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giovedì 31 maggio 2012

Ramazzata sul Chicago PMI: che gli USA stiano per tornare sul Pianeta Terra?....

Chi legge regolarmente questo Blog
sa come io stia aspettando da un po' di tempo gli USA al varco...:-)
Infatti i Dati Macro d'oltreoceano sono fin troppo pimpanti...mostrando da un po' di mesi a questa parte un decoupling prodigioso...un po' TROPPO prodigioso...
come se gli USA stessero su Marte
e non sulla Terra...nella quale la maggior parte delle principali economie
o stanno rallentando in modo netto oppure stanno andando direttamente a scatafascio....
Non perdere i miei POST
- La "Magia" del'ISM Manifatturiero made in USA. E' ufficiale: gli americani sono extraterrestri....
- Ad Aprile sul Pianeta Terra s'inchiodano i PMI Manifatturieri (USA a parte of course...)

Gli USA hanno sicuramente qualche numero in più (relativamente&provvisoriamente parlando...)
che per ora permette loro di galleggiare meglio nel mare di m.... generalizzato:
- hanno delle multinazionali super-cazzute e ben posizionate globalmente, che hanno sfruttato al meglio la Grande Crisi per tagliare i costi (leggi anche "personale") e per intercettare al meglio gli Utili
- hanno una FED che, se necessario, in un amen decide di stampare tutto il necessario...fottendosene dei possibili effetti collaterali e/o cercando di scaricarli sul resto del mondo
- hanno un Governo Federale che in un amen ti decide stimoli all'economia da 800 miliardi, fottendosene che il debito Pubblico USA ormai è schizzato sopra ai 15.000 miliardi di $...in continua crescita insieme al rapporto Debito/PIL ormai sopra al 100%
- sono diventati un safe haven dopato&provvisorio, insieme al loro dollaro....infatti di questi tempi è già tanto se trovi un porto provvisorio che ti offra un po' più di tempo...anche se sei perfettamente consapevole che NON è un porto sicuro...ma ti turi il naso ed incroci le dita.

Addirittura le mitiche Cina, India e Brasile sono in affanno...
Freschi di giornata ecco ulteriori segnali negativi dal Pianeta Terra....
India, frena il Pil: solo +5,3% da inizio 2012
Il Brasile taglia i tassi all'8,5%, minimo storico
...Centrale del Brasile ha tagliato i suoi tassi d'interesse di 50 punti base, dal 9% all'8,5%. Si tratta di un minimo storico. La misura era stata attesa dagli economisti...
e vedi il mio post sulla Cina:
Il soft Landing della Cina è sempre più hard...
Tanto che anche i Guru affermano:
Il Guru Marc Faber ha lo 0% di dubbi....Si va verso una Recessione Globale
Ma gli USA NO!
Continuano a fare finta di nulla ed a mostrare al Mondo
dati macro non eclatanti ma comunque in piena salute...
Almeno fino ad oggi...
La Ramazzata è arrivata nientepopodimeno che dal distretto più "marziano" degli USA trapiantati su Marte....:-)
L'area di Chicago.......

mercoledì 9 maggio 2012

Assolutamente da non perdere il PUNTO politico-economico di Oscar

Assolutamente DA NON PERDERE l'illuminante PUNTO della situazione politico-economica
by Oscar Giannino

L'analisi è assolutamente impeccabile, al di là che uno possa condivedere oppure no le sue soluzioni iper-liberiste.

L’economia in ginocchio, la fan-ta-sti-ca sberla dalle urne
Il primo turno delle amministrative italiane mi ha reso assolutamente felice. Ripeto as-so-lu-ta-men-te.
Anche se i numeri economici da cui nasce mi rendono preoccupato e triste. 

Non capire che cosa esprimano quei numeri, e dunque restare stupiti dalle urne, è il segno che i vecchi partiti sono dei cadaveri.
Dei tanti pensosi commenti preoccupati dell’antipolitica e del successo dei grillini, come di chi lo nega si chiami Napolitano o Ferrara, me ne rido e penso sia giusto farlo.
Sarò urticante per i signori dei partiti attuali, ma chi mi legge qua credo non se ne stupisca, perché da moltissimo tempo ho spiegato come vedessi finito  il vecchio centrodestra come il vecchio centrosinistra.
Questa tornata amministrativa lo dichiara ufficialmente.
La Seconda Repubblica è finita. Finalmente, dico io.
Il motivo è francamente tanto oggettivo che sta nelle vite di noi tutti, qualunque sia il partito che in passato abbiamo votato o non votato.

Sta nel fatto che gli italiani negli ultimi sei mesi sono stati dolorosamente costretti – dopo aver tenacemente tenuto gli occhi chiusi per troppi anni facendosi convincere da politici irresponsabili – ad aprire gli occhi sulla realtà.
Dopo aver tremato per sei mesi all’idea, dal giugno a novembre 2011, l’Italia potesse essere lei con la sua esplosione il detonatore dell’euro, oggi gli italiani si avviano a una perdita del Pil procapite del 2% e un calo dei consumi reali procapite del 3%, dopo anni di consumi zero seguiti all’altra botta del 2008-2009.
Siamo a 22 punti di produzione industriale in meno rispetto ai picchi di metà 2007.
Gli investimenti scendono dalla bassa media 2001-2007, pari a 21% di Pil ogni anno, verso quota 18% in questo 2012.
La disoccupazione torna a due cifre, come all’inizio del 2001 prima del pacchetto Treu, ma con la differenza che oggi coi contratti atipici ci siamo giocati una generazione.
La pressione fiscale sale di 5 punti di Pil rispetto a un decennio fa, e non è al 45% come dicono le statistiche ufficiali ma al 54% detraendo dal Pil ufficiale l’Italia in nero che le tasse non le paga, mentre la spesa pubblica sul Pil legale è al 60%.

A differenza del 2008-2009 quando la crisi colpì duramente le imprese che esportavano, oggi a essere in ginocchio,............

lunedì 30 aprile 2012

Una tonnellata di Dati Macro Americani si stanno indebolendo

Aggiornamento di mercoledì 2 Maggio ore 8.45
Aggiungiamo un po' di contesto Manifatturiero...
alla magia dell'ISM Manifatturiero Americano che ieri ha stupito tutti...
L'UK ha deluso di brutto:
UK's PMI fell to 50.5 from 51.9 a month ago.  This missed economists' forecast calling for 51.5.  New orders came in particularly weak
La Corea ha avuto un crolletto nelle esportazioni
South Korea's exports fell 4.7 percent versus the 1.0 percent increase economists were expecting
L'Eurozona, come ben sappiamo, è ormai in negativo/recessione (i neo-keynesiani dicono che sia per colpa dell'austerity...). Vedi il pessimo dato manifatturiero di Aprile (50 è la parità tra contrazione ed espansione)
Flash Eurozone Manufacturing PMI at 46.0 (47.7 in March) -  34-month low
Ed anche l'inarrestabile Cina è da parecchio tempo che sta arrancando nel suo PMI manifatturiero: siamo al 6° mese consecutivo di contrazione....
Cina, Hsbc: nuova contrazione Pmi manifattura aprile
L'indagine congiunturale Pmi sul manifatturiero cinese a cura di Hsbc mostra una nuova contrazione su base mensile, la sesta consecutiva. In Aprile l'indice si posiziona a 49,3 dai 48,3 di Marzo. (Nota: secondo il suo ciclo produttivo annuale normalmente la Cina fa il suo top manifatturiero proprio ad aprile-maggio...)
Infine ecco il crolletto di Taiwan....fresco fresco.... 


Aggiornamento di martedì 1 Maggio ore 17
La Barzelletta del Giorno....
Come potete vedere più avanti in questo post, negli USA quasi tutti gli Indici Manifatturieri Regionali hanno deluso e rallentato di brutto...
Ma oggi ci ha pensato l'ISM a fare la magia...facendo uscire un dato nazionale manifatturiero che ha sbriciolato al RIALZO le attese
US ISM Manufacturing (Apr) M/M 54.8 vs. Exp. 53.0 (Prev. 53.4), highest since June 2011
Evidentemente l'ISM Manifatturiero Nazionale NON si basa sulla somma dei dati manifatturieri regionali....Chissà allora su cosa si basa...;-)
Che sia magia o che sia illusionismo....le Borse USA stanno festeggiando alla grande, anche se il manifatturiero americano ormai pesa solo per l'11,9% del PIL made in USA (anno 2009)....
vedi nel mio Blog: F.I.RE Economy
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La maggior parte dei Dati Macro made in USA degli ultimi due mesi
sono usciti peggiori delle attese
Già potrebbe bastare la delusione generalizzata che hanno riservato gli indicatori manifatturieri americani...
ovvero proprio quelli che avevano illuminato questa Ripresa Americana post-Grande-Crisi,
una ripresa piena di contraddizioni, sbilanciata, pompata, abnorme, jobless, incompleta e fuori dagli schemi del passato...
 MANUFACTURING INDICES TURN SHARPLY LOWER….
Here’s a round-up of some of the recent manufacturing surveys in the USA. 
On the whole they’ve been much weaker than expected:

  • Dallas Fed Business Activity Index: -3.4, down from 10.8 last month.
  • Kansas City Manufacturing Index: 3, down from 9 last month.
  • Richmond Fed Index: 14, up from 7 last month.
  • NY Empire State Index: 6.56, down from 20.21 last month.
  • Philly Fed Survey: 8.5, down from 12.5 last month.
  • Chicago PMI: 56.2, down from 62.2 last month (minimi da 29 mesi)
Interestingly, the consensus is calling for a flat ISM report despite broad weakness in recent regional reports. 
Last month’s ISM report came in at 53.4 and the consensus is calling for 53 tomorrow. If the regional surveys are telling us anything it’s likely that there’s downside risk in tomorrow’s report. 
And if so, we’ll likely get more chatter about QE3 in June….
Ma anche molti altri Dati Macro made in USA hanno deluso
e stanno mostrano netti segnali di rallentamento:
ha aperto le danze la mega-delusione sul rapporto occupazionale del BLS del 6 aprile scorso (riferito alla situazione di marzo)
NFP Big Miss: 120K, Expectations 205K, Unemployment 8.2%, "Not In Labor Force" At New All Time High
poi la ramazzata dei beni durevoli.....................

martedì 20 marzo 2012

Italia: sgobbi per 100 e ti lasciano 30 (e con quel 30 non ci campi...)


Nel mio recente Post ITALIA: Pressione "fiscale" al 75%, la più alta della Galassia
ho sommato alla pressione fiscale propriamente detta alcuni elementi "non ortodossi"...
ma assolutamente rilevanti per le nostre tasche: il risultato è stato una "pressione totale" del "75%", se hai la sfortuna di vivere e lavorare in Italia....
Con amarezza concludevo:
Facendo un bilancio, nella maggior parte dei casi non vale nemmeno più la pena d'iniziare un'attività in Italia, non vale nemmeno più la pena di LAVORARE in Italia....

Ebbene...
pur sparando un già altissimo 75%...sono stato ancora fin troppo ottimista...
Infatti Chicago Blog ha pubblicato un post thriller sulla Pressione Fiscale italiana:
in modo molto efficace si procede per successive sottrazioni
partendo da un gruzzoletto tipo, guadagnato ogni anno col sudore della fronte.
Chicago Blog però procede in modo esclusivamente ORTODOSSO e conteggia solo elementi propri della pressione fiscale....
E sapete a quanto arriva? (senza conteggiare multe o balzelli occulti come ho fatto io...)
Fatto 100 il tuo guadagno iniziale (annuale) si arriva ad un -70%!


Se questa pressione fiscale al 70% calcolata da Chicago Blog
dovesse essere ampliata
nel mio concetto di pressione totale (aggiungendo multe, balzelli occulti etc....)
immaginate Voi a quale percentuale si arriverebbe....
(inoltre sta per caderci sulla testa la nuova strong-IMU sulla casa e la foolish-IVA al 23%...)
Per la maggioranza degli italiani significherebbe
ANDARE SOTTO, ANDARE IN PERDITA
TRADUCO: se dei tuoi sudati 100 "scellini" lo sceriffo di Nottingham non ti lascia che 30 "lenticchie"...
come fai poi a sopravvivere non solo in maniera decente ma addirittura a fare fronte alle tue basilari spese quotidiane?

Ed i conti tornano alla perfezione:
- moltissimi italiani non ce la fanno più ad arrivare a fine mese..........

mercoledì 1 febbraio 2012

Ultimi Dati USA: mumble mumble...


Dopo tre mesi di magico DECOUPLING 'mericano con dati macro regolarmente sopra alle attese
e con una notevole nonchalance nei confronti dello sfascio Europeo e del rallentamento degli Emergenti
ieri la batteria Dati made in USA ha mostrato qualche piccola crepa...

Vedi l'indice settimanale dei consumi Redbook: ecco il mio commento su twitter
effetto sgonfiamento fisiologico post-natalizio o consumi USA che tornano sulla Terra?
US Redbook (Jan 27) W/W -1.8% (Prev. -1.6%)
Vedi la revisione al ribasso dell'ISM manifatturiero di Dicembre:
ISM Manufacturing Activity Index (Dec) Revised to 53.1 from Prev. 53.9
US Data
- New Orders (Dec) Revised to 54.8 from Prev. 57.6
- Employment (Dec) Revised to 54.8 from Prev. 55.1
Vedi l'indice Chicago PMI che ha deluso le attese pur rimanendo saldamente in fase espansiva.....

sabato 2 luglio 2011

Corporazioni Medioevali


Come succede dalla notte dei tempi...
in ogni Finanziaria Italiana (di qualunque colore....)
come per magia svaniscono dalla bozza Proposte di Legge che potrebbero veramente FARE LA DIFFERENZA...
Ecco perchè da 30 anni a questa parte si discute dei Problemi Strutturali dell'Italia (sempre gli stessi...): semplicemente perchè interviene regolarmente il cancellino magico a far sparire le Riforme "scomode" di un certo rilievo...
Invece sono immuni al cancellino magico le spremiture dei soliti noti, le raschiature di barile, gli aggiustamenti di piccolo cabotaggio ed anche qualche emerita minchiata...della quale poi paghiamo le conseguenze per lungo tempo...

Anche l'ultima Finanziaria non ha fatto eccezione.
Ecco un significativo esempio di cancellino magico riportato da Chicago Blog
Abolire gli ordini professionali: se non ora quando?


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martedì 7 giugno 2011

Il Capoccia della Fed di Chicago taglia le PIL-Previsioni USA

Il Blog è in versione ridotta fino a quando il semaforo motivazionale non diventerà giallo.

Non bastavano le too-big-to-fail a tagliare le previsioni di crescita del PIL USA...
vedi Iniziano i tagli (anche) sulle stime del PIL USA 2° trimestre
Adesso pure il capoccia della FED di Chicago si mette a lavorare di forbici
anche se per adesso ci va giù delicato con le forbicine da ricamo....
Taglietti o non taglietti, rimangono in ogni caso previsioni di una sontuosa positività.
W la FED!
Fed’s Evans Shaves Growth Forecasts
Charles Evans, president of the Federal Reserve Bank of Chicago, is marking down his growth forecasts for 2011 and 2012, but says he isn’t prepared to call for new Fed actions to support the economy.
In an interview with The Wall Street Journal, Mr. Evans said he now expects the economy to grow by 3% to 3.25% in 2011 and 3.5% and 3.75% in 2012, compared to the 4% growth rate he was expecting before a recent string of disappointing economic data.

lunedì 28 febbraio 2011

Il Circo Barnum prova a ripartire


Si dice che Gheddafi non controlli più le installazioni petrolifere della Libia:
4:11pm Moammar Gaddafi no longer controls the majority of his country's oil and gas installations, according to the European Union's energy commissioner. Gunter Oettinger, speaking after a regular meeting of EU energy minister, said: There is reason to believe that the majority of the oil and gas fields are no longer under Gaddafi's control."
Le Borse ringraziano perchè sono le installazioni petrolifere che contano...il resto è solo "colore"....
Buy the Diiippp, come sempre da 24 mesi a questa parte....

Del resto i Sauditi si erano già "generosamente" offerti di rimpiazzare il petrolio mancante, anche se non sarebbe stato facile realizzare la banfata...ma ai mercati per ora tanto basta:
Jim Rogers: Don't Believe The Saudis, They Don't Have The Oil They're Talking About
Insomma tutto il Circo Barnum si sta già fiondando a tappare la falla petrolifera che ha spaventato i mercati per ben 4 sedute....
vedi nel mio BLOG: Armatevi di una lente....
E mentre solo qualche giorno fa tutte le case d'affari facevano conti&conticini su quanto avrebbe SOTTRATTO al PIL il prezzo del Petrolio sopra ai 100$
oggi tutte le case d'affari si affannano a fare conti&conticini su quanto il Petrolio sopra ai 100$ NON SOTTRARREBBE al PIL.....
Il vento cambia e le vele dell'economia finanziarizzata vanno velocemente regolate di conseguenza....altrimenti il vento della speculazione non viene intercettato....

Intanto il Chicago PMI (manifatturiero) schizza ALLE STELLE come non mai anche se l'occupazione....vabbè lasciamo stare...;-)
28.2.11/15:45 Us market mover: 71,2 punti per il Pmi di febbraio, sopra le attese
....scendono invece le intenzioni di assumere nuovo personale. Per il momento dunque il rafforzamento del ciclo non si accompagna a una robusta creazione di posti di lavoro, il sottoindice del lavoro e' sceso infatti da 64,1 a 59,8 punti.

Chicago PMI Comes At Highest Since 1988, Surging Input Prices Blamed On "TOO MANY FRICKEN SPECULATORS" [sic]
Anche se "si narra" che l'economia USA sia in BOOM nella maggioranza dei settori (all'appello mancano solo housing, small business ed occupazione...)
...guarda un po'....la FED sarebbe comunque pronta al QE3
ovvero stampare $ all'infinito in caso di bisogna per pompare L'INFLAZIONE....
QE3: mai dire mai....
Bullard Says "Never Say Never" To QE3
- BULLARD SAYS 'NEVER SAY NEVER' REGARDING POSSIBILITY OF QE3
- BULLARD SAYS INFLATION EXPECTATIONS ARE HIGHER, A SUCCESS OF QE

- BULLARD SEES OPTION OF BUYING BONDS MORE GRADUALLY INTO 3RD QTR

- BULLARD SAYS INFLATION WILL PROBABLY ACCELERATE
INVECE....SOLO un paio di giorni dopo la sparata di Bullard...un altro "parruccone" della FED ha la FACCIA DI BRONZO per banfare che l'INFLAZIONE si potrà stoppare a mo' di paparino che non permette alla figlia adolescente di uscire di casa.....!!!
STANNO MENTENDO IN MODO SPUDORATO SULLE NOSTRE CAPOCCE.
Fucilazione? Impiccagione? Garrota?
Scegliete voi....
Fed: Dudley, il Fomc non permetterà all´inflazione di ripartire

Come dicevo
il Circo Barnum che vuole portare l'S&P500 a 2000 punti sta provando a ripartire ad ogni costo...ed ha buone probabilità di riuscirci.
Che sia lunedì non è un caso: senza il classico Rally del primo giorno della settimana alcune statistiche calcolano che l'S&p500 starebbe a 900-1000 punti...e senza il classico "tirone" degli ultimi 30 minuti....indovinate a quanto starebbe l'Indice....;-)

La mia innocente domanda è UNA SOLA:
ma VOI...in prima persona...scommettereste i VOSTRI RISPARMI
ADESSO in delle Borse che hanno già raddoppiato....
senza nemmeno ASPETTARE un paio di settimane...
aspettando che alcune ferali incognite si chiariscano meglio?
VOI CON I VOSTRI RISPARMI IN PRIMA PERSONA VI FIONDERESTE A COMPRARE IN QUESTO MODO UN PO' TUTTO IL MERCATO AZIONARIO?
ADESSO?
SENZA ASPETTARE NEMMENO UN MINUTO DI PIU'????
Datevi la risposta da soli e poi riflette su PERCHE', CHI, COME, DOVE E QUANDO SI MUOVONO LE BORSE...:-)

L'unico che abbia parlato chiaro in merito è stato il mitico Marc Faber...anche se ormai l'atmosfera è tale....che CHI dice questo cose viene considerato un pazzo ed uno sfigato.
Tipico nelle fasi ascendenti delle BOLLE che sono ben poco democratiche nei confronti del DISSENSO....:-)
Marc Faber: "I Think We Are All Doomed" (Io penso che siamo tutti condannati)
The future of the Ponzi and capital markets...
"I think we are all doomed.
I think what will happen is that we are in the midst of a kind of a crack-up boom that is not sustainable, that eventually the economy will deteriorate, that there will be more money-printing, and then you have inflation, and a poor economy, an extreme form of stagflation, and, eventually, in that situation, countries go to war, and, as a whole, derivatives, the market, and everything will collapse, and like a computer when it crashes, you will have to reboot it."

....In other words, they are going to print so much money that the S&P could be at, perhaps, 2000, but in real terms, it could be down below the lows of March 6, 2009.
Maybe in gold terms, we could one day reach a ratio of Dow Jones to gold of 1-to-1, as we were in 1980. ................

martedì 1 febbraio 2011

Indici PMI Manifatturieri: alla ricerca dell'equilibrio ideale


Ai primi segnali di ripresa dall'abisso della Grande Crisi si tifava affinchè gli Indici PMI manifatturieri recuperassero il più possibile per tornare quanto prima in territorio di espansione (sopra i 50 punti) e per poi rimanerci belli pimpanti.

Adesso invece l'aria sta cambiando: il livello assoluto degli indici manifatturieri non è più la misura very cool ma si guarda soprattutto ai Prices Paid ovvero al termometro dell'Inflazione.
Infatti un Indice Manifatturierio (per es. l'ISM Manifatturiero Nazionale USA oppure i regionali Chicago PMI, NY Empire Index, Philly Fed etc) può anche uscire a livelli assai elevati ma, essendo la media di vari sotto-indici, bisogna andare a valutare i pesi relativi: se i prices paid la fanno da leone nell'alzare il livello totale dell'Indice, allora c'è ben poco di cui esaltarsi...
Perchè puoi anche vendere un milione di frullini ma, se i margini vengono mangiati dall'inflazione, allora la potenza di fuoco diventa meno importante rispetto agli elementi qualitativi.

Per esempio ieri l'indice Chicago PMI se n'è uscito con uno stellare 68,8 ma non ha esaltato più di tanto le Borse USA perchè preoccupavano i prices paid schizzati ad 81,7 ovvero si guardava soprattutto al rischio super-inflazione.
Normalmente, con un elevato aumento dei prices paid, rischiano di crollare i margini e gli utili delle società quotate ovvero l'unica cosa alla quale guardino realmente le Borse...
Infatti l'aumento dei costi dovuto all'inflazione (in particolare delle materie prime) non è del tutto scaricabile sugli output prices ovvero sul solito utente finale, altrimenti ti crollano i consumi.
Chicago PMI Points to Heating Economy / Input Prices
















Adesso dunque si tifa per dei PMI manifatturieri che non mostrino solo "i muscoli" ma anche una certa grazia....alla ricerca del punto di equilibrio ideale tra Crescita ed Inflazione, soprattutto nei paesi "Emersi" ad inflazione very hot.
Vedi dunque il caso di oggi del PMI manifatturiero Cinese, con le due solite rilevazioni.
- Quella statale in Gennaio ha corretto dai 55,2 di due mesi fa ai 52,9 (il minimo da 5 mesi): in molti hanno iniziato a dedurne che il tightening del governo cinese stia funzionando, che l'inflazione stia rallentando e che l'economia stia evitando di surriscaldarsi, pur mantenendo un ottimo livello di produttività manifatturiera.
I più sgamati però hanno malignato che il PMI redatto da "fonti governative" avrebbe taroccato l'inflazione abbassandola...
- Infatti la rilevazione privata del PMI Cinese di Gennaio tenuta da HSBC non si è spostata di una virgola rispetto a Dicembre ed è rimasta a quota 54,5, bella solida e tosta...insieme alla sua pericolosa inflazione very hot.

Ma tanto....come dice Geithner, il segretario al Debito USA....opppsss volevo dire al Tesoro USA...,"l'inflazione non è un grande rischio per l'economia" ...
Ed infatti tutti gli operatori di Borsa la stanno tenendo continuamente NEL MIRINO, al centro delle loro strategie d'investimento e delle loro analisi macro-economiche: troppo onore per un dato irrilevante che non metterebbe a rischio le Economie....

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venerdì 1 ottobre 2010

Ma a chi cappero vendono tutta 'sta roba?

Aggiornamento delle 11.44
Invece in Italia....
...In Italia l´indice Pmi manifatturiero di settembre è sceso a 52,6 punti dai 52,8 punti dello scorso mese....
Ma anche UK e Germania rallentano.
Che siano i primi effetti della Guerra delle Valute? ;-)
Economic Report: U.K. manufacturing growth slowest in 10 months
German Manufacturing Growth Has Slowed To An 11-Month Low

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Buone notizie dalla Cina: l'Indice PMI manifatturiero di Settembre è migliorato ben oltre le attese rispetto al mese di agosto
...L'indice Pmi manifatturiero in Cina è salito a settembre a 53,8 punti dai precedenti 51,7.
Il dato è superiore alle stime degli analisti ferme a 52,5 punti....
...L'indice parallelo pubblicato da HSBC due giorni fa è salito a settembre ai massimi di cinque mesi, a 52,9 da 51,9 di agosto....
E' un'inversione di tendenza rilevante perchè in Luglio il PMI cinese era sceso ad un pelo dai 50 ovvero dal confine tra espansione e contrazione, a coronamento di un rallentamento durato "ben" tre mesi (maggio-giugno-luglio).
Addirittura secondo un'altra fonte di rilevamento (HSBC-Markit) l'indice manifatturiero cinese di Luglio era tornato in contrazione.
Vedi nel mio BLOG Cina: Settore Manifatturiero torna in CONTRAZIONE
Poi ad Agosto il PMI cinese aveva recuperato un pochetto, mentre a settembre rieccolo qui bello pimpante.
Insomma....in Cina si continuano a produrre a tutto spiano beni di consumo anche se sorge spontanea una domanda: a chi cappero vendono tutta 'sta roba?

Infatti i consumi nei principali mercati di riferimento della Cina (ovvero le economie avanzate) si sono ridotti sensibilmente a causa della Grande Crisi.
Vedi per esempio stamattina la Krande Cermania
Germania, vendite dettaglio agosto -0,2% mese, +2,2% anno
venerdì, 1 ottobre 2010

Le vendite al dettaglio reali tedesche hanno registrato ad agosto una flessione dello 0,2% su mese e un aumento del 2,2% su anno, ben al di sotto del consensus Reuters che vedeva invece un rialzo su mese dello 0,4% e su anno del 3,5%.

I dati in via preliminare sono stati resi noti dall'ufficio federale di statistica tedesco.

In luglio le vendite avevano visto un -0,4% su mese e su anno un +1,2%.
Un discorso simile ovvero di consumi deboli, ampiamente inferiori ai livelli pre-crisi e tornati recentemente in contraction-mode, vale un po' per tutte le economie "avanzate", Stati Uniti compresi....
Tra parentesi l'Export della Krande Cermania è quasi tornato ai livelli pre-crisi...dunque ri-sorge spontanea la domanda: a chi cappero vendono tutta 'sta roba?

E se consideriamo il Chicago PMI di ieri risalito ad un pimpantissimo livello di 60,4 con i news orders schizzati a 61,4...
ri-ri-sorge spontanea la domanda: a chi cappero vendono tutta 'sta roba?

Fermo restando che il mitico RE-STOCKING* che ha trainato il manifatturiero negli ultimi trimestri sarebbe sostanzialmente agli sgoccioli.
* ripristino delle scorte dopo i drammatici tagli del periodo "abissale" della Grande Crisi

Mica c'entrerà qualcosa questo "strano teorema" di un pazzo Blogger?...
Ci stanno sostituendo (od almeno ci stanno provando...)
Riflettiamoci su...;-)

giovedì 30 settembre 2010

Buone notizie da Chicago etc etc etc

Aggiornamento di Venerdì 1 Ottobre
Ieri non avevo avuto tempo di guardare i sotto-indici del Chicago PMI: indovinate un po' qual'è l'unico indicatore che è sceso (pur rimanendo in campo espansivo)?
Naturalmente l'occupazione...
Employment index declined to 53.4 from 55.5 in August.
Schizzano i new orders (leading indicator) da 55 a 61,4
Schizza l'indice nel suo insieme da 56,7 a 60,4....
Ma tutto questo fervore manifatturiero lo si tiene in piedi senza un gran bisogno di assumere....;-)
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Mentre gli indicatori manifatturieri delle aree di New York, Philadelphia, Dallas e Richmond avevano ampiamente deluso le attese, rimanendo in alcuni casi "perfino" in territorio negativo
l'indicatore Chicago PMI non ha deluso anzi ha stupito (è il termine giusto...): dai 56,7 del mese precedente doveva scendicchiare a 56 ed invece eccolo super-pimpante a 60,4.
Questa sorpresa positiva calma un po' le ansie per il prossimo ISM nazionale manifatturiero che tutti si stavano aspettando assai debole.

Il manifatturiero in USA farà anche scena nei mass-media e farà anche presa sull'immaginario collettivo, ma "pare" che ormai pesi ben poco sul PIL 'mericano (10-11%)....
Il testimone ormai è passato alla DE-LOCALIZZAZIONE ed alla mitica FINANZA che ha finanziarizzato l'economia, scoprendo il moto perpetuo...ovvero fare SOLDI CON I SOLDI...ma solo per POCHI PRESCELTI (ed a spese di TUTTI gli altri...)

e fermo restando che la satanica GS aveva previsto
Goldman: The ISM Manufacturing Index Will Collapse By 2011


Se poi a questa buona notizia da Chicago aggiungiamo altre chicche macro-economiche fresche fresche made in USA
come i sussidi di disoccupazione settimanali scesi di "ben" 5.000 unità più delle attese (a 453.000 rispetto ai 458.000 attesi)...ohhhhhh
oppure una "sfolgorante" revisione finale del PIL USA del 2° trimestre 2010, che invece di salire ad un ritmo annualizzato dell'1,6% sarebbe salito dell'1,7% ovvero rispetto al trimestre precedente parliamo di un imponente +0,025% rispetto al previsto....
Vi ricordo che nel 1° trimestre 2010 il PIL USA era salito di un 3,7% annualizzato: dunque mi sembra d'intravvedere un certo qual rallentamento....alla faccia di tutto l'ambaradan di stimoli&debito messi in campo (vedi la colonna del mio Blog in alto a destra)
Ebbene di fronte a tali dati macro "sfolgoranti"....possiamo capire come i mass-media abbiano trovato l'abbrivio per coniare euforici titoloni che parlano addirittura di "carrellata di dati macro positivi dagli USA"
e possiamo capire come mai Toro Drogato trovi altra polverina per sgaloppare...
(perlomeno questa è una polverina tagliata un po' meglio di quella dell'attesa di un QE2...)

Però a questo punto mi chiedo: in un contesto di Ripresa USA "solida e continua" piena di notizie positive (come le chiamano i mass-media)...a che cosa cavolo potrebbero servire altri 3.000 miliardi di QE2 da parte della FED??...
Quindi a rigore di "LOGICA", se come diceva ieri il WSJ: "Le Borse recuperano sui dati macro-deboli. Aumentano le speranze per un QE2 della FED..."
allora oggi le Borse dovrebbero SCENDERE perchè sono usciti dati macro "forti"...o no? :-)

Vabbè, a parte le facili barzellette sugli schizzati comportamenti di Toro Drogato....
dal punto di vista Macro la mia sensazione è che una ricaduta in Recessione degli USA (Double-Dip) sia sempre più improbabile rispetto all'eventualità di un pronunciato rallentamento seguito da un prolungato sguazzamento nella palude....
Ma attendo ancora il mese di ottobre per sbilanciarmi maggiormente.
Fermo restando che la "strana Ripresa" è quella che ormai ben conosciamo: tecnica, jobless, sulle spalle dei debiti pubblici e di una sudamericanizzazione delle economie avanzate.
Insomma Ripresa Tecnica in un contesto di Recessione Umana.

venerdì 30 luglio 2010

Oggi ce n'è per tutti i gusti


Un po' di pensieri in libertà senza troppo rileggere...

Oggi alle 14.30 finalmente arriva 'sto benedetto PIL USA del 2° trimestre 2010: tutti lo attendono con orgasmo pronti a trovare qualche scusa per le classiche coca-cow-boys-speculations (su o giù) o per capire l'intensità del "rallentamento"
ma tanto ormai è roba vecchia, che dovrebbe essere già scontata dalle Borse....
Però probabilmente non è scontata del tutto visto l'altissimo grado d'incertezza che regna sovrano ed i movimenti drogati dell'azionario che hanno caratterizzato gli ultimi 20 giorni (soprattutto sui bancari).
Per il rallentamento/double-dip conta soprattutto da luglio in poi e contano gli indicatori leading e non lagging.
Al massimo Giugno (che è stato molto debole) potrebbe in futuro rivelarsi il primo mese del trend-frenata.
Sarebbe interessante estrapolare proprio Giugno dal dato del PIL USA ma non credo che ci sia un modo affidabile. Ci lavorerò su lo stesso.
Nota: a me la recente accelerazione della UE continua ad apparirmi soprattutto come una sfasaura temporale rispetto al rallentamento agli USA, per esempio un ritardo nel re-stocking e NON il risultato di politiche economiche più efficaci....ma staremo a vedere nei prossimi mesi.
Gli USA statisticamente ci hanno sempre anticipato: il discorso vale soprattutto per l'Italia e per tutti gli oohhhhh aaahhhh quando un dato macro italiano è positivo rispetto all'abisso nel quale siamo caduti l'anno scorso....

Mi assale invece qualche dubbio sulla Germania, che essendo un Esportatore della "Madonna" (termine tecnico...), potrebbe essere una delle Nazioni più attrezzate per intercettare il famoso turnover verso i NUOVI Consumatori...(almeno nel breve).
vedi La UE (crucchi in testa) invece di rallentare...accelera

Alle 15.45 il Chicago PMI, utile per intercettare le prossime tendenze del manifatturiero USA (che sta rallentando notevolmente per fine-restocking).
In ogni caso si tratta "solo" delle opinioni dei direttori d'acquisto ed a me ultimamente le aziende mi sono sembrate un po' troppo bullish nei loro outlook...
Del resto storicamente lo sono sempre state ...anche prima del collasso della Grande Crisi....ovvero quando camminavano a due passi dal ciglio di un burrone mentre guardavano la Luna lontano lontano....
Tra parentesi bisogna superare una certa INERZIA prima che un direttore d'acquisti dichiari candidamente che le prospettive sono grigie o nere...ovvero bisogna già essere in Recessione secca o quasi.

Alle ore 16 arriva il nostro caro Indice di Fiducia Michigan, che finalmente nell'ultima stima di luglio SI E' CONNESSO CON LA REALTA' crollando di brutto...
E' la revisione finale che non dovrebbe cambiare più di tanto nè dovrebbe essere un game changer.
Tanto lo sappiamo che Ormai del consumatore americano non gliene frega più un cazzo a nessuno (o quasi)....
Sarebbe da monitorare maggiormente la Fiducia che so io...del Brasile la cui Borsa sale imperterrita da 9 sedute di fila!
O di altri Bengodi del genere....
Intendo Bengodi per un mini-20% della popolazione locale naturalmente...e per gli investitori esteri che non si siano fatti inkiappettare...;-)

Sullo SFONDO o sulla RIBALTA (scegliete voi...) di tutti questi dati macro made in USA
rimane quello che NOI già sappiamo da Secoli per 13.000.000.000.000 di buone ragioni....
e che il FMI ha scoperto solo ora :-)
Managing debt key challenge for US economy: IMF
The International Monetary Fund says an economic recovery is 'underway' in the United States, but the country’s ability to manage its growing public debt has become a major challenge.

Stefano Bassi
Il Grande Bluff

martedì 23 marzo 2010

Il Super-Mega-Indice "Chicago Fed National Activity Index" mette la retromarcia


Il Chicago Fed National Activity Index (CFNAI) è un DATONE Macro un po' ignorato dai mass-media.
E' un Super-Mega-Indice che considera ben 85 indicatori nazionali americani e poi fa una media.

La miriade d'indicatori viene raggruppata in 4 macro-categorie
The CFNAI is a weighted average of 85 indicators of national economic activity collected into 4 overall categories of
- “production and income”,
- “employment, unemployment and income”,
- “personal consumption and housing”
- “sales, orders and inventories”
Non vengono solo considerati gli UTILI delle società quotate in Borsa ;-)...ma anche tutta una serie di Indicatori che danno una misura del livello di benessere della popolazione. Ci siamo capiti...vero? ;-)

Insomma è una vera e propria "summa" che fornisce il "polso" dell'economia USA in tutte le sue sfaccettature.
Ebbene secondo le indicazioni fornite ieri questo Super-Mega-Indice è SCESO in modo sensibile: da -0,04 di gennaio a -0,64 in febbraio, indicando il rallentamento ed il peggioramento in vari settori dell'economia USA.

lunedì 28 dicembre 2009

Il "Manometro"


Nelle Borse di tutto il Mondo è appena andato in scena il rally pre-natalizio.
Oggi invece è iniziato il rally di fine anno, al quale seguirà il rally della Befana e poi quello dei "giorni della Merla" ...etc etc etc
Sono Rally iper-annunciati che si auto-avverano: molti li vogliono e MOLTI NE HANNO BISOGNO.
Sono rally che si sviluppano su volumi "ectoplasmatici".
Sono rally quasi del tutto auto-referenziali: impermeabili alle pessime notizie ed iper-infiammabili alle buone notizie.
Sono rally perfettamente coordinati e globalizzati su tutti i mercati del mondo (quasi per magia...).
Insomma sono Rally che, in un'atmosfera rarefatta e vacanziera, mettono a NUDO il GIOCO che è in atto da mesi nelle Borse Mondiali.
Chi pratica il Trading fa benissimo a sfruttarli ed a cavalcarli.
Questo BLOG però non è mirato al trading: ho fatto questo cappello introduttivo solo perchè il discorso che segue rischiava di sembrare un po' troppo SURREALE...anche se in effetti è perfettamente logico e consequenziale.

Come ripeto da tempo le Borse di Stato per ora salgono quasi esclusivamente sulle "PIL-protesi" una tantum a spese dei debiti pubblici, in applicazione del keynesianesimo più sfrenato e socialistoide (vedi un paio di esempi qualunque: numero 1 e numero 2).
Infatti "camminare sulle proprie gambe e senza stampelle" rimane tuttoggi una pura utopia: persino una "locomotiva" come la Cina, stando alle ultime dichiarazioni, non è minimamente intezionata a diminuire il "pompaggio statale" dell'economia.
- Gli Stati, dopo aver tamponato il sistema bancario con una marea di denaro dei contribuenti, fanno a gara a chi stimola di più l'economia con piani faraonici che dopano i vari settori considerati "strategici" ed allo stesso tempo fanno peggiorare il rapporto debito/PIL del +50%/+100% in pochi mesi...
Persino Craxi nei mitici anni '80 ebbe bisogno di almeno 4 anni per inaugurare la china discendente del debito pubblico italiano....
- Le Banche Centrali hanno messo in campo le politiche monetarie più espansive della Storia dell'Uomo: con tassi a zero a tempo indeterminato, riacquisto di titoli di stato, stampa di denaro dal nulla, enormi iniezioni di liquidità gratis, tecniche intensive per rendere i mutui artificiosamente regalati etc etc

Tutte queste misure statali si stanno scontrando CON LE TENDENZE NATURALI dell'economia, dei consumi, del credito etc che andrebbero in tutt'altra direzione: si sta cercando di forzare la mano ai NATURALI PROCESSI DI AGGIUSTAMENTO socio-economici e finanziari.
E l'uomo, animale rapace per eccellenza, ne sta approfittando alla grande..semprechè si trovi nella posizione giusta per approfittarne, un po' come succedeva alla burocrazia d'apparato dei tempi dell'URSS....;)

La SCOMMESSA è ardita quanto pericolosa: stuprare la NATURA e pensare che si possano guidare tendenze socio-economiche iper-complesse con un semplice dualismo pompo/smetto di pompare e con la scelta del timing/dose da somministrare.
Il tutto a spese di un pesante sfondamento dei debiti pubblici che in teoria verranno corretti nel tempo grazie all'innesco di una Ripresa consistente/continuativa e grazie ad una futura (molto futura) politica di tagli e risparmi pubblici....dopo aver scialato tutto lo scialabile.
Nemmeno Hari Seldon con la sua Psicostoria era stato così determinista e dirigista: nelle sue previsioni sul futuro dell'Impero Galattico aveva comunque messo in conto il clinamen, l'imprevisto.
Ma Seldon, nella fantasia di Asimov, era uno scienziato imparziale, guidato solo dalle sue teorie...e non dalle lobbies, dalla pagnotta e dal mantenimento dello status quo e dei privilegi acquisiti.
La SCOMMESSA infatti è fallace e non-imparziale: una strategia di mantenimento del sistema grazie alla SOCIALIZZAZZIONE delle perdite a vantaggio di pochi, viene presentata come imprescindibile ed a vantaggio di tutti.

Vabbè...bando alle masturbazioni mentali e passiamo alle preoccupazioni dei "non-del-tutto-integrati integralisti-keynesiani"...come il premio Nobel per l'economia Paul Krugman (insieme al suo "compare" Stigliz)
Il nostro Paul considera lo sbracamento del debito pubblico come un trascurabile effetto collaterale anzi come un qualcosa di eccitante e stimolante...
Dunque Krugman è molto preoccupato non tanto dallo sbracamento dei 12.100.000.000.000 miliardi del tetto di spesa pubblica USA aumentati di recente a 12.400.000.000.000...ma è preoccupato piuttosto dal fatto che i driver una tantum della crescita (stimoli statali e re-stocking) si stiano rapidamente esaurendo e che svaniranno dopo il primo semestre 2010.
Il rischio dunque è che la Ripresa metta la marcia indietro trasformandosi in una seconda gamba a "W" della Recessione (un po' meno del 50% di possibilità secondo il buon Paul).
Infatti come diceva il grande Vecchio della FED Paul Volcker: There's No Growth Other Than What The Fed's Pouring Into The Economy (Non c'è altra crescita oltre a quella che la FED sta riversando nell'economia).
Ebbene...è necessario pensare quanto prima ad un secondo mega-piano di stimolo marca "Obama" perchè il primo da 800 miliardi di dollari si sta esaurendo...
Bisogna dunque imitare l'esempio del Giappone che ha varato un nuovo piano di stimoli per contrastare l'esaurimento di quelli precedenti: la borsa Giapponese in un amen è passata dai 9100 punti ai 10.600 punti...una vera e propria manna per i "soliti noti".

Krugman: 'Reasonably High Chance' Economy Will Contract Next Year (VIDEO)

Ed ancora vi consiglio di leggere (in inglese) questa istruttiva Krugman-disamina di come funziona e di come si distribuisce nel tempo un super-piano di stimolo socialista-keynesiano, con tabella annessa....
Stimulus timing









.
E sapete cosa ho scoperto proprio mentre scrivevo questo articolo...solo DOPO aver citato spontaneamente la Psicostoria di Asimov????:D
Ho scoperto che Paul Krugman si è avvicinato all'economia proprio grazie alla sua passione per la Psicostoria di Hari Seldon! Quale migliore conferma per il determinismo "fantascientifico" della scuola keynesiana? :D
...According to Krugman, his interest in economics began with Isaac Asimov's Foundation novels, in which the social scientists of the future use "psychohistory" to attempt to save civilization. Since "psychohistory" in Asimov's sense of the word does not exist, Krugman turned to economics, which he considered the next best thing...

Nel frattempo i "libertari" seguaci di Von Mises e della scuola "austriaca" ed i seguaci della scuola liberista di Chicago a larghi giri volteggiano come "avvoltoi" sull'attuale trionfo dell'assistenzialismo keynesiano a spese del debito pubblico...in attesa della loro "revanche" dall'alto dei loro"sacri pilastri di saggezza":
- Non c'è modo di evitare il collasso finale di un boom indotto da un'espansione creditizia.
La scelta è solo se la crisi debba avvenire prima come risultato dell'abbandono volontario di un'ulteriore espansione del debito o più tardi con la totale catastrofe del sistema monetario
coinvolto" (Von Mises)
- ....la superiorità del libero mercato rispetto alla pianificazione economica statale.
Sosteneva l'impossibilità in regime socialista di calcolare il complesso economico, teoria poi ripresa da un allievo di Mises, Friedrich von Hayek, il quale sosteneva, come già faceva a suo tempo Mises, l'inevitabile crollo dell'Unione Sovietica proprio per questo motivo.

Certo che, al di là delle scelte di campo, a me spaventa sommamente una filosofia che pensa di gestire le iper-complesse tendenze socio-economiche globali manovrando millimetricamente un MANOMETRO.
Anche perchè tale MANOMETRO è assai pretestuoso e TARATO sulle lobbies dominanti.;)

In ogni caso, anche essendo "keynesiani & ottimisti", il cammino della Ripresa post-Crollo rimane ancora molto lungo come fa notare il solito Krugman nel suo "L'Era delle Aspettative diminuite" (Age of diminished expectations)
...Sorry, But 3.5% Growth Is Not A "Surge"....

krugman graph 12/28/09

“Economy poised for surge as most accurate economist see U.S.” reads the Bloomberg headline. So it’s a major disappointment to read what Bloomberg considers a “surge”: 3.5 percent growth in 2010.
Um, that’s really subpar for recoveries, let alone recoveries from deep slumps:...........

O come ben spiegano su Chicago Blog riferendosi alla situazione italiana nell'articolo I livelli della crisi:
...Misurato in termini di trimestri persi, cioè di quanto indietro nel tempo sono tornati i livelli della produzione, la maggiore gravità della situazione italiana risulta evidente: i 12 e 13 trimestri di Francia e Germania si confrontano con i quasi 100 dell’Italia....
...Nello specifico, e rimandando il lettore alle tavole 1 e 2 del paper, il livello di produzione industriale italiana è tornato al secondo trimestre 1986, quello tedesco al quarto trimestre 1999, quello francese al primo trimestre 1994.
Come si nota, quello italiano è un autentico crack, che conferma (se mai ce ne fosse stato bisogno) che affermare che il nostro paese ha navigato in questa crisi meglio dei nostri concorrenti è una fallacia assoluta.

Dal lato più generale del Pil, l’Italia in questa crisi è tornata indietro di 34 trimestri, contro i 13 e 12 rispettivamente di Germania e Francia
.
Naturalmente la notizia è rimasta sepolta nella cronaca natalizia, e forse è meglio così, visto quanto è inquietante.

....Uno degli errori più comuni commessi dalla stampa e dai commentatori politici è quello di considerare solo le variazioni di una grandezza, non i suoi livelli. In tal modo l’analisi finisce col perdere profondità prospettica. Sono ancora e sempre troppo pochi quelli che riescono a realizzare che, quando una grandezza perde il 50 per cento, necessiterà di una ripresa del 100 per cento solo per tornare al
livello di partenza. Non sorridete, in questo paese abbiamo un disperato bisogno di partire dalle nozioni di base.....

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martedì 27 ottobre 2009

Yes, no more bailouts, no more bailouts!



Chicago, 26 ottobre 2009
Mentre si stava recando alla Convention annuale dell'American Bankers Association (una sorta di ABI in salsa americana), la capa della FDIC Sheila Bair ha avuto la sfiga di incrociare la massa dei contestatori ivi appositamente convenuti in occasione del Chicago Showdown...(vedi il mio articolo Anche gli Americani nel loro piccolo s'incazz.....)

Prima di andare all'appuntamento con i suoi "amichetti" delle Banche, Sheila ha deciso di fare un po' di P.R. con i cittadini americani inkazzati mettendo in piedi un bel discorsetto con toni piatti da telescrivente... a parte un paio di applauditissimi "picchi" populisti.

picco n° 1: Sheila dice di aver fortemente caldeggiato la creazione dell'agenzia per la protezione dei consumatori in campo finanziario: carte di credito, mutui etc
...Bisogna difendere i poveri cittadini americani dalle inkiappettate del truffaldino sistema finanziario che prepara contratti scritti in piccolo, col succo di limone ed in aramaico antico....incomprensibili insomma per la maggioranza del "poppolo" analfabeta e sprovveduto.

Bair said she "strongly supports" the creation of a consumer financial protection agency, which would shield Americans from confusing credit card and mortgage offers. Bair also expressed regret that existing regulations hadn't done more to prevent the crisis.
Here's Bair: "In looking at indecipherable credit card statements and documents, mortgages you can't understand and APRs from payday loans and high overdraft fees, I don't see how anyone can say we've done a good job protecting consumers from financial services."

APPLAUSI, FISCHI ED URLETTI DI APPROVAZIONE


picco n° 2:
Esaltata dall'approvazione della folla, Sheila cala l'asso di bastoni e rincara la dose.
...E' ora di mettere fine alla dottrina del too-big-too-fail...Ebbene sì: basta con i salvataggi a spese dei contribuenti, basta con i salvataggi!

Bair also added, "It's time to put an end to the 'too big to fail' doctrine... Yes, no more bailouts, no more bailouts!"

APPLAUSI, FISCHI ED URLETTI DI APPROVAZIONE - DI MAGGIORE INTENSITA'
OVAZIONE FINALE CON HOLA

Subito dopo l'elegante quanto austera "Sheila di ferro" si è defilata per raggiungere la convention dei suoi amichetti Banchieri....
Purtroppo non mi è pervenuto il discorso che avrà tenuto alla Convention....
Un confronto tra le due arringhe sarebbe stato mooooolto interessante.

Come si suol dire... "dare un colpo al cerchio ed uno alla botte".
Del resto il crescente malcontento dei cittadini americani va tenuto sotto controllo non solo facendo salire le borse ma anche promettendo qualche bella "pulizia": tanto promettere non costa nulla....;)

Vedi anche il mio articolo Come le mosche...(e siamo a 106): Sheila Bair (FDIC) tranquillizza gli americani con un video-messaggio
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