giovedì 30 aprile 2009

Segnali di ripresa: Indice Chicago PMI


Questo BLOG s'intitola "La Grande Crisi", però il suo scopo non è solo analizzare i fattori negativi ma anche intravedere e sottolineare i primi (timidi) segnali positivi....di possibile uscita dalla crisi.
LIndice Chicago PMI uscito oggi francamente è molto positivo.
L'impressione è che la cura da cavallo messa in campo dalla FED e dal Governo USA stia avendo i primi effetti: molto difficile prevedere se tali effetti saranno duraturi o se invece stiamo assistendo ad un rimbalzo effimero di alcuni indicatori economici che potrebbe portare solo ad un'effimera ripresa (vedi Terapia Intensiva e barlumi di speranza...).
Il rischio è che la cura da cavallo provochi gravi effetti collaterali, per esempio altre super-Bolle Speculative...che poi esploderanno con gravi danni per noi tutti.
Ma ormai ci siamo abituati visto che sono 10 anni che andiamo avanti a Bolle/esplosioni di Bolle/Bolle/esplosioni di Bolle...Ci sono addirittura delle teorie in merito che sostengono che l'economia ormai può procedere solo a Bolle...Un modo pericoloso di procedere che genera molti danni e molta insicurezza. Ma visto che qualcuno ci mette sempre una pezza, impossibile che la mentalità cambi: si continua a giocare d'azzardo finchè non salta il banco.

Monitoriamo assiduamente i dati e cerchiamo di vederci più chiaro.
Da sottolineare che l'indice Chigago PMI mensile è molto volatile, più affidabile il trimestrale.
L'indice dei direttori d'acquisto dell'area di Chicago inoltre è un indicatore d'opinione e di fiducia, che fornisce solo una tendenza, per di più limitata ad una singola regione industriale, seppure importante.
Distinguo a parte...con dati così... per forza che le borse continuano a trovare benzina per salire.

USA: INDICE CHICAGO PMI IN RIALZO A QUOTA 40.1
di WSI
Accelerazione nel settore manifatturiero. Il dato e’ migliore delle attese. Il consensus del mercato era per un progresso a 35 punti. Nel mese di aprile l'indice che misura l'attivita' manifatturiera nell'area di Chicago e' salito a quota 40.1 dai precedenti 31.4 punti di marzo.
Lo ha comunicato la Purchasing Management Association di Chicago, l'associazione dei manager responsabili degli ordini di acquisto del settore manifatturiero.
Il dato si e' rivelato superiore alle attese degli economisti, che erano per un incremento a 35 punti.
Ricordiamo che un valore superiore ai 50 punti indica un’espansione dell'attivita' manifatturiera, mentre un valore inferiore ai 50 punti indica una contrazione.

Per capire meglio che cosa significa questo indice vedi
http://www.borsainside.com/indicatori/chicagopmi.shtm


Fondamentale sarà monitorare attentamente i prossimi mesi: questo BLOG sarà pronto a cogliere sia i segnali negativi che quelli positivi, ed a darne un'interpretazione libera e comprensibile per tutti..oltre il livello letterale, oltre i luoghi comuni e gli errori, oltre le dissimulazioni e la censura, come sempre.
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Chrysler, fallita?


Chrysler procederà con Chapter 11 dopo rottura con creditori
Reuters - 30/04/2009 15:09:26
Chrysler andrà avanti con la procedura fallimentare Chapter 11 di protezione dai creditori dal momento che le trattative con i debtholder si sono arenate.
Lo conferma un funzionario dell'amministrazione Usa.

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Chrysler verso la bancarotta secondo una fonte officiale Usa

Chrysler avrebbe imboccato la strada del Chapter 11, ossia della bancarotta pilotata. Lo riporta l'agenzia internazionale Bloomberg, citando una fonte officiale dell'amministrazione Obama. Secondo la fonte rimasta anonima, le trattative con le banche creditrici del gruppo automobilistico sono fallite.


Attendiamo comunque una dichiarazione UFFICIALE

Adesso brutalmente bisogna vedere se FIAT riuscirà ad avvantaggiarsene ed a partecipare allo spolpamento della carogna sgomitando più dei creditori ed affini. Ottenendo i bocconi migliori...
Cerchiamo di essere realisti: non credo che l'amministrazione Obama possa o voglia fare regali perchè non è la proprietaria di Chry, non siamo in URSS...
Anche perchè IL PROBLEMA QUI SONO I SOLDI: tutti i creditori sono in lotta per recuperare il possibile...E FIAT ha sempre detto che NON CACCERA' LA GRANA, stando alle sue dichiarazioni. Per cui difficile spuntarla senza la grana se sei in lotta con i creditori.
Se invece FIAT cacciasse la grana o prometesse di farlo per il futuro, il discorso sarebbe diverso...ma dove la prende? (come diceva il vituperato commissario Verheugen sul caso Opel...).
A meno che i creditori non vedano un super-valore insito nell'accordo con FIAT o che Marchionne abbia dei ganci pazzeschi con l'amministrazione Obama: staremo a vedere.

PS Sarebbero stati gli Hedge Creditori a far saltare l'accordo sul finale.

aggiornamento 1 maggio

Chrysler, la parola al tribunale
E Fiat si concentra su Opel
Partono le procedure per l'amministrazione controllata della casa di Detroit: se la Corte bocciasse il piano seguirebbe la liquidazione e il licenziamento di 39mila dipendenti. Le ripercussioni in Giappone. Marchionne sugli impianti italiani: non possiamo non vedere che la domanda in calo. ...»

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La prossima udienza davanti alla Corte per la bancarotta di Manhattan è fissata per il 4 maggio prossimo: la casa automobilistica americana punta a incassare «a breve termine» il via libera del giudice all'alleanza con Fiat e la vendita alla Nuova Chrysler della maggior parte dei suoi asset per 2 miliardi. Se l'accordo dovesse essere bocciato - avverte il legale nel documento consegnato in tribunale - la casa automobilistica sarebbe liquidata e questo «segnerebbe la fine di un'icona americana e la perdita di 38.500 posti di lavoro».......
il Sole24ore
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Come anticipavo su GM


Come anticipavo 2 giorni fa in I GM Bondholders rispondono "Picche"!...
...Indiscrezioni affermano che gli obbligazionisti stiano preparando una contro-offerta...

Et voilà
General Motors: nuova proposta di ristrutturazione dagli obbigazionisti
30.4.09

Il comitato degli obbligazionisti di General Motors ha presentato una nuova proposta...La proposta...prevede la distribuzione di nuove azioni Gm ai sindacati e agli obbligazionisti sulla base dei crediti vantati. Non sarebbero invece distribuite azioni al governo. La proposta consentirebbe ai sindacati di detenere il 41% della nuova Gm e agli obbligazionisti il 58%...

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Il mercato ha sempre ragione


Il mercato ha sempre ragione
...
anche a dispetto di questi nerissimi grafici della FED pubblicati ieri sera nel suo rapporto...
anche a dispetto delle sue gelide analisi e previsioni, con qualche sparuto "verde germoglio"...
Giocando con le parole e con i dati, vengono etichettate come "FED-rassicurazioni"...





















Leggo molto scetticismo in giro anche tra ottimisti e rialzisti incalliti

Vedi per esempio Zibordi che, mentre tutto crollava, continuava a vedere solo gli elementi positivi: adesso è stupito pure lui
-6% di Pil, il Segnale che il Peggio è Passato ? no
....E in questo nuovo scenario gli astuti speculatori ed investitori anticipano ora in aprile la ripresa che arriverà verso settembre comprando azioni e obbligazioni corporate.
La mia modesta opinione è che trattasi un abbaglio se guardi bene ai dati perchè un -6.1% (annualizzato) di PIL USA tra gennaio e marzo nonostante un +2% di consumi (annualizzato sempre) non è un dato che fa supporre una ripresa in autunno (cioè un PIL ad es a +1%)....
...Quindi facendo i miei calcoli da economista direi che è probabile un altro trimestre aprile-giugno sul -4% di PIL e comprare ora è prematuro...
Ma il mercato ha sempre ragione.

Vedi per esempio molti quotatissimi Blog USA, anch'essi stupiti dalla forza del rally
titolano e scrivono cose del genere
Are Fed And Markets On Same Page?
Mr. Market is to be respected, but he is not always correct
Fed has a more somber forecast than Mr. Market
Fed views deflation as the primary risk
Too much slack in the economy to worry about inflation
...the inflation will be practically impossible to do in an environment where the underlying unemployment rate is approaching 16% and capacity utilization rates are at all-time lows of 66%. There is simply too much slack in the economy...
Ma il mercato ha sempre ragione.

Anche gli ottimisti non riescono a trovare un connessione tra un rally così vigoroso ed i teneri e piccoli germogli della ripresa che s'iniziano solo ad intravvedere...
Ma il mercato ha sempre ragione.

Si parlava di rally del mercato Orso ma io da un po' di tempo avevo il dubbio che invece fosse mercato Toro, un Toro Drogato ma pur sempre Toro. Un Toro molto instabile e pericoloso, capace di collassare da un momento all'altro, ma pur sempre Toro.
Ma il mercato ha sempre ragione.

Autogrill avrebbe dovuto crollare considerando la pandemia dell'influenza suina, e per un giorno l'ha fatto, salvo poi risalire e correre a perdifiato. Mentre il morbo ancora minaccia ed incombe. Un segno che i mercati hanno perso la misura della realtà?
Ma il mercato ha sempre ragione.

I numeri non tornano, ma il mercato ha sempre ragione.
Il mercato ha sempre ragione. Punto.
Il problema è solo capire in quale cavolo di modo ragiona...
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mercoledì 29 aprile 2009

PIL-lole avvelenate & Borse drogate


Germania: la stima del PIL per il 2009 è crollata a -6% dalla precedente previsione a -2,25%, quasi il triplo...in negativo...
USA: il dato preliminare sul PIL del 1° trimestre 2009 è crollato a -6,1% contro le aspettative di -4,7%.
Nell'ultimo trimestre 2008 la contrazione è stata del -6,3%. La contrazione combinata degli ultimi due trimestri è la peggiore in 60 anni.
Ancora nessun segnale di miglioramento dall'economia reale.

Le borse per adesso non hanno fatto una piega ed invece di scendere continuano a salire imperterrite...In Italia l'SPMib sta ancora a +1,2%.

E' vero che i dati sul PIL USA rappresentano il passato. Mentre quelli sul PIL tedesco rappresentano il futuro, ma un futuro già scontato.
E' vero che le borse anticipano sempre di 6 mesi circa, o meglio scommettono.
Ma una cosa è scommettere su una ripresa a V che parte da -4,5%, un'altra è scommettere su una ripresa a V che parte da molto più in basso, da -6,1%.
Forse allora le borse hanno scommesso troppo, od hanno anticipato troppo.
Forse le borse hanno sniffato troppa cocaina...
Stiamo a vedere come evolve la situazione: poi ci ragioneremo più a fondo.

aggiornamento delle 18.15
Anche le agenzie di stampa che leggo su yahoo.com non sapevano che giustificazione inventarsi per un PIL USA disastro ed un Dow Jones a +2%.
Leggo ora un lancio di agenzia stampa Reuters che prova a trovare una spiegazione
Wall Street rises as inventory drop spurs optimism
...Government data showed gross domestic product dropped more than expected, but a decline in inventories was good news as it suggested manufacturers and retailers had reduced the stock of unsold merchandise, which could be key in pulling the economy out of recession...
Sostanzialmente sarebbe piaciuta la netta diminuzione delle scorte d'invenduto che suggerirebbe una prossima ripresa della produttività per compensare lo svuotamento dei magazzini.
Di questo fattore ne ho già parlato e l'avevo previsto 15 giorni fa.
L'ho chiamato "rimbalzo tecnico" del ciclo produttivo: non è per nulla scontato che porti ad una Ripresa...tutto dipende dalla ripresa dei consumi.
Probabilmente gli scommettori delle borse hanno sommato lo svuotamento magazzini con il balzo della fiducia consumatori di ieri, ed hanno fatto 2+2....
Ha avuto il suo ruolo anche il dato delle spese al consumo che sono salite del 2,2% annualizzato, sostanzialmente per l'effetto non ripetibile dei 787 miliardi di stimoli ai consumi del piano Obama che hanno impattato proprio sul primo trimestre 2009: anche questo dato è stato ricollegato allo svuotamento magazzini.

Obbligatorio leggere
Un po' d'aritmetica ed il premio nobel per l'economia Paul Krugman in http://krugman.blogs.nytimes.com/2009/04/11/green-shoots-and-tea-leaves/...

Considerando che negli USA stanno salendo addirittura le banche che risultano bocciate nello stress-test, o si sono tutti ubriacati oppure sotto ci deve essere qualcos'altro che mi sfugge...per ora...
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Il più grande scarica-barile della storia


Giusto ieri si parlava della sparata di un "tipo di Blackrock" che suggeriva al Tesoro USA l'emissione di titoli di stato a 100 anni...
Vediamo un po' di contestualizzare meglio queste "barzellette", che hanno una loro logica perversa dettata da una mentalità bacata ed adusa al debito: un po' come chi prende il vizio del gioco d'azzardo e poi non riesce più a smettere di giocare.
Per tamponare questa Crisi si sta facendo un mega-ricorso al debito pubblico: prima tutti erano per il libero mercato, la deregulation selvaggia: adesso tutti sono per la finta regulation e per il libero mercato con i soldi dello stato...
Ma tutto deve marciare come prima, anzi meglio di prima perchè tanto si rischiano i soldi dei "remoti" contribuenti invece dei tuoi o di quelli dei tuoi clienti (che potrebbero anche incazzarsi).
Come spiegavo ieri: ....una delle principali cause di questa Crisi Epocale è l'eccesso di debito, che naturalmente si vuole curare con altro debito...in dose ancora maggiore. La differenza è che si carica il nuovo debito sulle spalle dei bilanci pubblici...per questa volta. Ma al prossimo collasso, lo scarica-barile dal privato al pubblico non sarà più praticabile e l'Apocalisse....non sarà più evitabile.

Pertanto tutti gli Stati, per finanziare deficit crescenti causati dal pompaggio di soldi nelle banche disastrate ed in piani d'emergenza di stimolo all'economia, emetteranno nel 2009 e dintorni una montagna di titoli di stato (2000 miliardi in UE e 3000 miliardi in USA!)
Ecco perchè la Merkel teme "l'ingorgo dei titoli di Stato" e chiede maggiore coordinamento per le emissioni...C'è una coda pazzesca, non bisogna spintonarsi e rubare il posto di un altro, piuttosto cerchiamo di prendere ciascuno il numero e di stare disciplinati in coda ad aspettare il proprio turno.

Il 27 aprile il Tesoro degli USA ha annunciato le emissioni di T-Bond (titoli di stato americani) per il trimestre aprile-giugno 2009: parliamo di 361 miliardi di dollari, ovvero 196 miliardi in più di quelli preannunciati a febbraio, hanno un filino "sbracato" dalle previsioni...
Pensate che nel 2008 nello stesso trimestre lo stato USA aveva emesso solo 13 miliardi di titoli di stato, in un anno un "mini-incremento" del 2700%!
Considerate anche che il suddetto trimestre dovrebbe essere quello con minori emissioni, visto che è quello in cui arrivano i soldi delle tasse (detto brutalmente).
Considerate che nel prossimo trimestre il Tesoro USA prevede emissioni per ben 515 miliardi di dollari (ma visto come sbraca potrebbe anche raddoppiare...), che a ottobre-dicembre 2008 ha emesso il record assoluto di titoli di stato per 569 miliardi di dollari, e che nel primo trimestre 2009 ha emesso 481 miliardi...
Questa contabilità delle emissioni è molto significativa anche per farsi un quadro della prossima necessità di denaro pubblico da parte del Tesoro USA, da spendacchiare in salvataggi di Banche, Assicurazioni, Aziende e affini e/o da spendacchiare in stimoli vari all'economia etc etc
Al di là dei proclami ottimistici del tipo "il peggio ormai è alle spalle", mi sembra che le super-mega-emissioni di titoli di Stato USA non parlino lo stesso linguaggio...

Pensate che il Congresso degli Stati Uniti ha innalzato solo a febbraio l'asticella del massimo di emissioni in titoli di stato a 12mila miliardi di dollari (!!), altrimenti il Tesoro non avrebbe potuto sbracare oltre quel tetto massimo. Ebbene siamo già a 11mila miliardi di dollari: il Congresso dovrà probabilmente tornare ad alzare l'asticella a breve...
Incidentalmente nei prossimi soli 3 giorni gli USA faranno aste per 100 miliardi di titoli di stato...in 3 giorni!

I dati si commentano da soli e FANNO IMPRESSIONE: sembrano le sequenze di emissioni di uno stato sud-americano (interessi da fame dei T-bond a parte)...e non vorrei offendere nessuno stato sud-americano...


Prossimamente su questo Blog parleremo anche dei Titoli di Stato italiani e relativo debito pubblico nonchè della mia paura a comprare un BTP a scadenza oltre i due anni...preferirei non farlo perchè mi viene l'ansia solo a pensarci...
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A scarpe in faccia

All'assemblea degli azionisti di Fortis, l'ex-colosso finanziario del Belgio travolto dalla Crisi e ceduto in modo discutibile a BNP Paribas, l'atmosfera è stata incandescente.
Gli azionisti erano "un filino" incavolati con il management: sono volate scarpe, monetine, insulti, improperi, giravano clown che facevano satira...
Un ottimo esempio da replicare in molte altre assemblee...
In Italia ci lamentiamo sempre, ma poi dimostriamo raramente in pubblico il nostro dissenso.
Se tutte le assemblee fossero come questa, forse verrebbe incoraggiato quel "cambio di mentalità" di cui parlavo ieri.
Inoltre si capisce meglio perchè è così importante "l'operazione polvere sotto il tappeto": non serve solo a facilitare una (fittizia) ripresa, ma anche ad evitare ai responsabili di finire "sputacchiati in faccia alla gogna"...come minimo.
(e ribadisco che i responsabili non sono solo i finanzieri ed i banchieri, ricordatelo)

Un video da vedere.
http://video.corriere.it....
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martedì 28 aprile 2009

Bank of America stressata per 70 miliardi


Combinando le indiscrezioni del WSJ sui risultati dello stress-test e le analisi di FBR Capital Market Research, risulterebbe che
Bank of America avrebbe bisogno di un'iniezione di 70 miliardi di dollari per essere sufficientemente capitalizzata.
Mica noccioline...

...Paul Miller (FBR) has released a report that none of the programs trading the market currently have obviously read. Regardless, in keeping with hopes that at some point cheerleading and rationality prevail, it is prudent to at least know what will happen as you are purchasing BAC stock today. Miller's conclusion is for a cool $60-$70 billion capital deficiency at BofA if the bank wishes to maintain the 3% TCE ratio it needs to be "viable" and recommends that the company convert $27 billion of private preferreds into common, in line with what Citigroup has done...
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Titoli di stato "Secolari"












Come ben sappiamo una delle principali cause di questa Crisi Epocale è l'eccesso di debito, che naturalmente si vuole curare con altro debito...in dose ancora maggiore.
La differenza è che si carica il nuovo debito sulle spalle dei bilanci pubblici...per questa volta.
Ma al prossimo collasso, lo scarica-barile dal privato al pubblico non sarà più praticabile e l'Apocalisse, che secondo Tremonti abbiamo scampato, non sarà più evitabile.

Il problema è di MENTALITA': se non cambia, finiremo sempre nelle stesse trappole...prima o poi. Inutile inventarsi trucchetti per guadagnare tempo: alla fine della fiera il conto andrà pagato.
Ed è proprio questa la grande opportunità che ci sta offrendo la Grande Crisi: l'opportunità di uscirne con un grande Cambiamento. Ma mi gioco non-vi-dico-cosa che non verrà sfruttata e che non cambierà un bel nulla.

Ormai mi sembra di vivere in un'allucinazione, in un film di fantascienza...
Solo che la realtà sta superando l'immaginazione.
Siamo in mano a dei "pazzi scatenati": udite udite che razza di proposte s'inventano...

Peter Fisher, managing director del colosso BlackRock (tra le più grandi società di gestione al mondo con circa 1.300 miliardi di dollari gestiti) in un'intervista esclusiva al Sole24Ore propone...I TITOLI DI STATO A 100 ANNI...
Grandeeeeeeee, un genio della finanza, e sarà pure strapagato per sparare queste soluzioni surreali.

Ma leggiamo l'uscita geniale (talmente assurda da sembrare una barzelletta)
Intanto molti Stati stanno pompando denaro dei contribuenti per sostenere le banche, e il livello del debito pubblico lievita: arriveremo a un punto in cui i titoli di Stato saranno emessi ma non troveranno compratori?
Questo non accadrà. Tuttavia ho suggerito al Tesoro Usa di emettere titoli di Stato a 100 anni, con un piano di ammortamento a partire dal 50° anno: a un certo punto della vita del titolo lo Stato inizia a pagare una quota capitale assieme agli interessi.
Un suggerimento anche per il Tesoro italiano?
I titoli di Stato italiani a trent'anni rimborsano il capitale integralmente a scadenza: e questo crea una certa incertezza sul premio per questo tipo pagamento e i costi di raccolta per le casse pubbliche aumentano. Il rimborso del capitale invece deve avvenire in rate costanti nel tempo.
Gli investitori temono che dopo la fine della crisi l'inflazione schizzerà all'insù: perché dovrebbero acquistare titoli a 100 anni?
Gli Stati potrebbero emettere bond centenari indicizzati all'inflazione: tuttavia il piano di ammortamento con capitale rimborsato nel corso della vita del titolo attenua il timore degli investitori sulle spinte inflazionistiche....

Ma vi rendete conto??? La soluzione sarebbe diminuire il debito ed invece cosa ci s'inventa per poterlo aumentare e farlo digerire agli ormai nauseati ed impauriti cittadini?
Un allungamento della scadenza a 100 anni! Con rimborso del capitale a rate a partire dal 50° anno...Come è successo per i mutui che ci hanno portato al patatrack i quali, non essendo più sostenibili dai mutuatari, venivano allungati fino a 60 anni (mi pare in Giappone) con passaggio ereditario incorporato...

Ecco a Voi dunque i titoli di stato secolari, interessi mirabilanti, con rimborso del capitale a rate e trasmissione ereditaria su tre generazioni di contribuenti.
Il tutto in kit deluxe, con certificato secolare impresso su pergamena metallica (per durare nel tempo), contenuto dentro un comodo cofanetto in rovere massiccio a tenuta stagna ideale per essere seppellito nel giardino. Come optionals è possibile avere sul coperchio un albero genealogico fino a 10 ramificazioni, con foto annesse, per permettere al bis-bis-nipote di risalire al bis-bis-nonno primo intestatario del titolo secolare. Oppure un sistema GPS satellittare (rigorosamente criptato) per potere ritrovare agevolmente nel giardino il cofanetto occultato, nel caso che la seconda generazione (scapestrata) avesse perso la mappa del tesoro.
Il prossimo passo sarà fare un titolo di stato millenario con scappellamento a destra e scadenza dopo la fine del mondo, così non dovrà essere rimborsato più a nessuno...

Cari miei, io vedo un futuro nerissimo non tanto per la Crisi in corso, ma per la Mentalità Folle che permea le persone al timone della finanza e dell'economia...Non possiamo che finire a scogli.
Oppure ripristiniamo la gogna e le frustate in pubblico per certe persone: potrebbe essere l'unico metodo per indurre un cambio di mentalità...
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Come volevasi dimostrare...


Come anticipavo già ieri in Stress-Modulistica
......Secondo le ennesime indiscrezioni circolanti sugli stress-test, ecco una lista parziale dei bocciati e dei promossi. Io non la trovo molto tranquillizzante come invece afferma il titolo della news...Fermo restando che i pink-test prevedono scenari all'acqua di rose già sorpassati dalla nera realtà...Quindi la lista dei bocciati andrebbe probabilmente allargata.
...Alcune indiscrezioni individuano Bank of America e Citigroup come i gruppi più vulnerabili..........

OGGI LA CONFERMA
Fed consiglia a Citi e BofA di aumentare capitale
Le autorità di sorveglianza americane hanno detto a Citigroup e Bank of America che potrebbero aver bisogno di ottenere ulteriore capitale, stando ai risultati degli stress test conclusi recentemente. Lo scrive il Wall Street Journal. Entrambi gli istituti, oltre a contestare le conclusioni preliminari dei test, progettano di rispondere con un rifiuto dettagliato. Quello di Bank of America potrebbe essere diffuso già oggi. Comunque altre banche potrebbero aver bisogno di nuovo capitale...

Ecco perchè la FED la settimana scorsa ha fatto uscire alcune dichiarazioni genericamente ottimistiche sui risultati,
poi venerdì scorso il documento con la metodologia dello stress-test.
Mentre i risultati ufficiali al pubblico sono previsti per il 4 maggio.
Durante questo interim è possibile far trapelare goccia a goccia le notizie peggiori diminuendone l'impatto totale.
Si spiega anche il paradosso insito nella dichiarazione della FED di qualche giorno fa: le banche sono ben capitalizzate / non sarà permesso alcun fallimento...

Ridi e scherza Blog-Bomber non aveva tutti i torti...
(La Blog-Bomba dello Stress-Test sulle Banche USA)

Considerando le colossali dimensioni di Citigroup e BofA, anche il Nobel Krugman aveva centrato il nodo della questione (come sempre)
(Il segreto di Pulcinella...ma quale versione?)

........Concludo con l'opinione di Paul Krugman (premio Nobel per l'economia e sodale dell'amministrazione Obama) sulla dichiarazione di Geithner.
Paul fa dell'ironia sull'espressione usata di the “vast majority” of banks are well capitalized, ovvero la "vasta maggioranza" delle banche è ben capitalizzata, espressione che l'ha lasciato sconcertato perchè sarebbe come minimo disinformativa od addirittura inquietante.
Infatti in USA ci sono 1722 banche ma le prime 10 detengono il 58% degli assets, ovvero c'è una grande concentrazione a carico delle "big ones". So it’s perfectly possible that the “vast majority” of US banks are well-capitalized, but that banks with, say, a third of the system’s assets are insolvent. Traduzione: In questo modo è perfettamente possibile che la vasta maggioranza delle banche USA sia ben capitalizzata ma che le banche che possiedono 1/3 degli assets del sistema siano insolventi. Trovo l'ironia e la finezza del Doctor Subtlis veramente gustose....
La dichiarazione di Timothy potrebbe benissimo essere vera ma senza utilità.
Inoltre il Tesoro conosce sicuramente la differenza tra numero delle banche e possesso degli assets (a differenza della stampa che sembra avere trascurato questa sfumatura...), e se il Tesoro avesse voluto significare "vasta maggioranza degli assets" (e non delle banche) avrebbe usato questa espressione.
......

Vedi anche su questo BLOG
Anche Roubini ha in mano i risultati dello stress-test?....
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I GM Bondholders rispondono "Picche"!


Lunedì le azioni di GM sono salite del 20% sulla presentazione del piano di rilancio della società, che alle borse è piaciuto.
Normalmente più una società quotata annuncia licenziamenti, più le sue azioni salgono in quel covo di pescecani che si chiama borsa...
Ecco i punti essenziali del piano:
- Lancio di un OPS di scambio sulle obbligazioni: per ogni 1.000 dollari di obbligazioni saranno offerte in cambio 225 azioni GM. Sulla base delle ultime quotazioni, gli obbligazionisti si vedranno riconoscere meno del 40% del valore. Se non arriveranno adesioni sufficienti, Gm sarà costretta a portare i libri in Tribunale. Con questa OPS, GM potrà ridurre il debito di almeno 44 miliardi di dollari. Al termine dell'operazione gli obbligazionisti avranno in mano una quota di circa il 10% della società.
- Sul fronte industriale, General Motors punta a concentrarsi solo su quattro brand, eliminando Pontiac. Gli impianti saranno ridotti a 34 nel 2010 dagli attuali 47 e a 31 nel 2012.

- GM prevede la riduzione dei dipendenti a quota 40mila da 61mila, per poi scendere a 38mila a inizio del 2011.


Entusiamo delle borse a parte (che di questi tempi s'infiammano fin troppo facilmente), già poco dopo la chiusura delle borse USA gli Analisti commentavano "che l'offerta di GM è al confine col fallimento" esprimendo i loro dubbi che una tale proposta potesse venire accettata
http://finance.yahoo.com/news/Analysts-say-GM-bond-exchange...

Ed infatti alle 17.20 ora degli USA (le nostre 23.20) puntualmente è arrivato il PICCHE del comitato Bondholders di GM...
Su questo Blog, in anteprima assoluta per l'Italia, ecco i punti essenziali della loro dichiarazione.

Il comitato dei Bondholder di GM: "L'offerta non è nè ragionevole nè adeguata"
In particolare ci sarebbe disparità di trattamento tra diverse categorie di creditori: infatti l'unione dei Sindacati degli auto-lavoratori in cambio dei suoi 20 miliardi di dollari di Bond riceverebbe il 50% in contanti ed una partecipazione azionaria del 39% nella nuova GM; mentre il Comitato degli Obbligazionisti in cambio dei suoi oltre 27 miliardi di dollari di bond riceverebbe solo una partecipazione azionaria del 10% nella nuova GM e sostanzialmente niente cash.
- Gli obbligazionisti dichiarano di essere profondamente preoccupati in merito alla decisione di oggi da parte della "Auto Task Force"/GM di offrire solo una minima e non equa percentuale di azioni agli obbligazionisti stessi.
- Gli obbligazionisti dichiarano che l'offerta è in evidente disprezzo dell'equità nei confronti degli obbligazionisti stessi che hanno fondato la GM, e che i soldi dei contribuenti vengono usati per concedere favoritismi politici a vantaggio di un creditore ed a svantaggio degli altri.
- Gli obbligazionisti dichiarano che la "Auto Task Force" e GM hanno dimostrato totale mancanza di volontà nell'impegnarsi in serie negoziazioni
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- Gli obbligazionisti dichiarano di essere profondamente preoccupati del fatto che GM abbia aspettato sino alla fine aprile per presentare la sua offerta

- Gli obbligazionisti dichiarano che l'offerta è stata fatta in modo unilaterale
, ignorando le continue offerte di dialogo da parte del Comitato.
- Gli obbligazionisti dichiarano che GM si è messa sulla strada di un "ritorno alla Corte Fallimentare estremamente rischioso e dagli esiti legali incerti"
, preferendo questa via alla ricerca di negoziazioni serie.
- Il Comitato degli Obbligazionisti è molto preoccupata dal breve tempo rimasto: infatti ci sono tantissimi piccoli investitori retail i quali possiedono 6 miliardi di dollari di bond e potrebbero complicare il successo dell'offerta di scambio
.
Indiscrezioni affermano che gli obbligazionisti stiano preparando una contro-offerta.

Chiaramente gli obbligazionisti provano a rilanciare alzando la posta, ma i margini di manovra ormai sono vicinissimi al baratro del fallimento.

Segue copia completa della dichiarazione

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lunedì 27 aprile 2009

Le quotazioni dei Banchieri...


Curiosità dal mondo.
In Islanda le foto dei Banchieri che hanno lasciato il paese dopo il collasso finanziario
hanno trovato un ottimo ri-collocamento.
Dalle copertine dei quotidiani e dei giornali glamour, sono finite nei.....

foto tratta dal New York Times
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Stress-Modulistica


Navigando ieri notte sul Web ho scovato una "chicca": eccovi il link per scaricare in PDF il documento completo ed ufficiale delle anticipazioni sullo Stress-Test fornite dalla FED il 24 Aprile
Fed report on the stress tests

Sono 21 pagine alle quali ho avuto tempo di dare solo una rapida occhiata: non mi pare che forniscano informazioni particolarmente rilevanti o rivoluzionarie rispetto alle indiscrezioni già circolanti (mi riprometto di guardarle meglio appena trovo il tempo).
Anche Krugman (premio Nobel per l'economia) reputa il documento not very informative
Però è interessante leggerlo non tanto per le informazioni tecniche ma per percepire l'atmosfera che aleggia su questi stress-test e per rilevare alcune "chicche" significative.

Eccovi alcune rapide osservazioni

1- Divertente l'esordio: tranquilizzante ed inquietante allo stesso tempo. E' il refrain che abbiamo sentito da parte del tesoro, del governo e della FED in questi giorni.
Most U.S. banking organizations currently have capital levels well in excess of the amounts required to be well capitalized. However, losses associated with the deepening recession and financial market turmoil have substantially reduced the capital of some banks.
La maggior parte delle banche USA hanno correntemente capitale in eccesso rispetto agli standard richiesti per essere ben capitalizzate. In ogni caso, le perdite associate all'approfondirsi della recessione ed all'inquietiduine dei mercati finanziari hanno sostanzialmente ridotto il capitale di alcune banche...
Lo stress-test viene chiamato dalla FED Supervisory Capital Assessment Program (SCAP).

2- A pagina 3 in nota 2 viene precisato che negli scenari considerati per la simulazione 2009-2010 sono state considerate anche le recenti modifiche contabili apportate dalla FASB che sostituiscono il mark-to-market col mark-to-fantasy...un'ennesima conferma (se ancora ce ne fosse bisogno) dell'importanza basilare del "tarocco contabile" per i conti delle banche USA.
vedi La Trasparenza è morta...Viva la Trasparenza! e Paradossi Contabili (da non crederci...)

3- A pagina 6 e 7 del documento sono indicati i parametri dei pink-test (correlati di grafici) che sostanzialmente coincidono con quelli che vi anticipavo ieri su Un errore di stampa? e per i quali vagono le stesse considerazioni fatte ieri.

4- La "chicca delle chicche" è l'appendice (ultime due pagine) con la modulistica dello stress-test che le principali Banche USA hanno dovuto compilare.
Disarmante è la semplicità di queste tabelle...dove nelle caselline si scrivono a penna (o a matita...
) le perdite stimate per ogni categoria di "sofferenze crediti".
Immagino che oltre alla tabellina, le banche avranno dovuto produrre altra documentazione...o forse no?

Bellissima poi la nota sotto alla tabella:
Form to be completed once for the baseline scenario and once for the more adverse scenario. If there are positions, businesses or risk exposures not captured on this template that would materially affect losses under the baseline or more advese scenario, please include estimates of those losses in addition to the losses associated with the positions included on this template.
Il modulo va compilato una prima volta per lo scenario basilare ed una seconda per lo scenario sfavorevole. Se ci sono delle posizioni, affari od esposizioni al rischio, che non sono comprese nelle categorie di questa tabella e che possono materialmente influenzare il computo delle perdite all'interno dello scenario basilare o sfavorevole, si prega di includere le stime di queste perdite in aggiunta alle perdite associate nelle posizioni di questo modulo.
SENZA PAROLE...

Infine emerge in modo evidente anche da questo documento come
negli USA le banche rilevanti siano poche: sussiste un'elevata concentrazione degli assets, dei crediti e dei mutui nelle mani delle Big-ones. Le banche che eccedono i 100 miliardi di assets sono 19 e tutte insieme gestiscono i 2/3 degli assets degli Stati Uniti e più di metà dei crediti. (!)
All domestic BHCs with year‐end 2008 assets exceeding $100 billion were required to participate in the SCAP as part of the ongoing supervisory process. These 19 firms collectively hold two‐thirds of the assets and more than one‐half of the loans in the U.S. banking system, and support a very significant portion of the credit intermediation done by the banking sector.
Addirittura da 19 si potrebbero ridurre a 4, con in mano il 64% degli asset degli Stati Uniti
The four biggest US commercial banks – JPMorgan Chase, Citigroup, Bank of America and Wells Fargo – possess 64 per cent of the assets of US commercial banks. If creditors of these businesses cannot suffer significant losses, this is not much of a market economy.

Quando a marzo 2009 i premi Nobel Krugman e Stigliz, od anche Roubini, parlavano (saggiamente) di nazionalizzazione "alla Svedese" delle principali banche del paese, l'amministrazione Obama aveva risposto che era troppo complesso nazionalizzare migliaia di banche USA (dalla lista FDIC sono 1722), erano troppe!
Lo stesso Obama diceva
Sweden, on the other hand, had a problem like this. They took over the banks, nationalized them, got rid of the bad assets, resold the banks and, a couple years later, they were going again. So you’d think looking at it, Sweden looks like a good model. Here’s the problem; Sweden had like five banks. [LAUGHS] We’ve got thousands of banks. You know, the scale of the U.S. economy and the capital markets are so vast and the problems in terms of managing and overseeing anything of that scale, I think, would — our assessment was that it wouldn’t make sense.

E' evidente che parlare di migliaia di banche è un abile diversivo (anche perchè le "banche piccole" vengono lasciate tranquillamente fallire - vedi Un errore di stampa?)...
Le banche rilevanti in USA sono dunque pochissime ed attorno a queste è necessario concentrarsi.
Con i loro grandi azionisti ed obbligazionisti da salvare e con i loro vertici da tutelare...
Anche perchè come abbiamo visto in Una bolla soporifera... i vertici delle grandi banche di Wall-Street seguono il principio dei "vasi comunicanti" con i vertici della Casa Bianca...attraverso un interscambio continuo a doppio senso di marcia...

P.S. Secondo le ennesime indiscrezioni circolanti sugli stress-test, ecco una lista parziale dei bocciati e dei promossi. Io non la trovo molto tranquillizzante come invece afferma il titolo della news...Fermo restando che i pink-test prevedono scenari all'acqua di rose già sorpassati dalla nera realtà...
Quindi la lista dei bocciati andrebbe probabilmente allargata.
...Alcune indiscrezioni individuano Bank of America e Citigroup come i gruppi più vulnerabili, mentre Goldman Sachs , JP Morgan, Morgan Stanley , Bank of New York, State Street e US Bancorp dovrebbero avere superato i test ....
http://it.biz.yahoo.com/27042009/57/banche-usa-per-centrosim-sembrano-confortanti-gli-esiti-stress-test.html
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domenica 26 aprile 2009

Un errore di stampa?


Venerdì scorso leggevo le ennesime indiscrezioni fatte trapelare "col telecomando" sul Segreto di Pulcinella dello stress-test banche USA, questa volta da parte della FED.
A parte il paradosso insito nel titolo della news: le banche sono ben capitalizzate / non sarà permesso alcun fallimento...
Subito ho pensato ad un errore di stampa quando ho letto un riferimento all'anno 2011...

Stress Test: Banche "ben capitalizzate", non sarà permesso fallimento
WSI - 24 aprile 2009
La Federal Reserve rassicura gli operatori sullo stato del sistema bancario, ma avverte che alcune misure potrebbero essere necessarie per il 2011. Pieno supporto agli istituti sotto osservazione.
La Federal Reserve ha rilasciato alcuni dettagli sui criteri secondo cui sono stati condotti gli "stress test" sui 19 principali istituti finanziari statunitensi.
Dall'analisi del governo e' emerso che le banche sotto osservazione godono di riserve "in eccesso" o di "buoni livelli di capitalizzazione". Alcune misure potrebbero comunque essere necessarie per coprire le perdite previste per il 2011. Non e' stata rilasciata alcuna indicazione sul valore di riferimento.

La Federal Reserve ha affermato che il governo americano e’ pronto al salvataggio di qualsiasi istituto sottoposto agli "stress test", dichiarato "vulnerabile" nel caso di un forte inasprimento della recessione.
La Banca Centrale americana ha aggiunto che le 19 societa’ che detengono circa la meta’ dei prestiti totali del sistema bancario statunitense non saranno lasciate fallire, anche nel caso di un esito particolarmente negativo emerso dall’esame.
Gli "stress test" sono stati voluti dall’amministrazione Obama per identificare gli istituti a rischio nel caso di un’ulteriore contrazione dell’economia................

Non era un errore di stampa, ne sono quasi sicuro...
2011?? Ma la ripresa non era prevista per fine 2009 od inizio 2010? Mentre si prevedono interventi sulle banche per il 2011...
Questo ci da un'idea dell'attendibilità delle previsioni della FED o meglio delle previsioni di chiunque in un momento di totale incertezza e con troppe variabili in gioco.
Eccessivo ottimismo a prevedere la ripresa tra 6-10 mesi od eccessivo pessimismo a prevedere interventi sulle banche per il 2011?

Lo stress-test sulle banche USA è una simulazione voluta dall'amministrazione Obama per verificare la tenuta del sistema bancario in caso di peggioramento/prolungamento della recessione.
..La Federal Reserve ha affermato che il governo americano e’ pronto al salvataggio di qualsiasi istituto sottoposto agli "stress test", dichiarato "vulnerabile" nel caso di un forte inasprimento della recessione...
Peccato che questa simulazione si basi sullo scenario ipotetico che il PIL USA cali del -3,3% nel 2009 mentre ci si attende un calo di almeno il 6%...
Ovvero le variabili considerate sono all'acqua di rose e questo sarà probabilmente il trucco principale per addolcire la pillola amara dello stress-test.

Ecco svelate le variabili da La vie en rose che sarebbero state usate nel pink-test.
  • Tests a baseline and an adverse case looking two years into the future.
  • Uses three metrics: GDP, Unemployment and Housing Prices.
  • Baseline case 2009: -2.0% GDP, 8.4% unemployment and a 14% decline in housing prices.
  • Adverse case 2009: -3.3% GDP, 8.9% unemployment and a 22% decline in housing prices.
  • Baseline case 2010: +2.1% GDP, 8.8% unemployment and a 4% decline in housing prices.
  • Adverse case 2010: +0.5% GDP, 10.3% unemployment and a 7% decline in housing prices.
Basti vedere cosa diceva in merito allo stress-test l'economista Roubini già il 13 aprile 2009
...Gli stress test voluti dall' amministrazione Obama sulle maggiori istituzioni finanziarie del Paese hanno già fallito, perché l'analisi dei tre parametri sui quali i test sono basati (crescita, disoccupazione e deprezzamento del valore del case) è nel primo trimestre del 2009 già peggiore dello scenario più tetro previsto dalle autorità. E' il parere dell'economista Nouriel Roubini, sottolineando che i risultati degli stress test sono quindi senza senso "in quanto gli attuali dati sono già peggio dello scenario peggiore" ipotizzato...........
La Fdic (l'agenzia federale per l'assicurazione sui depositi) e il Tesoro hanno fissato, per gli stress test, delle variabili macroeconomiche sia per il 2009 sia per il 2010 "che sono troppo ottimistiche: i dati disponibili per il 2009 sono già peggio dello scenario peggiore previsto...........In altri termini, prima ancora di essere pubblicati i risultati degli stress test non valgono più della carta sulla quale sono scritti".
Ovvero il nero della realtà ha già sorpassato il rosa della simulazione.

Al taroccamento/ammorbidimento dello stress-test si sommano le già citate operazioni "polvere sotto il tappeto e tarocco contabile" che permettono la sostituzione del mark-to-market col mark-to-fantasy e la sopravvalutazione degli assets tossici combinata con la sottovalutazione dei debiti obbligazionari.
vedi nel mio Blog La Trasparenza è morta...Viva la Trasparenza! / Il Rosso ed il Verde / Paradossi Contabili (da non crederci...)

Illuminante l'esempio di Wells-Fargo che ha presentato conti stellari anticipandoli il 9 aprile (perchè anticiparli se la trimestrale era prevista per il 22 aprile? Come dico da tempo QUI ci sono troppe cose pilotate per provocare il rialzo delle borse): 3 miliardi di utili nel primo trimestre 2009...e titolo schizzato in su del 32% in una seduta, trascinandosi dietro tutti i bancari americani nella volata proseguita poi nei giorni successivi.
Ebbene, secondo alcuni calcoli che ho trovato nei BLOG americani, Wells Fargo ha "sopravvalutato" i suoi assets tossici di 5 miliardi di dollari altrimenti il suo risultato sarebbe stato negativo per 2 miliardi di dollari...ed addio super-trimestrale record.
Ed infine, beffa delle beffe, pare che proprio la Wells Fargo della "trimestrale record" sarà una delle banche più bisognose di iniezioni di capitale delle 19 esaminate dallo stress-test: secondo quanto riportato da Bloomberg, potrebbe avere bisogno di altri 25 miliardi dei contribuenti oltre ai 25 miliardi già elemosinati, a fronte di stress-perdite ipotizzate di 120 miliardi di dollari.

Come si è già detto tante volte, con i trucchi messi in campo si vuole spostare il problema "più in là" nella speranza che l'economia si riprenda e si riducano le perdite nell'area crediti delle banche. Si vuole anche cancellare la sensazione di "Apocalisse" (che secondo Tremonti è finita...) tranquillizzando i cittadini con iniezioni di "fiducia al silicone"...

Insomma le 19 principali banche degli USA "non saranno lasciate fallire" come assicura la FED, generando una devastante distorsione competitiva e strutturale, il tutto condito da una buona dose di moral-hazard nel senso che posso permettermi di perpetrare qualunque scempiaggine tanto alla fine paga Pantalone...
Mentre invece le povere banchette che nella hit-parade stanno dal n° 20 al n° 1722 vengono lasciate fallire come mosche...
Usa/ Chiuse per fallimento altre due banche, in tutto 27
Sono l'American Southern Bank e la Michigan Heritage Bank
Charlotte, 25 apr. (Apcom) - Le autorità monetarie Usa hanno chiuso per fallimento altre due banche nel Paese, portando a 27 il numero degli istituti di credito ad aver dovuto serrare i battenti dall'inizio dell'anno. Si tratta della American Southern Bank in Georgia e della Michigan Heritage Bank.


Ecco la lista delle banche fallite recentemente in USA che hanno richiesto l'intervento del FDIC, il fondo di garanzia americano dei correntisti
http://www.fdic.gov/bank/individual/failed/banklist.html
Sono tante vero? E se andiamo a vedere nello specifico molte di esse non sono "banchette"...
Una per tutte la WA.MU. (Washington Mutual) che era la prima cassa di risparmio americana, era in vita da 119 anni e poteva contare su 307 miliardi di dollari di assets.
Od anche la californiana Indymac Bank con 32 miliardi di dollari di assets.
Notiamo anche che dal 2000 al 2007 sono "saltate" 27 banche USA (in media quasi 4 all'anno) mentre nel solo 2008 ne sono "saltate" 25 (+550%).
Nel 2009, fino ad oggi, ne sono "saltate" ben 29! La bellezza di quattro in un giorno solo! (il 24 aprile)
A trend invariato, alla fine del 2009 potrebbero saltare 90 banche USA ...(+2250% rispetto al alla media annuale 2000-2007).
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sabato 25 aprile 2009

Quei "maledetti finanzieri" non vivono su Marte...(reloaded 2)


Dalla sua recente fondazione in data 4 marzo,
questo BLOG è molto cresciuto in lettori e popolarità.
Ringrazio TUTTI per l'attenzione che mi prestate.

E mi permetto di riproporre il link ad uno dei miei primi articoli, al quale sono particolarmente affezionato.
Magari molti dei nuovi frequentatori del blog non hanno avuto occasione di leggerlo.

Il refrain che sentiamo ormai da mesi è: "La colpa è dei finanzieri! La colpa è dei Banchieri!"...(nella vulgata comune le due categorie sono quasi indistinte)
Sfatiamo questo luogo comune.........
http://lagrandecrisi2009.blogspot.com/2009/03/i-finanzieri...

A proposito delle pesanti responsabilità dei politici vedi anche Una bolla soporifera...
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Continuano le "Bocciature" (4° capitolo)


I Revisori di bilanci sono diventati esaminatori severi, conducendo una rara operazione di verità in mezzo al grande Bluff in cui ci stanno trascinando gli USA con le loro operazioni "tarocco bilanci ", "polvere sotto il tappeto" e "fiducia di massa indotta con giochi di prestigio".
Pensiamo alla fine fatta dalla società di revisione Arthur Andersen, una delle prime 5 del mondo, svanita in quattro e quattr'otto nel 2002 a seguito dello scandalo sul Crack Enron.
O pensiamo alle grane legali che ha dovuto affrontare la società di revisione Grant Thornton a causa del Crack Parmalat: recentemente è stata rinviata a giudizio nel corso del processo Parmalat in svolgimento negli Stati Uniti. Mentre in Italia la responsabilità del revisore (che ha cambiato nome in Italaudit) non è ancora emersa nel filone principale del processo in corso a Parma...
Pertanto, quando la crisi si fa pesante ed il rischio fallimenti incombe, è giocoforza per i revisori dei bilanci essere severi, altrimenti è a rischio la loro stessa sopravvivenza.





Lista aggiornata
dei bilanci bocciati/approvati con dubbi/sotto revisione/sotto osservazione tra le aziende quotate sulla borsa italiana
Il conteggio è salito a 15


Crespi

impossibilità di giudizio

Incertezza su liquidità e piano industriale,rilievi sull'informativa

Eutelia

impossibilità di giudizio

Incertezza sul piano industriale

Omnia Network

impossibilità di giudizio

Rilievi su avviamenti, crediti, informativa, ricapitalizzazione

Sadi

impossibilità di giudizio

Rilievi su informativa per vicende giudiziarie, avviamento, derivati

Socotherm

impossibilità di giudizio

Rilievi su impairment test e crediti

Tiscali

impossibilità di giudizio

Rilievi su contenziosi aperti

Viaggi del Ventaglio

impossibilità di giudizio

Incertezza sui piani, rilievi su aspetti fiscali

Gabetti

conforme ai principi contabili

Incertezza sulla continuità aziendale

KR Energy

conforme ai principi contabili

Incertezza sulla continuità aziendale

Everel

conforme ai principi contabili

Incertezza sulla continuità aziendale

Aedes

conforme ai principi contabili

Incertezza sulla continuità aziendale

Eems

conforme ai principi contabili

Incertezza sulla continuità aziendale

Pininfarina

conforme ai principi contabili

Incertezza sulla continuità aziendale

Zucchi

conforme ai principi contabili

Incertezza sulla continuità aziendale

Risanamento

conforme ai principi contabili

Incertezza sulla continuità aziendale



vedi Continuano le bocciature e I Bilanci che non passano l'esame...
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