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venerdì 12 maggio 2017

#NOHOPEFORTHISITALY = Multati esercenti con il logo sullo zerbino: è pubblicità...

Ecco il Mantra Italopiteco più diffuso&più surreale = TUTTA COLPA DELL'ECCESSO DI NEOLIBERISMO... ;-)
Ed infatti...ecco qui...
"Lo zerbino con il logo del negozio è una pubblicità e quindi bisogna pagare l’imposta pubblicitaria. Succede a Modena dove il Comune sta inviando agli esercenti delle cartelle esattoriali relative agli zerbini d’ingresso..."
MA VAFFANCULO!
Caxxo di Paese di Dissociati dalla Realtà!
Che si merita in pieno il Declino Strutturale che sta vivendo...
#NOHOPEFORTHISITALY

Ma analizziamo un attimo meglio l'episodio ALLUCINANTE
(che però in FallitaGlia è semplicemente LOGICO)
e poi ne tratterremo delle CONCLUSIONI NUOVE
oltre alle solite lamentele virtuali inutili...
Notare le parti evidenziate in rosso.
Multati gli esercenti con il logo sullo zerbino: è pubblicità
11 maggio 2017
Lo zerbino con il logo del negozio è una pubblicità e quindi bisogna pagare l’imposta pubblicitaria. Succede a Modena dove il Comune sta inviando agli esercenti delle cartelle esattoriali relative agli zerbini d’ingresso.
Secondo Confesercenti Modena molti operatori del centro hanno ricevuto dall’Ica, la società che per conto del Comune riscuote le imposte legate alla pubblicità, cartelle da saldare quanto prima, relative a forme pubblicitarie non dichiarate o non regolamentari.
Tra quelle non dichiarate c’è anche quella relativa al nome dell’attività apposto sugli zerbini: secondo l’Ica sarebbe una forma pubblicitaria.
«Non volevamo crederci - spiega Mauro Salvatori, presidente Confesercenti Area di Modena - ma è tutto vero. Con questa imposta sullo zerbino siamo in pieno clima da tassa sul macinato di ottocentesca memoria».
La Confesercenti locale auspica «la rapida eliminazione di quella che, a tutti gli effetti, risulta una gabella del 21esimo secolo: ingiusta, ridicola e bizzarra.
Per contro è forte invece la preoccupazione e non da oggi - continua Salvatori - sulle modalità di accertamento da parte di Ica delle presunte irregolarità».
Prima di tutto la Confesercenti si scandalizza per "una Gabella del 21esimo secolo"
in un Paese Feudale che è PIENO DI GABELLE DI TUTTI I TIPI, persino sull'ombra delle insegne....e vabbè... si vede che anche loro sono un po' dissociati dalla realtà ;-)

Ma la cosa da notare piuttosto è ..............................

sabato 8 febbraio 2014

Eravamo 4 amici al Bar che volevano tassare (ulteriormente) gli Smartphone...

Come vi dicevo...a parte qualche tenue sfumatura M5S...
il Quadro Strutturale di questa Italia Feudale, Corporativa ed in mano alla Casta
è SENZA SPERANZA
ergo chi può deve andarsene...

Ecco l'ultimo caso allucinante ed allucinogeno...
La SIAE  (Società italiana autori editori), con presidente nientepopodimeno che Gino Paoli,
dopo una serata con 4 amici al Bar (di Portofino...),
accorgendosi che non avevavo più i soldi per pagare il conto...
si sono inventati la "rivalutazione" (anche da +500%) dell'equo compenso degli autori.

A tutti gli effetti si configura come una NUOVA e PESANTE TASSA
che, se verrà approvata, colpirà tutti gli strumenti high tech che abbiano una memoria d'archiviazione...
E non sono proprio noccioline...........