Dieci giorni fa ero in Valle di Lanzo per festeggiare il compleanno di mia figlia...in mezzo ai parenti ed ai vecchi amici, alle tradizioni piemontesi, ai ricordi di una vita....in una valle nella quale il tempo sembra si sia fermato a decenni fa.
Adesso sono a 10mila chilometri di distanza a Phitsanulok e tra pochi giorni nella cosmopolita Bangkok per iniziare l'iter fondativo del progetto di Gruppo "Far East Hub"... e per poi godermi qualche giorno di riposo in qualche isoletta del golfo del Siam.
Nota: se si prenota per tempo, Milano-Bangkok costa anche meno di 400 euro andata&ritorno e col volo diretto ci si arriva in 10 ore...per la serie la Thailandia è "più" a portata di mano della Sardegna... ;-)
In un Mondo Globale le vere distanze ormai sono quelle tracciate dalla propria mentalità, dal proprio "sguardo", dal proprio immobilismo e dal proprio provincialismo.
Tra 20 giorni sarò nel Roero a mangiare agnolotti al plin ed a bere nebbiolo, discutendo del possibile futuro progetto in Cambogia.
Successivamente tornerò nella Berlino in boom (sempre più capitale d'Europa), per valutare un interessante progetto ibrido = immobiliare+leva finanziaria+rendita+progetto imprenditoriale
food&beverage all italian.
Poi al mio ritorno ho in programma una sagra di Paese sulla collina torinese alla quale cerco di non mancare mai.
E se tutto va bene prossimamente sarò a Phnom Penh per esplorare l'interessantissima "variante cambogiana" all'interno del Progetto "Far East Hub".
In qualche ritaglio di tempo dovrei anche passare in quel di Lugano per fare un check dei progetti messi in atto qualche anno fa.
Riuscite a capire come funziona?
Riuscite ad aprirvi a nuovi orizzonti ed a nuove mentalità?
A mettere il naso là fuori?
Oppure volete rimanere ancorati solo all'orticello italiota in declino...dal quale lanciare preventivamente i vostri giudizi virtuali su Facebook senza nemmeno provarci, senza nemmeno aver fatto un po' di esperienza diretta? ... ;-)
Con una battuta mi verrebbe da dire:
peccato non abbiano ancora inventato il "teletrasporto"...
Ma state pur tranquilli che la maggioranza ne avrebbe paura e non saprebbe coglierne le potenzialità, perché il vero limite non è nel mezzo ma nella propria testa.
Il Mondo ormai è GLOBALE
e per non venire "sbranati, digeriti e cagati"
andando "da (pseudo)ideologizzati fuori tempo massimo" contro a dei trend Irreversibili che non possiamo cambiare
(che ci piaccia o no) dobbiamo PRAGMATICAMENTE adattarci, seguire il trend e diventare dei
"Globalist",
diventare (che ci piaccia o no) delle piccole multinazionali di noi stessi,
mantenendo allo stesso tempo le radici, senza che siano d'impedimento ma al contrario facendo in modo che diventino una forza, un valore aggiunto.
Del resto l'italiano nella storia è sempre stato un
"globalist" ante litteram
dotato di pragmatismo e di grande capacità di adattamento...................................