martedì 23 giugno 2009

Wall Street: i Manager vendono a stecca...


A Wall Street i super-manager, amministratori delegati, direttori generali e pezzi grossi delle aziende sono in fuga dall'azionario in un crescendo che dura ormai da 14 settimane consecutive...
E non dall'azionario in generale: stanno vendendo a piene mani le azioni delle società da loro gestite...

Sono le cosiddette vendite degli Insider, delle persone informate dei fatti, delle persone che dovrebbero avere a disposizione informazioni preferenziali per decidere con cognizione di causa se comprare o se vendere.

Normalmente questo avvenimento è un campanello d'allarme: l'ultima volta che si è verificata una vendita di azioni così serrata da parte dei manager è stato nel giugno 2007, un mese prima del fallimento di Bear Stearns.

I manager di 252 società quotate in USA ed inserite nell'indice S&P500, secondo una ricerca di InsiderScore citata da Bloomberg, hanno venduto azioni delle società da loro gestite per un controvalore di 1,2 miliardi di dollari.
Sarà perchè monetizzano i guadagni dopo aver sfruttato il maggiore rimbalzo di borsa dal 1929, il cosiddetto Toro Drogato che si è nutrito di rari e teneri "verdi germogli" che spuntavano in mezzo alla secca e desertificata prateria...scambiandoli per un verde e rigoglioso prato in cui scorrazzare allegramente...
O sarà perchè stanno per uscire le prossime trimestrali e sta per iniziare la tanto invocata e strombazzata Ripresa estiva...ed i manager non sono molto fiduciosi nè delle loro trimestrali nè della prossima ripresa...

La ricerca di InsiderScore sottolinea che all'inizio del rally (a marzo) il rapporto tra venditori e compratori era di 1 a 1 ed è salito progressivamente fino alla settimana scorsa, quando per un manager che comprava azioni, ce n'erano nove che vendevano.
I Manager delle società quotate hanno accelerato di brutto le vendite dai primi di Giugno, quando il mercato, grazie a Toro Drogato, è arrivato a trattare 15,5 volte gli utili, un multiplo che a Wall Street non si vedeva da otto mesi.
Non è un bel segnale perché se i manager vendono a pacchi le azioni delle società che guidano, vuole dire che reputano le quotazioni non sostenibili.


Ad onor del vero spesso succede che i movimenti azionari degli Insider non siano molto affidabili per costruire previsioni sull'andamento dei mercati, visto che le logiche di acquisto e di vendita di azioni da parte dei manager
non necessariamente sono legate alle prospettive societarie.

Dopo la pubblicazione di questi dati, le reazioni dei diretti interessati a Wall Street sono state differenti: alcuni hanno gettato acqua sul fuoco dicendo che le loro vendite sarebbero legate a stock option in scadenza non più esercitabili in seguito, mentre la maggior parte ha preferito avvalersi del classico ed inquietante "no comment"...

Certo che una fuga di massa di questo tipo qualche sospetto lo fa venire, anche se cerchiamo trovare le varie sfumature e giustificazioni del caso...

Va anche considerato come in tempi di Crisi molti manager abbiano cercato di compensare la loro diminuzione di entrate con la vendita di azioni.
Poverini: con il taglio dei dividendi, la demonizzazione dei bonus milionari, l'estinzione dei premi di produzione (crollata) o dei premi per il conseguimento di utili (azzerati)...devono pur sbarcare il lunario in qualche modo...
Altrimenti come farebbero a mantenersi escort, autista, maggiordomo, dog-sitter, analista ed equipaggio da 8 marinai dello Yacht da 60 metri?

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