martedì 16 giugno 2009

Il Conto per favore...


Nell'ottimismo in voga da tre mesi a questa parte si dice che il peggio è passato, che le banche hanno evitato il collasso, che la recessione sta rallentando, che l'economia è prossima alla ripresa e così via.

Tutto questo naturalmente ha avuto un costo, in particolare l'avere tenuto in piedi anche le banche zombie salvando tutto e tutti (conti correnti, azioni, bond), creando una pessima distorsione competitiva ed una situazione di moral hazard.
Altre soluzioni sarebbero state più "vere", radicali, punitive nei confronti dei colpevoli, efficaci e sarebbero costate anche molto meno.

Ne ho già parlato più volte in questo Blog:
"...Non è forse paradossale che le banche siano imprese private quotate in borsa "che non possono essere lasciate fallire"?

Non si crea una pericolosa situazione di moral hazard che autorizza i banchieri a giocare al casinò quanto gli pare puntando i nostri soldi...tanto saranno sempre i nostri soldi a salvarli se qualcosa andasse storto?
Non si crea forse un'asimmetria tra "le banche intoccabili" e le altre imprese quotate in borsa (e non quotate) che se sbagliano pagano e falliscono?
Non andrebbe ripensato lo statuto delle banche ed il loro modus di essere quotate in borsa?
Non andrebbe ripensato lo status solo apparente di banca come impresa mentre nella realtà è un comitato di affari a vantaggio di poche persone, con la protezione dello stato se necessario?
La Grande Crisi rappresenta anche una Grande Occasione di Cambiamento: naturalmente non è stata sfruttata ma tutto è stato "coperto", ripristinato, aggiustato...
E' stata scelta la via del collateralismo e non quella della ristrutturazione.
Si è fatto finta di cambiare tutto affinchè tutto rimanga come prima...."

O ancora:
"...Si è scelto di sovvenzionare le banche con i soldi dei contribuenti senza però di fatto nazionalizzarle, salvando così molti "sederini" ma facendo un'operazione incompleta ed inefficiente, come spesso ho ripetuto; sprecando una marea di soldi pubblici che sarebbe stato meglio usare come stimolo all'economia reale, come protezione per i lavoratori e come supporto ai consumi.

Inoltre fa venire i nervi vedere come questi soldi pubblici regalati a costo quasi zero, vengono usati dalla banche-zombie per fare trading spericolato ed altamente speculativo o per prestare a caro prezzo soldi alle imprese ed alle famiglie...."

Ed il premio Nobel per l'economia Stigliz:
....In verità è una proposta win-win-lose: vincono le banche, vincono gli investitori, ma perdono i contribuenti. Il Tesoro americano spera di tirarci fuori da questo pasticcio replicando i metodi con cui il settore privato ha fatto crollare il mondo, cioè un eccesso di indebitamento nel settore pubblico, un eccesso di complessità, incentivi scarsi e mancanza di trasparenza....
...Quello che l’Amministrazione Obama sta facendo è peggio di una nazionalizzazione: è pseudo capitalismo, che privatizza gli utili e socializza le perdite. E’ una «partnership» in cui un partner rapina l’altro. Una partnership del genere - con il controllo nelle mani private - dà degli stimoli perversi, ancora peggiori di quelli che ci hanno portato nel caos attuale. ....

In merito alla questione leggi in questo BLOG
Antica Filosofia Bancaria
Ma le banche sono fuori pericolo?
La strategia del "Io speriamo che me la cavo..."
I Nobel-Ammutinati di Obama
Si inizia a parlare di nazionalizzazione delle banche

Il più grosso scaricabarile della storia dal debito privato a quello pubblico (sulle spalle dei contribuenti e relativi pro-nipoti) è costato caro.
Al totale vanno poi aggiunti i corposi piani di stimolo dell'economia, dei consumi, di incentivi, di salvataggi corporate etc etc

Ecco il Conto dei soli salvataggi bancari, per ora...

Unione europea, i salvataggi bancari sono costati 5.300 miliardi di dollari
I governi europei hanno approvato manovre per 5.300 miliardi di dollari per aiutare le banche in difficoltà e combattere il credit crunch. Una cifra che supera di gran lunga l'intero prodotto interno lordo della Germania (pari a circa 3,3 miliardi di euro), ovvero la più importante economia del Vecchio Continente. A riferirlo è l'agenzia Bloomberg, che cita un documento ufficiale dell'Unione europea.
Il Regno Unito ha stanziato 781,2 miliardi di euro nel tentativo di restituire fiducia al mercato, diventando così il Paese che ha speso più denaro pubblico tra i 27 Stati membri dell'Ue. Seconda la Danimarca, che ha dovuto salvare 13 delle 140 banche presenti sul proprio territorio, la cui spesa complessiva ammonta a 593,3 miliardi di euro. Operazioni che hanno anche provocato un imponente aumento dei deficit statali. Tanto da indurre la Commissione europea a ipotizzare la creazione di un'agenzia ad hoc che si occupi d'ora in avanti di monitorare il mercato finanziario continentale.
Complessivamente, in Europa la crisi ha provocato perdite per 460 miliardi di dollari. «L'ambiente in cui stanno operando le banche - si legge nel documento - rimane complesso e rischioso, in particolare per le conseguenze dei prestiti "tossici" presenti nei portafogli degli istituti».
I governi europei hanno approvato circa 311,4 miliardi di euro di iniezioni di capitale nelle casse delle banche, 2,92 per garantire le passività degli istituti stessi e oltre 505 miliardi per supportare la liquidità. Se si somma quanto stanziato dalle istituzioni europee ai capitali forniti dalla Federal Reserve negli Stati Uniti, il totale complessivo ammonta alla cifra stratosferica di 12.800 miliardi di dollari.
Di seguito il dettaglio dei fondi impiegati dai Paesi europei (in euro):
Regno Unito 781.2
Danimarca 593.9
Germania 554.2
Irlanda 384.5
Francia 350.1
Belgio 264.5
Olanda 246.1
Austria 165
Svezia 142
Spagna 130

E dopo aver smollato tutti questi soldi per tamponare invece che ri-fondare, dopo aver sacrificato sull'altare del "collateralismo bancario" preziose risorse sottratte all'economia reale ...ecco cosa scopriamo...ecco che fine hanno fatto i nostri soldi dati "malamente" alle banche
In buona parte non rientrano in circolo a vantaggio dell'economia reale ma vengono usati per la speculazione:
...Il ministro dell'economia lancia un grido d'allarme: "la speculazione sta ritornando". Tremonti ritiene che "è un segno del fatto che e' finita la crisi di liquidità ed è il segno che certa finanza sta rialzando la testa e sta facendo le stesse cose che faceva nel giugno dell'anno scorso. Sono ritornati i derivati e le commodity e l'attenzione su questo non e' stata sollevata solo dall'Italia ma da tutti"....

O sono serviti solo a tamponare momentaneamente bilanci a groviera...
Il monito della Bce sul sistema bancario gela le Borse: nuove svalutazioni per 283 mld
...il monito della Bce, sui possibili rischi che ancora agitano il sistema bancario nell´eurozona. Nel suo rapporto sul Financial Stability di giugno la Bce ha stimato che le svalutazioni sui bilanci degli istituti potrebbero arrivare a 283 miliardi di dollari da qui al 2010, tra titoli tossici da svalutare e prestiti in sofferenza da contabilizzare come perdite...

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