lunedì 2 gennaio 2012

Manifatturiero Eurozona: Italia sempre più nell'abisso (feudale)...


Ecco gli aggiornamenti dei PMI Manifatturieri dell'Eurozona riferiti al mese di Dicembre.
Qua e là Piccoli miglioramenti ma rimaniamo sempre in CONTRAZIONE.

Come sempre l'Italia (3° economia dell'eurozona) annaspa e si contrae molto di più delle Economie paragonabili....
Inoltre nei trend negativi cominciamo sempre prima degli altri e ne usciamo sempre dopo gli altri....
Tutto sommato...non siamo nemmeno poi troppo lontani dal livello a 42 pt. della disastrata Grecia....;-)
Italia: manifattura si contrae a dicembre per quinto mese consecutivo ...L'indice Pmi Markit/ADACI è salito a 44,3 in dicembre da 44,0 di novembre, superando le attese, che convergevano su una mediana di 43,8, ma restando ampliamente sotto la soglia 50 che separa la contrazione della crescita. ...
E come sempre il leading indicator dei Nuovi Ordini rimane molto depresso e non promette recuperi miracolosi...almeno per i prossimi mesi
...i nuovi ordini hanno confermato per il settimo mese consecutivo una severa contrazione, sebbene il sotto-indice degli ordini sia salito a 39,9 da 39,4....
Insomma, in base a vari indicatori continuiamo ad rimanere in piena RECESSIONE....con buona pace del nostro Debitone Pubblico a 1.900 miliardi e del nostro debito/PIL ormai al 125% circa
Secondo le stime di Confindustria, il 2012 potrebbe chiudersi con una contrazione del Pil dell'1,6%, mentre la previsione del governo si attesta a -0,4%.
E con dati del Genere la vulgata comune nazional-complottista-populista continua a dare il 99% della colpa alla fantomatica speculazione della finanza straniera (mentre le sue colpe sono al massimo del 30%-40%).
Del resto, con dati del genere, l'occasione è ghiotta ed anche mia Nonna garibaldina andrebbe short sull'Italia...;-)
Anche se nel breve, per chi vuol divertirsi a tradare,...ci potrebbero essere buone possibilità di un rimbalzo sull'Italia: vedi Cobraf.

Al di là dei brutti&cattivi che ci vogliono male....
la spiegazione primaria invece è molto più semplice: nella peggiore Crisi dal 1929 molti nodi stanno venendo al pettine e si stanno presentando molti conti da pagare.
Quello italiano è un conto più salato ed urgente di altri
sia perchè non abbiamo fatto un cazzo per 20 anni ed anzi abbiamo ulteriormente amplificato i nostri gravi difetti e le nostre gravi debolezze strutturali
sia perchè, con l'euro così concepito, ci siamo ficcati in una bella trappola e non possiamo nemmeno più attingere a strumenti monetari tampone....
Se poi aggiungiamo l'aggravante del nostro Sistema Feudale, corporativo e non-meritocratico...l'avvitamento verso il basso subisce delle notevoli accelerazioni come questa:
Ecco la stangata: pedaggi autostrade +3,51%, tariffa della luce +4,9% e del gas +2,7%. Benzina al nuovo RECORD: 1,724 al litro
...Le stangate delle tariffe arrivano mentre il Codacons comunica i dati di uno studio effettuato sui consumi degli italiani negli ultimi 10 anni: da quando c’è stato il passaggio dalla lira all’euro, da gennaio 2002 a gennaio 2012, la perdita del potere d’acquisto per il ceto medio è stato del 39,7%, e una famiglia media ha subito un taglio, per aumento dei prezzi, rincari delle tariffe, manovre economiche, caro-affitti, caro-carburanti, di circa 10.850 euro.
....E mentre ieri l‘Eni ha decretato un ulteriore aumento della benzina, superando il livello raggiunto dal leader del mercato e toccando un nuovo record storico a 1,724 euro al litro

Ed il Mito virtuoso degli Italiani Popolo di Risparmiatori che controbilanciano il Debitone Pubblico (mentre i cattivoni stranieri sarebbero in mutande sia sul debito privato che su quello pubblico...) diventa sempre più evanescente: infatti il contesto di bassa crescita, combinato con l'altissimo debito pubblico e con le spremute feudali&corporative che determinano una pessima re-distribuzione delle risorse e dei capitali produttivi (traduzione = furti continuati a danno di molti per il vantaggio dei pochi della Casta) rappresentano una portentosa CURA DIMAGRANTE dei nostri Risparmi.
Dunque anche "l'alto livello di Risparmio Privato", ovvero l'ultima barriera italiana contro il Default,diventa sempre più sottile...
a meno che uno non lo differenzi e non lo de-localizzi anche all'estero in modo saggio ed oculato.
Crisi: italiani da formiche a cicale (per necessita') d'Europa (outline)
(ASCA) - Roma, 31 dic - Gli italiani non sono piu' le formiche d'Europa del risparmio ma stanno diventando cicale, anche se per necessita' e non per scelta.
La crisi morde risparmi e potere d'acquisto mentre aumentano le spese non comprimibili. .....
Nel secondo trimestre dell'anno il tasso di risparmio delle famiglie italiane e' sceso al minimo storico dell'11,3% con una contrazione dello 0,4% sui tre mesi precedenti e dell'1,2% rispetto a un anno fa.

Un tasso di risparmio dell'11,3% e' esattamente la meta' rispetto al 22,66% del 1996, che collocava gli italiani al primo posto in Europa, 4 punti in piu' dei francesi, 6 in piu' dei tedeschi e oltre il doppio la propensione al risparmio degli inglesi.
....La flessione del tasso di risparmio e' conseguenza della contrazione del potere d'acquisto.
Sempre nel secondo trimestre dell'anno in corso il potere di acquisto delle famiglie italiane e' diminuito dello 0,3% rispetto al secondo trimestre del 2010 e dello 0,2% rispetto al trimestre precedente.

Il reddito disponibile e' infatti aumentato del 2,3% rispetto al 2010 (dello 0,5% rispetto al trimestre precedente) a fronte di una spesa per consumi aumentata del 3,7% (+0,9% rispetto al trimestre precedente).
Anche sul potere d'acquisto gli italiani da tempo perdono terreno.
Tra i paesi euro la media del potere d'acquisto e' 108, per l'Italia e' 100, inferiore anche agli spagnoli, ben al di sotto del 128 dei tedeschi e lontanissimo dal 283 dei residenti in Lussemburgo.

Naturalmente anche la prima e la seconda economia dell'eurozona annaspano
ma molto meno dell'Italia.
Germania: indice Pmi manifatturiero a dicembre a 48,4 punti, meglio delle attese
L'indice Pmi manifatturiero tedesco a dicembre (lettura finale) ha mostrato un lieve progresso a 48,4 punti rispetto al dato precedente e al consensus fermi entrambi a 48,1 punti.

Francia: indice Pmi manifatturiero sale a 48,9 punti a dicembre
In rialzo l'indice Pmi manifatturiero francese.
A dicembre risulta in progresso a quota 48,9 punti, meglio della lettura flash che era stata di 48,7 punti. Si tratta dei massimi a 4 mesi.
A novembre l'indice risultava pari a 47,3 punti.

Da una parte infatti paesi come la Germania (indice Pmi pari a 48,4), la Francia (48,9) e l'Austria (49), piuttosto che l'Olanda (46,2) registrano una contrazione modesta;
dall'altra paesi come l'Italia (44,3 punti), la Spagna (43,7) e la Grecia (42), complice anche il varo di manovre correttive fortemente procicliche, stanno già sperimentando una frenata decisamente superiore.
Tutti i paesi, tuttavia, hanno registrato una marcata contrazione dei nuovi ordini, il che fa temere che dopo la crisi del credito anche la recessione economica finirà con l'assumere tratti decisamente sistemici e non resterà confinata ai “periferici” del Sud Europa.
Insomma è tutto il PMI Manifatturiero dell'Eurozona che continua ad annaspare (anche se in lieve miglioramento)
ma come sempre l'Italia annaspa di più, prima e più a lungo....
pagando il grave scotto del suo Feudalesimo, della sua mala politica e della sua mala amministrazione.
Ue market mover: indice Pmi manifatturiero a 46,9 punti a dicembre
In rialzo l'indice Pmi manifatturiero dell'eurozona.
A dicembre risulta a quota 46,9 punti, in linea con la lettura flash.
A novembre l'indice risultava pari a 46,4 punti.


European Economy Contracts For Fifth Month In A Row, More Pain Ahead
The released December manufacturing PMIs were as follows:
  • Italy: 44.3 vs 44.0 previously, exp. 43.8
  • France: 48.8 vs 47.3 previously, exp. 48.7
  • Germany: 48.4 vs 47.9 previously, exp. 48.1
  • Greece: 42.0 vs 40.9, nobody cared about expectations as the economy is total freefall

The worst news, as Reuters reports below, is that New Orders are dropping at a faster pace than output cut, meaning the contraction is back end loaded and more deterioration is imminent.

But first visually, Europe's Industrial Production is still lagging the slowdown in manufacturing.


Beh...consoliamoci almeno con una buona notizia:
se continua così....almeno lo SPREAD BTP-Bonos potrebbe ridursi sensibilmente
non tanto perchè migliorerà il BTP italiano
quanto piuttosto perchè potrebbe peggiorare il Bonos Spagnolo...
Spain Releases Another Stunner: Deficit Could Be Greater Than 8% Of GDP