'islanda e dei Due Fratelli Mediorientali
In Islanda, paese di 350mila abitanti, quanto la provincia dell'Aquila o di Genova, la mafia finanziaria è riuscita a creare tramite una singola banca la Kaupthing dei fratelli Vincent e Robert Tchenguiz un buco di 50 miliardi pari a quattro volte del prodotto nazionale dell'Islanda e il buco totale era pari a quasi DIECI VOLTE IL REDDITO NAZIONALE.
Ma l'Islanda ha clamorosamente rifiutato puramente e semplicemente di pagare debiti delle sue banche (che l'avrebbero mandata in bancarotta) e ha respinto in toto tutto quello che volevano la UE, il FMI, la Banca Mondiale, il G8......
Non è un caso però che si parli il meno possibile dell'Islanda...
continua
mercoledì 18 maggio 2011
USA: Ragionano come delle Lavatrici a 6 programmi...

Negli USA il dibattito sulle origini della Grande Crisi ha raggiunto nuove e profonde svolte...
Gli economisti più in auge, Nobel-Krugman in testa (del quale ho sempre condiviso le diagnosi e MAI le terapie proposte...),
sono arrivati alla conclusione che la Grande Crisi non sarebbe stato un problema al livello delle BANCHE quanto piuttosto al livello del DEBITO delle FAMIGLIE...
Ullalà!....
....So what’s holding back the recovery? Housing and household debt.Ed alcuni trai più lucidi blogger-economy hanno subito cantilenato: "io l'avevo dettoooo...io l'avevo detto subito che era un problema di debito delle famiglie....Perchè questi premi nobel ci hanno messo 2 anni, FED inclusa?"
And so the priority in financial policies should be helping to clear up the housing mess and helping arrange debt relief.
This is not the time to worry a lot about the banks — and especially not to worry about what bankers say.
...2 years after the fact, prominent economists are finally pointing out that we have a household debt problem and not a banking problem...Io invece mi chiedo: ma come cazzo ragionano 'sti esperti economici americani?
Meanwhile, the household sector remains the root cause of the current malaise and deeply troubled.
Why was it so hard to see that the mortgage crisis did not start with the banks?
Che cazzo di distinguo e di classificazioni vanno ad inventarsi?
Che cazzo di catene causa-effetto vanno a costruirsi?
L'ERRORE sarebbe stato quello di "aiutare" prima di tutto le banche
mentre, per uscire "meglio" dalla Grande Crisi, si sarebbero dovute aiutare prima di tutto le famiglie troppo indebitate...
Sì, in effetti dal un punto di vista teorico avrebbe avuto senso: riempivi le famiglie di soldi di stato, trasferendo l'eccessivo debito delle famiglie al debito dello Stato.
In questo modo le famiglie sarebbero subito ripartite ad indebitarsi alla grande (grazie ad un rapido deleverage di stato...) e dunque, indirettamente, anche le banche ne sarebbero state beneficiate.
Invece si è socializzato il debito delle Banche, che hanno usato i soldini di Stato per giocare al casinò e per mandare in bolla qualunque assets del globo, basta che respiri....
Il che non è stata "una bella cosa" per il 99% degli americani (e di tutti noi).
Però io mi chiedo:
- Le famiglie americane si sono forse indebitate per i cazzi loro o c'era qualcuno a caso (le banche...) che proponeva loro tutte le possibili diavolerie della "finanza creativa" per spingerli a stra-indebitarsi...fino a arrivare là dove nessun uomo è mai giunto prima?
- Ed i mutui? Non c'erano forse le sorelline del Buco Nero, Fannie e Freddie, che regalavano mutui-banzai a cani e porci...spalleggiate da Dem&Gop (indifferentemente) a scopi elettorali e di controllo sociale?
- Ed il "bancomat" del MEW ovvero dei rifinanziamenti sulle Case i cui prezzi salivano sempre?? (vedi La verità sulla crescita del PIL americano) Non erano forse le banche ad offrirlo...o meglio a regalarlo?
- Non erano forse le Banche ad impacchettare mutui subprime con bund tedeschi (merda&risotto) nelle famose armi finanziarie di distruzione di massa che hanno moltiplicato gli effetti della bomba indebitamento famiglie per 100 volte?
- Non erano forse i "cattivissimi" Hedge Funds a speculare sulle speculazioni che speculavano su chi speculava etc etc?
- Non erano forse i controllori e la politica a favorire tutto questo per coprire la diminuzione del potere d'acquisto degli americani(&affini), il loro impoverimento, la sparizione della classe media, gli effetti devastatanti della delocalizzazione selvaggia etc etc?
- Non è stata forse proprio quest'ultima, ovvero la delocalizzazione selvaggia non solo della manodopera ma now anche dei consumatori, ad innescare la bomba del debito delle famiglie e la bomba dei buchi neri della finanza?
- "Acceleratore di Particelle": la Grande Crisi non è stata forse un'occasione mitologica (drammatizzata ad arte...) che ha permesso alle Multinazionali USA di fare fuori in un amen 8milioni di lavoratori too-expensive e rompicoglioni, per accelerare in un colpo solo la delocalizzazione selvaggia e diventare delle macchine da utili sulle macerie della società civile americana(&affini)?
- La Grande Crisi non è stata forse un'occasione mitologica per le banche too-big-to-fail di azzerare tutte le cazzate e gli azzardi messi in piedi negli ultimi 10 anni e di scaricarli sui conti pubblici e dunque su noi tutti?
Nota: tutti questi "interrogativi" naturalmente valgono anche per le altre "economie avanzate": gli USA sono solo l'apripista...
Insomma potrei andare avanti a lungo...
Ma di fronte a tutti questi interrogativi colossali (che non sono poi molto interrogativi...quanto piuttosto assertivi...) ha ancora senso per questi geniacci americani capire se è nato prima l'uovo o la gallina?
Oppure chiedersi se the PROBLEM sia nato prima al livello del debito della famiglie o piuttosto del banking?
Non sarebbe meglio analizzare la Grande Crisi ad un livello più ampio e di contesto?
Perchè è evidente che i Grandi Processi NON hanno mai una causa singola, quanto piuttosto molte cause e con-cause concorrenti.
Certo che se i principali esperti economici della prima economia del mondo continuano a ragionare in modo così analitico e sterile (invece che sintetico e fertile)...la prossima Grande Crisi (al quadrato) è assicurata: è solo questione di tempo.
Purtroppo è un problema di formazione e di deformazione: chi è stato abituato da una vita ad affrontare i problemi con questionari da patente auto dove devi mettere la crocetta su A, B o C....alla fin fine ragionerà sempre in modo iper-analitico come una lavatrice a 6 programmi....
Il che, in molti casi, può essere un vantaggio: velocità ed efficienza...mentre noi europei perdiamo secoli di tempo dietro ad ogni bega...
Ma in altri casi è un approccio troppo limitato, che ti porta direttamente alla catastrofe senza nemmeno accorgersene: voi ce la vedete una lavatrice a 6 programmi che riesca a risolvere la complessità dei problemi globali che ad oggi ci troviamo sul tavolo? Io no....
Ed in ultima istanza il grande premio Nobel P. Krugman ci sta solo dicendo: per risolvere il problema dell'eccessivo debito delle famiglie 'mericane bastava permettere loro d'indebitarsi ancora di più nel più breve tempo possibile....
Semplice no?
E' la solita ricetta del curare la Crisi da Eccesso di Debito con ancora più Debito...in questa accezione rigorosamente al livello delle famiglie, piuttosto che al livello delle Istituzioni Finanziarie...
La cura è sempre la stessa anche se cambia "l'organo" al quale applicarla.
Peccato che a casa mia
il Debito sia sempre Debito, a qualunque livello del sistema tu lo voglia posizionare...
ed il Debito tutto pervade, allo stesso identico modo...come un BLOB....
Un po' come la merda: che sia nel tuo water, che sia nelle fognature o che sia finita in mare...sempre merda rimane...e prima o poi torna fuori....
L'UNICA COSA CHE CAMBIA è CHI dovrà sorbirsi le principali conseguenze di questo ECCESSO DI MERDA: l'1% od il 99%?
La risposta è sotto agli occhi di tutti....;-)
lunedì 31 gennaio 2011
L'importante è cadere "dalla parte giusta" (ma "dalla parte giusta" lo spazio è ben poco...)

Come vi dicevo, l'Economia Vincente continua la sua marcia senza minimamente curarsi dell'Economia Perdente....
Flash Usa: l’indice Chicago PMI sale sui massimi da luglio del 1988Naturalmente con qualche piiiiccolo effetto collaterale inflattivo per tutti...belli&brutti, come da avvertenze sul "bugiardino" della Terapia Bernanke....;-)Nel mese di gennaio l’indice Chicago PMI si è attestato a 68,8 punti, rispetto ai 66,8 della rilevazione precedente e rispetto alle attese per 65 punti.
Prices Paid, at 81.7, compared to 78.0 previously, indicated increased inflation, increasing to the highest level since July 2008...
...."Steel prices are going crazy."....
----------------------------------------
Come ben rappresenta Robert Reich nelle sue analisi american-komuniste, ormai esistono due Economie che procedono su binari sempre più divergenti.
Sono sempre esistite ma la divergenza sta aumentando sempre di più, in particolare a causa della globalizzazione e della de-localizzazione selvaggia.
A proposito di radicali ed insanabili divergenze economico-sociali, clicca sull'immagine per goderti l'indimenticabile battuta di Alberto Sordi ne "Il Marchese del Grillo"...
Anche il PIL USA uscito venerdì può essere interpretato
in base al punto di vista
dell'Economia Perdente
e dell'Economia Vincente....
Per esempio il premio Nobel per l'economia Paul Krugman fa un'analisi impietosa sul PIL 'mericano dal punto di vista dell'Economia Perdente:
La poco piacevole aritmetica del PIL
Il PIL USA del 4° trimestre è cresciuto di un 3,2% annualizzato: Evviva!
O forse no....
Il Report sul PIL indica un ritorno ai livelli del 4° trimestre 2007 (anzi un poco più alto, ma poco importa).
Considerando la battuta d'arresto della Grande Crisi, l'economia americana avrebbe dovuto crescere di un 2,3%/2,4% all'anno in quel lungo perido di Recessione: facendo questo conteggio attualmente gli USA sono circa a -7% di quanto avrebbero dovuto essere.La crescita è l'inseguimento di un obiettivo che si muove: una crescita del 3,2% compensa meno di 1 punto percentuale all'anno di quel gap da -7 punti percentuali sopra citato.
Dunque, evviva!
Siamo sulla giusta strada per recuperare il livello di piena occupazione nel 4° trimestre 2018....
Perchè non dovrei essere felice?
L'aritmetica di Krugman è assai illuminante, anche se Paul continua a vivere nel Sogno della "piena occupazione" generata dall'incremento keynesiano della Crescita infinita a suon di Debito Pubblico....
L'impietosa aritmetica di Paul è la dimostrazione lampante della sudamericanizzazione, del livello di disoccupazione STRUTTURALMENTE assai più elevato rispetto al passato, della de-localizzazione selvaggia etc etc
Ma il tenero Paul dalle sue ineluttabili dimostrazioni non riesce a trarne le inevitabili conclusioni (o forse perferisce non vedere...).
L'impietosa aritmetica di Paul è la dimostrazione lampante della sudamericanizzazione, del livello di disoccupazione STRUTTURALMENTE assai più elevato rispetto al passato, della de-localizzazione selvaggia etc etc
Ma il tenero Paul dalle sue ineluttabili dimostrazioni non riesce a trarne le inevitabili conclusioni (o forse perferisce non vedere...).
Bene passiamo all'analisi del PIL USA dal punto di vista dell'Economia Vincente...
Scomponendo i dati, 'sto PIIILLL è stato trainato
dall'export (verso i nuovi consumatori...)
da uno stellare incremento del +7,1% nelle Real Final Sales (domanda finale) come non si vedeva dai "reaganiani" anni '80
Real final sales of domestic product -- GDP less change in private inventories -- increased 7.1 percent in the fourth quarter, compared with an increase of 0.9 percent in the third.e da un bell'incremento nei Consumi (almeno secondo le statistiche ufficiali)
Real personal consumption expenditures increased 4.4 percent in the fourth quarter, compared with an increase of 2.4 percent in the third.Per la serie i sopravvissuti alla Grande Crisi sono in gran forma....
Invece a sottrazione c'è stato uno forte alleggerimento delle scorte: questo però potrebbe essere un segnale positivo perchè storicamente ha spesso preannunciato un'altra tornata di re-stocking (rimpinguamento scorte) e dunque almeno altri due trimestri di pimpante crescita del PIL USA (senza un'impellente necessità di assumere a casa propria...).
Non è detto che anche questa volta andrà così: per esempio il balzo della domanda finale potrebbe essere soddisfatto soprattutto da prodotti esteri o potrebbe non essere sostenibile.
...On the domestic front, disappointing earnings were offset by a good GDP report. Although GDP missed expectations, Final Sales did register 7.1%, the best gain since 1984.Inoltre questi dati possono avere due opposte letture:
Importantly, businesses sold from inventories and the change in inventories subtracted 3.7% from GDP.
Such inventory adjustments are generally driven by recessions.
Going back to 1948, in scenarios where inventories subtracted more than 2% from GDP and GDP was 2% or greater, the following 2 quarters posted average GDP prints of greater than 4%.
Going back to 1980, the subsequent three quarters averaged gains of 4.45%, 4.75% and 4.65%.
We cannot predict whether historic averages will repeat, and this number has two more revisions coming, but it does help place the recovery on more stable ground. It further reinforces the likelihood of buyers emerging as this corrective move runs its course.....
- quella del mio coca-cow-boy preferito (ottimista ad oltranza) della serie "se sei un po' più debole in questo trimestre vorrà dire che nel prossimo trimestre sarai più forte..."
A weaker-than-expected Q4 GDP points to a stronger Q1- e quella dell'ottimo John Mauldin (realista ad oltranza) che consiglia non esaltarsi in una "bolla di auto-compiacimento" sui dati del PIL ma di andarci con i piedi di piombo
A Bubble in ComplacencyPerò alla fine della fiera....per l'Economia Vincente made in USA sono comunque segnali promettenti.
Consumer Spending Rose? Where Was the Income?
The really surprising number you saw the talking heads on TV mention was the growth of consumer spending, at 4.4%. Is the US consumer back?
After all, real final sales rose by 7.1%, a number not seen since 1984 and Ronald Reagan.
But real income rose a paltry 1.7%.
Where did the money that was spent come from? Savings dropped a rather large 0.5% for the quarter.
That was part of it. And I can’t find the link, but there was an unusual drawdown of money market and investment accounts last quarter, somewhere around 1.5%, if I remember correctly. (David Walker remembered that article as well.)
That would just about cover it.
But that is not a good thing and is certainly not sustainable.
Let’s see what good friend David Rosenberg (more on Rosie below) has to say about those numbers: “Even with the Q4 bounce, real final sales have managed to eke out a barely more than 2% annual gain since the recession ended, whereas what is normal at this stage of the cycle is a trend much closer to 4%. Welcome to the new normal.
Insomma la Corporate-America delle Multinazionali che de-localizzano manodopera e consumatori + l'America sopravvissuta alla selezione naturale post-Grande Crisi
molto probabilmente potranno gongolare per (almeno) altri due trimestri...
Come si suol dire....l'importante è cadere dalla parte giusta....
Il PROBLEMA è che la gente a CADERE è assai NUMEROSA....
mentre I POSTI DALLA PARTE GIUSTA sono contati....nonché ad assegnazione preferenziale....
e si stanno riducendo ogni anno sempre di più (intendo "dalle nostre parti").
lunedì 3 gennaio 2011
Dow Jones a 20.000 punti con qualche "piiiiccola" controindicazione....(2011 version)

Meglio far finta di nulla e tirare avanti.
Paul Krugman è premio Nobel per l'Economia nonchè editorialista del NYT ed autore del Blog Economico n° 1 degli USA: condivido spesso le sue DIAGNOSI mentre non condivido quasi mai le sue "terapie" di scialo-iper-keynesiano sulle spalle dei conti pubblici.
Interessante questa sua ultima DIAGNOSI che in modo ancora troppo indiretto e "primordiale" inizia ad identificare il processo di Sudamericanizzazione delle Economie avanzate ed il "new normal" di un livello di disoccupazione cronicamente "elevato".
Ma Paul pensa ancora che con qualche trilione di debito pubblico supplettivo si possa risolvere anche questa inalienabile tendenza STRUTTURALE basata CONSAPEVOLMENTE sulla globalizzazione selvaggia delle multinazionali, sull'equalizzatore globale, sulla polarizzazione ricchi/poveri e sulla progressiva estinzione della classe media (qui da noi...).
Paul Paul....(scuotendo la testa....).
From Paul Krugman in the NY Times: Deep Hole Economics
Se c'è un frammento di saggezza economica che spero la gente possa cogliere quest'anno, ebbene è proprio questo: anche se abbiamo smesso finalmente di scavare nell'abisso, siamo ancora troppo vicini al fondo di una profonda "fossa".
Perchè è necessario che io sottolinei questa realtà?
Semplicemente perchè ho notato come troppa gente stia sopravvalutando le ultime "good news" economiche....
I posti di lavoro sono il dato che interessa alle famiglie americane e NON la crescita del PIL (N.d.R. "delocalizzato"....).
....Una crescita intorno al 2,5% abbatterà la disoccupazione solo fuori tempo massimo.... Supponiamo che l'economia USA iniziasse a crescere del 4% all'anno, incominciando adesso e continuando ininterrottamente per tutti i prossimi anni.
Molte persone osserverebbero che questa sarebbe un'eccellente performance od addirittura un Boom economico; sarebbe sicuramente un risultato più alto della maggior parte delle previsioni.
Ma, anche con una crescita del genere, la "matematica" ci continuerebbe a dire che il livello di disoccupazione rimarrebbe ancora vicino al 9% alla fine del nuovo anno, ed ancora sopra all'8% alla fine del 2012....
Bravo Paul: se a questa "impietosa matematica" un giorno aggiungerai
che le Multinazionali continueranno "matematicamente" a delocalizzare con tenacia nei prossimi anni (non solo i lavoratori ma anche i consumatori...),
e se aggiungerai che la classe politica (foraggiata proprio da quelle stesse multinazionali) non farà nulla o quasi per contrastare questo processo, a parte tuonare a parole tutti i giorni contro la disoccupazione troppo elevata....
beh caro Paul quando avrai fatto questo semplice 2+2... allora la tua DIAGNOSI finalmente sarà completa.
Sergio Marchionne "il Grande" è il personaggio che meglio in Italia sta incarnando questa New Wave....circondato dall'ammirazione generale e dai rulli di tamburo:
Fiat: Marchionne, Abbiamo Il Dovere Di Stare Al Passo Con i Tempi
Il punto focale però è di non interrogarsi troppo su cosa voglia dire "stare al passo coi tempi"....
Perchè fare un "ricattatorio" investimento "tampone" in Italia da 1 miliardo di euro in cambio della cessione di alcuni diritti dei lavoratori, ti farà anche guadagnare un po' di tempo e consensi trasversali....
Fiat: Marchionne, Nessun Investimento a Mirafiori Se Vince Il No
ma finchè nel mondo invarrà la dis-equazione 30.000 (Italia etc) contro 3.000 (Cina etc) "stare al passo coi tempi" in ultima istanza vorrà dire UNA SOLA COSA: nessuno potrebbe resistere ad una tale "tentazione"....anche perchè altrimenti soccomberebbe.
E non solo si "minaccia apertamente" la forza lavoro ma addirittura "trasversalmente" anche l'associazione di categoria:
Fiat: Marchionne, Uscita Da Confindustria Possibile Ma Non Probabile
Sono altri inequivocabili segni dello "stare al passo con i tempi"....
TUTTO IL RESTO SONO SOLO BALLE&PALLIATIVI. Punto a capo.
La partita si giocherà QUI&dintorni....alla faccia di Mirafiori&Pomigliano che sono solo "resistenza di retroguardia" per guadagnare un po' di tempo....
Crisi: Singapore, 2010, crescita record
lunedì, 3 gennaio 2011
Crescita record per Singapore nel 2010. Il Pil del Paese asiatico mette a segno un rialzo del 14,7% rispetto all'anno precedente, trainato in particolar modo dal settore manifatturiero.
Il record precedente era stato registrato nel 1970 con una crescita del 13,8%, riferisce la Bbc online. Nel 2009 l'economia aveva visto una contrazione dell'1,3%.
Siccome NESSUNO ha il minimo INTERESSE a mettere dei paletti....
se non sarà questa generazione che ancora riesce a strappare qualche contratto tampone al ribasso, pensate alla prossima generazione....quando tutti ormai saranno permeati dal Marchionne-pensiero e quando a tutti sembrerà normale "stare al passo con i tempi"....
E vi giuro che non sono un sindacalista della FIOM..,:-)
Tornando a fattori "tecnici", interessante anche la correlazione che Krugman mette in piedi tra valore dei jobless claims e creazione dei posti di lavoro in USA: abbiamo visto come i sussidi americani di disoccupazione nell'ultima settimana siano scesi per la prima volta sotto la soglia critica dei 400mila.
vedi in questo BLOG Ottimo dato settimanale sui sussidi di disoccupazione americani
Secondo Krugman indubbiamente c'è una forte correlazione positiva tra discesa dei sussidi di disoccupazione e creazione in USA di posti di lavoro:
Anyway, yes there is a strong relationship.
The recent fall in unemployment claims bodes well for positive job growth;
however, we’d really want to see numbers in the low 300s or below;
only then would we be seeing the kind of job growth needed to climb out of our deep jobs hole in any reasonable length of time.
Ma per vedere una forte crescita dei posti di lavoro che permetta (entro un ragionevole lasso di tempo) di uscire dall'abisso occupazionale nel quale la Grande Crisi ha precipitato gli States, sarebbe necessario scendere intorno a quota 300mila od anche sotto.
Fermo restando che valgono "le ciniche" osservazioni da me fatte poco sopra....e che Krugman non vuol vedere....
Rileggetevi cosa dicevo solo qualche giorno fa in L'immobiliare ormai è marginale per l'economia USA...
Ve lo dico io cosa sta succedendo in questo nuovo "business cycle" made in USA:
al potentissimo e pompatissimo motore finanzial-immobiliare, senza il quale la crescita USA nel 2003-2007 sarebbe stata microscopica (da non perdere La verità sulla crescita del PIL americano)
si stanno sostituendo gli assegni in bianco del Debito Federale ed il pompaggio senza riserve della FED insieme al fatto che le multinazionali hanno avuto occasione di "tagliare" a tempo di record 15 milioni di lavoratori o se preferite di "costi".... e di de-localizzare sempre di più la manodopera e man mano anche i consumatori...
con qualche mirabolante "effetto secondario" a vantaggio delle multinazionali stesse...
Corporate profits continue to surge in the U.S. and are now close to 2006 highs, according to Deutsche Bank.
Their survey of Q3 U.S. GDP data shows profits at $1.64 trillion for the quarter. That's only 20 billion behind the record Q3 2006 number of $1.66 trillion.
MA con ben pochi benefici a vantaggio NOSTRO....
Volete riassumere il suddetto SCHEMA in una parola?? SUDAMERICANIZZAZIONE....naturalmente....
vedi il mio CLASSICO Ci stanno sostituendo (od almeno ci stanno provando...)
Et voilà!
Ecco a voi una bella RIPRESA DE-LOCALIZZATA, FED-IZZATA E DEBITO-PUBBLICIZZATA.....................
Wall Street ed i suoi fasti stanno proprio certificando QUESTA TENDENZA: il Dow Jones potrebbe tranquillamente andare a 20.000 punti...ma per la maggioranza della nostra popolazione NON SAREBBE UNA BELLA COSA. Anzi....il contrario.
La trickle-down economics storicamente NON HA MAI FUNZIONATO (se non come "strumento di controllo sociale") ....figurarsi in versione globalizzata&delocalizzata...;-)
Peggio che andar di notte! Ed è perfettamente comprensibile per CHIUNQUE voglia vedere.
E' un "mito di controllo" pure il modello-tavanata delle economie avanzate solo servizi&know-how, che ti copre se va bene un 25% della forza lavoro e che a breve si delocalizzerà anch'esso in India, Cina, Malesia & affini.....
Meditate gente, meditate.
vedi in questo BLOG la "2010 version"
Dow Jones a 20.000, con qualche "piiiiiccola" controindicazione...
Prima capiremo questa INALIENABILE ed EVIDENTE TENDENZA che vogliono mimetizzarvi ad ogni costo, meglio sarà per tutti NOI.
ANCHE SE per ora NON VEDO soluzioni all'orizzonte.
Mi spiace....
Vedo solo alcune strategie di contrasto che possano salvare il salvabile.
Consiglio agli Italiani per il 2011: se avete qualche CORPORAZIONE a portata di mano con "business protetto"....attaccatevi alle sue "mammelle" e succhiatene finchè potete.
Per es.
Via agli aumenti tariffari e Atlantia se ne approfitta
...Per Autostrade per l'Italia [...]
da Milano Finanza - 10:45 (2 ore fa)
Tariffe: Cgia, Anche Con La Crisi Rincari Rilevanti
...le tariffe pubbliche hanno continuato ad aumentare a ritmi sostenutissimi, nonostante l'inflazione, nel periodo tra il 2008 e il novembre di quest'anno,
...da Yahoo! Finanza: Ultime notizie - 28/dic/2010 (6 giorni fa)
e così via....
lunedì 29 novembre 2010
Irlanda Telefono Casa

Ecco, appunto...;-)
Piazza Affari accelera al ribasso, Ftse Mib cede lo 0,83%
Forte accelerazione ribassista della Borsa di Milano, con il Ftse Mib che nel giro di pochi minuti si è portato da +0,9% a -0,83% a 19.734 punti.
Nei primi scambi di giornata, il listino meneghino ha beneficiato del piano di salvataggio dell'Irlanda da 85 miliardi di euro.....
Ormai sembra di vivere in un "tenero" FILM di fantascienza: la piccola Irlanda, spersa nel suo mare di debiti, viene salvata dall'astronave madre della UE e viene riportata sul "felice" pianeta degli Stati Zombies del Debito...
Le borse, dopo qualche ragionevole dubbio, festeggiano...visto che sono rimaste uno dei pochi luoghi nei quali l'orgia può continuare tranquillamente, come prima più di prima.
Tutti i bloggers hanno commentato questo week-end lo "strano"salvataggio dell'Irlanda o meglio il "ben poco strano" salvataggio delle BANCHE pesantemente COINVOLTE....
vedi l'ottima disamina di MERCATO LIBERO: NON TUTTI I MAIALI SONO UGUALI..L'IRLANDA LO HA APPENA SCOPERTO!!!
Addirittura si ciucciano soldi dai fondi pensione irlandesi (ad interessi zero...) per tamponare le banche estere che hanno fatto investimenti scriteriati....
Del resto le slides della mia presentazione al BlogEconomy Day parlavano chiaro:
- BlogEconomy Day 1° parte Intervento Stefano Bassi Il Grande Bluff
- BlogEconomy Day 2° parte Intervento Stefano Bassi Il Grande Bluff

Cosa volete che possa aggiungere?
Niente....o poco niente: la strategia "mazzula-tutti-pesantemente" per salvare la categoria intoccabile degli investitori (scriteriati) continua imperterrita....
Infatti le Borse (per ora) hanno dato il loro responso, che almeno in alcuni casi continua ad essere assai veritiero...
A Piazza Affari ordini d'acquisto si concentrano sulle banche dopo via libera piano Irlanda
Gli ordini di acquisto a Piazza Affari si stanno concentrando sul settore bancario....
MA AL DI LA' del volatile&volubile Casinò delle Borse, la SOSTANZA è un'altra.
Ribadisco le mie osservazioni dei giorni scorsi:
1- Ormai il mercato sembra aver capito che o salvano tutto il pacchetto dei PIIGS oppure prima o poi tocca "al prossimo della lista" che man mano diventa sempre più indigesto (Portogallo, Spagna....Italia...)
...Infatti è ormai evidente come il gioco dei PIIGS comporti uno stretto CONTAGIO, quasi sicuramente inevitabile....per cui o salvi tutto il pacchetto completo o è inutile tamponare solo uno dei contagiati se gli altri hanno ancora le convulsioni (o le avranno a breve...).
mentre il fondo salva-PIIGS (EFSF) ad ogni Bailout perde un pezzo...
...Il Fondo UE salva-PIIGS infatti è una specie d'incrocio tra uno schema Ponzi ed una catena di Sant'Antonio: per salvare il Debitone di un PIIGS ecco che altri PIIGS garantiscono/pagano incrementando il loro Debitone.
Però ad ogni salvataggio PERDI UN PEZZO del Fondo EFSF (Fondo Europeo di Stabilizzazione Finanziaria) ed il Fondo stesso diminuisce progressivamente la sua entità ed efficacia, scaricando sempre più il peso sui (pochi) no-PIIGS-Deluxe....
INFATTI chi è sotto salvataggio non è più in grado di garantire se stesso,
non sarà più in grado di garantire il prossimo della lista
ma soprattutto non è più in grado di garantire il salvataggio PRECEDENTE (!).
Magari prossimamente vi spiegherò meglio, con l'ausilio di qualche tabella&numero, questo meccanismo perverso di salvataggi auto-referenziali di debito PIIGS sulle spalle di ulteriore debito PIIGS + l'aiuto di qualche no-PIIGS-Deluxe....
vedi cosa scrivevo Venerdì scorso in Euro-Highlander: Ne resterà soltanto uno (indovinate chi)...
Il WSJ ha già iniziato ad alzare il tiro SULL'ITAgLIA....paragonandoci direttamente a Portogallo: la cosa peggiore è che, a livello di FONDAMENTALI, il WSJ ha tutt'altro che torto...e predica le stesse cose che predico anche io da tempo.
...."La buona notizia è che l'Italia non è come Grecia o Irlanda. La cattiva notizia è che è come il Portogallo, che fino ad ora ha evitato i problemi sul mercato immobiliare e bancario di proporzioni greco-irlandesi, ma sta crescendo così lentamente che le entrate fiscali potrebbero non riuscire a coprire le sue obbligazioni". Descrive così il quotidiano americano l'Italia. Secondo il Wall Street Journal "la notizia peggiore è che l'economia italiana vale una volta e mezza quella spagnola, e la Spagna è un Paese giudicato troppo grande per fallire, ma verso il quale l'Europa non ha abbastanza risorse da destinare"......
Now Italy Has A Portuguese-Style Problem On Its Hands
2- Se non partirà il prima possibile una consistente Ripresa Economica dei PIIGS, questi NON saranno SALVATAGGI ma solo TAMPONAMENTI TEMPORANEI: prima o poi il debitone si rifarà vivo con un peso ancora maggiore e mortale...
I tagli ed i bailout SENZA CRESCITA non bastano.
Voi vedete all'orizzonte questa "consistente ripresa economica" dei PIIGS?
Concludiamo con la chiosa del premio Nobel Paul Krugman, che sul salvataggio dell'Irlanda ci scherza un po' su (giustamente):
The Irish Non-bailout
November 28, 2010, 3:59 pm
MA AL DI LA' del volatile&volubile Casinò delle Borse, la SOSTANZA è un'altra.
Ribadisco le mie osservazioni dei giorni scorsi:
1- Ormai il mercato sembra aver capito che o salvano tutto il pacchetto dei PIIGS oppure prima o poi tocca "al prossimo della lista" che man mano diventa sempre più indigesto (Portogallo, Spagna....Italia...)
...Infatti è ormai evidente come il gioco dei PIIGS comporti uno stretto CONTAGIO, quasi sicuramente inevitabile....per cui o salvi tutto il pacchetto completo o è inutile tamponare solo uno dei contagiati se gli altri hanno ancora le convulsioni (o le avranno a breve...).
mentre il fondo salva-PIIGS (EFSF) ad ogni Bailout perde un pezzo...
...Il Fondo UE salva-PIIGS infatti è una specie d'incrocio tra uno schema Ponzi ed una catena di Sant'Antonio: per salvare il Debitone di un PIIGS ecco che altri PIIGS garantiscono/pagano incrementando il loro Debitone.
Però ad ogni salvataggio PERDI UN PEZZO del Fondo EFSF (Fondo Europeo di Stabilizzazione Finanziaria) ed il Fondo stesso diminuisce progressivamente la sua entità ed efficacia, scaricando sempre più il peso sui (pochi) no-PIIGS-Deluxe....
INFATTI chi è sotto salvataggio non è più in grado di garantire se stesso,
non sarà più in grado di garantire il prossimo della lista
ma soprattutto non è più in grado di garantire il salvataggio PRECEDENTE (!).
Magari prossimamente vi spiegherò meglio, con l'ausilio di qualche tabella&numero, questo meccanismo perverso di salvataggi auto-referenziali di debito PIIGS sulle spalle di ulteriore debito PIIGS + l'aiuto di qualche no-PIIGS-Deluxe....
vedi cosa scrivevo Venerdì scorso in Euro-Highlander: Ne resterà soltanto uno (indovinate chi)...
Il WSJ ha già iniziato ad alzare il tiro SULL'ITAgLIA....paragonandoci direttamente a Portogallo: la cosa peggiore è che, a livello di FONDAMENTALI, il WSJ ha tutt'altro che torto...e predica le stesse cose che predico anche io da tempo.
...."La buona notizia è che l'Italia non è come Grecia o Irlanda. La cattiva notizia è che è come il Portogallo, che fino ad ora ha evitato i problemi sul mercato immobiliare e bancario di proporzioni greco-irlandesi, ma sta crescendo così lentamente che le entrate fiscali potrebbero non riuscire a coprire le sue obbligazioni". Descrive così il quotidiano americano l'Italia. Secondo il Wall Street Journal "la notizia peggiore è che l'economia italiana vale una volta e mezza quella spagnola, e la Spagna è un Paese giudicato troppo grande per fallire, ma verso il quale l'Europa non ha abbastanza risorse da destinare"......
Now Italy Has A Portuguese-Style Problem On Its Hands
Ireland seems bailed out at least for the time being, while Spain continues to rebuff claims that it's next on the crisis list.
Yet there's an economy even larger than Spain's that could the next Eurozone nation to fall into crisis:
WSJ:
The good news is that Italy, euroland's third largest economy, is not like Greece or Ireland. No major housing bust, no major banking implosion, at least not yet.
The bad news is that Italy is like Portugal, which also has so far escaped housing and banking problems of Greco-Irish proportions, but is growing so slowly that its tax revenues might fall short of covering its IOUs.
The worse news is that Italy's economy is almost half-again as large as Spain's, and troubled Spain is a country deemed too big to fail, but which the euro zone can't command sufficient resources to save.
From 1998 to 2008, German productivity increased 22%, France's 18%, and Italy's a mere 3%.
If productivity growth is not increased, Italy's economy will be unable to grow at faster than the 1% rate the government projects for this year and next.
In which case, says the Organization for European Economic Co-operation, tax revenues will decline, and Italy will not be able to meet its deficit target.
If Italy experiences its own crisis, but is too large to be bailed out, then what would come next for the euro?Yet there's an economy even larger than Spain's that could the next Eurozone nation to fall into crisis:
WSJ:
The good news is that Italy, euroland's third largest economy, is not like Greece or Ireland. No major housing bust, no major banking implosion, at least not yet.
The bad news is that Italy is like Portugal, which also has so far escaped housing and banking problems of Greco-Irish proportions, but is growing so slowly that its tax revenues might fall short of covering its IOUs.
The worse news is that Italy's economy is almost half-again as large as Spain's, and troubled Spain is a country deemed too big to fail, but which the euro zone can't command sufficient resources to save.
From 1998 to 2008, German productivity increased 22%, France's 18%, and Italy's a mere 3%.
If productivity growth is not increased, Italy's economy will be unable to grow at faster than the 1% rate the government projects for this year and next.
In which case, says the Organization for European Economic Co-operation, tax revenues will decline, and Italy will not be able to meet its deficit target.
2- Se non partirà il prima possibile una consistente Ripresa Economica dei PIIGS, questi NON saranno SALVATAGGI ma solo TAMPONAMENTI TEMPORANEI: prima o poi il debitone si rifarà vivo con un peso ancora maggiore e mortale...
I tagli ed i bailout SENZA CRESCITA non bastano.
Voi vedete all'orizzonte questa "consistente ripresa economica" dei PIIGS?
Concludiamo con la chiosa del premio Nobel Paul Krugman, che sul salvataggio dell'Irlanda ci scherza un po' su (giustamente):
The Irish Non-bailout
November 28, 2010, 3:59 pm
So, a credit line at 5.8 percent interest.
Considering that Ireland was able to borrow at that rate as recently as mid-September, and was falling off a cliff then, why is this supposed to solve the problem?
What’s the Gaelic for “You’ve gotta be kidding”? (Come si dice in Gaelico: "Ci state prendendo in giro?")
venerdì 5 novembre 2010
L'Era delle "aspettative diminuite"

Oggi liquiderò il come sempre attesissimo rapporto occupazionale americano del BLS riportandovi papale papale l'illuminante commento del premio Nobel per l'economia Paul Krugman...e poco più.
In effetti non vale la pena spremermi ulteriormente le meningi (come nei mesi scorsi) per due ragioni
1- da 1 anno a questa parte la situazione occupazionale degli USA rimane sostanzialmente stabile...ovvero "fa cagare strutturalmente" senza sostanziali miglioramenti.
Pertanto rimangono applicabili i ragionamenti già fatti nel passato (vedi TAG BLS nel mio Blog)
E' solo finita la fase dei tagli selvaggi e si tracheggia ogni mese con piccoli miglioramenti non sostanziali.
2- il mio semaforo motivazionale rimane rosso....
In ogni caso, in un'Era delle Aspettative Diminuite, questo rapporto BLS di Ottobre è una leccornia da gustare con soddisfazione....
Anche se i posti di lavoro aggiunti oltre alle attese non sono molto di "peso"...
The job gains were concentrated in relatively few sectors: retailers added 27,900 positions, likely in preparation for the holiday season.
Temporary agencies added 34,900.
Restaurants and bars hired 24,400 people.
The construction industry added a small number of jobs, while the manufacturing sector shed 7,000 positions.
Factory employment has been roughly unchanged since May.
Meglio di niente.
Nota:interessante notare come il manifatturiero USA continui a correre (vedi ultimo ISM ben sopra le attese) senza avere alcun bisogno di assumere...anzi si permette pure di tagliare qualcosetta.
Evidentemente c'è qualcosa di strutturale...come ripeto da secoli.
Il Tasso di disoccupazione rimane al 9,6%, mentre quello esteso (compresi scoraggiati e sottoccupati) è al 17%.
So far this year, the economy has added 874,000 jobs and over a million in the private sector.
But that comes after the nation lost more than 8 million jobs in 2008 and 2009.
Insomma, se tutto va bene, ancora una decina di anni ed il recupero sarà completo...:-)
(senza considerare l'aumento della forza lavoro a causa dell'incremento demografico e dell'immigrazione)
Nota a margine: come ripeto da secoli, risulta sempre più evidente come il QE2 della FED sia stato fatto ad esclusivo vantaggio di Wallstreet, mentre Mainstreet non c'entra 'na sega (toscanismo).
Non a caso tra ieri ed oggi le azioni delle banche USA stanno correndo come treni.
Age Of Diminished Expectations
di Paul Krugman
So, we have a “strong” jobs report — with total employment still 7 1/2 million less than it was three years ago, we had job gains slightly higher than the number needed to keep up with population growth.
At this rate we’ll return to full employment around 2030 or so.
giovedì 14 ottobre 2010
Ma poi ce l'abbiamo la "retromarcia"?....

Beh...questa ve la devo proprio raccontare.
Sono mesi&mesi che ci smarronano con 'sto QE2 di qua e QE2 di là da parte della FED...
750 milioni di $
1 trilione di $
2 trilioni di $
od addirittura come suggerisce in nostro iper-super-coca-keynesiano Paul Krugman
8-10 trilioni di $!!! (sostanzialmente soldi stampati dal nulla, a debito)
Arma fine del mondo, e non ne parliamo più....
Non ci credete??? Ecco qua....
Krugman: We Need $8-10 Trillion Worth of Quantitative Easing
The interesting thing about this clip is that Paul Krugman is probably right: you need trillions of printed dollars to get the stimulative effect the Federal Reserve is looking for. Ambrose Evans Pritchard was talking about taking the Fed’s balance sheet to $5 trillion in June.
....Key members of the five-man Board are quietly mulling a fresh burst of asset purchases, if necessary by pushing the Fed’s balance sheet from $2.4 trillion (£1.6 trillion) to uncharted levels of $5 trillion.....
.....Paul Krugman talks about $8 – $10 trillion of Treasury buying.
I think the sum needed to provide the stimulus the Fed wants could be higher still. Krugman doesn’t think this will happen......
Mentre sotto i riflettori dei salotti televisivi è in atto questa mitica gara a chi la spara più QE-grossa....
e mentre Borse e coca-cow-boys gradiscono, cavalcano e ringraziano...
allo stesso tempo, nella penombra del suo ufficio, Bernanke pare un po' inquieto
e nella sua mente si materializzano amletiche questioni....
"Avrò pisciato troppo lungo con tutto 'sto QE e ZIRP"?
(i miei sostenitori attivi che hanno potuto leggere Ecco perchè il QE2 fallirà in modo plateale sanno cosa vogliono dire questi folkloristici acronimi....)
"Non è che avrò esagerato a creare così tante attese sul QE2?"
"Non è che The Bubble Master ovvero Greenspan dopo di ME verrà considerato solo un principiante....?"
"Après moi, le déluge???" (fissando con insistenza una chaise longue stile Luigi XV....)
Ebbene allora Bernanke tira su la cornetta ed ordina: "facciamo subito un bel TEST per vedere se la QE-RETROMARCIA funziona. Nel caso....saremo pronti, almeno spero...."
POMO, REPO, reverse-REPO...tutte cose assai tecniche e ben poco comprensibili per noi poveri mortali (me compreso) ma per i coca-cow-boys stanno funzionando benissimo.
Però, se uno riesce a rimanere con i piedi per terra, senza farsi troppo intontire da tutti questi bei nomignoli, eufemismi ed acronimi....i meccanismi di BASE risultano CHIARI: a Nonna Gina non sarebbero piaciuti, dunque non piacciono nemmeno a me....
In ogni caso è quantomeno "curioso" che si testi la QE-retromarcia proprio quando si sta per innestare (in teoria) la QE-5°....
Is Bernanke Already Getting Nervous About The Consequences of QEII?
The Fed performed a $260MM reverse repo test yesterday morning in order to “ensure that this tool will be ready if the Federal Open Market Committee decides it should be used.”
Of course, this is the Fed’s way of saying that they want to be on the ready when tighter monetary policy is necessary.
These little tests are just small scale ways of making sure that the QB’s arm is loose before he needs to go into the game.
The NY Fed explained clearly that these are merely tests and do not reflect any change in monetary policy....
......but it’s hard not to view this as Mr. Bernanke perhaps being a bit more concerned about inflation and unintended consequences than he leads on.
After all, you don’t tell the QB to warm up if you don’t even intend to use him.
Perhaps worse, however, this makes me wonder if Mr. Bernanke even understands the implications of the levers he is pulling. ....
Nota Tecnica, per chi ha tempo e voglia....

This tool can also be used to stabilize interest rates, and the Federal Reserve has used it to adjust the Federal funds rate to match the target rate.
Under a repurchase agreement ("RP" or "repo"), the Federal Reserve (Fed) buys U.S. Treasury securities, U.S. agency securities, or mortgage-backed securities from a primary dealer who agrees to buy them back, typically within one to seven days; a reverse repo is the opposite.
.........
lunedì 30 agosto 2010
Un venerdì "esemplare"

Venerdì scorso abbiamo assistito ad un'esemplare giornata borsistica ai tempi della Grande Crisi...
Le borse "ufficialmente" viaggiavano già in positivo a causa della revisione al ribasso del PIL USA (2° trimestre 2010) minore del previsto: da +2,4% a +1,6% contro le attese per un +1,3%/+1,4%. Sì...lo so: sembra surreale ma ormai questa è la nuova normalità...
A parte il fatto che il dato ormai è vecchio come il cuzzo e che tutti guardano al PIL del 3° trimestre, l'esaltazione inizialmente sarebbe derivata da un dato """migliore del previsto""" di uno +0,2% annualizzato...ovvero di un +0,05% rispetto al trimestre precedente. Uaoooo!
In realtà tutti stavano aspettando il discorsone a Jackson Hole del principale PUSHER di Toro Drogato, ovvero Ben Bernake Presidente della FED.
Nuova fornitura di cocaina oppure no?
In caso affermativo, in quale quantità? E "tagliata" in che modo?
Non a caso i coca-cow-boys pendevano dalle labbra di Ben....
Ed ecco un esemplare pattern della Borsa ai tempi della Grande Crisi,
nel quale come sempre i FONDAMENTALI Economici (deboli) non contano una mazza (almeno nel breve).
Inizialmente le parole di Ben non sono piaciute e dunque SBOOMMM in pochi minuti

Mentre in seguito le parole di Ben sono piaciute
e dunque BOOOM BOOOM BOOOM per il resto della seduta.

Superman-Bernanke ha promesso che farà "tutto il possibile" per sostenere l'economia americana.
Ed ha promesso "addirittura" MISURE NON CONVENZIONALI in caso di bisogna.
Nessuno ha capito esattamente di quali misure Bernanke stesse parlando (per averne un'idea vedi l'ottima disamina fatta dal blog Borsadiocchiaperti)
e nessuno si è fatto troppe domande su quanto possano essere realmente efficaci per L'ECONOMIA REALE.
Eccovi una dotta opinione in merito....
Japan’s Experience Suggests Quantitative Easing Helps Financial Institutions, Not Real Economy
Ma i coca-cow-boys sono fatti così: sono di bocca buona e non si fanno troppe domande per appicciare sul tasto buy.
Dell'economia reale chissenefrega!
LORO rappresentano proprio L'IPER-FINANZIARIZZAZIONE(-parassitaria) dell'economia reale ovvero una delle principali cause della Grande Crisi...
A LORO interessano solo gli effetti del QE sul "mondo virtuale" di Wall Street (che poi presenta il CONTO al mondo dell'economia reale...)
e le occasioni (più o meno fittizie) per rapide inversioni di sentiment: da very bearish a very bullish in 4 secondi netti....se le manovri bene ti fai dei gran soldoni. Punto e basta.
Attenzione però: tutti sanno che la droga provoca assuefazione e che sei costretto ad aumentare man mano le dosi, altrimenti l'efficacia man mano diminuisce insieme alla durata dello sballo....Vedremo questa volta quanto durerà.
Per un Toro solido e sano L'UNICA SOLUZIONE è una VERA RIPRESA basata su solidi ed equilibrati dati macro-economici. Sul medio-lungo non c'è Santo QE che tenga...
Ma questa è TUTTA UN'ALTRA STORIA. Ripeto: tutta un'altra storia.
Bernanke si è anche lanciato nella sua ennesima PREVISIONE, anche se negli ultimi 3 anni le ha cannate praticamente tutte, in particolare quelle DECISIVE...del tipo che la Crisi dei Subprime non avrebbe avuto ripercussioni sul solido sistema finanziario degli USA...:-)
Da non perdere la rassegna di "Bernanke Paperissima" messa insieme da Bimbo Alieno in Il Bluff di Ben: niente recessione
Ebbene dopo aver affermato che il rallentamento degli USA è maggiore di quanto avesse previsto,
Ben ha previsto che nel 2011 l'economia degli USA potrebbe anche accelerare...;-)
Vabbè io mi fido più di Robert Shiller, l'economista inventore del famoso indice sul prezzo delle case USA ed uno dei pochi ad aver previsto la Grande Crisi.
Ebbene Robert afferma brutalmente:
“DOUBLE DIP MAY BE IMMINENT”
....While Bernanke continues to deny the potential of an economic downturn and tries to convince the market that he can save the economy with his impotent monetary policy, reliable and trustworthy economists like Robert Shiller say the Fed is out of bullets and the risk of a double dip is “imminent”...
Se vogliamo invece andare oltre al tormentone del Double Dip (ovvero della ricaduta in una Recessione che realmente non è mai finita...) godiamoci la brillante opinione del solito Paul Krugman (premio Nobel per l'economia).
Paul afferma brutalmente come il rischio di double dip sia irrilevante: per uscire dall'abisso scavato dalla Grande Crisi e dall'abisso scavato dallo sputtanamento del Deficit Pubblico a vantaggio dei soliti noti....
gli USA DEVONO assolutamente CRESCERE A STECCA ben oltre al +2,5% all'anno
oppure saranno condannati comunque.
Parlare dunque di una crescita sotto la media ed anemica da +1% od addirittura di trimestri di nuovo in negativo
NON E' NEMMENO CONCEPIBILE...
Spesso non condivido le terapie consigliate da Krugman, ma quasi sempre condivido le DIAGNOSI.
This Is Not a Recovery
By PAUL KRUGMAN Published: August 26, 2010
....The important question is whether growth is fast enough to bring down sky-high unemployment.
We need about 2.5 percent growth just to keep unemployment from rising, and much faster growth to bring it significantly down.
Yet growth is currently running somewhere between 1 and 2 percent, with a good chance that it will slow even further in the months ahead.
Will the economy actually enter a double dip, with G.D.P. shrinking?
Who cares?
If unemployment rises for the rest of this year, which seems likely, it won’t matter whether the G.D.P. numbers are slightly positive or slightly negative..............
Crescere a stecca o morire: questa è l'unica soluzione imposta dalla Grande Crisi e dalla medicina scelta per curarla ovvero alzare la posta all'infinito, socializzando le perdite e spostando la risoluzione dei problemi sempre più in avanti.
P.S.
Stamattina è stato esemplare anche il pattern della Borsa Giapponese.
- Partenza a +1.6% per il classico "rimbalzo d'ordinanza" al traino di boom boom Wall Street (del resto il Nikkei era caracollato addirittura sotto i 9000 punti).
- Accelerazione mistica a +3,2% in orgasmica attesa dell'annuncio della BOJ, in riunione straordinaria per approvare nuovo Quantitative Easing soprattutto allo scopo di deprezzare lo yen.
- Decelerazione netta a +1,7% nel momento in cui la BOJ è uscita con un QE-annuncio deludente per i coca-cow-boys ed i coca-samurai...
The BoJ's Yen Easing Is A Flop
Ma dopo la Banca Centrale con il suo QE, oggi tocca al Governo con i suoi Stimoli...ed avanti così all'infinito, verso nuove "dimensioni" del Debito.
Ehhhh....queste sono le Borse di Stato ai tempi della Grande Crisi.
Ed in molti si ostinano a considerarle ancora un mitico leading indicator dell'economia reale e dei dati macro-economici....mah?
STEFANO BASSI
IL GRANDE BLUFF
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