sabato 19 settembre 2009

Sbatti la disoccupazione in prima pagina


Mi rendo conto che sbattere il "mostro-disoccupazione" in prima pagina fa notizia, fa sensazione, ancor più quando tocca nuovi record.

Mettere poi la disoccupazione implicitamente a confronto con l'orgia rialzista delle borse, con gli utili miliardari delle banche tenute in piedi dagli aiuti di stato, con i continui proclami-spot "la recessione è finita, il peggio è passato", con gli utili meglio delle attese delle multinazionali, con i report trionfal-Buy degli analisti, con la speculazione su tutti gli assets del mondo contemporaneamente...etc etc
Beh... fare questo implicito confronto è indegno, strumentale, fuori moda, terroristico, inesatto, fuorviante, pessimistico, catastrofista, disfattista, demagogico, populista, radical-chic, deamicisiano, buonista, idealista, salesiano, catto-comunista, sindacalista, frustrante e da frustrati, da volpe-e-l'uva-acerba etc etc etc
Ma guarda un po' io lo faccio lo stesso! Tiè....

Sì sì lo sappiamo: la disoccupazione è un indicatore ritardato (lagging) che recupera dopo (sempre dopo...), come dice Brunetta è un indicatore "viscoso"...appiccicoso...scomodo...
E' un normale/necessario effetto collaterale che prima o poi si riassorbe...col tempo...con calma...

Ma comunque è importante visualizzare il COSTO UMANO, usando questa terribile terminologia che considera la vita/morte degli uomini come un "costo": non a caso si usa in economia ma si usa anche in guerra (il classico calcolo costi/benefici di Von Clausewitz)...ripeto non a caso...
E non mi sforzo nemmeno a cercare una definizione alternativa e più umana perchè va benissimo così: rende meglio l'idea.

Aggiungo però che molti economisti ed analisti considerano la disoccupazione nelle grandi recessioni come un leading indicator, ovvero un indicatore che anticipa le tendenze future (per es. consumi, incagliamento crediti e mutui, fallimenti banche ed aziende etc)
Ed il perchè è semplice: il crollo di occupazione è talmente rapido, imponente e traumatico che non è più un semplice effetto collaterale della recessione (che poi si riassorbe con la ripresa del ciclo), ma diventa un causa primaria di avvitamento della recessione stessa...

Siamo nel caso A (viscoso) o nel caso B (lubrificato)?....;)

Come scrivevo una settimana fa vi ricordo che
...Sempre grazie al Recovery Viagra Act di Obama (800 miliardi) sarebbero stati "salvati" (e non "creati" come dicono le grancasse...c'è una bella differenza) 1 milione di posti di lavoro, altrimenti il tasso di disoccupazione sarebbe stato al 10,6% invece che al 9,7%.
Ricordiamo che questo è il tasso applicato al campione più ristretto della forza lavoro che cerca un impiego tutti i giorni 24 ore su 24 senza nemmeno fermarsi per andare in bagno...(filtro U3).
Se invece applichiamo il più realistico filtro U6 che considera anche la forza lavoro che qualche volta va al bagno...il tasso di disoccupazione sarebbe al 16,8% e senza stimoli di Obama sarebbe circa al 19% (!).
vedi Disoccupazione USA: filtro U3 e filtro U6...

P.S. : Devo ancora parlarvi dello "scenario" di Sudamericanizzazione delle economie avanzate dove ipotizzo che questo livello di disoccupazione diventerà endemico e si riassorbirà solo parzialmente.
La Grande Crisi ha permesso a "Lorsignori" di imprimere "un rapido balzo" ad una tendenza in atto che sarebbe durata un decennio, e sarà difficile tornare indietro del tutto.
Prometto che alla prima occasione ne parleremo più a fondo.

Buona consultazione di Tabelle, Grafici, Grafici interattivi.

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See the full interactive graphic

Tabella del WSJ

Tasso di disoccupazione U3 in agosto al 9,7%
Tasso di disoccupazione U6 in agosto al 16,8%
27 stati degli USA mostrano incremento
7 stati rimangono invariati
16 stati mostrano miglioramenti rispetto al mese prima ma potrebbe essere un fenomeno passeggero (lo dice il WSJ)
14 stati sono sopra al 10%
Su base annuale tutti e 50 gli Stati ed il distretto federale di Columbia hanno incrementato il livello di disoccupazione
Il Michigan Schizza al 15,2% (patria dell'industria automobilistica made in USA)
California, Nevada, and Rhode Island toccano nuovi record

State Aug. 2009 Rate Aug. 2008 Rate Change from year earlier
Alabama 10.4% 5.2% +5.2
Alaska 8.3% 6.7% +1.6
Arizona 9.1% 5.9% +3.2
Arkansas 7.1% 5.1% +2
California 12.2% 7.6% +4.6
Colorado 7.3% 4.9% +2.4
Connecticut 8.1% 6.1% +2
Delaware 8.1% 5.1% +3
District of Columbia 11.1% 7.2% +3.9
Florida 10.7% 6.5% +4.2
Georgia 10.2% 6.4% +3.8
Hawaii 7.2% 4.2% +3
Idaho 8.9% 5.2% +3.7
Illinois 10% 6.7% +3.3
Indiana 9.9% 6% +3.9
Iowa 6.8% 4.2% +2.6
Kansas 7.1% 4.4% +2.7
Kentucky 11.1% 6.7% +4.4
Louisiana 7.8% 4.8% +3
Maine 8.6% 5.4% +3.2
Maryland 7.2% 4.5% +2.7
Massachusetts 9.1% 5.4% +3.7
Michigan 15.2% 8.6% +6.6
Minnesota 8% 5.4% +2.6
Mississippi 9.5% 7.3% +2.2
Missouri 9.5% 6.2% +3.3
Montana 6.6% 4.6% +2
Nebraska 5% 3.3% +1.7
Nevada 13.2% 7% +6.2
New Hampshire 6.9% 3.9% +3
New Jersey 9.7% 5.7% +4
New Mexico 7.5% 4.3% +3.2
New York 9% 5.7% +3.3
North Carolina 10.8% 6.6% +4.2
North Dakota 4.3% 3.3% +1
Ohio 10.8% 6.7% +4.1
Oklahoma 6.8% 3.9% +2.9
Oregon 12.2% 6.5% +5.7
Pennsylvania 8.6% 5.5% +3.1
Rhode Island 12.8% 8.3% +4.5
South Carolina 11.5% 7.3% +4.2
South Dakota 4.9% 3.1% +1.8
Tennessee 10.8% 6.6% +4.2
Texas 8% 5% +3
Utah 6% 3.4% +2.6
Vermont 6.8% 4.7% +2.1
Virginia 6.5% 4.1% +2.4
Washington 9.2% 5.4% +3.8
West Virginia 9% 4.2% +4.8
Wisconsin 8.8% 4.7% +4.1
Wyoming 6.6% 3.4% +3.2
Puerto Rico 15.1% 12% +3.1
Source: Bureau of Labor Statistics


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